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aereo scomparso - sviluppi vicenda volo Air France -
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Originariamente Scritto da laplace Visualizza Messaggioil valore della vita è lo stesso.
ma metti che domani senti dire che uno di quelli era della tua regione...o addirittura della tua città...cosa non impossibile...e se poi lo conosci? è la stessa cosa ?
quindi non sarebbe giusto pubblicare la faccia dei 10 italiani finiti in fondo all'oceano perchè si mancherebbe di rispetto agli altri?
massimo rispetto per tutti ovviamente...
e poi non mi va di aggiungere altro, anche se ne avreiIn un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Originariamente Scritto da laplace Visualizza Messaggioma per forza...
tanti italiani conoscevano quelle persone...magari non io, non tu...ma tanti altri si...e quindi erano ancora piu sconvolti che non per la morte del signor john smith...è comprensibile...
cmq il motivo vero per cui queste cose mi toccano, non lo posso spiegare...mi spiace.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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l'aereo è sempre una macchina,può succedere si rompa qualcosa o persino un errore umano anche se è da escludere nel pieno del volo in mezzo all'oceano,a quanto pare nel mezzo dell'oceano nessun radar ti può captareAlboreto is nothing
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Certo che, col passare delle ore, la vicenda invece di chiaririsi si infittisce e gli scenari che appaiono sono sempre più tragici.
Ipotesi di Le Monde: «Velocità non adeguata. E l'aereo si è disintegrato»
Il ministro della Difesa brasiliano: «Improbabile l'esplosione dell'aereo.
PARIGI - L'Airbus A330 precipitato sull'Atlantico mentre era sulla rotta Rio de Janeiro - Parigi, volava a una velocità «sbagliata», secondo quanto rende noto oggi il quotidiano francese Le Monde sul suo sito Internet. Le Monde cita «fonti vicine all'inchiesta».
DISINTEGRATO - È inoltre fortemente probabile - sempre secondo quanto riferisce Le Monde.fr - che, a causa della velocità troppo bassa, l'aereo si sia disintegrato in volo. I resti, dispersi su più di 300 chilometri ne sarebbero la prova. Una tale disintegrazione - si fa osservare - sopraggiunge di solito in caso di violento fenomeno atmosferico o di attentato terroristico. Un'ulteriore testimonianza in questo senso verrebbe dall'ultimo messaggio emesso dall'aereo, che ha segnalato lo stato di «cabina in velocità verticale» che indica un'improvvisa decompressione, causa o conseguenza di una disintegrazione avvenuta in volo. Altri messaggi erano stati inviati dall'Airbus nei minuti precedenti, segnalando la presenza di gravi disfunzionamenti ai comandi elettrici che avrebbero deteriorato i sistemi di controllo della stabilità dell'apparecchio.
«UN LAMPO DI LUCE» - Intanto un pilota del volo Lima-Madrid di Air Comet, che lunedì si trovava a transitare proprio nell'area in cui è scomparso l'Airbus francese, ha invece detto di avere notato un «lampo di luce bianca» alle 3.15 ora italiana del 1 giugno nel cielo sopra Cayenne, in Guyana francese, in prossimità di una «tormenta con attività elettrica a est». Della vicenda parla il quotidiano spagnolo El Mundo. Il volo Air France proprio in quel momento avrebbe dovuto viaggiare sull'Equatore a 30 gradi ovest di longitudine. Il rapporto è stato trasmesso all'Air France e di fatto tira di nuovo in ballo la pista dell'esplosione. Il lampo, come anche osservato dal copilota e da una passeggera dell'aereo Air Comet, «ha seguito un traiettoria verticale e discendente e si è dissolto in sei segmenti». L'aereo di Air Comet era esattamente a sette grandi al nord dell'Equatore nel meridiano 49 ovest, stessa ubicazione stimata dell'A330 nel momento della sua scomparsa, intorno al meridiano 30 ovest. Il comandante ha anche aggiunto nella sua notazione di non aver ricevuto alcuna comunicazione in frequenza di emergenza o aria-aria nè prima nè dopo l'accaduto.
ALTRA IPOTESI - Nella ridda delle ipotesi anche quella di un ministro brasiliano che ha definito «improbabile» che l'aereo Air France scomparso sull'Atlantico lunedì mentre trasportava 228 persone da Rio de Janeiro a Parigi, sia esploso dato che accanto ai detriti dispersi in mare sono state rinvenute anche chiazze di combustibile. «La presenza di olio o di carburante - ha detto il ministro della Difesa brasiliano, Nelson Jobim - significa che è improbabile che ci sia stato un incendio o un'esplosione, ma questa non è che un'ipotesi». Alcuni esperti dell'Air Farnce avevano invece sostenuto mercoledì la tesi dell'esplosione in volo. Sollecitato ad esprimersi sull'ipotesi di un attentato, il ministro - parlando in una conferenza stampa a Brasilia - ha poi dichiarato che «non c'è alcun indizio» che lo lasci pensare.
I CORPI DEI PASSEGGERI - Evocando indirettamente la possibilità che corpi di vittime possano essere scomparsi perché mangiati da pesci, il ministro Jobim non ha escluso che nelle acque calde dell'oceano dove è precipitato l'aereo ci possano essere squali. Il ministro ha anche ricordato che i corpi umani non dilaniati e con il «ventre integro» quando affondano ritornano in superficie «tra 48 ore e sei giorni dopo» il disastro «per effetto dei gas prodotti dagli organi interni» in decomposizione. Quelli con «il ventre perforato invece - ha aggiunto - non riemergono».
NUOVI RESTI IN MARE - Intanto, la Forza aerea brasiliana (Fab) ha reso noto che l'equipaggio di un aereo R99 che perlustrava la zona dell'Oceano Atlantico, a circa 650 chilometri dalla costa, ha avvistato un «pezzo metallico di sette metri che potrebbe essere di un'ala o della fusoliera» dell'Airbus A330 scomparso. Un portavoce dell'aeronautica brasiliana ha annunciato l'avvistamento anche di una decina di rottami metallici ed una macchia di olio estesa per circa 20 chilometri.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioMa sinceramente che siano italiano o francesi cambia qualcosa?"Qualsiasi cosa che non sia la morte è un leggero infortunio"
Jpp, prima di lanciarsi con il carrello
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C'è poco da dire, siamo realmente davanti ad un giallo
I rottami trovati nell'Atlantico forse non sono dell'Airbus A330. Un generale dell'Aeronautica: «Pezzi di una nave»
MILANO - Si apre un nuovo capitolo nel giallo dell'Airbus precipitato nell'Atlantico con 228 persone a bordo. Il volo AF 447 dell'Air France Rio de Janeiro-Parigi è scomparso dai radar la notte tra domenica e lunedì. Un responsabile dell'Aviazione brasiliana, il generale Ramon Borges Cardoso, ha detto che i resti trovati nell'oceano non appartengono all'aereo e che probabilmente di pezzi di una nave. Da fonti della Marina una conferma: i rottami non sono stati identificati, niente fa presumere che appartengano al volo A330.
«PEZZI DI UNA NAVE» - «Al momento non abbiamo recuperato nessun materiale dell'aereo» ha detto Ramon Borges Cardoso, direttore del dipartimento di controllo dello spazio aereo dell'Aeronautica brasiliana. Cardoso ha precisato che i rottami recuperati finora - incluso un pezzo di sostegno che si supponeva fosse parte della stiva dell'Airbus - appartengono probabilmente a una nave e che la macchia d'olio estesa per circa 20 chilometri in mare non può appartenere all'aereo, «che ha una capacità massima di 50 litri per ciascun motore», una quantità minima rispetto all'estensione della chiazza.
MARINA: RESTI NON IDENTIFICATI - Anche la Marina brasiliana ha espresso dubbi sul materiale trovato in mare: nessuna caratteristica conferma che si tratti di pezzi dell'Airbus. I militari confidavano di poter trovare per lo meno un pezzo dell'aereo, o altri materiali, con il numero d'identificazione del velivolo precipitato. «Ma il personale della Marina che è in contatto con la nave "Constitucao" che ha raccolto tali materiali ha riferito che per verificare tale fatto è necessario realizzare delle perizie tecniche» ha rilevato un portavoce al sito Folha online. Mercoledì il governo brasiliano e lo Stato maggiore delle forze armate francesi avevano assicurato che i resti trovati nell'oceano erano senza dubbio dell'Airbus A330.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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fare supposizioni non avrebbe senso....
pero' mi sembra assurdo che ancora non abbiano idea di quello che sia successoOriginariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioC'è poco da dire, siamo realmente davanti ad un giallo
I rottami trovati nell'Atlantico forse non sono dell'Airbus A330. Un generale dell'Aeronautica: «Pezzi di una nave»
MILANO - Si apre un nuovo capitolo nel giallo dell'Airbus precipitato nell'Atlantico con 228 persone a bordo. Il volo AF 447 dell'Air France Rio de Janeiro-Parigi è scomparso dai radar la notte tra domenica e lunedì. Un responsabile dell'Aviazione brasiliana, il generale Ramon Borges Cardoso, ha detto che i resti trovati nell'oceano non appartengono all'aereo e che probabilmente di pezzi di una nave. Da fonti della Marina una conferma: i rottami non sono stati identificati, niente fa presumere che appartengano al volo A330.
«PEZZI DI UNA NAVE» - «Al momento non abbiamo recuperato nessun materiale dell'aereo» ha detto Ramon Borges Cardoso, direttore del dipartimento di controllo dello spazio aereo dell'Aeronautica brasiliana. Cardoso ha precisato che i rottami recuperati finora - incluso un pezzo di sostegno che si supponeva fosse parte della stiva dell'Airbus - appartengono probabilmente a una nave e che la macchia d'olio estesa per circa 20 chilometri in mare non può appartenere all'aereo, «che ha una capacità massima di 50 litri per ciascun motore», una quantità minima rispetto all'estensione della chiazza.
MARINA: RESTI NON IDENTIFICATI - Anche la Marina brasiliana ha espresso dubbi sul materiale trovato in mare: nessuna caratteristica conferma che si tratti di pezzi dell'Airbus. I militari confidavano di poter trovare per lo meno un pezzo dell'aereo, o altri materiali, con il numero d'identificazione del velivolo precipitato. «Ma il personale della Marina che è in contatto con la nave "Constitucao" che ha raccolto tali materiali ha riferito che per verificare tale fatto è necessario realizzare delle perizie tecniche» ha rilevato un portavoce al sito Folha online. Mercoledì il governo brasiliano e lo Stato maggiore delle forze armate francesi avevano assicurato che i resti trovati nell'oceano erano senza dubbio dell'Airbus A330.
non è un giallo la scatola nera è comunque a circa 5000 metri di profondità e sta trasmettendo la sua posizione. Nel senso che l'aereo è sotto"Qualsiasi cosa che non sia la morte è un leggero infortunio"
Jpp, prima di lanciarsi con il carrello
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Originariamente Scritto da JPP Visualizza Messaggionon è un giallo la scatola nera è comunque a circa 5000 metri di profondità e sta trasmettendo la sua posizione. Nel senso che l'aereo è sottoIn un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
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Originariamente Scritto da JPP Visualizza Messaggionon è un giallo la scatola nera è comunque a circa 5000 metri di profondità e sta trasmettendo la sua posizione. Nel senso che l'aereo è sotto
"Solo gli imbecilli non cambiano mai idea"
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