Originariamente Scritto da bersiker1980
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Il malocchio, l'esorcismo, le possessioni.
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Originariamente Scritto da modgallaghergandhi invece di giocarsi il libretto della macchina si gioca la cartella clinica
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Originariamente Scritto da Manx Visualizza MessaggioOk, grazie. Hai impressioni da dare circa l'esperienza di tua sorella? Intendo qualche cosa che l'ha colpita?
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Mia sorella ha detto che pareva una furia, aveva il volto stravolto dalla rabbia...l'uomo che era con lei ha cercato di trattenerla ma lei sembrava invasata..il prete si è avvicinato e l'ha benedetta e questa ragazza si è buttata a terra urlando e piangendo
A quel punto sono uscitix kè a mia sorella faceva impressione
Magari era solo una povera malata mentale eh...xo questo è quello che mi ha riferitosigpic
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Originariamente Scritto da BornAgain Visualizza MessaggioAnche tu non sei battezzato?
pero' non capisco una cosa..se mi battezzo col rito cristiano perchè un demone qualsiasi non potrebbe impossessarsi di me? E poi basta il rito in sè? Senza esserne convinti...alla fine il neonato viene battezzato quando ancora non sa niente......
Arrivare al cedimento è come fare una passeggiata tra le fiamme dell'inferno, inferno in cui io mi sento sovrano!!!
Non c'è miglior ornamento addosso che la carne attorno all'osso.
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Originariamente Scritto da Federico86 Visualizza Messaggioma il fatto di essere battezzati ecc. crea una sorta di "protezione" verso le possessioni?
Molto difficilmente a un non battezzato può venire concesso di assistere ad un esorcismo....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Gary Visualizza Messaggiono ma va, io questo lo conoscevo, certo non era il mio miglior amico ma comunque due chiacchiere si facevano sempre nonostante io sono ateo non battezzato e lui è un prete esorcista. Lui mi ha detto che per fare una cosa del genere bisogna prima chiedere alla famiglia dell'interessato, perchè ovviamente avere una persona sconosciuta in un momento così delicato non è il massimo, sopratutto se non è dell'ambiente della chiesa, e che nella loro credenza, chi non è battezzato e non ha fede in dio, può diventare a sua volta un bersaglio per il malvagio, ma sopratutto, c'è bisogno di fede, e se da parte mia non c'è il demone potrebbe trarne dei vantaggi nei confronti del rito. Non è la prima volta che sento questa cosa da un esorcista o comunque dai religiosi, ma non credendo nella loro religione sono sempre un pò scetticosigpic
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioIl battesimo viene chiamato anche "esorcismo semplice", se non vado errato, perchè è la prima difesa contro il Male originale, difatti il rito stesso del battesimo è un piccolo esorcismo.
Molto difficilmente a un non battezzato può venire concesso di assistere ad un esorcismo.
Originariamente Scritto da bersiker1980 Visualizza MessaggioEra in puglia in ferie e un pomeriggio lei e il marito sono andati a S.Giovanni Rotondo. Dentro la basilica si teneva una celebrazioni per i malati. Ad un certio punto è entrata una signora accompagnata da un uomo e da una ragazza sui 30 anni..la ragazza dopo poco ha iniziato a parlare a voce alta, dicendo frasi sarcastiche, poi si è alterata sempre di più, è scattata in piedi ed ha iniziato ad imprecare.
Mia sorella ha detto che pareva una furia, aveva il volto stravolto dalla rabbia...l'uomo che era con lei ha cercato di trattenerla ma lei sembrava invasata..il prete si è avvicinato e l'ha benedetta e questa ragazza si è buttata a terra urlando e piangendo
A quel punto sono uscitix kè a mia sorella faceva impressione
Magari era solo una povera malata mentale eh...xo questo è quello che mi ha riferito
SdS - "Mezzo-morto" - rulez :he: :woo:
Anarco-Training
M&ScC-Group: "Magna & Spigni con Criterio"
No mental :seg: Crew
Bud Spencer 31.10.1929 - 27.6.2016 R.I.P
I.O.M Jesi & Vallesina
Le domande dell'aspirante bidibolder
Originariamente Scritto da TONY_98Cosa succede se prendo le proteine senza fare palestra?Originariamente Scritto da Perineovi è mai capitata l'ipertrofia muscolare? ci sono dei rischi?Originariamente Scritto da SpratixC'è un modo per capire che tipo di look muscolare avrò?
Originariamente Scritto da erstefChe ne dite come alimentazione per la manutenzione muscolare?
Originariamente Scritto da Gianludlc17se vi dovete spostate in giornata, come fate a scaldarvi i pasti o nel caso in cui abbiate carne a cucinarla ?
Originariamente Scritto da 22darklord23la mia intenzione era di rendere tonico l'addome con la palestra e, se ci riesco, coprire le smagliature con dei tatuaggi... visto che mi sono stancato del sentirmi dire dalle ragazze, ogni votla che mi vedono nudo, '' Sei una persona fantastica ma...''. Grazie
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ah ok bene a sapersi che non sono scuseOriginariamente Scritto da modgallaghergandhi invece di giocarsi il libretto della macchina si gioca la cartella clinica
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Qua, a norma di Canone, c'è scritto come ci si regola con gli esorcismi:
Quando la Chiesa domanda pubblicamente e con autorità, in nome di Gesù Cristo, che una persona o un oggetto sia protetto contro l'influenza del Maligno e sottratto al suo dominio, si parla di esorcismo. Gesù l'ha praticato (Mc 1, 25 s.); è da Lui che alla Chiesa deriva il potere e il compito di esorcizzare (cf. Mc 3, 15; 6, 7.13; 16, 17). In una forma semplice l'esorcismo è praticato durante la celebrazione del Battesimo. L'esorcismo solenne, chiamato "grande esorcismo", può essere praticato solo da un presbitero e con il permesso del Vescovo. In ciò bisogna procedere con prudenza, osservando rigorosamente le norme stabilite dalla Chiesa. L'esorcismo mira a scacciare i demoni o a liberare dall'influenza demoniaca, e ciò mediante l'autorità spirituale che Gesù ha affidato alla sua Chiesa. Molto diverso è il caso di malattie, soprattutto psichiche, la cui cura rientra nel campo della scienza medica. È importante, quindi accertarsi, prima di celebrare l'esorcismo, che si tratti di una presenza del Maligno e non di una malattia (cf. Codice di Diritto Canonico, can. 1172) - (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 1673).
La Sacra Scrittura c'insegna che gli spiriti maligni, nemici di Dio e dell'uomo, svolgono la loro azione in modi diversi; tra questi è segnalata l'ossessione diabolica chiamata anche possessione diabolica. Ma l'ossessione diabolica non è il modo più frequente in cui esercita il suo influsso lo spirito delle tenebre. L'ossessione ha caratteristiche di spettacolarità e in essa il demonio s'impadronisce in un certo modo delle forze e dell'attività fisica della persona che subisce la possessione. Non può, però, impadronirsi della libera volontà del soggetto, e perciò il demonio non può ottenere dalla persona posseduta un coinvolgimento della libera volontà, al punto da farla peccare. Ciononostante la violenza fisica che il diavolo esercita sull'ossesso è un incentivo al peccato ed è questo che lui vuoi ottenere. Il rituale dell'esorcismo segnala diversi criteri e indizi che permettono di arrivare, con prudente certezza, alla convinzione che ci si trovi dinanzi ad una possessione diabolica. È allora che l'esorcista autorizzato può eseguire il solenne rito dell'esorcismo. Tra questi criteri sono: il parlare con molte parole di lingue sconosciute o capirle; rendere note cose distanti oppure nascoste; dimostrare forze al di là della propria condizione, e ciò insieme con avversione veemente verso Dio, la Madonna, i Santi, la croce e le sacre Immagini.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
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nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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ho letto solo la prima pagina ma riporto questa esperienza... un paio d'anni fa ho conosciuto un ragazzo, credente e praticante, religioso dunque.... cattolico...
non so come una volta entrammo in questo discorso, cioè nel parlare del male e di queste cose.... mi disse anche se con un pò di imbarazzo, che quando tornò nel suo paese un giorno era a messa, d'un tratto vennero a chiamare il prete che è anche un esorcista perchè c'era appunto un problema, il prete accorse in una casa seguito da altre 3-4 persone che l'accompagnarono e fra queste c'era anche questo mio amico.... ora li vide un uomo mi pare che fosse legato a un tavolo, e appena vide il prete cominciò a vomitare chiodi e pezzi di ferro/vetro urlando a squarciagola... boh io non vogliop pensare nulla ma sti cazzi....
edit: visto ora che avete anche voi rammentato i chiodi..... sec voi uno dopo aver vomitato chiodi e pezzi di vetro è sano come un pesce? no perchè sto quà poi lo controllarono e non si fece nulla al tratto gastroesofageoLast edited by ripper; 24-05-2009, 16:43:55.Originariamente Scritto da _vale_io tromberei sempreOriginariamente Scritto da L'EQUINOfra pompini e sigarette avrà un'alito di merda
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che poi ora che ci penso mio nonno mi raccontò una certa cosa qualche tempo fa... una cosa che fece un suo fratello quando era ragazzetto... ma tipo una seduta per parlare con un caro defunto.... però la cosa che mi sconvolse fu il fatto che mio nonno quando lo raccontava ci piangeva perchè ripensava alle cose che solo suo fratello e la persona scomparsa sapevano... ma non mi ricordo poi cosa successe... cmq voglio dire.... vere o no son cose che fanno impressione.... e non c'è manco da dire che sia facilmente suggestionabile mio nonno perchè in guerra ne ha passate e viste parecchie di cose atroci....Originariamente Scritto da _vale_io tromberei sempreOriginariamente Scritto da L'EQUINOfra pompini e sigarette avrà un'alito di merda
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Un'intervista a don Gino Olisi, esorcista della diocesi di Verona:
A quali fattori è riconducibile la crescita del numero di persone che manifestano questo tipo di problematiche?
«Sono molti i fattori determinanti, a cominciare dall’ideologia satanista che suscita la paura di Satana e quindi la dipendenza da lui. In questo non entra solo la responsabilità delle persone, ma anche il peccato del mondo che è la secolarizzazione e l’azione stessa del demonio. Quanti adolescenti si gettano a capofitto sull’astrologia, mossi dal desiderio di conoscere se stessi e gli altri attraverso i segni zodiacali! Ogni apertura all’occulto è pericolosa e oggi ne siamo invasi. Penso inoltre alla scrittura automatica praticata da molti per mettersi in contatto con i defunti, allo spiritismo praticato anche per gioco con il pendolino. In questo modo ci si predispone, ci si apre anche senza volerlo alla possibilità che Satana entri nella vita delle persone. Quanto male ha fatto la trasmissione del film L’esorcista. Ci sono persone che a distanza di anni ne risultano ancora condizionate. Ma anche personaggi come Harry Potter possono essere rischiosi, perché avviano i ragazzi a forme magiche ed è un attimo passare dalla magia bianca a quella nera…».
Come si insinua la presenza e l’azione diabolica in una persona?
«Il demonio può agire nel corpo, e questi sono i casi di possessione, negatività e maleficio, ma non può agire nell’intimo se la persona non glielo permette. A nostra insaputa e senza la nostra cooperazione il diavolo non può nulla contro l’intelligenza e la volontà umana. Comunque chi venisse ad essere posseduto dal demonio non riesce a liberarsene da solo, occorre il ministero della Chiesa».
[...]
Ma quali sono i segnali di una possibile possessione diabolica?
«Possono essere il parlare o il comprendere lingue sconosciute, il rivelare cose occulte o lontane, l’avere una manifestazione di forza superiore alla natura, all’età e alla condizione fisica. Ma vi sono anche altri segnali di ordine morale e spirituale che possono manifestare l’intervento diabolico, quali la forte avversione a Dio, alla Madonna, ai Santi, alla chiesa, ai sacramenti, alle immagini sacre».
È possibile delineare una tipologia di quanti si rivolgono all’esorcista?
«Vi sono persone appartenenti alle categorie più diverse, compresi impresari, professionisti e insegnanti. Spesso si tratta di gente giovane che non frequenta più la Chiesa e i sacramenti. La prima cosa che faccio consiste nell’invitare queste persone a partecipare alla Messa domenicale; a recuperare la dimensione della preghiera quotidiana, soprattutto con la recita del Padre Nostro contenente l’invocazione “liberaci dal male”; all’esame di coscienza serale alla luce della Parola di Dio; quindi li invito ad accostarsi alla Confessione almeno una volta al mese; inoltre ricordo che occorrono fede, preghiera e digiuno, sia per l’esorcista che per il fedele; infine li esorto a vincere con l’esercizio della carità situazioni di odio, rancore ed esclusione perché altrimenti l’esorcismo non produce effetto. In questo modo evangelizzo e faccio catechesi, constatando che queste persone hanno una disponibilità eccezionale ad accogliere le diverse indicazioni, proprio per il dolore e le sofferenze che provano sulla propria pelle. Riscopro così l’importanza di recuperare il valore dell’incontro personale, dell’ascolto, del dialogo tra prete e fedeli».
*Quindi chi chiede l’esorcismo non è una persona da condannare o da prendere in giro?
«Anzi, è un membro che la comunità deve amare di un amore preferenziale. Quando è in potere del maligno egli è il più povero dei poveri, bisognoso di aiuto, di comprensione e di consolazione. Per questo il ministero dell’esorcista, oltre che di liberazione, è soprattutto di consolazione, come si legge nella Presentazione della Cei al Rito degli esorcismi».
Ma in cosa consiste l’esorcismo?
«Per molti l’esorcismo è un atto magico, superstizioso. In realtà esso non libera dalla malattia ma da eventuali azioni malefiche in vista di un recupero della fede. Inoltre non è un sacramento ma un sacramentale, ovvero un segno sacro con cui la Chiesa si affida al potere di Cristo per ottenere benefici effetti soprattutto spirituali. Occorre poi distinguere l’esorcismo invocativo che è di tipo deprecatorio, da quello imperativo. Il primo consiste nella richiesta al Padre di liberarci dal maligno, cosa che tutti dovremmo fare quotidianamente nella preghiera del Padre Nostro, perché la lotta contro il male è quotidiana. Ma nessuno, tranne i sacerdoti espressamente incaricati dal vescovo, può azzardarsi a rapportarsi direttamente con il demonio intimandogli di andarsene (formula imperativa) perché potrebbe essere molto rischioso. In un intervento della Congregazione per la Dottrina del 1985 si ricorda inoltre che per compiere incontri di liberazione dal demonio anche in forma invocativa occorre il consenso del vescovo. Come pure si fa divieto ai fedeli di utilizzare la formula di esorcismo contro Satana e gli angeli ribelli ricavata da quella di Leone XIII, e ancor meno di usare il testo integrale dell’esorcismo».
Oltre alla licenza concessa dal vescovo, quali caratteristiche deve avere un sacerdote per poter assumere l’incarico di esorcista?
«Deve essere una persona di provata pietà, scienza, prudenza e integrità di vita oltre ad avere una specifica preparazione per questo ufficio. Nell’ambito della scienza rientra anche una conoscenza psicologica accurata, consapevole e sistematica e non solo pragmatica. Quella dell’esorcista non è un’attività da praticoni».
*Esiste quindi una scuola per esorcisti?
«Purtroppo no, sebbene anche al convegno di Collevalenza sia stata richiesta in maniera pressante. Infatti quello dell’esorcista, lo si può ben comprendere, non è un ministero facile. Come pure sarebbe importante poter organizzare una giornata di incontro per la formazione dei presbiteri della nostra diocesi su questo tema. Infatti sono molti i sacerdoti che mandano persone dagli esorcisti, ma spesso non è stato compiuto un adeguato discernimento previo».
*Quali attenzioni adotta nel compiere gli esorcismi?
«Anzitutto evito di trovarmi da solo con il fedele tormentato, di cui ho avuto il previo consenso per compiere l’esorcismo, ma invito sempre qualche suo familiare, per evidenti motivi di opportunità e per il pericolo di gesti scomposti che potrebbero avvenire. Inoltre una volta al mese mi ritrovo in Sant’Elena per una preghiera di invocazione e di liberazione (non con la formula imperativa) che ha lo scopo di aiutare persone non chiaramente possedute ma che manifestano qualche negatività o tormento interiore, in modo che anche la preghiera di esorcismo diventi un gesto ecclesiale».
Quanti casi certi di possessione diabolica ha potuto riscontrare sinora?
«Quattro di cui però solo due si sono per il momento risolti grazie all’esorcismo, mentre con gli altri continuo. Infatti non è detto che una persona, una volta liberata dalla possessione demoniaca, non ne sia più soggetta. Il demonio può ritornare in forme anche peggiori»
infoverona.it - Papi, prelati ed esorcisti: cosa ne sanno di scienza?
Interessante rilevare come i casi accertati da questo esorcista come effettiva possessione siano solo 4, e questo contraddice un pò le posizioni del più famoso padre Amorth, che pare avere a che fare col maligno tutti i giorni.
Qua si rientra meglio, credo, nella categoria dello "straordinario"....ma di noi
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C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioUn'intervista a don Gino Olisi, esorcista della diocesi di Verona:
A quali fattori è riconducibile la crescita del numero di persone che manifestano questo tipo di problematiche?
«Sono molti i fattori determinanti, a cominciare dall’ideologia satanista che suscita la paura di Satana e quindi la dipendenza da lui. In questo non entra solo la responsabilità delle persone, ma anche il peccato del mondo che è la secolarizzazione e l’azione stessa del demonio. Quanti adolescenti si gettano a capofitto sull’astrologia, mossi dal desiderio di conoscere se stessi e gli altri attraverso i segni zodiacali! Ogni apertura all’occulto è pericolosa e oggi ne siamo invasi. Penso inoltre alla scrittura automatica praticata da molti per mettersi in contatto con i defunti, allo spiritismo praticato anche per gioco con il pendolino. In questo modo ci si predispone, ci si apre anche senza volerlo alla possibilità che Satana entri nella vita delle persone. Quanto male ha fatto la trasmissione del film L’esorcista. Ci sono persone che a distanza di anni ne risultano ancora condizionate. Ma anche personaggi come Harry Potter possono essere rischiosi, perché avviano i ragazzi a forme magiche ed è un attimo passare dalla magia bianca a quella nera…».
Come si insinua la presenza e l’azione diabolica in una persona?
«Il demonio può agire nel corpo, e questi sono i casi di possessione, negatività e maleficio, ma non può agire nell’intimo se la persona non glielo permette. A nostra insaputa e senza la nostra cooperazione il diavolo non può nulla contro l’intelligenza e la volontà umana. Comunque chi venisse ad essere posseduto dal demonio non riesce a liberarsene da solo, occorre il ministero della Chiesa».
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Ma quali sono i segnali di una possibile possessione diabolica?
«Possono essere il parlare o il comprendere lingue sconosciute, il rivelare cose occulte o lontane, l’avere una manifestazione di forza superiore alla natura, all’età e alla condizione fisica. Ma vi sono anche altri segnali di ordine morale e spirituale che possono manifestare l’intervento diabolico, quali la forte avversione a Dio, alla Madonna, ai Santi, alla chiesa, ai sacramenti, alle immagini sacre».
È possibile delineare una tipologia di quanti si rivolgono all’esorcista?
«Vi sono persone appartenenti alle categorie più diverse, compresi impresari, professionisti e insegnanti. Spesso si tratta di gente giovane che non frequenta più la Chiesa e i sacramenti. La prima cosa che faccio consiste nell’invitare queste persone a partecipare alla Messa domenicale; a recuperare la dimensione della preghiera quotidiana, soprattutto con la recita del Padre Nostro contenente l’invocazione “liberaci dal male”; all’esame di coscienza serale alla luce della Parola di Dio; quindi li invito ad accostarsi alla Confessione almeno una volta al mese; inoltre ricordo che occorrono fede, preghiera e digiuno, sia per l’esorcista che per il fedele; infine li esorto a vincere con l’esercizio della carità situazioni di odio, rancore ed esclusione perché altrimenti l’esorcismo non produce effetto. In questo modo evangelizzo e faccio catechesi, constatando che queste persone hanno una disponibilità eccezionale ad accogliere le diverse indicazioni, proprio per il dolore e le sofferenze che provano sulla propria pelle. Riscopro così l’importanza di recuperare il valore dell’incontro personale, dell’ascolto, del dialogo tra prete e fedeli».
*Quindi chi chiede l’esorcismo non è una persona da condannare o da prendere in giro?
«Anzi, è un membro che la comunità deve amare di un amore preferenziale. Quando è in potere del maligno egli è il più povero dei poveri, bisognoso di aiuto, di comprensione e di consolazione. Per questo il ministero dell’esorcista, oltre che di liberazione, è soprattutto di consolazione, come si legge nella Presentazione della Cei al Rito degli esorcismi».
Ma in cosa consiste l’esorcismo?
«Per molti l’esorcismo è un atto magico, superstizioso. In realtà esso non libera dalla malattia ma da eventuali azioni malefiche in vista di un recupero della fede. Inoltre non è un sacramento ma un sacramentale, ovvero un segno sacro con cui la Chiesa si affida al potere di Cristo per ottenere benefici effetti soprattutto spirituali. Occorre poi distinguere l’esorcismo invocativo che è di tipo deprecatorio, da quello imperativo. Il primo consiste nella richiesta al Padre di liberarci dal maligno, cosa che tutti dovremmo fare quotidianamente nella preghiera del Padre Nostro, perché la lotta contro il male è quotidiana. Ma nessuno, tranne i sacerdoti espressamente incaricati dal vescovo, può azzardarsi a rapportarsi direttamente con il demonio intimandogli di andarsene (formula imperativa) perché potrebbe essere molto rischioso. In un intervento della Congregazione per la Dottrina del 1985 si ricorda inoltre che per compiere incontri di liberazione dal demonio anche in forma invocativa occorre il consenso del vescovo. Come pure si fa divieto ai fedeli di utilizzare la formula di esorcismo contro Satana e gli angeli ribelli ricavata da quella di Leone XIII, e ancor meno di usare il testo integrale dell’esorcismo».
Oltre alla licenza concessa dal vescovo, quali caratteristiche deve avere un sacerdote per poter assumere l’incarico di esorcista?
«Deve essere una persona di provata pietà, scienza, prudenza e integrità di vita oltre ad avere una specifica preparazione per questo ufficio. Nell’ambito della scienza rientra anche una conoscenza psicologica accurata, consapevole e sistematica e non solo pragmatica. Quella dell’esorcista non è un’attività da praticoni».
*Esiste quindi una scuola per esorcisti?
«Purtroppo no, sebbene anche al convegno di Collevalenza sia stata richiesta in maniera pressante. Infatti quello dell’esorcista, lo si può ben comprendere, non è un ministero facile. Come pure sarebbe importante poter organizzare una giornata di incontro per la formazione dei presbiteri della nostra diocesi su questo tema. Infatti sono molti i sacerdoti che mandano persone dagli esorcisti, ma spesso non è stato compiuto un adeguato discernimento previo».
*Quali attenzioni adotta nel compiere gli esorcismi?
«Anzitutto evito di trovarmi da solo con il fedele tormentato, di cui ho avuto il previo consenso per compiere l’esorcismo, ma invito sempre qualche suo familiare, per evidenti motivi di opportunità e per il pericolo di gesti scomposti che potrebbero avvenire. Inoltre una volta al mese mi ritrovo in Sant’Elena per una preghiera di invocazione e di liberazione (non con la formula imperativa) che ha lo scopo di aiutare persone non chiaramente possedute ma che manifestano qualche negatività o tormento interiore, in modo che anche la preghiera di esorcismo diventi un gesto ecclesiale».
Quanti casi certi di possessione diabolica ha potuto riscontrare sinora?
«Quattro di cui però solo due si sono per il momento risolti grazie all’esorcismo, mentre con gli altri continuo. Infatti non è detto che una persona, una volta liberata dalla possessione demoniaca, non ne sia più soggetta. Il demonio può ritornare in forme anche peggiori»
infoverona.it - Papi, prelati ed esorcisti: cosa ne sanno di scienza?
Interessante rilevare come i casi accertati da questo esorcista come effettiva possessione siano solo 4, e questo contraddice un pò le posizioni del più famoso padre Amorth, che pare avere a che fare col maligno tutti i giorni.
Qua si rientra meglio, credo, nella categoria dello "straordinario".
amorth dichiara,se non vado errando,qualcosa come 70.000 esorcismi.
una cittadina di medie dimensioni insomma"Nulla è gratuito in questo basso mondo. Tutto si sconta, il bene come il male, presto o tardi si paga. Il bene è necessariamente molto più caro."
L.F.Celine
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boiata ma chi ci crede a 70 mila esorcismi. la stessa chiesa afferma che grazie alla medicina i casi di possessione demoniaca sono molto rari.Originariamente Scritto da modgallaghergandhi invece di giocarsi il libretto della macchina si gioca la cartella clinica
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioUn'intervista a don Gino Olisi, esorcista della diocesi di Verona:
A quali fattori è riconducibile la crescita del numero di persone che manifestano questo tipo di problematiche?
«Sono molti i fattori determinanti, a cominciare dall’ideologia satanista che suscita la paura di Satana e quindi la dipendenza da lui. In questo non entra solo la responsabilità delle persone, ma anche il peccato del mondo che è la secolarizzazione e l’azione stessa del demonio. Quanti adolescenti si gettano a capofitto sull’astrologia, mossi dal desiderio di conoscere se stessi e gli altri attraverso i segni zodiacali! Ogni apertura all’occulto è pericolosa e oggi ne siamo invasi. Penso inoltre alla scrittura automatica praticata da molti per mettersi in contatto con i defunti, allo spiritismo praticato anche per gioco con il pendolino. In questo modo ci si predispone, ci si apre anche senza volerlo alla possibilità che Satana entri nella vita delle persone. Quanto male ha fatto la trasmissione del film L’esorcista. Ci sono persone che a distanza di anni ne risultano ancora condizionate. Ma anche personaggi come Harry Potter possono essere rischiosi, perché avviano i ragazzi a forme magiche ed è un attimo passare dalla magia bianca a quella nera…».
Come si insinua la presenza e l’azione diabolica in una persona?
«Il demonio può agire nel corpo, e questi sono i casi di possessione, negatività e maleficio, ma non può agire nell’intimo se la persona non glielo permette. A nostra insaputa e senza la nostra cooperazione il diavolo non può nulla contro l’intelligenza e la volontà umana. Comunque chi venisse ad essere posseduto dal demonio non riesce a liberarsene da solo, occorre il ministero della Chiesa».
[...]
Ma quali sono i segnali di una possibile possessione diabolica?
«Possono essere il parlare o il comprendere lingue sconosciute, il rivelare cose occulte o lontane, l’avere una manifestazione di forza superiore alla natura, all’età e alla condizione fisica. Ma vi sono anche altri segnali di ordine morale e spirituale che possono manifestare l’intervento diabolico, quali la forte avversione a Dio, alla Madonna, ai Santi, alla chiesa, ai sacramenti, alle immagini sacre».
È possibile delineare una tipologia di quanti si rivolgono all’esorcista?
«Vi sono persone appartenenti alle categorie più diverse, compresi impresari, professionisti e insegnanti. Spesso si tratta di gente giovane che non frequenta più la Chiesa e i sacramenti. La prima cosa che faccio consiste nell’invitare queste persone a partecipare alla Messa domenicale; a recuperare la dimensione della preghiera quotidiana, soprattutto con la recita del Padre Nostro contenente l’invocazione “liberaci dal male”; all’esame di coscienza serale alla luce della Parola di Dio; quindi li invito ad accostarsi alla Confessione almeno una volta al mese; inoltre ricordo che occorrono fede, preghiera e digiuno, sia per l’esorcista che per il fedele; infine li esorto a vincere con l’esercizio della carità situazioni di odio, rancore ed esclusione perché altrimenti l’esorcismo non produce effetto. In questo modo evangelizzo e faccio catechesi, constatando che queste persone hanno una disponibilità eccezionale ad accogliere le diverse indicazioni, proprio per il dolore e le sofferenze che provano sulla propria pelle. Riscopro così l’importanza di recuperare il valore dell’incontro personale, dell’ascolto, del dialogo tra prete e fedeli».
*Quindi chi chiede l’esorcismo non è una persona da condannare o da prendere in giro?
«Anzi, è un membro che la comunità deve amare di un amore preferenziale. Quando è in potere del maligno egli è il più povero dei poveri, bisognoso di aiuto, di comprensione e di consolazione. Per questo il ministero dell’esorcista, oltre che di liberazione, è soprattutto di consolazione, come si legge nella Presentazione della Cei al Rito degli esorcismi».
Ma in cosa consiste l’esorcismo?
«Per molti l’esorcismo è un atto magico, superstizioso. In realtà esso non libera dalla malattia ma da eventuali azioni malefiche in vista di un recupero della fede. Inoltre non è un sacramento ma un sacramentale, ovvero un segno sacro con cui la Chiesa si affida al potere di Cristo per ottenere benefici effetti soprattutto spirituali. Occorre poi distinguere l’esorcismo invocativo che è di tipo deprecatorio, da quello imperativo. Il primo consiste nella richiesta al Padre di liberarci dal maligno, cosa che tutti dovremmo fare quotidianamente nella preghiera del Padre Nostro, perché la lotta contro il male è quotidiana. Ma nessuno, tranne i sacerdoti espressamente incaricati dal vescovo, può azzardarsi a rapportarsi direttamente con il demonio intimandogli di andarsene (formula imperativa) perché potrebbe essere molto rischioso. In un intervento della Congregazione per la Dottrina del 1985 si ricorda inoltre che per compiere incontri di liberazione dal demonio anche in forma invocativa occorre il consenso del vescovo. Come pure si fa divieto ai fedeli di utilizzare la formula di esorcismo contro Satana e gli angeli ribelli ricavata da quella di Leone XIII, e ancor meno di usare il testo integrale dell’esorcismo».
Oltre alla licenza concessa dal vescovo, quali caratteristiche deve avere un sacerdote per poter assumere l’incarico di esorcista?
«Deve essere una persona di provata pietà, scienza, prudenza e integrità di vita oltre ad avere una specifica preparazione per questo ufficio. Nell’ambito della scienza rientra anche una conoscenza psicologica accurata, consapevole e sistematica e non solo pragmatica. Quella dell’esorcista non è un’attività da praticoni».
*Esiste quindi una scuola per esorcisti?
«Purtroppo no, sebbene anche al convegno di Collevalenza sia stata richiesta in maniera pressante. Infatti quello dell’esorcista, lo si può ben comprendere, non è un ministero facile. Come pure sarebbe importante poter organizzare una giornata di incontro per la formazione dei presbiteri della nostra diocesi su questo tema. Infatti sono molti i sacerdoti che mandano persone dagli esorcisti, ma spesso non è stato compiuto un adeguato discernimento previo».
*Quali attenzioni adotta nel compiere gli esorcismi?
«Anzitutto evito di trovarmi da solo con il fedele tormentato, di cui ho avuto il previo consenso per compiere l’esorcismo, ma invito sempre qualche suo familiare, per evidenti motivi di opportunità e per il pericolo di gesti scomposti che potrebbero avvenire. Inoltre una volta al mese mi ritrovo in Sant’Elena per una preghiera di invocazione e di liberazione (non con la formula imperativa) che ha lo scopo di aiutare persone non chiaramente possedute ma che manifestano qualche negatività o tormento interiore, in modo che anche la preghiera di esorcismo diventi un gesto ecclesiale».
Quanti casi certi di possessione diabolica ha potuto riscontrare sinora?
«Quattro di cui però solo due si sono per il momento risolti grazie all’esorcismo, mentre con gli altri continuo. Infatti non è detto che una persona, una volta liberata dalla possessione demoniaca, non ne sia più soggetta. Il demonio può ritornare in forme anche peggiori»
infoverona.it - Papi, prelati ed esorcisti: cosa ne sanno di scienza?
Interessante rilevare come i casi accertati da questo esorcista come effettiva possessione siano solo 4, e questo contraddice un pò le posizioni del più famoso padre Amorth, che pare avere a che fare col maligno tutti i giorni.
Qua si rientra meglio, credo, nella categoria dello "straordinario".
la prima domanda la feci acnhe io sempre allo stesso teologo di cui parlo sempre,e mi rispose la stessa identica cosa (tra l'altro l'ho scritto qualche post addietro)"Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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