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più che altro per diventare partner ci vogliono almeno 10 anni e non è detto che ci si riesca.
Se decidono che non sei adatto ti silurano immediatamente e ti ritrovi a 40 anni senza un cliente e senza saper fare l'avvocato "tradizionale".
E se uno studio dopo 10 anni decide di mollarti, scordati che altre law firm ti prendano, l'ambiente è alquanto settario.
poi bruciarsi l'età dai 25 ai 40 lavorando e basta secondo me è da pazzi...
Cmq De gustibus
quoto.
Cmq gabriellus saprà dirci qualcosa in + visto che mi sembra ne faccia parte
ne avete mai sentito parlare?dategli un occhiata è davvero divertente..sono episodi reali tratti dalla vita lavorativa di un avvocato d'affari.All'inizio l'autore era anonimo ma ora ha abbandonato tutto e ha pubblicato un libro..
fantastico questa'' La ricerca richiede più o meno: è possibile procedere alla revoca senza giusta causa di un amministratore di una società controllata, nel caso in cui la controllante sia stata fusa con una società che è controllata da una controllante che detiene una partecipazione di minoranza nella... Poi non ricordo più. Non è così importante. In fin dei conti, è sufficiente fotocopiare una ventina di pagine a caso dai manuali che trattano degli amministratori di società o, se proprio si vuole essere puntigliosi, della revoca degli amministratori, presentarsi con una certa sicurezza ed esporre il risultato. Tanto la risposta deve essere "Sì, sì può fare" perché così vuole il cliente e non si discute. La giornata volge al peggio.''
Diciamo che quella dove lavoro io è una boutique (in espansione) rispetto ad Erede Pappalardo, Simmons & Simmons, Vitali Romagnoli Piccardi, ma anche rispetto a Lombardi-Molinari. Si entra grazie a un curriculum mostruoso o a una forte spinta, diciamo un bel calcione nel didietro alla Roberto Carlos per essere sicuri, o, meglio, entrambe le cose.
Gli avvocati lavorano fino a scoppiare e nessuno di loro ha messo su famiglia per evitare di rimanere indietro nella carriera. Gli stipendi sono abominevoli, certo, ma i soldi a cosa servono quando hai il cronometro per spenderli?
I praticanti invece se la cavano meglio di quelli degli studi "minori". Il carico di lavoro è pesante, ma almeno un migliaio di euro al mese entrano e sappiamo tutti che si tratta della super-eccesione rispetto alla regola. Anzi, vi dirò, so per certo che una grande law firm paga 27.000 annui lordi i praticanti all'ultimo anno prima dell'abilitazione.
fantastico questa'' La ricerca richiede più o meno: è possibile procedere alla revoca senza giusta causa di un amministratore di una società controllata, nel caso in cui la controllante sia stata fusa con una società che è controllata da una controllante che detiene una partecipazione di minoranza nella... Poi non ricordo più. Non è così importante. In fin dei conti, è sufficiente fotocopiare una ventina di pagine a caso dai manuali che trattano degli amministratori di società o, se proprio si vuole essere puntigliosi, della revoca degli amministratori, presentarsi con una certa sicurezza ed esporre il risultato. Tanto la risposta deve essere "Sì, sì può fare" perché così vuole il cliente e non si discute. La giornata volge al peggio.''
leggi tutto il blog, merita veramente.Lo stile dell'autore è graffiente e davvero godibile...e anche alcuni commenti.
ma kazzo ho trovato la mia proiezione fra 15 anni O_O
Un sorriso smagliante si fa strada al saluto di “Ciao stronzi”.
Si tratta di Achille, un quintale d’uomo, 35 anni, sempre molto sudato.
Achille è nel mio stesso team. Del gruppo, lui è l’avvocato esperto, di rango. Se io, per Giuseppe, sono il bastone della vecchiaia, Achille è il braccio armato. Entrambi ci riteniamo solo due grucce in rovina.
Stronzo è l’appellativo migliore con cui può capitare che si rivolga ad un collega. A’bbello è quello con cui talvolta chiama me, da quando ho confermato a sua moglie, che non ha mai voluto lasciare la capitale per seguirlo a Milano, un improbabile alibi lavorativo per un Natale passato lontano dalla famiglia. Le assicurai, sotto le preghiere e le minacce di Achille, che il marito era bloccato a Milano, su un progetto piuttosto complicato e di notevole delicatezza. Non le dissi che il progetto in questione si chiamava Lyudmyla, ucraina, quarta naturale, riceve in ambiente raffinato, 400 Euro l’ora.
- “Ciao Achille”, saluto senza alzare la testa.
- “Che fate?”
- “Tu che fai?”
- “Me ne vado.”
- “Ecco bravo, levati dalle palle, che stiamo cercando di lavorare.”
- “No, no, bello, nun hai capito. Me ne vado proprio.”
- “E dove vai?”
- “Torno a Roma.”
La frase risuona come un tuono. Alzo gli occhi dal computer e mi fermo a scrutarlo. Achille resta sulla porta. Mi guarda serio.
- “Ok, spara la cazzata”.
Nessuna cazzata.
Dopo sei anni di collaborazione professionale con lo studio, centinaia di pasti consumati insieme sviluppando piani criminali con fuga in Venezuela (“dove un criminale può ricostruirsi una vita senza però rinunciare al crimine”), innumerevoli notti trascorse a sorreggerci a vicenda inventando nuovi maledizioni su santi del calendario poco considerati, Achille lascia.
- “Perché?”, domando, provando già una certa nostalgia.
- “Luisa.”
Da tempo mi ha confessato che il suo matrimonio è in difficoltà, incomprensioni, lontananza, solitudine. La situazione, però, sembra essersi aggravata ora che la moglie ha cominciato a dare quelli che Achille chiama segni de squilibrio assoluto, ASSOLUTO.
Vuole rifarsi il seno.
- “Sempre stata tarmente piatta che ce potevo giocà al curling. Piatta. ‘Na lastra. E mo’ che vole, Madonna mia? Bello mio, qua si sta sgretolando tutto. Tutto. C’ho pensato, io è mesi che ce penso. Giorno e notte. E mo’ basta, Ho comunicato la decisione. Torno a casa.”
Mi fermo a pensare, senza trovare parole buone da dire. E’ Achille che, come un fiume in piena, decide di approfondire la situazione.
- “Sta cambiando, Duchè. Sta cambiando.”
- “Ma che dici, Achille? Non ci pensare ora. La tua è un’impressione. Solo questo. Lascia stare, non farti venire pensieri strani. Hai fatto la tua scelta? Perfetto, ora torni a Roma. Vedrai che riesci a sistemare tutto. E’ questione solo di ritrovarsi, di riprendere in mano il rapporto, di stare vicini. Su, dai.”
- “Non me lo succhia più.”
- “Achille, sei disgustoso.”
- “Aho’, sta a parlà Giovanni Paolo. Disgustoso. Senti come lo dice, di-sgu-sto-so.”
- “Achille, *****, stai parlando di tua moglie. Almeno abbi un minimo di ritegno. Non ti sto chiedendo di recitarmi Petrarca.”
- “Appunto. Dimme te, da chi devo farmelo succhiare, se non da mi moje?”
- “A parte che tu te lo vorresti far succhiare da tutto l’elenco telefonico dell’Est europeo, almeno le performance con tua moglie me le puoi risparmiare o chiedo troppo?”
- “Ok, ok, te le risparmio.”
- “Eh. Grazie infinite.”
- “Fatto sta che non me lo succhia più.”
- “Vaffanculo.”
tra i preferiti abbestia, lo leggero' con calma (cit.)
Originariamente Scritto da psicouno
proprio non afferro il senso di integrarsi con le proteine....
Originariamente Scritto da Gandhi
Posso avere la potestà di scrivere ciò che mi pare e mi piace? O devo cercare qualche articolo di legge (che non esiste) per affermare ciò summenzionato?
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