Elezioni Europee 2009

[ma_75]

per me possiamo pure parlare di una sconfitta di berlusconi, il problema è che non è vero, dirlo equivale ad avere il prosciutto sugli occhi. Berlusconi ha proclamato il 45% per legittimare un voto verso di lui, dicendo che con quella percentuale sarebbe stato il partito con più seggi in europa. Insomma un modo come un altro per dire votatemi, è chiaro che sapesse che si trattava di una bufala, del resto ne dice ogni giorno.
Il quadro è questo: ha perso solo due punti percentuali dalle scorse elezioni, quando gli unici a guadagnare son stati IDV e la lega, che comunque si trova in coalizione con il PDL e a sinistra, come è stato già detto, sicuramente non andrà, perchè gli gli unici che li stanno a sentire si trovano nella cricca del pdl.


P.S. badate bene che non lo dico in sua difesa, a sto giro non l'ho nemmeno votato

La vittoria, in linea di massima, è relativa al raggiungimento dell'obiettivo prefissato. Se l'obiettivo, dichiarazione di Berlusconi, è sfondare quota 40 e ti fermi al 35 è una sconfitta. Se avesse detto:"considero una vittoria prendere più voti del PD" sarebbe stata una vittoria trionfale.

[Barone Bizzio]

La vittoria, in linea di massima, è relativa al raggiungimento dell'obiettivo prefissato. Se l'obiettivo, dichiarazione di Berlusconi, è sfondare quota 40 e ti fermi al 35 è una sconfitta. Se avesse detto:"considero una vittoria prendere più voti del PD" sarebbe stata una vittoria trionfale.

Stiamo parlando di un uomo che si considera unto dal Signore, in odore di santità, che si è fatto costruire un vulcano che erutta a Villa Certosa ed un mausoleo ad Arcore.
Direi di non prenderlo proprio alla lettera

[sailorman]

La vittoria, in linea di massima, è relativa al raggiungimento dell'obiettivo prefissato. Se l'obiettivo, dichiarazione di Berlusconi, è sfondare quota 40 e ti fermi al 35 è una sconfitta. Se avesse detto:"considero una vittoria prendere più voti del PD" sarebbe stata una vittoria trionfale.

Il discorso è anche condivisibile... ma nella realtà dei fatti le elezioni le vince chi prende più voti... e il pdl ha preso più voti... il resto sono chiacchere...

[Giagotto]

Stiamo parlando di un uomo che si considera unto dal Signore, in odore di santità, che si è fatto costruire un vulcano che erutta a Villa Certosa ed un mausoleo ad Arcore.
Direi di non prenderlo proprio alla lettera

Quella del Vulcano non la sapevo Oltre che non prenderlo proprio alla lettera, direi anche di non votarlo

[rocky 80]

La vittoria, in linea di massima, è relativa al raggiungimento dell'obiettivo prefissato. Se l'obiettivo, dichiarazione di Berlusconi, è sfondare quota 40 e ti fermi al 35 è una sconfitta. Se avesse detto:"considero una vittoria prendere più voti del PD" sarebbe stata una vittoria trionfale.

beh proprio sconfitta non direi
se poi gli sommi la lega arrivano oltre il 40
io invece direi che è un risultato ottimo visto quello che è successo (come sempre in italia) pochi giorni prima del voto
considerando che l'ex an praticamente non porta più voti e che lombardo (come al solito) ha combinato un casino in sicilia

[Lucone]

come se il voto di scambio esistesse solo a sinistra....
devo ricordarti che le aree a maggior densita' mafiosa...( dintorni di Napoli e Caserta , gran parte della Sicilia) sono roccaforti di PDL e UDC ?

La mia regione è da 60 anni a sinistra.........ti dico solo quello che vedo, tra l'altro anche Di Pietro preme molto sulla questione "morale" del PD.
Per me assumere gente nelle amministrazioni pubbliche in cambio di voti è inconcepibile stop.
E ti ribadisco che da me allora c'è la mafia della sinistra!!!!

[Lucone]

in un certo senso esiste al livello locale. Per mantenere i privilegi certe categorie di lavoratori votano in massa per il partito che glieli garantisce. Gli esempio sono trasversali.

Esiste si...ma non si dice....sapreste dirmi se esistono dati sulla percentuale di addetti al pubblico impiego sulla forza lavoro di una data regione?grazie

[KURTANGLE]

La mia regione è da 60 anni a sinistra.........ti dico solo quello che vedo, tra l'altro anche Di Pietro preme molto sulla questione "morale" del PD.
Per me assumere gente nelle amministrazioni pubbliche in cambio di voti è inconcepibile stop.
E ti ribadisco che da me allora c'è la mafia della sinistra!!!!

so bene a cosa ti riferisci......è quello che Bassolino ha fatto per tanti anni in Campania

[Lucone]

so bene a cosa ti riferisci......è quello che Bassolino ha fatto per tanti anni in Campania

Da me anche l'hanno fatto...continuano a farlo

[KURTANGLE]

Da me anche l'hanno fatto...continuano a farlo

mi riiferivo proprio a questo....il voto di scambio esiste un po' ovunque....anche se diversi sono gli interlocutori....al centro le coop rosse al sud molto spesso le mafie ...( e qui un occhiatina alle splendide personcine candidate in sicilia da udc e pdl puo' chiarire le idee)

[Enteromorfa]

Esiste si...ma non si dice....sapreste dirmi se esistono dati sulla percentuale di addetti al pubblico impiego sulla forza lavoro di una data regione?grazie

senz'altro sono le storture dovute alle lunghe permanenze di un certo gruppo politico. Ma non è solo pubblico impiego.. magari.. si tratta anche di monopoli che si affermano in certe città e impediscono una concorrenza.

[Lucone]

senz'altro sono le storture dovute alle lunghe permanenze di un certo gruppo politico. Ma non è solo pubblico impiego.. magari.. si tratta anche di monopoli che si affermano in certe città e impediscono una concorrenza.

per non parlare delle municipalizzate,provincia comunità montane, polizia municipale, ripeto sono del vostro avviso che è un fenomeno a 360 gradi, ma datemi atto che "tentacoli" che per 60 anni hanno fatto il buono e cattivo tempo continueranno su quella via.....è un sistema ma ripeto se ne parla poco, per me sempre di corruzione si tratta è la massima forma di prostituzione intellettuale che mente umana può concepire.
Non si vota per un programma ne per una persona si vota per mantenere i propri privilegi in fancazzalandia.......

[odisseo]

Berlusconi incolpa gli ex di An
"Ho combattuto solo contro tutti"

ROMA - "Per il governo non cambia niente. Con la Lega una soluzione la troveremo. Ma i problemi sono altri e vengono dall'estero...". Silvio Berlusconi ieri si è sfogato con i suoi fedelissimi. Al telefono da Arcore ha bacchettato il partito che "non mi ha aiutato", ha gelato i "colonnelli" di An e Gianfranco Fini che "pensano di scaricare su di me ogni colpa" e ha tranquillizzato Umberto Bossi. Non si aspettava un verdetto "severo" dalle urne. Ma con il suo staff è partito all'attacco: "Ho fatto tutto io, mi hanno lasciato solo. Se non mi fossi candidato sarebbe andato anche peggio. E ora si lamentano pure".

Una delusione che non riguarda solo il mancato raggiungimento degli obiettivi annunciati. L'inquilino di Palazzo Chigi, infatti, teme che lo stop di domenica vada oltre il meno 2,2%. "In gioco - si è lamentato - c'è la mia immagine. Se finisce la luna di miele è tutto più complicato". Anche perché i suoi timori, negli ultimi giorni, si sono concentrati sui risvolti internazionali che, a suo giudizio, hanno già accompagnato la campagna elettorale: "Solo qualche manovra dall'estero può davvero mettermi in difficoltà".

Per di più i risultati delle europee hanno fatto scattare la baraonda nel centrodestra. Il premier ha prima messo sul banco degli imputati il suo partito ("cosa hanno combinato? Niente") e poi ha puntato l'indice contro "finiani". Una furia che i tre coordinatori nazionali (Veridni, Bondi e La Russa) hanno ben ascoltato al telefono. Una rabbia che ha indotto il premier a prospettare una "rivoluzione" nel partito già in estate. Anche perché il sostanziale "flop" sulle preferenze è per il Cavaliere una vera ferita. Aveva lavorato al "record assoluto" per dimostrare che il suo nome aveva "sfondato" in tutto il paese come elemento di unità nazionale: "ma qualcuno ha remato contro, anche tra i nostri".


Ora invece deve fare i conti con i lumbard. Ieri sera Umberto Bossi ha reclamato un adeguamento nei rapporti di forza. In gioco ci sono i decreti attuativi del federalismo fiscale, un ruolo più penetrante per i leghisti nelle aziende pubbliche e soprattutto le future presidenze di Lombardia e Veneto. Tant'è che tra le ipotesi c'è anche quella di una "promozione" di Roberto Formigoni, l'attuale governatore lombardo, alla Commissione europea. Una nomina che libererebbe il Pirellone a favore di un esponente del Carroccio. Il premier è disponibile, i lumbard restano strategici per il capo del governo. "Con Umberto - ripete - una soluzione la troviamo. Non vado al braccio di ferro. Il patto con loro non si rompe". Così, in cambio il premier ha ottenuto una rassicurazione: ai ballottaggi i leghisti voteranno i candidati del Pdl nonostante il referendum. Sul piatto della trattativa, però, potrebbe presto entrare un altro elemento: il dialogo con l'Udc in vista delle regionali del prossimo anno.

Anche perché il vero fantasma che aleggia su Palazzo Chigi è un altro. Il Cavaliere teme "l'isolamento internazionale". Il suo cruccio stanno diventando i rapporti con Barack Obama. Con il quale, ripete, "va assolutamente costruito un rapporto". Il presidente del consiglio è sempre più convinto di aver affrontato nell'ultimo mese una "manovra esogena". I giornali stranieri, Rupert Murdoch, quelli che chiama i "poteri forti". Teme allora che le europee possa essere il pretesto per "isolare" diplomaticamente Palazzo Chigi.

"Solo qualche manovra internazionale - è la sua idea - può mettermi davvero in difficoltà". L'incontro di lunedì prossimo a Washington sta dunque diventando una tappa "cruciale". Il Cavaliere sa bene che con la Casa Bianca non c'è più la sintonia di un tempo. Le feluche italiane gli hanno spiegato che Obama ha accettato malvolentieri l'appuntamento del 15 giugno. Ha poi saputo che i resoconti provenienti dall'Ambasciata americana a Roma non sono affatto positivi. Report che in modo particolare guardano con sospetto all'asse Roma-Mosca. Il premier italiano ricorda che proprio durante la presidenza di un democratico, Bill Clinton, gli arrivò l'avviso di garanzia a Napoli. "È difficile fare bene se non c'è la sponda Usa", è la sua riflessione.

Dubbi e paure che ora si concentrano sul filo diplomatico che corre tra Roma e Washington. Tant'è che Berlusconi vorrebbe presentarsi al colloquio della prossima settimana con due "trofei": l'aumento del contingente italiano impegnato in Afghanistan (da rifinanziare a fine mese) e l'"ammorbidimento" di Gheddafi che arriva nella Capitale proprio domani.

repubblica.it

[Noodles]

Da oggi la provincia di Napoli col 60% dei consensi ha un presidente colluso con la camorra (il pentito Vassallo disse che Cesaro era organico al clan Bidognetti)! Inoltre sto capraro non sa neppure parlare italiano, infatti non ha rilasciato alcuna intervista fino a ieri sera (intervista da sentire assolutamente)!

[Noodles]

YouTube - Luigi Cesaro ESILARANTE