and the stars? richard..

[600]

Sì, ma qui il discorso andrebbe proposto allora in questi altri termini: una somma di infiniti termini positivi (le luminosità medie a varie distanze) può dare zero (la luminosità media del cielo notturno)?

E' questo il paradosso.

Scusa richard forse dico una stupidaggine ma non mi pare che di notte ci sia buio assoluto in periodi di luna nuova. Questo significherebbe che un minimo di luce le stelle la portano a noi e visto che la misura (1, 1000, o 10^50) è del tutto arbitraria l'importante è sapere che non sia infinita. No?

[richard]

Scusa richard forse dico una stupidaggine ma non mi pare che di notte ci sia buio assoluto in periodi di luna nuova. Questo significherebbe che un minimo di luce le stelle la portano a noi e visto che la misura (1, 1000, o 10^50) è del tutto arbitraria l'importante è sapere che non sia infinita. No?

Chiaramente esistono effetti che contribuiscono alla "luminosità" del cielo notturno, che può quindi apparire più o meno "chiaro", come la luce riflessa dalla luna, la diffusione dovuta all'atmosfera (può sembrare strano, ma in assenza di atmosfera il cielo notturno perderebbe ad esempio gli aloni bluastri che contribuiscono a renderlo più "luminoso" e durante il giorno sarebbe poco differente da quello notturno a parte la presenza del Sole come punto estremamente più luminoso di ogni altro), ecc.

Ma non è questo il punto. Il fatto è che, tolti gli effetti spuri e nell'ipotesi di universo statico, omogeneo ed isotropo, per cui sia concepibile una distribuzione uniforme di stelle, il cielo notturno dovrebbe apparire, secondo l'elettrodinamica classica, uniformemente illuminato e non mediamente buio, ma punterellato di stelle, come invece appare.

[600]

Ok grazie della spiegazione. Purtroppo da un punto di vista fisico purtroppo non sono in grado di spiegarmi nulla della faccenda.