and the stars? richard..

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  • GalDregon
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    #31
    Originariamente Scritto da richard Visualizza Messaggio
    Convengo (ovviamente) sull'Esistenza del tempo, il che conferisce giusto quel tocco di dinamismo universale che ci consente di gustare l'incanto di una notte stellata.
    Hubble e le sue leggi a noi ci fanno un baffo.

    Non è tuttavia escluso che i limiti si ricontraggano, come in una brusca frenata. Ci ritroveremmo allora l'inerzia della luce stellare travolgere la tenebra notturna; e il cielo in un attimo divamperebbe d'onde e violenti strattoni elettromagnetici, prima di riconfluire nella simmetria totale della singolarità primordiale.
    credo che sarà inevitabile vista l'energia possente del vuoto... a questo punto bisogna stabilire, però, il punto di vista lagrangiano e quello euleriano, sul lagrangiano non credo ci siano grossi problemi, ma collocami un euleriano fuori dall'universo

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    • Federico86
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      #32
      Originariamente Scritto da GalDregon Visualizza Messaggio
      ma collocami un euleriano fuori dall'universo
      fariseo ipocrita
      Arrivare al cedimento è come fare una passeggiata tra le fiamme dell'inferno, inferno in cui io mi sento sovrano!!!

      Non c'è miglior ornamento addosso che la carne attorno all'osso.

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      • Federico86
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        #33
        Originariamente Scritto da GalDregon Visualizza Messaggio
        sogno: immerso nella luce.

        forse troppe canne, ma nel sogno ho rielaborato qualcosa che avevo pensato durante il giorno ma che non ho assimilato (sai quei pensieri che fai mentre ti fai la barba ma che non hanno una logica, sono come impulsi random)

        Se le stelle sono infinite....perchè vedo il cielo stellato ? in teoria dovrei essere immerso nella luce delle stelle infinite visto che, se sono infinite dovrebbero coprire tutti i vuoti (prima o poi, qui o la). Olbers mi fa una ****...

        però fino a qui è spiegabile...il sogno però mi trasmette una sensazione: anche il vuoto è infinito.
        quindi: in quale infinito finiremo ?
        cmq chi l'ha detto che le stelle sn infinite?
        per come la vedo io le stelle sono in numero finito, quelle che vediamo nel cielo sono quelle la cui distanza dalla terra è tale che, da quando è nato l'universo (5 miliardi di anni?!) e sono nate le prime stelle, la luce ha potuto raggiungerci...tutte le altre sono quelle che sono nate dopo ed ad una distanza tale che la luce deve ancora raggiungerci...e ovviamente molte non le vediamo anche per "colpa" della magnitude apparente e dell'atmosfera e delle luci delle città...infatti sicuramente fuori dall'orbita terrestre ne vedresti di piu...inoltre non è una somma infinita di termini finiti perchè le stelle muoiono e perchè come detto sopra non sono in numero infinito....
        Last edited by Federico86; 11-05-2009, 11:16:50.
        Arrivare al cedimento è come fare una passeggiata tra le fiamme dell'inferno, inferno in cui io mi sento sovrano!!!

        Non c'è miglior ornamento addosso che la carne attorno all'osso.

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        • Gary
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          • Mar 2007
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          • Tempio Pausania
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          #34
          infatti le stelle sono finite, federico dice bene, non sono nemmeno potenzialmente infinite dal momento che il carburante delle stelle non abbonda e che prima o poi ( molto poi ) si esaurirà e le stelle scompariranno

          la firma con doom è spettacolo
          Originariamente Scritto da modgallagher
          gandhi invece di giocarsi il libretto della macchina si gioca la cartella clinica
          " tra noi sarebbe come abbinare un vino pregiato a un ottimo cibo " ..


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          • richard
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            #35
            Originariamente Scritto da Federico86 Visualizza Messaggio
            cmq chi l'ha detto che le stelle sn infinite?
            per come la vedo io le stelle sono in numero finito, quelle che vediamo nel cielo sono quelle la cui distanza dalla terra è tale che, da quando è nato l'universo (5 miliardi di anni?!) e sono nate le prime stelle, la luce ha potuto raggiungerci...tutte le altre sono quelle che sono nate dopo ed ad una distanza tale che la luce deve ancora raggiungerci...e ovviamente molte non le vediamo anche per "colpa" della magnitude apparente e dell'atmosfera e delle luci delle città...infatti sicuramente fuori dall'orbita terrestre ne vedresti di piu...inoltre non è una somma infinita di termini finiti perchè le stelle muoiono e perchè come detto sopra non sono in numero infinito....
            Mettiamola così: consideriamo solo le stelle che stanno ad una distanza fissata D dalla Terra. Supponiamo che la luminosità media di queste stelle sia L. Se queste stelle sono in numero pari a N, la luminosità sulla Terra sarà: N x L /(4 pi D^2).

            Ora prendiamo quelle a distanza 2D. Se la distribuzione stellare nell'universo è omogenea, il numero di queste stelle sarà 4N. La luminosità complessiva da queste stelle sarà: 4N x L /(4 pi (2D)^2) = N x L /(4 pi D^2), come sopra.

            Analogo discorso per le stelle a distanza 3D dalla Terra. La luminosità complessiva da esse è: 9N x L /(4 pi (3D)^2) = N x L /(4 pi D^2), ancora come sopra.

            Cioè, basta già il contributo delle stelle a distanza fissata (quindi la loro luce arriva contemporaneamente sulla Terra) e l'ipotesi di omogeneità della distribuzione delle stelle nell'universo a creare il paradosso, indipendentemente dal numero (finito o infinito). E i problemi rimangono anche se consideriamo solo le stelle ad una data distanza dalla Terra: perché non rileviamo almeno la luminosità media di queste stelle in tutto il cielo?
            Last edited by richard; 11-05-2009, 11:59:20.

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            • Federico86
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              #36
              Originariamente Scritto da richard Visualizza Messaggio
              Se la distribuzione stellare nell'universo è omogenea
              il problema secondo me è proprio questo...la distribuzione stellare nell'universo non è omogenea, infatti ci sono le galasse e i super ammassi stellari alternati a spazi di "vuoto".....inoltre l'atmosfera terrestre lascia passare solo radiazioni comprese in determinati intervalli di lunghezze d'onda e quindi non permette una visibilità completa e totale...inoltre lo spazio interstellare non è "vuoto", ma cè la polvere interstellare che funge da "filtro" (è molto opaco all'ultravioletto, mentre invece è trasparente all'infrarosso).
              come se non bastasse la luce viene deviata dalle incredibili forze gravitazionali dei corpi che incontra durante il suo cammino (buchi neri, supernove, ecc)....
              per concludere penso che la tua ipotesi sarebbe valida in condizioni diciamo "ideali" in cui tra le ipotesi di partenza sono "stelle in numero infinito" (come detto da Gal) e "distribuzione omogenea"..ma nella realtà ci sono molti "dettagli" che influiscono quello che poi è quello che arriva ai nostri occhi ....
              le mie sono solo ipotesi sia chiaro...non sono un esperto di astronomia
              Arrivare al cedimento è come fare una passeggiata tra le fiamme dell'inferno, inferno in cui io mi sento sovrano!!!

              Non c'è miglior ornamento addosso che la carne attorno all'osso.

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              • GalDregon
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                #37
                Originariamente Scritto da richard Visualizza Messaggio
                Mettiamola così: consideriamo solo le stelle che stanno ad una distanza fissata D dalla Terra. Supponiamo che la luminosità media di queste stelle sia L. Se queste stelle sono in numero pari a N, la luminosità sulla Terra sarà: N x L /(4 pi D^2).

                Ora prendiamo quelle a distanza 2D. Se la distribuzione stellare nell'universo è omogenea, il numero di queste stelle sarà 4N. La luminosità complessiva da queste stelle sarà: 4N x L /(4 pi (2D)^2) = N x L /(4 pi D^2), come sopra.

                Analogo discorso per le stelle a distanza 3D dalla Terra. La luminosità complessiva da esse è: 9N x L /(4 pi (3D)^2) = N x L /(4 pi D^2), ancora come sopra.

                Cioè, basta già il contributo delle stelle a distanza fissata (quindi la loro luce arriva contemporaneamente sulla Terra) e l'ipotesi di omogeneità della distribuzione delle stelle nell'universo a creare il paradosso, indipendentemente dal numero (finito o infinito). E i problemi rimangono anche se consideriamo solo le stelle ad una data distanza dalla Terra: perché non rileviamo almeno la luminosità media di queste stelle in tutto il cielo?
                non la percepiamo perchè l'universo si sta espandendo, o no ?

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                • GalDregon
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                  #38
                  Originariamente Scritto da Federico86 Visualizza Messaggio
                  il problema secondo me è proprio questo...la distribuzione stellare nell'universo non è omogenea, infatti ci sono le galasse e i super ammassi stellari alternati a spazi di "vuoto".....inoltre l'atmosfera terrestre lascia passare solo radiazioni comprese in determinati intervalli di lunghezze d'onda e quindi non permette una visibilità completa e totale...inoltre lo spazio interstellare non è "vuoto", ma cè la polvere interstellare che funge da "filtro" (è molto opaco all'ultravioletto, mentre invece è trasparente all'infrarosso).
                  come se non bastasse la luce viene deviata dalle incredibili forze gravitazionali dei corpi che incontra durante il suo cammino (buchi neri, supernove, ecc)....
                  per concludere penso che la tua ipotesi sarebbe valida in condizioni diciamo "ideali" in cui tra le ipotesi di partenza sono "stelle in numero infinito" (come detto da Gal) e "distribuzione omogenea"..ma nella realtà ci sono molti "dettagli" che influiscono quello che poi è quello che arriva ai nostri occhi ....
                  le mie sono solo ipotesi sia chiaro...non sono un esperto di astronomia
                  pensa di essere solo lontano dalla fonte di luce. ipotizza che la terra sia a distanta costante da tutte le stelle. Prima o poi la loro luce arriverà, non ci sono filtri o buchi che tengano

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                  • Federico86
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                    #39
                    Originariamente Scritto da GalDregon Visualizza Messaggio
                    pensa di essere solo lontano dalla fonte di luce. ipotizza che la terra sia a distanta costante da tutte le stelle. Prima o poi la loro luce arriverà, non ci sono filtri o buchi che tengano
                    certo, ma io credo nella teoria dell'equilibrio per ogni "nuova luce" che arriva, un altra si spegne perche' muore la stella...
                    Arrivare al cedimento è come fare una passeggiata tra le fiamme dell'inferno, inferno in cui io mi sento sovrano!!!

                    Non c'è miglior ornamento addosso che la carne attorno all'osso.

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                    • richard
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                      #40
                      Originariamente Scritto da Federico86 Visualizza Messaggio
                      certo, ma io credo nella teoria dell'equilibrio per ogni "nuova luce" che arriva, un altra si spegne perche' muore la stella...
                      Il tuo discorso però suppone che la il tempo che la luce impiega ad arrivare dalla stella alla Terra sia paragonabile alla vita media della stella.
                      Quindi non consideri tutte le stelle "vicine", quelle cioè la cui vita media è molto maggiore della distanza Terra-stella (diviso la velocità della luce); insomma stai trascurando la maggior parte delle stelle nel nostro cielo.

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                      • GalDregon
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                        #41
                        Originariamente Scritto da Federico86 Visualizza Messaggio
                        certo, ma io credo nella teoria dell'equilibrio per ogni "nuova luce" che arriva, un altra si spegne perche' muore la stella...
                        anche se crepa una stella la sua luce arriva lo stesso e continua ad arrivare per milioni di anni

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                        • GalDregon
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                          #42
                          Originariamente Scritto da richard Visualizza Messaggio
                          Il tuo discorso però suppone che la il tempo che la luce impiega ad arrivare dalla stella alla Terra sia paragonabile alla vita media della stella.
                          Quindi non consideri tutte le stelle "vicine", quelle cioè la cui vita media è molto maggiore della distanza Terra-stella (diviso la velocità della luce); insomma stai trascurando la maggior parte delle stelle nel nostro cielo.
                          considera anche che la luce non muore...

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                          • Federico86
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                            #43
                            Originariamente Scritto da GalDregon Visualizza Messaggio
                            anche se crepa una stella la sua luce arriva lo stesso e continua ad arrivare per milioni di anni
                            si lo so...ma è tutto connesso...arriva con milioni di anni di ritardo rispetto alla sua nascita e smette di arrivare milioni di anni dopo la sua morte...guardare lo spazio è come guardare indietro nel tempo...se tu crei una "sfera temporale" centrata sulla terra e di raggio 50k anni luce, in pratica vedi anche oggetti vecchi di 50k anni fa che magari non ci sono piu e viceversa....
                            Arrivare al cedimento è come fare una passeggiata tra le fiamme dell'inferno, inferno in cui io mi sento sovrano!!!

                            Non c'è miglior ornamento addosso che la carne attorno all'osso.

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                            • richard
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                              • May 2006
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                              #44
                              Originariamente Scritto da GalDregon Visualizza Messaggio
                              anche se crepa una stella la sua luce arriva lo stesso e continua ad arrivare per milioni di anni
                              A seconda della distanza dalla Terra.

                              Originariamente Scritto da GalDregon Visualizza Messaggio
                              considera anche che la luce non muore...
                              "Muore" quando si schianta sul rivelatore.

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                              • richard
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                                #45
                                Originariamente Scritto da GalDregon Visualizza Messaggio
                                non la percepiamo perchè l'universo si sta espandendo, o no ?
                                In realtà il paradosso non è risolto: ci sono più ipotesi. Quella dell'espansione è tra le più accreditate perché trae conferme quantitative da misure e da osservazioni sperimentali indipendenti.

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