Non sempre vince il torero!

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    • Quel paese
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    #46
    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
    La morte è ancora presente, tanto che il toro, come vediamo, ha ancora la possibilità, se la corrida non è "viziata", di incornare il torero:
    Se non fosse presente lo spettro della morte, sta pur sicuro che quello spettacolo non avrebbe quel successo e quel retaggio, perchè non coglierebbe nell'ancestrale paura della morte e della sfida che ne consegue, di cui la corrida ne è una rappresentazione.
    Pericolo si, ma in piccole dosi. Per i capitani di domani

    Il discorso pericolo morte ecc si può accettare per gli sport estremi dove uno rischia veramente la SUA vita senza mettere in pericolo quella di nessun altro. Li si che si tirano fuori le palle.
    Il cicciotto che va alla corrida mentre si mangia il suo bel paninozzo siamo sicuri che si meriti la vita di un animale?
    Always the beautiful answer who asks a more beautiful question

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    • DORian_fAke
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      #47
      Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
      Ti è sfuggito del tutto il mio post, o non leggi e rispondi solo per il gusto di rispondere?
      Non ho detto che Zappatero ha permesso i matrimoni gay, in un paese come la Spagna?
      E non ho legato questo concetto alla tradizione e alla civiltà, che vuole uomo e donna sposati, unici partecipi naturali dell'istituto del matrimonio?
      E non ho poi aggiunto che dunque c'è chi preferisce abbattare un'istituzione come il matrimonio ma salvare i tori, espressione anch'essi, nella corrida, di una tradizione cara al popolo, e che dunque trovo semmai più pregnante indignarsi per la famiglia sfasciata che non per un toro che stramazza?

      Ecco che Zappatero, che evidentemente sa che la corrida è retaggio tradizionale e simbolico di tutta una nazione, a quel concetto di tradizione ci è arrivato, ci è arrivato persino uno che sfascia le famiglie e fa sposare i gay, mentre tu no, non ci arrivi (per tue ragioni, evidentemente, forse perchè non sei spagnolo, forse perchè non ti sai immedesimare, forse perchè ti sfugge a prescindere, ci possono essere milioni di motivi...).
      Credo sia più chiaro, ora.
      Ti ho già spiegato che la tradizione non è immutabile e statica come asserisci tu, ma è soggetta anch'essa a evoluzione. Sennò secondo questo ragionamento potremmo giustificare qualsiasi cosa, anche l'ingiustificabile.

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      • sv4
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        #48
        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
        La morte è ancora presente, tanto che il toro, come vediamo, ha ancora la possibilità, se la corrida non è "viziata", di incornare il torero:
        Se non fosse presente lo spettro della morte, sta pur sicuro che quello spettacolo non avrebbe quel successo e quel retaggio, perchè non coglierebbe nell'ancestrale paura della morte e della sfida che ne consegue, di cui la corrida ne è una rappresentazione.
        vabbè mi approprio di questo concetto perchè sean sa esprimersi meglio di me
        .

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        • Sean
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          #49
          Originariamente Scritto da 600 Visualizza Messaggio
          Pericolo si, ma in piccole dosi. Per i capitani di domani

          Il discorso pericolo morte ecc si può accettare per gli sport estremi dove uno rischia veramente la SUA vita senza mettere in pericolo quella di nessun altro. Li si che si tirano fuori le palle.
          Il cicciotto che va alla corrida mentre si mangia il suo bel paninozzo siamo sicuri che si meriti la vita di un animale?
          Ma di chi parli, del pubblico o del torero?
          Perchè è attorno al torero, autentico eroe popolare, che si deve focalizzare l'attenzione, attorno all'uomo, cioè, che giostra con un animale pericolosissimo, e quanto più il torero resta fermo ad attendere il toro, o a spiccare il colpo ad un millimetro di distanza, tanto più avrà mostrato sprezzo del pericolo, e coraggio nei confronti dell'accidente mortale.
          Il pubblico è solo contorno, è l'uomo nell'arena che lotta per sè e per i suoi simili chi lo rappresenta e lo personifica:
          Questo moto, che si esplica in diverse tradizioni e forme, è presente da sempre nell'animo umano, basta ricordarsi delle giostre dei giovani cretesi che saltavano sui tori per le corna.
          Last edited by Sean; 28-05-2009, 23:33:50.
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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          • Sean
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            #50
            Originariamente Scritto da DORian_fAke Visualizza Messaggio
            Ti ho già spiegato che la tradizione non è immutabile e statica come asserisci tu, ma è soggetta anch'essa a evoluzione. Sennò secondo questo ragionamento potremmo giustificare qualsiasi cosa, anche l'ingiustificabile.
            Non stiamo parlando di ammazzare uomini, qua.
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
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            • DORian_fAke
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              #51
              Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
              La morte è ancora presente, tanto che il toro, come vediamo, ha ancora la possibilità, se la corrida non è "viziata", di incornare il torero:
              Se non fosse presente lo spettro della morte, sta pur sicuro che quello spettacolo non avrebbe quel successo e quel retaggio, perchè non coglierebbe nell'ancestrale paura della morte e della sfida che ne consegue, di cui la corrida ne è una rappresentazione.
              Peccato che i tori vengono sedati prima dell'inizio dello "spettacolo".
              Se il torero fosse veramente "virile" e sprezzante della morte e del pericolo dovrebbe andare a Pamplona, e misurare li le sue capacità contro il toro e tutto quello che rappresenta e tutto il simbolismo annesso a te tanto caro.

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              • Ignorante
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                #52
                La butto lì...io se fossi un toro preferirei morire in un'arena da eroe piuttosto che con un colpo di pistola ad aria compressa in un macello!

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                • Sean
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                  #53
                  Originariamente Scritto da DORian_fAke Visualizza Messaggio
                  Peccato che i tori vengono sedati prima dell'inizio dello "spettacolo".
                  Se il torero fosse veramente "virile" e sprezzante della morte e del pericolo dovrebbe andare a Pamplona, e misurare li le sue capacità contro il toro e tutto quello che rappresenta e tutto il simbolismo annesso a te tanto caro.
                  Ho parlato apposta di corrida non "viziata".
                  La spettacolarizzazione seriale e da fast food di quell'arte ne è una sua volgarizzazione e se così fosse allora avrebbe senso parlare di abolizione:
                  Ma ci sono prove che sia sempre (o spesso) così?
                  ...ma di noi
                  sopra una sola teca di cristallo
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                    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                    Ma di chi parli, del pubblico o del torero?
                    Perchè è attorno al torero, autentico eroe popolare, che si deve focalizzare l'attenzione, attorno all'uomo, cioè, che giostra con un animale pericolosissimo, e quanto più il torero resta fermo ad attendere il toro, o a spiccare il colpo ad un millimetro di distanza, tanto più avrà mostrato sprezzo del pericolo, e coraggio nei confronti dell'accidente mortale.
                    Il pubblico è solo contorno, è l'uomo nell'arena che lotta per sè e per i suoi simili.
                    Per niente d'accordo.
                    Se la corrida è uno spettacolo, e lo è, il vero fulcro è il pubblico, come in tutti gli spettacoli. Tant'è che se ci fossero gli spalti mezzi vuoti dopo 2 corride sarebbe già tutto chiuso. Il torero è solo medium di quel sentimento di eccitazione pericolo-di-morte come dici te, ma da qua a farne il vero protagonista ce ne passa.
                    L'animale pericolosissimo non è proprio pericolosissimo visti gli esiti (quasi) scontati del gioco.

                    Il discorso è quello che facevo prima di fatti, se uno va a fare sport estremi è protagonista, rischia la SUA vita e ha un confronto VERO con la morte. Dentro una corrida si tratta di annusare un po' la morte per persona interposta. Ovviamente è soggettivo, ma per me la vita di un toro vale più di un brivido dato a questo modo.
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                      #55
                      Originariamente Scritto da 600 Visualizza Messaggio
                      Per niente d'accordo.
                      Se la corrida è uno spettacolo, e lo è, il vero fulcro è il pubblico, come in tutti gli spettacoli. Tant'è che se ci fossero gli spalti mezzi vuoti dopo 2 corride sarebbe già tutto chiuso. Il torero è solo medium di quel sentimento di eccitazione pericolo-di-morte come dici te, ma da qua a farne il vero protagonista ce ne passa.
                      L'animale pericolosissimo non è proprio pericolosissimo visti gli esiti (quasi) scontati del gioco.

                      Il discorso è quello che facevo prima di fatti, se uno va a fare sport estremi è protagonista, rischia la SUA vita e ha un confronto VERO con la morte. Dentro una corrida si tratta di annusare un po' la morte per persona interposta. Ovviamente è soggettivo, ma per me la vita di un toro vale più di un brivido dato a questo modo.
                      Scusami, il protagonista (i protagonisti, in questo caso) è colui che sta nell'arena, come i pugili sul ring o i calciatori nello stadio, sono loro che creano l'evento e permettono l'immedesimazione.
                      Mentre il pubblico riceve solo l'onda emozionale, questa ha origine nel centro dell'arena, dove si sfidano toro e torero.
                      Il pubblico è un elemento passivo, che non esisterebbe senza un uomo che ha il coraggio di affrontare un toro:
                      L'eroe non è mai la folla o il coro, questo i greci lo hanno insegnato bene.
                      ...ma di noi
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                        #56
                        Lo spettacolo si fonda di 2 elementi fondamentali, coloro che creano l'evento e coloro che vi assistono. Nessuno dei 2 elementi avrebbe motivo di stare lì senza l'altro e nessuno dei 2 è più importante dell'altro.
                        Se vuoi proprio pensare il contrario ti invinto a presentare uno spettacolo che manchi di pubblico.
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                          #57
                          Mi pare di capire che ogni cosa che susciti tensione/emozioni/paura allora sia lecita...perchè è barbaro scannare un uomo in un'arena e non lo è se al posto dell'uomo c'è un povero animale? Perchè la legge vieta che ci siano scontri tra gladiatori? Anche quelli attirerebbero le folle..perchè l'animale deve star dietro alla psiche contorta dell'uomo?

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                          • Sean
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                            #58
                            Originariamente Scritto da 600 Visualizza Messaggio
                            Lo spettacolo si fonda di 2 elementi fondamentali, coloro che creano l'evento e coloro che vi assistono. Nessuno dei 2 elementi avrebbe motivo di stare lì senza l'altro e nessuno dei 2 è più importante dell'altro.
                            Se vuoi proprio pensare il contrario ti invinto a presentare uno spettacolo che manchi di pubblico.
                            Tu in precedenza hai affermato che il "vero protagonista è il pubblico", quindi non ne hai posti due
                            Il pubblico è lì perchè è interessato a ciò che accade nell'arena, e non agisce ma riceve ciò che dall'arena si propaga.
                            Bisogna chiedersi a questo punto perchè sia lì il torero, per il pubblico o per il toro (e per misurare se stesso con quell'animale), perchè se è lì mosso dalla sfida l'evento nasce già nell'animo del torero, ed esiste a prescindere, anche a spalti vuoti.
                            Il pubblico difatti non può fare altro che assistere, non può mutare l'evento, mentre la maestria o l'errore, il coraggio o la paura del torero può far cambiare direzione alla storia, e questo avviene al di là e al di sopra di chi assiste, non essendo il pubblico neppure un deus ex machina, non ha parte alcuna nel farsi del destino.
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
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                            • Sean
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                              #59
                              Originariamente Scritto da BornAgain Visualizza Messaggio
                              Mi pare di capire che ogni cosa che susciti tensione/emozioni/paura allora sia lecita...perchè è barbaro scannare un uomo in un'arena e non lo è se al posto dell'uomo c'è un povero animale? Perchè la legge vieta che ci siano scontri tra gladiatori? Anche quelli attirerebbero le folle..perchè l'animale deve star dietro alla psiche contorta dell'uomo?
                              Si muore anche sul ring, per questo si è parlato anche di pugilato, guarda caso uno sport che è contemporaneo (anzi ancora più antico) degli spettacoli del Colosseo.
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                #60
                                se fossi un toro preferirei di gran lunga morire così, trafitto dalle spade in una corrida piutosto che morire in un ammazzatoio......

                                avere la possibilità di uccidere il proprio assassino è una grande cosa

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