Immigrati/Frattura Italia-Onu, Unhcr chiede ammissione respinti
Ma il governo dice no. Mantovano: "problema di tutta la Ue"
© APCOM
Roma, 12 mag. (Apcom) - Che la vicenda del 'respingimento' dei barconi di immigrati diretti dal Nord Africa all'Italia fosse una questione spinosa lo dicevano tutti, ma che la 'bufera' montasse a tal punto da investire anche l'Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite era più difficile da prevedere.
Eppure, stamattina lo Unhcr ( United Nations High Committee fort the Refugees) ha annunciato una lettera al governo italiano per ribadire che l'Onu esprime 'grave preoccupazione' per il rinvio in Libia di migranti intercettati o soccorsi in mare. Non solo: le Nazioni Unite chiederanno all'Italia di 'riammettere le persone rinviate dall'Italia e identificate dall'Unhcr quali individui che cercano protezione internazionale'.
Per l'Onu, infatti, il principio del non respingimento non conosce limitazione geografica. 'L'Unhcr-Roma - ha detto a Ginevra il portavoce del Comitato Ron Redmond - ha mandato una lettera al governo italiano per affermare che l'Unhcr, pur essendo cosciente del problema che l'immigrazione irregolare pone all'Italia e agli altri Paesi dell'Ue, resta gravemente preoccupato che la politica ora applicata dall'Italia mina l'accesso all'asilo nell'Unione europea e comporta il rischio di violare il principio fondamentale di non respingimento previsto dalla Convenzione del 1951 sui rifugiati'.
Pronta la risposta del governo italiano. 'Noi - ha replicato secco il sottosegretario all'interno Alfredo Mantovano - continueremo con la politica dei respingimenti, l'unica che, essendo conforme al diritto, permette di far sì che i problemi siano affrontati e risolti in un quadro più ampio e non scaricandoli unicamente sull'Italia'. 'L'Unhcr - ha aggiunto Mantovano - collabora attivamente con le autorità italiane per tutto ciò che riguarda le richieste d'asilo formulate all'interno del proprio territorio, dopodiché non esistono poteri vincolanti. L'Unhcr - ha detto ancora il sottosegretario - pone un problema che deve essere condiviso quantomeno a 27".
Dalla caldissima Sharm El-Sheikh, il premier, Silvio Berlusconi, parlando del tema dell'immigrazione e delle iniziative del ministro dell'Interno Roberto Maroni chiarisce: "Gli accordi con la Libia li ho gestiti io, li ho sottoscritti io, Maroni esegue quelli che sono gli accordi che sono stati direttamente presi fra me e Gheddafi". E aggiunge: "Il leader libico sta rispettando gli accordi che aveva preso con me".
scusate....ma non si diceva che le decisioni in questione erano in linea con il dir.int ?!
e ancora non abbiamo imitato l atteggiamento di altri paesi ?!
perkè tutto sto casino ?
Ma il governo dice no. Mantovano: "problema di tutta la Ue"
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Roma, 12 mag. (Apcom) - Che la vicenda del 'respingimento' dei barconi di immigrati diretti dal Nord Africa all'Italia fosse una questione spinosa lo dicevano tutti, ma che la 'bufera' montasse a tal punto da investire anche l'Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite era più difficile da prevedere.
Eppure, stamattina lo Unhcr ( United Nations High Committee fort the Refugees) ha annunciato una lettera al governo italiano per ribadire che l'Onu esprime 'grave preoccupazione' per il rinvio in Libia di migranti intercettati o soccorsi in mare. Non solo: le Nazioni Unite chiederanno all'Italia di 'riammettere le persone rinviate dall'Italia e identificate dall'Unhcr quali individui che cercano protezione internazionale'.
Per l'Onu, infatti, il principio del non respingimento non conosce limitazione geografica. 'L'Unhcr-Roma - ha detto a Ginevra il portavoce del Comitato Ron Redmond - ha mandato una lettera al governo italiano per affermare che l'Unhcr, pur essendo cosciente del problema che l'immigrazione irregolare pone all'Italia e agli altri Paesi dell'Ue, resta gravemente preoccupato che la politica ora applicata dall'Italia mina l'accesso all'asilo nell'Unione europea e comporta il rischio di violare il principio fondamentale di non respingimento previsto dalla Convenzione del 1951 sui rifugiati'.
Pronta la risposta del governo italiano. 'Noi - ha replicato secco il sottosegretario all'interno Alfredo Mantovano - continueremo con la politica dei respingimenti, l'unica che, essendo conforme al diritto, permette di far sì che i problemi siano affrontati e risolti in un quadro più ampio e non scaricandoli unicamente sull'Italia'. 'L'Unhcr - ha aggiunto Mantovano - collabora attivamente con le autorità italiane per tutto ciò che riguarda le richieste d'asilo formulate all'interno del proprio territorio, dopodiché non esistono poteri vincolanti. L'Unhcr - ha detto ancora il sottosegretario - pone un problema che deve essere condiviso quantomeno a 27".
Dalla caldissima Sharm El-Sheikh, il premier, Silvio Berlusconi, parlando del tema dell'immigrazione e delle iniziative del ministro dell'Interno Roberto Maroni chiarisce: "Gli accordi con la Libia li ho gestiti io, li ho sottoscritti io, Maroni esegue quelli che sono gli accordi che sono stati direttamente presi fra me e Gheddafi". E aggiunge: "Il leader libico sta rispettando gli accordi che aveva preso con me".
scusate....ma non si diceva che le decisioni in questione erano in linea con il dir.int ?!
e ancora non abbiamo imitato l atteggiamento di altri paesi ?!
perkè tutto sto casino ?