Originariamente Scritto da Fabrizio Corona
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Elezioni Europee 2009
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In questi giorni sono super impegnato con lo studio e non ho potuto seguire il thread come volevo.
Comunque, è interessante notare che il boom della Lega si stia già facendo sentire.. Berlusconi, dopo la cena con bossi, dice di non sostenere il referendum (quando qualche tempo fa affermava che avrebbe votato sì), anche in Rai qualcosina si sta muovendo.. E nel frattempo Fini dice che andrà a votare al referendum, e si augura che lo facciano anche gli italiani.. Forse qualche crepa sta spuntando. Lo spero.Presidente siamo con Te,
meno male che Silvio muore.
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Originariamente Scritto da rocky 80 Visualizza Messaggio
detto questo mi spiace per Musumeci che si era candidato insieme a Lombardo...solo poco più del 2%...
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Originariamente Scritto da Fabrizio Corona Visualizza MessaggioNon è mica colpa del pdl se esistono una flotta di partiti inutili che disperdono voti.
Queste elezioni sono l'ennesima prova della supremazia del popolo delle libertà, l'Italia vuole Silvio al potere,rassegnatevi.
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penso che tirando una somma la percentuale a favore del pdl non si possa nemmeno tanto contestare. in questo anno tra la crisi che è stata affrontata nei migliori dei modi, il terremoto in abruzzo che ha avuto priorità, e le situazioni generali dell'italia che sono state affrontate, non si può dire che sono votazioni rubate. sinceramente penso che di più o meglio non si sarebbe potuto fare, dal lato politico come cittadino mi ritengo abbastanza soddisfatto, i gossip e ste cazzate non le sto manco a commentareOriginariamente Scritto da modgallaghergandhi invece di giocarsi il libretto della macchina si gioca la cartella clinica
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Originariamente Scritto da Gary Visualizza Messaggiopenso che tirando una somma la percentuale a favore del pdl non si possa nemmeno tanto contestare. in questo anno tra la crisi che è stata affrontata nei migliori dei modi, il terremoto in abruzzo che ha avuto priorità, e le situazioni generali dell'italia che sono state affrontate, non si può dire che sono votazioni rubate. sinceramente penso che di più o meglio non si sarebbe potuto fare, dal lato politico come cittadino mi ritengo abbastanza soddisfatto, i gossip e ste cazzate non le sto manco a commentare
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Originariamente Scritto da Giagotto Visualizza MessaggioIo penso che in queste elezioni abbia vinto il demagosismo...Purtroppo l'Italia oramai è un popolino di gente ignorante che non vede in faccia la realtà, io leggo certe cose, e mi chiedo, ma come si fa a votarlo????Ragazzi all'estero Berlusconi starebbe in carcere già dal suo secondo giorno di vita, solo in Italia poteva diventare presidente del consiglio... Aimè, meglio scappare dal "Bel Paese"Originariamente Scritto da modgallaghergandhi invece di giocarsi il libretto della macchina si gioca la cartella clinica
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Originariamente Scritto da Gary Visualizza Messaggioma su questo ti do anche ragione, nel senso che un premier con una bad list come la sua non andrebbe lontano altrove, c'è anche però da dire che non esiste una vera e propria alternativa. l'italia attualmente è riuscita e riesce a cavarsela in determinate situazioni come appunto la crisi globale, ed è un passo avanti a tantissimi paesi europei che ne escono malaccio, senza contare che in un periodo simile a chi si darebbe in malio un italia che deve affrontare tutto quello che è successo !? un franceschini che tirando le somme è aria fritta ?! io non mi lamento se devo guardare il lato politico, che poi ci siano cose che non vanno affatto bene a livello personale in alcuni politici, non c'è dubbio, ma in tutti i partiti è la solita solfa
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Originariamente Scritto da Giagotto Visualizza MessaggioQua si parla di un politico che è salito grazie alla mafia(dell'utri, il famoso stalliere), che si fa leggi ad personam, vedi prescrizione e abolizione delle intercettazioni, tu la crisi non la noti? l'ITALIA SE LA STA CAVANDO DALLA CRISI????Ma che cosa dici se sono tutti con le pezze nel culo???Berlusconi bravissimo a coprire tutti questi problemi...Eppure un politico che a me per ora piace è Di Pietro, dice cose giuste, io lo farei provare, per vedere se unisce le parole ai fatti...
Di Pietro è un altro che fa del antiberlusconismo un motto politico, che ha magagne assurde e una gestione segreta dei soldi del parito con quale si ristruttura case, e che è furbo nel seguire l'onda del momento e a nascondere ciò che fa.Originariamente Scritto da modgallaghergandhi invece di giocarsi il libretto della macchina si gioca la cartella clinica
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Originariamente Scritto da Gary Visualizza Messaggiol'italia ha le pezze nel culo? vai in irlanda, ne riparliamo
Di Pietro è un altro che fa del antiberlusconismo un motto politico, che ha magagne assurde e una gestione segreta dei soldi del parito con quale si ristruttura case, e che è furbo nel seguire l'onda del momento e a nascondere ciò che fa.
Ma comunque l'ITALIA in confronto a come stava prima ha le pezze nel culo, se no paragoniamo la crisi globale all'africa e vediamo se c'è crisi...Bisogna essere sinceri..
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Originariamente Scritto da Gary Visualizza Messaggiol'italia ha le pezze nel culo? vai in irlanda, ne riparliamo
Di Pietro è un altro che fa del antiberlusconismo un motto politico, che ha magagne assurde e una gestione segreta dei soldi del parito con quale si ristruttura case, e che è furbo nel seguire l'onda del momento e a nascondere ciò che fa."Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioLa supremazia col 35%"Qualsiasi cosa che non sia la morte è un leggero infortunio"
Jpp, prima di lanciarsi con il carrello
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Originariamente Scritto da JPP Visualizza Messaggioripeto, guarda le province e spaventatiB & B with a little weed
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Ma che mani pulite
Antonio Di Pietro compra due grandi appartamenti a Milano e Roma e li affitta al suo partito
Mani pulite.Antonio Di Pietro compra due grandi appartamenti a Milano e Roma e li affitta al suo partito
di Gaetano Saglimbeni
La ingegnosa e redditizia trovata dell'ex pubblico ministero di "Mani pulite", oggi presidente della Italia dei valori e ministro per le Infrastrutture nel governo Prodi con i comunisti e l’estrema sinistra
Antonio Di Pietro compra due grandi appartamenti a Milano e Roma e li affitta al suo partito: così,
con i canoni, paga le rate dei mutui contratti con le banche
Li ha fatti acquistare dalla società "An.to.cri." (intestata ai tre figli Anna, Toto e Cristiano), con il chiarissimo progetto di darli in locazione al partito della Italia dei valori da lui fondato e gestito. A rivelare agli italiani la singolare operazione immobiliare, che sembra uscita dalla mente creativa di uno dei tanti "furbetti di quartieri e quartierini" di cui sono piene le cronache finanziarie e politiche degli ultimi anni, è stato il quotidiano economico "Italia Oggi", sulla base delle indicazioni fornite dagli stessi parlamentari e uomini di governo nella denuncia dei redditi.Niente di illegale, ma è stato certo un grosso affare, di sicura resa finanziaria e patrimoniale. A condurre il quale è stato in prima persona chi era nello stesso tempo proprietario (o il padre dei proprietari) dei due immobili e inquilino, contrattando in pratica con se stesso l'entità dei canoni. "Non c'è stato, non c'è e non può assolutamente esserci conflitto di interessi", assicura il ministro ex magistrato.
L'ex magistrato di “Mani pulite” Antonio Di Pietro, presidente del mini-partito della Italia dei valori e ministro per le infrastrutture nel governo Prodi, al centro delle polemiche per i due appartamenti acquistati a Milano e Roma da una società intestata ai suoi tre figli e dati in affitto al partito da lui fondato e gestito, con il ben congegnato progetto di coprire con i canoni di locazione (pagati con il finanziamento pubblico dei partiti, e cioè con le tasse che paghiamo noi cittadini) le rate dei mutui contratti.
Un affarone, certo, ideato e portato a termine con ingegnosa maestria da un ministro ex magistrato che in fatto di disponibilità finanziaria non deve passarsela male, se nella dichiarazione dei redditi fatta nel 2006 per il 2005 (anno in cui non era ancora al governo, ma semplice parlamentare europeo, oltre che presidente del minuscolo partito della Italia dei valori) ha dichiarato il non disprezzabile reddito di 187.716 euro. E proprio da quella denuncia dei redditi, depositata dai parlamentari e uomini di governo al momento del loro insediamento e quindi agli atti ufficiali della Camera e del Senato, è partita l’indagine-rivelazione pubblicata con grande risalto (e una certa inquietudine negli ambienti delle sinistre-Ulivo) dal quotidiano economico-finanziario “Italia Oggi”.
Non uno, ma due grandi appartamenti a Milano e Roma, rispettivamente di 9 e 10 vani ed in zone piuttosto centrali, il leader politico ex pubblico ministero di “Mani pulite” ha fatto acquistare dalla società “An.to.cri.” intestata ai tre figli Anna, Toto e Cristiano (potendo disporre di cospicui mutui bancari, oltre che dei propri risparmi di europarlamentare da 15 mila euro al mese), con il ben congegnato e fin troppo chiaro progetto di darli subito in affitto e farli pagare così, con il canone e per gran parte, agli inquilini. Ad un solo inquilino, nel caso in ispecie, ad un illustre affittuario di tutto rispetto e di sicura solvibilità, dato che i suoi bilanci sono impinguati con regolari finanziamenti dello Stato: al partito politico, cioè, di cui lo stesso ministro ex magistrato Antonio Di Pietro è stato fondatore ed è presidente (l’Italia dei valori, appunto).
Niente di illegale, naturalmente. Ma una cosa è certa: si è trattato di un grosso affare, di sicura resa finanziaria e patrimoniale. A condurre il quale è stato in prima persona (ed è questo il lato più sorprendente della vicenda, certamente il più criticabile politicamente e moralmente, non dico penalmente) chi è nello stesso tempo proprietario dei due immobili, o semplicemente il padre dei proprietari, e inquilino, contrattando con se stesso (dobbiamo supporre) anche l’entità dei canoni (“concordata tra le parti”, è scritto nei contratti di locazione). Lui assicura: “Non c’è stato, non c’è e non può esserci assolutamente conflitto di interessi”. Ma sono in molti a non pensarla così, a cominciare dal suo ex amico prof. Elio Veltri, co-fondatore con lui della Italia dei valori ed ex parlamentare, il quale ci ha anche “ricamato” sopra con molta arguzia, ri-battezzando il suo ex partito, oggi patrimonio esclusivo di Antonio Di Pietro, “l’Italia dei valori immobiliari”.
Sono tutti e due sedi del partito, i due appartamenti acquistati dalla società “An.to.cri,”: a Milano in via Felice Casati ed a Roma in via Principe Eugenio. Canoni mensili pressoché uguali, sui 2 mila e 800 euro ciascuno, che coprono ampiamente (ha spiegato “Italia Oggi”) le rate dei mutui contratti con la Banca nazionale del Lavoro per l’acquisto degli immobili e (ironizza Luigi Santambrogio sul quotidiano “Libero”) “sono stati il frutto di una serrata trattativa tra il proprietario Antonio Di Pietro e l’inquilino Di Pietro Antonio”.
Si ironizza tanto (era inevitabile che avvenisse) sul Di Pietro ex magistrato di “Mani pulite” trasformato in “immobiliarista delle case pulite” (cito da “Il Giornale” di Milano), per “l’Italia dei valori immobiliari” (citazione sopra-ricordata dall’Elio Veltri-pensiero). Ma il battagliero “Libero” di Vittorio Feltri va oltre l’ironia, arrivando a dire (pane al pane e vino al vino, come è sua abitudine) che “i soldi che il Di Pietro inquilino versa per i canoni d’affitto al Di Pietro proprietario li paghiamo noi cittadini”.
È una sorta di sillogismo aristotelico, supportato da una logia ferrea e stringente, quello che il quotidiano di Feltri ha sottoposto alla attenzione dei lettori per spiegare come stanno realmente le cose: con tanto di premessa maggiore, premessa minore e conclusione.
Premessa maggiore: i soldi che lo Stato dà ai partiti sono quelli che noi cittadini versiamo con le nostre tasse (ed il compagno premier Prodi ha aumentato, imponendoci di pagarne molte di più di quelle che Berlusconi ci aveva tolto). Premessa minore: l’inquilino Di Pietro, presidente della Italia dei valori, con i soldi del finanziamento pubblico dei partiti, paga al proprietario Di Pietro i mutui che gli hanno consentito e consentono di essere e restare proprietario (lui ed i suoi tre figli) dei due grandi e costosissimi appartamenti in zone centrali di Milano e Roma che ospitano gli uffici del partito. Conclusione: i due appartamenti, al ministro ex magistrato di “Mani pulite”, li paghiamo noi cittadini.
Paradossale, la conclusione? Una certa forzatura c’è, chiaramente, in un discorso del genere, se è vero (e l’alto valore degli immobili sta a dimostrarlo) che una parte dei soldi per l’acquisto il dottor Di Pietro l’ha tirata fuori dalle proprie tasche (quanti, esattamente, non sappiamo). Ma nel fondo di ogni paradosso, diceva uno dei grandi giornalisti del ventesimo secolo, Indro Montanelli, “c’è sempre un briciolo di verità”. E qui, se le cose stanno così (non mi risulta che il ministro presidente dell’Italia dei valori le abbia fin qui smentite), potrebbe essercene più di un briciolo. Che il Parlamento ha il dovere di far conoscere interamente ai cittadini, visto che i soldi che alimentano questa ingegnosa operazione politico-finanziaria provengono, ancora e sempre, dalle nostre tasche.
Ok ho letto e la cosa m'indigna molto, ma sentire parlare feltri di case che paga con i nostri soldi, noi italiano paghiamo a Berlusconi un miliardo l'anno all'Europa per fargli mantenere il terzo canale, RIDICOLO (come sempre) fra l'altro anche se una cose che mi indigna molto Di Pietro è in regola..Purtroppo..
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Originariamente Scritto da Giagotto Visualizza MessaggioOk ho letto e la cosa m'indigna molto, ma sentire parlare feltri di case che paga con i nostri soldi, noi italiano paghiamo a Berlusconi un miliardo l'anno all'Europa per fargli mantenere il terzo canale, RIDICOLO (come sempre) fra l'altro anche se una cose che mi indigna molto Di Pietro è in regola..Purtroppo..
La lettera: "Gestione dei finanziamenti
Caro direttore, eccomi.
Ieri Lei dalla pagina di Libero mi ha chiesto due spiegazioni e mi ha dato un consiglio. Cominciamo dal consiglio che era il seguente: “Le sollecito a darci prova della sua trasparenza e affidare i milioni del finanziamento ad un collegio di ragionieri eletti nel suo partito”. Mi pare proprio un buon consiglio, la ringrazio e mi attivo immediatamente. Ho oggi stesso disposto la modifica dello Statuto che ora prevede che tutte le finanze del partito e tutti i contributi elettorali (sia futuri che pregressi beninteso), siano gestiti non più dai soci originari che hanno dato vita al partito ma dall'intero Ufficio di Presidenza dell'Italia dei Valori che è composto da 7 persone, individuato non nominatamente ma – pro tempore – per il loro ruolo, la loro funzione e la loro elezione: il Presidente del partito, il Capogruppo della Camera, il Capogruppo al Senato, il Portavoce nazionale del partito, il Tesoriere, un rappresentante degli eletti nelle Regioni (da loro nominato) ed un esperto contabile nominato dall'Ufficio di Presidenza stessa (su proposta dell'Esecutivo nazionale di Idv che è il massimo organo assembleare del partito). Provi a visionare gli Statuti degli altri partiti e vedrà che tutti hanno adottato – specie all'inizio della propria attività – misure di cautela per evitare l'assalto alla diligenza (come peraltro “Libero” ne ha dato atto proprio ieri, informandoci delle beghe interne fra Margherita e Ds per la suddivisione dei rispettivi fondi e beni). Ho già preso appuntamento per domani da un notaio di Bergamo (che conosce pure Lei) per la relativa statura notarile. Appena sottoscritto Le invierò in anteprima copia del nuovo Statuto di Idv: se ha qualche ulteriore consiglio da darci le sarei davvero grato e provvederà di conseguenza.
E veniamo, caro direttore, alle domande che mi ha posto e che possono essere cosi riassunte: come sono stati gestiti i contributi ricevuti finora da Italia dei Valori e come “è la storia dei 10 appartamenti” che avrei acquistato. Rispondo subito, inviandole a parte la relativa documentazione per le verifiche che riterrà opportune effettuare.
Rimborsi elettorali
Idv non riceve finanziamenti da imprenditori o sponsor che sia (da noi non troverà i Romeo di turno). Riceveremo invece – come tutti gli altri partiti che hanno rappresentanza parlamentare – i finanziamenti pubblici previsti dalla legge. Sono tanti. Per noi e per gli altri (ed infatti nella scorsa finanziaria abbiamo chiesto inutilmente al Parlamento di dirottarli a favore degli ammortizzatori sociali). Essi vengono introitati da Idv tutti ed esclusivamente sui 2 conti correnti della tesoreria dell'Italia dei Valori e da questa utilizzati solo ed esclusivamente per esigenze del partito e della sua azione politica (come, da ultimo è avvenuto per la raccolta delle firme per promuovere il referendum contro il Lodo Alfano). Inoltre riceviamo le quote di partecipazione dai nostri iscritti, dai nostri parlamentari e dai nostri eletti e amministratori. Infine riceviamo gli interessi attivi del denaro che rimane parcheggiato in banca fino al suo utilizzo. Più in concreto finora abbiamo incassato – dal giorno in cui ci siamo presentati alle elezioni la prima volta nel 2001 e fino a tutto il 2007 – contributi pubblici per 19'908'596 euro, a cui si devono aggiungere ulteriori 761'909,00 euro a titolo di interessi attivi e per contributi degli aderenti ed eletti del partito. Di converso, abbiamo speso a tutto il 2007 euro 16'233'853. Il nostro partito, quindi, non solo non ha debiti ma è in attivo di euro 4'436'652, somma che trovasi depositata presso le due banche predette, sempre, solo ed esclusivamente sui conti di Idv, come può rilevarsi dai relativi estratti conto. Per l'anno 2008 appena trascorso, la stesura del bilancio è in corso (per noi come per qualsiasi altro partito o ente o azienda) e verrà pure reso pubblico nelle forme e nei tempi previsti dalla legge. Come noto, infatti, tutti i bilanci dei partiti devono essere regolarmente pubblicati in giornali a tiratura nazionale. Quelli di Idv, peraltro, sono sempre stati (e lo sono ancora) visionabili alla voce “Bilanci e Finanze” sul sito del partito Italiadeivalori.it. Comunque – e ad ogni buon conto – glie ne invio copia (specificandole fin d'ora che quest'anno chiederò di pubblicare proprio su Libero il bilancio 2008, come previsto per legge, se Lei me lo permetterà). Specifico che i bilanci annuali dell'Italia dei Valori sono sempre stati tutti regolarmente approvati dall'Organo di controllo del Parlamento, come rilevasi esemplificativamente dalle attestazioni del Presidente della Camera dei Deputati per gli anni 2001-2002-2003-2004-2005-2006-2007 che le invio a parte. Specifico anche che la Corte dei Conti - a cui spetta per legge approvare i Conti consuntivi delle spese elettorali dei partiti - nel referto trasmesso al Presidente della Camera sui consuntivi presentati dalle formazioni politiche ha finora sempre approvato i rendiconti presentati dall'Italia dei Valori.
Tutti gli immobili
E veniamo alla "storia dei 10 appartamenti" (che poi non sono dieci, perché se ne vendi uno per comprarne un altro con i soldi del primo, non ne hai due ma sempre uno). È vero che qualcuno negli anni passati ha alluso ad un utilizzo indebito da parte mia dei rimborsi elettorali, ma - come potrà prendere atto leggendo il decreto dei Gip di Roma n.4620/07 del 14.03.2008 che le invio integralmente - non solo è stata disposta nei miei confronti - su conforme richiesta del pm - l'archiviazione perché il fatto non sussiste ma addirittura sono stati rimessi gli atti alla Procura per la valutatone circa il reato di calunnia nei confronti del denunciante.
Ma, potrebbe obiettare lei e giustamente: d'accordo, la gestione della tesoreria di Italia dei Valori sarà pure corretta ma i soldi per gli appartamenti dove li hai presi? Ecco, allora, l'elenco delle mie proprietà, il loro valore di acquisto e la provenienza dei relativi fondi. A Montenero di Bisaccia sono proprietario di una azienda agricola (lasciatami in eredità da mio padre e mia madre) con circa 15 ettari di terreno e casa colonica annessa (che ho ben ri*strutturato a mie spese, con i fondi (e le pietre) provenienti proprio dall'azienda: produco in proprio, infatti dalla morte di mio padre (1987) soprattutto, olio e grano (quest'anno oltre 400 quintali). A Curno, in provincia di Bergamo ho una villetta a schiera in via Lungobrembo 62, acquistata alla fine degli anni '80 e quindi per definizione con soldi non del partito (che, come noto è stato fondato ne! 2000 ed a cui i primi contributi sono cominciati ad affluire nell'autunno del 2001). Sempre a Curno, in via Lungobrembo 64 (contigua alla precedente) vi è una vecchia casa con giardino, di proprietà di mia moglie che l'ha comprata nel 1985 per 38 milioni di vecchie lire e che e stata dalla stessa (e con il mio contributo, anche manuale) ristrutturata nel 1986 (e quindi in epoca anch'essa non sospetta). È il luogo dove siamo andati a vivere dopo sposati. A Bruxelless sono comproprietario di un piccolo appartamento in via Scarabee 3, acquistato nel 1999 per 204 milioni di vecchie lire (di cui la metà con prestito bancario della Bbl di Bruxelless, sede del Parlamento europeo) quand'ero parlamentare europeo (ed a tal fine). Anche questo immobile è stato acquistato in epoca precedente alla costituzione di Idv. A Bergamo sono proprietario di un appartamento in via Locateli, da me acquistato, a seguito di gara pubblica, ad un'asta indetta dalla Scip per conto dell'Inail in data 10 novembre 2004 (rogito 16.03.2006) per euro 261'661,00 oltre spese e tasse. Non sono invece proprietario di alcun altro immobile in tale città, come invece pure era stato scritto. Vi sono invero lo studio e la casa di mia moglie (che, come Lei sa, fa l'avvocato da una vita e fa pane di una famiglia benestante di avvocati e prima di notai che Lei, gentile direttore, essendo di Bergamo, credo conosca molto bene).
La società Antocri
A Milano ho comprato nel 2004 (tramite la società Antocri) un appartamento in via F. Casati 1/a, per euro 614'500,00, di cui 300'000,00 con mutuo Bnl ed il resto con parte dei fondi provenienti dalla vendita di due appartamenti di mia proprietà che avevo a Busto Arsizio (acquistati nel 1999 - e quindi sempre in epoca antecedente alla costituzione di Idv - per lire 845'166'000 e rivenduti nel 2004 per 655'533,46 euro). Gli atti notarili sono a sua disposizione. Quanto alla provenienza dei fondi per acquistare gli appartamenti di Busto Arsizio, non me ne voglia ma lei dovrebbe ricordarla bene essendo stata una delle persone che vi hanno in qualche modo contribuito (ricorda i 400 milioni di lire che l'editore de "II Giornale" (ove egli faceva all'epoca il direttore responsabile) mi versò, a titolo di risarcimento danni con assegno circolare? All'epoca peraltro furono in molti a versarmi denaro per risarcirmi dei danni provenienti da articoli di giornali ritenuti diffamatori dai giudici o comunque, in via di transazione bonaria). L'altra parte dei soldi provenienti dalla predetta compravendita li ho usati per acquistare (tramite la società Antocri) a Roma nel 2005 un appartamento in via Principe Eugenio per euro 1'045'000,00 (il resto della provvista è stato reperito da un mutuo bancario Bnl di 400'000,00 euro e dai miei risparmi di cui in appresso). Tale immobile è stato rivenduto nel 2007 a 1'115'000,00 e con la relativa provvista, una volta estinto il mutuo, ho comprato l'anno scorso una casa ai miei due figli più piccoli a Milano, in zona Bovisa, per studiare. Ho anche aiutato mio figlio maggiore, con donazioni in denaro (per un totale di circa 80 mila euro) in parte quando si è sposato ed in parte quando sono nati i suoi tre figli trigemini. Soldi che egli, coscienziosamente ha utilizzato per pagare l’ anticipo di una casa a Curno quando abitava li e che poi ha rivenduto ricomprandosi, a minor prezzo, casa a Montenero, quando si è trasferito al paese natio. Sempre a Roma, sono attualmente proprietario dell’appartamento di via Merulana, ove abito quando mi reco li per ragioni legate al mio lavoro parlamentare. L’ho comprata, nel 2001 - e quindi ancora una volta prima dei rimborsi elettorali confluiti in questi ultimi anni al partito - per 800 milioni di vecchie lire ( di cui, come al solito, parte in mutuo) Queste sono,- o sono stata- le mie proprietà. Mi si dirà. D’accordo hai fatto delle compravendite ed hai stipulato dei mutui, ma per il resto dove hai preso i soldi? Ebbene, i miei redditi pubblici e che possono essere consultati presso il sito della camera dei Deputati e del senato ammontano dal 1996 ad oggi ad oltre 1'000'000,00 di euro ( al netto tasse), come da tabella riepilogativa che le invio a parte. A tutto ciò devono aggiungersi ulteriori rinvenienze attive, tra cui una donazione mobiliare per circa 300 milioni di vecchie lire ricevuta nel 1996 dalla contessa Borletti ( i fatti sono notori in quanto hanno riguardato come beneficiari anche altri personaggi pubblici) e come detto plurimi risarcimenti danni ricevuti ( da me e dai miei familiari) per circa 700'000,00 euro negli anni in relazione alle varie diffamazioni subite nel tempo nonché i frutti dell’agenzia agricola e dei relativi cespiti immobiliari lasciatimi in eredità dai miei genitori dopo la loro morte.
Conclusioni: la formichina
Tutto qui. Alcuni giocano, altri speculano, altri evadono le tasse e altri ancora girano il mondo o se la godono e si divertono. Io ho preferito e preferisco fare la formichina come mi hanno insegnato i miei genitori, risparmiando ed investendo i guadagni in immobili( almeno questi non ti mandano sul lastrico, come è successo per le azioni e le speculazioni in borsa!). Mi scuso per la prolissità e se necessario sono ancora e sempre pronto a fornire tutte le risposte che riterrà necessarie. Con Lei, caro direttore lo faccio volentieri per tre ragioni: primo perché sono certo della sua buona fede e del suo sacrosanto diritto di pormi le domande che mi ha posto; secondo perché sono convinto che ogni personaggio pubblico deve rispondere nel merito alla pubblica opinione (ed agli organi di informazione indipendenti come “Libero”); terzo, perché è cominciato il nuovo anno e voglio avvicinarmi alla terza età nel migliore dei modi. Buon anno a lei ed ai suoi lettori.""Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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