and the stars? richard..

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  • thetongue
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    #16
    Originariamente Scritto da Kalos
    Quello detto da Gary non è errato.
    Lo spazio ,secondo le attuali teorie, è Finito ma senza limiti.
    mi riferivo a gal, non a gary

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    • richard
      scientific mode
      • May 2006
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      #17
      Originariamente Scritto da GalDregon Visualizza Messaggio
      sogno: immerso nella luce.

      forse troppe canne, ma nel sogno ho rielaborato qualcosa che avevo pensato durante il giorno ma che non ho assimilato (sai quei pensieri che fai mentre ti fai la barba ma che non hanno una logica, sono come impulsi random)

      Se le stelle sono infinite....perchè vedo il cielo stellato ? in teoria dovrei essere immerso nella luce delle stelle infinite visto che, se sono infinite dovrebbero coprire tutti i vuoti (prima o poi, qui o la). Olbers mi fa una ****...

      però fino a qui è spiegabile...il sogno però mi trasmette una sensazione: anche il vuoto è infinito.
      quindi: in quale infinito finiremo ?
      Mmm ... il concetto di "vuoto" è affascinante e ostico al contempo.

      Ora come ora distinguiamo, in natura, gli stati dei sistemi dai valori delle misure.
      Il vuoto è uno stato, non ha senso "misurarlo"; quindi non è né "infinito", né finito, né 1, né 100.

      Però l'interrogativo finale, riformulato come "in quale stato finiremo?" , ha perfettamente senso; potrebbe in effetti essere anche uno stato di vuoto.

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      • 600
        been there, done that
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        • Quel paese
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        #18
        Ha senso il paragone tra il cielo che potrebbe appararire luminoso per via delle stelle infinite ma lontanissime con quello matematico di chiedersi se una somma di infiniti termini positivi porti sempre a un risultato "infinito" secondo voi?
        Always the beautiful answer who asks a more beautiful question

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        • richard
          scientific mode
          • May 2006
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          #19
          Originariamente Scritto da 600 Visualizza Messaggio
          Ha senso il paragone tra il cielo che potrebbe appararire luminoso per via delle stelle infinite ma lontanissime con quello matematico di chiedersi se una somma di infiniti termini positivi porti sempre a un risultato "infinito" secondo voi?
          Beh, in effetti il paradosso viene fuori proprio da un discorso di somme di intensità a tutte le distanze. Mi spiego.

          Una stella ha una luminosità media L. La luminosità scala come 1/D^2 (come riportava zajka) se la stella si trova a distanza D dalla Terra. Però, se supponiamo una distribuzione omogenea di stelle nell'universo, il numero di stelle a distanza D sarà proporzionale a D^2 (all'area cioè della sfera di raggio D). Quindi la luminosità che giunge sulla Terra da quelle stelle a distanza D è pari ad L. Se consideriamo tutte le distanze a partire dalla stella più vicina (il Sole) abbiamo una luminosità divergente contro una luminosità media effettiva nulla del cielo notturno. Ecco il paradosso.

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          • ciccio.html
            lo scacciafregna
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            #20
            si vede che non hai mai studiato astronomia e la magnitudine apparente di una stella
            però forse una segnalazione "ufficiale" alle autorità te la saresti beccata pure tu.

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            • richard
              scientific mode
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              #21
              Originariamente Scritto da ciccio.html Visualizza Messaggio
              si vede che non hai mai studiato astronomia e la magnitudine apparente di una stella
              A chi ti riferisci, scusa?

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              • ciccio.html
                lo scacciafregna
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                #22
                Originariamente Scritto da richard Visualizza Messaggio
                A chi ti riferisci, scusa?
                a gal,mi sono dimenticato di quotare, era la frase del primo post dove diceva che dovremmo essere inondati dalla luce delle stelle o una cosa del genere. Comunque non voleva essere cattiva neanche nei confronti di gal,l'ho posta male come frase
                però forse una segnalazione "ufficiale" alle autorità te la saresti beccata pure tu.

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                • richard
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                  #23
                  Originariamente Scritto da ciccio.html Visualizza Messaggio
                  a gal,mi sono dimenticato di quotare, era la frase del primo post dove diceva che dovremmo essere inondati dalla luce delle stelle o una cosa del genere. Comunque non voleva essere cattiva neanche nei confronti di gal,l'ho posta male come frase
                  Infatti secondo l'elettrodinamica classica dovrebbe accadere proprio come dice Gal. Perché ciò non accada è, in realtà, ancora non del tutto stabilito, anche se ci sono ipotesi più accreditate di altre.

                  Il problema non si risolve di certo e semplicemente invocando la magnitudine apparente, come ho cercato di spiegare nel precedente post.

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                  • GalDregon
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                    #24
                    Originariamente Scritto da ciccio.html Visualizza Messaggio
                    si vede che non hai mai studiato astronomia e la magnitudine apparente di una stella
                    ciccio, anche se appaiono semplici le mie domande sono sempre "non scontate"

                    sallilo

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                    • GalDregon
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                      #25
                      Originariamente Scritto da richard Visualizza Messaggio
                      Mmm ... il concetto di "vuoto" è affascinante e ostico al contempo.

                      Ora come ora distinguiamo, in natura, gli stati dei sistemi dai valori delle misure.
                      Il vuoto è uno stato, non ha senso "misurarlo"; quindi non è né "infinito", né finito, né 1, né 100.

                      Però l'interrogativo finale, riformulato come "in quale stato finiremo?" , ha perfettamente senso; potrebbe in effetti essere anche uno stato di vuoto.
                      sapevo che ti avrei attratto quà (legge newtoniana )

                      ma se, ma se la distanza è costante tutto potrebbe "tornare". bene, anzi male. Immaginiamo che la spugna sia in continua espansione..buchi qua e la "vuoto vero" antimatieria ecc ecc...

                      ma chi mi dice che la zona "A" via lattea si espanda con stessa velocità di zona "B342" andromeda 4 ??
                      se tutto nasce da densità infinite chi mi dice che torni a densità infinite ?

                      ma soprattutto: chi è esploso dalla periferia del BBang si espande con legge diversa di chi è partito dal medio raggio o ancor peggio dal nucleo...

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                      • 600
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                        #26
                        Originariamente Scritto da richard Visualizza Messaggio
                        Beh, in effetti il paradosso viene fuori proprio da un discorso di somme di intensità a tutte le distanze. Mi spiego.

                        Una stella ha una luminosità media L. La luminosità scala come 1/D^2 (come riportava zajka) se la stella si trova a distanza D dalla Terra. Però, se supponiamo una distribuzione omogenea di stelle nell'universo, il numero di stelle a distanza D sarà proporzionale a D^2 (all'area cioè della sfera di raggio D). Quindi la luminosità che giunge sulla Terra da quelle stelle a distanza D è pari ad L. Se consideriamo tutte le distanze a partire dalla stella più vicina (il Sole) abbiamo una luminosità divergente contro una luminosità media effettiva nulla del cielo notturno. Ecco il paradosso.
                        Beh una somma di infiniti termini positivi di fatto non arriva sempre a un risultato "infinito", io volevo fare un discorso meno tecnico ma più poetico-matematico.
                        Always the beautiful answer who asks a more beautiful question

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                        • richard
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                          #27
                          Originariamente Scritto da GalDregon Visualizza Messaggio
                          ciccio, anche se appaiono semplici le mie domande sono sempre "non scontate"

                          sallilo
                          Sì, va bene. Però ora non ci allarghiamo.

                          Originariamente Scritto da GalDregon Visualizza Messaggio
                          sapevo che ti avrei attratto quà (legge newtoniana )

                          ma se, ma se la distanza è costante tutto potrebbe "tornare". bene, anzi male. Immaginiamo che la spugna sia in continua espansione..buchi qua e la "vuoto vero" antimatieria ecc ecc...

                          ma chi mi dice che la zona "A" via lattea si espanda con stessa velocità di zona "B342" andromeda 4 ??
                          se tutto nasce da densità infinite chi mi dice che torni a densità infinite ?

                          ma soprattutto: chi è esploso dalla periferia del BBang si espande con legge diversa di chi è partito dal medio raggio o ancor peggio dal nucleo...

                          Prima ho cercato di salvare il salvabile, ma qui la vedo dura.

                          Originariamente Scritto da 600 Visualizza Messaggio
                          Beh una somma di infiniti termini positivi di fatto non arriva sempre a un risultato "infinito", io volevo fare un discorso meno tecnico ma più poetico-matematico.
                          Sì, ma qui il discorso andrebbe proposto allora in questi altri termini: una somma di infiniti termini positivi (le luminosità medie a varie distanze) può dare zero (la luminosità media del cielo notturno)?

                          E' questo il paradosso.

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                          • GalDregon
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                            #28
                            Originariamente Scritto da richard Visualizza Messaggio
                            Sì, va bene. Però ora non ci allarghiamo.



                            Prima ho cercato di salvare il salvabile, ma qui la vedo dura.



                            Sì, ma qui il discorso andrebbe proposto allora in questi altri termini: una somma di infiniti termini positivi (le luminosità medie a varie distanze) può dare zero (la luminosità media del cielo notturno)?

                            E' questo il paradosso.
                            il paradosso dimostra solo che siccome la realtà dei fatti è che adesso il cielo è stellato...il tempo Esiste. se il tempo esiste l'universo è dinamico.

                            almeno una certezza la abbiamo. ora non c'è che da studiare la legge che regola l'espansione universale

                            e qui ripasso la palla a te, ovviamente.

                            tvb

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                            • GalDregon
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                              #29
                              Originariamente Scritto da Kalos
                              Questo da te citato è il paradosso del buio e della notte formulato da Keplero prima ancora che da Olbers.

                              La soluzione fu data,può sembrare strano,da uno scrittore (Poe) nel suo libro Eureka. L'osservare lontano nello spazio, dice Poe,equivale ad osservare il passato: Supponiamo che una stella esista solo da un miliardo di anni,dato che la luce si propaga a 300000 km al secondo essa può percorrere in un miliardo di anni solo la distanza di un miliardo di anni luce. Se la stella è più lontano da noi rispetto a tale distanza la sua luce non ha avuto ancora modo di raggiungerci.
                              Risolto il paradosso.

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                              • richard
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                                • May 2006
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                                #30
                                Originariamente Scritto da GalDregon Visualizza Messaggio
                                il paradosso dimostra solo che siccome la realtà dei fatti è che adesso il cielo è stellato...il tempo Esiste. se il tempo esiste l'universo è dinamico.

                                almeno una certezza la abbiamo. ora non c'è che da studiare la legge che regola l'espansione universale

                                e qui ripasso la palla a te, ovviamente.

                                tvb
                                Convengo (ovviamente) sull'Esistenza del tempo, il che conferisce giusto quel tocco di dinamismo universale che ci consente di gustare l'incanto di una notte stellata.
                                Hubble e le sue leggi a noi ci fanno un baffo.

                                Non è tuttavia escluso che i limiti si ricontraggano, come in una brusca frenata. Ci ritroveremmo allora l'inerzia della luce stellare travolgere la tenebra notturna; e il cielo in un attimo divamperebbe d'onde e violenti strattoni elettromagnetici, prima di riconfluire nella simmetria totale della singolarità primordiale.

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