Viaggiare da soli

[MadRock]

Ale tutto uguale tranne la parte del socializzare e fare amicizia

[greenday2]

Ale tutto uguale tranne la parte del socializzare e fare amicizia

I know so well

[Gary]

allora parti e vai
I periodi così sono il miglior modo per entrare in contatto con se stessi.
Che mete hai in mente?
se non l'hai ancora vista, ti consiglio l'irlanda. L'ho girata "on the road", autostop e zaino in spalla (anche se non da solo), e penso sia una meta perfetta per un viaggio del genere.

hehe, tu sai benissimo che questa cosa la voglio fare io, in irlanda
una meta e un esperienza, quella on the road, che farò prima o poi, deve essere qualcosa di meraviglioso, nei piccoli paesini irlandesi, nella natura, mi viene voglia di partire subito solo a pensarci

[maigap]

Guarda, ti dico come faccio io di solito :

1)prenoto da solo in una camerata d'ostello.

2)vado in giro per i fatti miei a vedere monumeti/opere, o qualsiasi cosa ritengo meritevole di attenzione durante il giorno, con i miei tempi e con le mie pause/marce/prezzi

3)Torno in ostello prima di sera, faccio amicizia con chi c'è nell'ostello, e si va in giro insieme la sera/notte.

2-3bis)nel caso l'ostello costi troppo, o non ci siano persone atte a socializzare nell'ostello, faccio couchsurfing (per chi e' interessato, lo googli e si faccia un idea).

Vacanze sempre bellissime, cosa che non mi e' sempre capitata con amici di vecchia data.

è più o meno quello che avevo in mente
del coachsurfing mi ero dimenticato (avevo letto tempo fa un articolo in merito). può essere una buona alternativa.

[maigap]

sempre e solo in solitudine

Ale tutto uguale tranne la parte del socializzare e fare amicizia

mi pare di capire che la tua concezione di viaggio escluda categoricamente la presenza di compagni/e.
mi piacerebbe sapere le motivazioni...

[thetongue]

io ho il problema opposto. dopo una giornata passata insieme a qualcuno, che sia donna o uomo, inizio a decompensare: se non ho il mio tempo da solo, e sono forzato a condividere gli spazi (il che, se si viaggia o si è insieme lontani da casa, accade spesso), la destabilizzazione prende piede.
la cosa si mitiga se sono proprio innamorato o se ho delle particolari affinità con amici uomini; ma si mitiga, non si elimina

[600]

Mamma mia l'idea di un viaggio in solitaria e del tutto on the fly mi ha sempre attirato un sacco. Complimenti a chi già si butta in queste avventure.

[Alberto84]

io ho il problema opposto. dopo una giornata passata insieme a qualcuno, che sia donna o uomo, inizio a decompensare: se non ho il mio tempo da solo, e sono forzato a condividere gli spazi (il che, se si viaggia o si è insieme lontani da casa, accade spesso), la destabilizzazione prende piede.
la cosa si mitiga se sono proprio innamorato o se ho delle particolari affinità con amici uomini; ma si mitiga, non si elimina

Questa cosa la capisco a pieno....però ho notato che è più una sensazione che altro: è come lo sgocciolare di un rubinetto chiuso male, se ti ci fissi ti danni l' anima, se lo lasci andare senza pensarci ti passa di mente.
Questa sensazione non porta ad essere dei solitari. Mio padre è come me e ama la compagnia di mia madre e mia per esempio. Però quelle 10 ore di cazzi suoi completi non gle le puoi togliere.

[MadRock]

mi pare di capire che la tua concezione di viaggio escluda categoricamente la presenza di compagni/e.
mi piacerebbe sapere le motivazioni...

si, altrimenti il viaggio rimane solo esteriore..
ma dipende dalla motivazione e dalla destinazione, se é fatto per svago/riposo/divertimento/compagnia, ovviamente lo faccio con amici..
ma il vero viaggio per me è un altro, è quello che spinge la curiosità e la sensibilità oltre ogni limite, ed è il problema dell'essere in coppia, difficile spiegare al proprio partner che quando torno in Asia, desidero essere sola, anche per lunghi periodi..

[maigap]

si, altrimenti il viaggio rimane solo esteriore..
ma dipende dalla motivazione e dalla destinazione, se é fatto per svago/riposo/divertimento/compagnia, ovviamente lo faccio con amici..
ma il vero viaggio per me è un altro, è quello che spinge la curiosità e la sensibilità oltre ogni limite, ed è il problema dell'essere in coppia, difficile spiegare al proprio partner che quando torno in Asia, desidero essere sola, anche per lunghi periodi..

capisco cosa vuoi dire, infatti è anche questo che mi porta verso certe scelte.
in passato ho fatto diversi viaggi all'avventura, ma sempre con altri.
ho sempre pensato di essere partito con le persone sbagliate, ma inizio a credere, come dici tu, che sia proprio la compagnia in sè ad essere il problema.
il fatto è che proprio l'essere in compagnia mi ha sempre impedito di vivere il viaggio come lo avevo sognato alla partenza, di fare esattamente ciò che volevo senza scendere a compromessi e di entrare in un quel particolare stato mentale di cui parli.
in ogni caso non disdegno del tutto l'interazione con altre persone durante il viaggio o anche la condivisione di parte del tragitto con altri viandanti incontrati occasionalmente.

[MadRock]

capisco cosa vuoi dire, infatti è anche questo che mi porta verso certe scelte.
in passato ho fatto diversi viaggi all'avventura, ma sempre con altri.
ho sempre pensato di essere partito con le persone sbagliate, ma inizio a credere, come dici tu, che sia proprio la compagnia in sè ad essere il problema.
il fatto è che proprio l'essere in compagnia mi ha sempre impedito di vivere il viaggio come lo avevo sognato alla partenza, di fare esattamente ciò che volevo senza scendere a compromessi e di entrare in un quel particolare stato mentale di cui parli.
in ogni caso non disdegno del tutto l'interazione con altre persone durante il viaggio o anche la condivisione di parte del tragitto con altri viandanti incontrati occasionalmente.

credo anche io che sia vera la prima parte del tuo post, per il resto, anche io condivido il tragitto con altri "viandanti" ma questi non sono ragazzini americani partiti all'avventura, spesso sono vecchi con difficoltà nel parlare
o asiatici curiosi e desiderosi di dire 2 parole in inglese, per questo non parlerei di "fare amicizia"

[maigap]

credo anche io che sia vera la prima parte del tuo post, per il resto, anche io condivido il tragitto con altri "viandanti" ma questi non sono ragazzini americani partiti all'avventura, spesso sono vecchi con difficoltà nel parlare
o asiatici curiosi e desiderosi di dire 2 parole in inglese, per questo non parlerei di "fare amicizia"

guarda, io non voglio pormi dei limiti a priori in questo senso: darò retta a chi mi andrà, se e quando mi andrà.
in ogni caso inizio ad avere sempre più le idee chiare riguardo l'essenza del viaggio che desidero fare.

[Steel77]

io ho il problema opposto. dopo una giornata passata insieme a qualcuno, che sia donna o uomo, inizio a decompensare: se non ho il mio tempo da solo, e sono forzato a condividere gli spazi (il che, se si viaggia o si è insieme lontani da casa, accade spesso), la destabilizzazione prende piede.
la cosa si mitiga se sono proprio innamorato o se ho delle particolari affinità con amici uomini; ma si mitiga, non si elimina

idem

[ciccio.html]

probabilmente lo farò questa estate per 3-4 giorni, per provare a uscire dai limiti della quotidianità, anche affettiva

[ikuape86]

io ho il problema opposto. dopo una giornata passata insieme a qualcuno, che sia donna o uomo, inizio a decompensare: se non ho il mio tempo da solo, e sono forzato a condividere gli spazi (il che, se si viaggia o si è insieme lontani da casa, accade spesso), la destabilizzazione prende piede.
la cosa si mitiga se sono proprio innamorato o se ho delle particolari affinità con amici uomini; ma si mitiga, non si elimina

idem