Puntualmente quando incombono date elettorali di qualsivoglia stampo (in particolar modo le comunali) mi vedo circondato da medici/dentisti/anestetisti pronti a vendere l'anima per contendersi l'ultimo voto.
Non mi meraviglia, il loro giro di "pazienti" finisce per renderli popolari tra la gente, e spesso trovano le maniglie giuste.
Adesso mi domando, ma tutto questo è sufficente per farne dei buoni amministratori? Che competenze sociologiche/economiche/giuridiche hanno questi personaggi?
E non mi risulta che abbandonino la loro attività professionale, quindi dove trovano il tempo per occuparsi di entrambe le cose?
Sarà che sono prevenuto in partenza, perchè gli esponenti "migliori" della categoria sono stati:
Poggiolini, De Lorenzo, Cuffaro, Calderoli ecc. ecc.
E'sete di potere?
Spassionata voglia di aiutare il prossimo?
Opportunismo?
Parliamone.
Non mi meraviglia, il loro giro di "pazienti" finisce per renderli popolari tra la gente, e spesso trovano le maniglie giuste.
Adesso mi domando, ma tutto questo è sufficente per farne dei buoni amministratori? Che competenze sociologiche/economiche/giuridiche hanno questi personaggi?
E non mi risulta che abbandonino la loro attività professionale, quindi dove trovano il tempo per occuparsi di entrambe le cose?
Sarà che sono prevenuto in partenza, perchè gli esponenti "migliori" della categoria sono stati:
Poggiolini, De Lorenzo, Cuffaro, Calderoli ecc. ecc.
E'sete di potere?
Spassionata voglia di aiutare il prossimo?
Opportunismo?
Parliamone.
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