Della via del creatore

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts
  • Dorian_Gray
    Bodyweb Member
    • Feb 2001
    • 2456
    • 2
    • 0
    • Parigi 1857
    • Send PM

    Della via del creatore

    Come avevo premesso alcuni giorni fa posto questa paginetta a me molto cara. Quando l'ho letta per la prima volta non ho trattenuto le lacrime. Spero a nessuno disturbi il mio desiderio di condividerla con voi. Il passo è di Nietzsche.

    DELLA VIA DEL CREATORE

    Fratello mio , vuoi ritirarti in solitudine? Vuoi cercare la strada che porta a te stesso? Esita ancora un po’ ed ascoltami.
    <<Chi cerca perde facilmente se stesso. Ogni isolamento è una colpa.>>: così parla il gregge. E tu sei appartenuto a lungo al gregge. La voce del gregge risuonerà ancora in te.
    E se dirai:<<Non ho più la vostra stessa coscienza sarà un lamento e un dolore. Guarda, quella stessa coscienza ha generato anche questo dolore: e l’ultimo bagliore di quella coscienza si riverbera ancora sulla tua tristezza.
    Ma tu intendi percorrere la via del tuo turbamento che è la via che porta a te stesso? Mostrami solo il tuo diritto e la tua forza per percorrerla! Tu sei una nuova forza e un nuovo diritto?
    Un primo movimento? Una ruota che rotola da se? Puoi costringere anche le stelle a ruotare attorno a te? Ah c’è talmente tanta brama di elevatezza! Ci sono talmente tante convulsioni di ambiziosi! Mostrami che non sei uno dei bramosi o degli ambiziosi!
    Ti definisci libero? Voglio sentire qual è il tuo pensiero dominante e non che sei sfuggito ad un giogo.
    Sei tale da aver potuto fuggire ad un giogo? Ci sono alcuni che avendo gettato via il loro asservimento hanno gettato via il loro valore ultimo.
    Libero da che cosa? Che importa ciò a Zarathustra? Ma il tuo occhio deve annunciarmi chiaramente: libero a che scopo?
    Tu puoi decidere il tuo bene e il tuo male e imporre su di te il tuo volere come una legge?
    Puoi essere giudice di te stesso e vendicatore della tua legge? Ritrovarsi da soli con il giudice e il vendicatore della propria legge è tremendo. Così viene lanciata una stella nello spazio vuoto e nel gelido respiro della solitudine. Oggi ancora soffri per i molti, tu che sei uno solo: oggi hai ancora il tuo coraggio e le tue speranze.
    Ma un giorno la solitudine ti stancherà, un giorno il tuo orgoglio si piegherà e il tuo coraggio scricchiolerà. Un giorno griderai:<<Sono solo!>>
    Un giorno non vedrai più la tua elevatezza e troppo da vicino vedrai il tuo scarso valore; il tuo stesso sublime ti incuterà timore come un fantasma. Un giorno griderai: <<Tutto è sbagliato!>>
    Ci sono sentimenti che vogliono uccidere il solitario; se essi non ci riescono devono morire egli stessi. Ma te la senti di essere tu l’assassino?
    Fratello mio conosci già la parola “disprezzo”? E il tormento della tua giustizia: essere giusto verso coloro che ti disprezzano?
    Tu costringi molti ad imparare continuamente nuove cose su di te; e di questo te ne faranno grave colpa. Tu ti avvicinasti a loro eppure li superasti non te lo perdoneranno mai.
    Tu li superi: ma più in alto sali e più piccolo ti vede l’occhio dell’invidia. Più di tutti viene odiato chi vola. << Come potete essere giusti verso di me?>> devi dire << Io mi scelgo la vostra ingiustizia come la parte a me assegnata.>>
    Essi lanciano contro il solitario ingiustizia e sudiciume: ma, fratello mio, se vuoi essere una stella, non per questo devi illuminarli meno!
    Guardati dai buoni e dai giusti! Essi amano crocefiggere coloro che inventano la propria virtù: odiano il solitario.
    Guardati anche dalla santa semplicità! Tutto ciò che non è semplice essa lo considera empio; ama anche giocare con il fuoco: il rogo.
    E guardati anche dagli attacchi del tuo amore! Il solitario tende troppo in fretta la mano a chi incontra. A certe persone non devi dare la mano, ma solo la zampa e io voglio che la tua zampa abbia anche gli artigli.
    Ma il peggiore nemico che puoi incontrare sarai sempre tu stesso; tu stesso ti fai la posta nei boschi e nelle caverne.
    Solitario, tu percorri la strada che porta a te stesso! E la strada passa accanto a te ed accanto ai tuoi sette demoni! Sarai davanti a te stesso eretico e strega e vate e fole scettico ed empio e malvagio.
    Devi volerti bruciare nelle tue stesse fiamme: come potresti rinnovarti senza prima essere ritornato cenere!
    Solitario, tu percorri la via del creatore: dai tuoi sette demoni vuoi crearti un Dio!
    Solitario, tu percorri la via dell’amante: tu ami te stesso e per questo ti disprezzi come solo gli amanti disprezzano.
    L’amante vuol creare perché disprezza! Che ne sa dell’amore chi non è stato costretto a disprezzare quello che appunto amava?
    Fratello mio, con il tuo amore e con il tuo creare va’ nella solitudine; e solo più tardi la giustizia zoppicherà dietro di te.
    Va’ nella solitudine con le mie lacrime, fratello mio. Io amo colui che vuol creare al di là di se stesso e che così perisce.

    Così parlò Zarathustra.
    Una sera,ho fatto sedere la bellezza sulle mie ginocchia;
    e l'ho trovata amara,e l'ho insultata.
    Mi sono armato contro la giustizia.
    Sono fuggito.
    Oh streghe,miseria,odio,a voi,e' stato affidato il mio tesoro!
    Mi riuscì di far dileguare dal mio spirito tutta l'umana speranza.
    Su ogni gioia per soffocarla ho fatto il balzo sordo della bestia feroce.
    Ho invocato i carnefici per addentare,morendo,il calcio dei loro fucili.
    Ho invocato i flagelli per asfissiarmi nella sabbia,nel sangue.Il malanno e' stato
    il mio dio.
    Mi sono disteso nel fango.Mi sono asciugato al vento del delitto.
    E alla follia ho giocato qualche brutto tiro.
    E la primavera mi ha portato il riso atroce dell' idiota.
  • Dorian_Gray
    Bodyweb Member
    • Feb 2001
    • 2456
    • 2
    • 0
    • Parigi 1857
    • Send PM

    #2
    no non ci siamo, non so perchè ma è venuta male: la ripostoella via del creatore

    Fratello mio , vuoi ritirarti in solitudine? Vuoi cercare la strada che porta a te stesso? Esita ancora un po’ ed ascoltami.
    <<Chi cerca perde facilmente se stesso. Ogni isolamento è una colpa.>>: così parla il gregge. E tu sei appartenuto a lungo al gregge. La voce del gregge risuonerà ancora in te.
    E se dirai:<<Non ho più la vostra stessa coscienza sarà un lamento e un dolore. Guarda, quella stessa coscienza ha generato anche questo dolore: e l’ultimo bagliore di quella coscienza si riverbera ancora sulla tua tristezza.
    Ma tu intendi percorrere la via del tuo turbamento che è la via che porta a te stesso? Mostrami solo il tuo diritto e la tua forza per percorrerla! Tu sei una nuova forza e un nuovo diritto?
    Un primo movimento? Una ruota che rotola da se? Puoi costringere anche le stelle a ruotare attorno a te? Ah c’è talmente tanta brama di elevatezza! Ci sono talmente tante convulsioni di ambiziosi! Mostrami che non sei uno dei bramosi o degli ambiziosi!
    Ti definisci libero? Voglio sentire qual è il tuo pensiero dominante e non che sei sfuggito ad un giogo.
    Sei tale da aver potuto fuggire ad un giogo? Ci sono alcuni che avendo gettato via il loro asservimento hanno gettato via il loro valore ultimo.
    Libero da che cosa? Che importa ciò a Zarathustra? Ma il tuo occhio deve annunciarmi chiaramente: libero a che scopo?
    Tu puoi decidere il tuo bene e il tuo male e imporre su di te il tuo volere come una legge?
    Puoi essere giudice di te stesso e vendicatore della tua legge? Ritrovarsi da soli con il giudice e il vendicatore della propria legge è tremendo. Così viene lanciata una stella nello spazio vuoto e nel gelido respiro della solitudine. Oggi ancora soffri per i molti, tu che sei uno solo: oggi hai ancora il tuo coraggio e le tue speranze.
    Ma un giorno la solitudine ti stancherà, un giorno il tuo orgoglio si piegherà e il tuo coraggio scricchiolerà. Un giorno griderai:<<Sono solo!>>
    Un giorno non vedrai più la tua elevatezza e troppo da vicino vedrai il tuo scarso valore; il tuo stesso sublime ti incuterà timore come un fantasma. Un giorno griderai: <<Tutto è sbagliato!>>
    Ci sono sentimenti che vogliono uccidere il solitario; se essi non ci riescono devono morire egli stessi. Ma te la senti di essere tu l’assassino?
    Fratello mio conosci già la parola “disprezzo”? E il tormento della tua giustizia: essere giusto verso coloro che ti disprezzano?
    Tu costringi molti ad imparare continuamente nuove cose su di te; e di questo te ne faranno grave colpa. Tu ti avvicinasti a loro eppure li superasti non te lo perdoneranno mai.
    Tu li superi: ma più in alto sali e più piccolo ti vede l’occhio dell’invidia. Più di tutti viene odiato chi vola. << Come potete essere giusti verso di me?>> devi dire << Io mi scelgo la vostra ingiustizia come la parte a me assegnata.>>
    Essi lanciano contro il solitario ingiustizia e sudiciume: ma, fratello mio, se vuoi essere una stella, non per questo devi illuminarli meno!
    Guardati dai buoni e dai giusti! Essi amano crocefiggere coloro che inventano la propria virtù: odiano il solitario.
    Guardati anche dalla santa semplicità! Tutto ciò che non è semplice essa lo considera empio; ama anche giocare con il fuoco: il rogo.
    E guardati anche dagli attacchi del tuo amore! Il solitario tende troppo in fretta la mano a chi incontra. A certe persone non devi dare la mano, ma solo la zampa e io voglio che la tua zampa abbia anche gli artigli.
    Ma il peggiore nemico che puoi incontrare sarai sempre tu stesso; tu stesso ti fai la posta nei boschi e nelle caverne.
    Solitario, tu percorri la strada che porta a te stesso! E la strada passa accanto a te ed accanto ai tuoi sette demoni! Sarai davanti a te stesso eretico e strega e vate e fole scettico ed empio e malvagio.
    Devi volerti bruciare nelle tue stesse fiamme: come potresti rinnovarti senza prima essere ritornato cenere!
    Solitario, tu percorri la via del creatore: dai tuoi sette demoni vuoi crearti un Dio!
    Solitario, tu percorri la via dell’amante: tu ami te stesso e per questo ti disprezzi come solo gli amanti disprezzano.
    L’amante vuol creare perché disprezza! Che ne sa dell’amore chi non è stato costretto a disprezzare quello che appunto amava?
    Fratello mio, con il tuo amore e con il tuo creare va’ nella solitudine; e solo più tardi la giustizia zoppicherà dietro di te.
    Va’ nella solitudine con le mie lacrime, fratello mio. Io amo colui che vuol creare al di là di se stesso e che così perisce.

    Così parlò Zarathustra.
    Una sera,ho fatto sedere la bellezza sulle mie ginocchia;
    e l'ho trovata amara,e l'ho insultata.
    Mi sono armato contro la giustizia.
    Sono fuggito.
    Oh streghe,miseria,odio,a voi,e' stato affidato il mio tesoro!
    Mi riuscì di far dileguare dal mio spirito tutta l'umana speranza.
    Su ogni gioia per soffocarla ho fatto il balzo sordo della bestia feroce.
    Ho invocato i carnefici per addentare,morendo,il calcio dei loro fucili.
    Ho invocato i flagelli per asfissiarmi nella sabbia,nel sangue.Il malanno e' stato
    il mio dio.
    Mi sono disteso nel fango.Mi sono asciugato al vento del delitto.
    E alla follia ho giocato qualche brutto tiro.
    E la primavera mi ha portato il riso atroce dell' idiota.

    Commenta

    • Dorian_Gray
      Bodyweb Member
      • Feb 2001
      • 2456
      • 2
      • 0
      • Parigi 1857
      • Send PM

      #3
      Rien a faire.
      Riprovo in 2 parti eliminando le virgolette.

      DELLA VIA DEL CREATORE

      Fratello mio , vuoi ritirarti in solitudine? Vuoi cercare la strada che porta a te stesso? Esita ancora un po’ ed ascoltami.
      “Chi cerca perde facilmente se stesso.” Ogni isolamento è una colpa.: così parla il gregge. E tu sei appartenuto a lungo al gregge. La voce del gregge risuonerà ancora in te. E se dirai: “Non ho più la vostra stessa coscienza” sarà un lamento e un dolore. Guarda, quella stessa coscienza ha generato anche questo dolore: e l’ultimo bagliore di quella coscienza si riverbera ancora sulla tua tristezza. Ma tu intendi percorrere la via del tuo turbamento che è la via che porta a te stesso? Mostrami solo il tuo diritto e la tua forza per percorrerla! Tu sei una nuova forza e un nuovo diritto?
      Un primo movimento? Una ruota che rotola da se? Puoi costringere anche le stelle a ruotare attorno a te? Ah c’è talmente tanta brama di elevatezza! Ci sono talmente tante convulsioni di ambiziosi! Mostrami che non sei uno dei bramosi o degli ambiziosi!
      Ti definisci libero? Voglio sentire qual è il tuo pensiero dominante e non che sei sfuggito ad un giogo.
      Sei tale da aver potuto fuggire ad un giogo? Ci sono alcuni che avendo gettato via il loro asservimento hanno gettato via il loro valore ultimo.
      Libero da che cosa? Che importa ciò a Zarathustra? Ma il tuo occhio deve annunciarmi chiaramente: libero a che scopo?
      Tu puoi decidere il tuo bene e il tuo male e imporre su di te il tuo volere come una legge?
      Puoi essere giudice di te stesso e vendicatore della tua legge? Ritrovarsi da soli con il giudice e il vendicatore della propria legge è tremendo. Così viene lanciata una stella nello spazio vuoto e nel gelido respiro della solitudine. Oggi ancora soffri per i molti, tu che sei uno solo: oggi hai ancora il tuo coraggio e le tue speranze.
      Ma un giorno la solitudine ti stancherà, un giorno il tuo orgoglio si piegherà e il tuo coraggio scricchiolerà. Un giorno griderai: “Sono solo!”
      Un giorno non vedrai più la tua elevatezza e troppo da vicino vedrai il tuo scarso valore; il tuo stesso sublime ti incuterà timore come un fantasma. Un giorno griderai: “Tutto è sbagliato!”
      Ci sono sentimenti che vogliono uccidere il solitario; se essi non ci riescono devono morire egli stessi. Ma te la senti di essere tu l’assassino?
      Fratello mio conosci già la parola “disprezzo”? E il tormento della tua giustizia: essere giusto verso coloro che ti disprezzano?
      Tu costringi molti ad imparare continuamente nuove cose su di te; e di questo te ne faranno grave colpa. Tu ti avvicinasti a loro eppure li superasti non te lo perdoneranno mai.
      Tu li superi: ma più in alto sali e più piccolo ti vede l’occhio dell’invidia. Più di tutti viene odiato chi vola. “ Come potete essere giusti verso di me?” devi dire “ Io mi scelgo la vostra ingiustizia come la parte a me assegnata.”
      Una sera,ho fatto sedere la bellezza sulle mie ginocchia;
      e l'ho trovata amara,e l'ho insultata.
      Mi sono armato contro la giustizia.
      Sono fuggito.
      Oh streghe,miseria,odio,a voi,e' stato affidato il mio tesoro!
      Mi riuscì di far dileguare dal mio spirito tutta l'umana speranza.
      Su ogni gioia per soffocarla ho fatto il balzo sordo della bestia feroce.
      Ho invocato i carnefici per addentare,morendo,il calcio dei loro fucili.
      Ho invocato i flagelli per asfissiarmi nella sabbia,nel sangue.Il malanno e' stato
      il mio dio.
      Mi sono disteso nel fango.Mi sono asciugato al vento del delitto.
      E alla follia ho giocato qualche brutto tiro.
      E la primavera mi ha portato il riso atroce dell' idiota.

      Commenta

      • Dorian_Gray
        Bodyweb Member
        • Feb 2001
        • 2456
        • 2
        • 0
        • Parigi 1857
        • Send PM

        #4
        II parte

        Essi lanciano contro il solitario ingiustizia e sudiciume: ma, fratello mio, se vuoi essere una stella, non per questo devi illuminarli meno!
        Guardati dai buoni e dai giusti! Essi amano crocefiggere coloro che inventano la propria virtù: odiano il solitario.
        Guardati anche dalla santa semplicità! Tutto ciò che non è semplice essa lo considera empio; ama anche giocare con il fuoco: il rogo.
        E guardati anche dagli attacchi del tuo amore! Il solitario tende troppo in fretta la mano a chi incontra. A certe persone non devi dare la mano, ma solo la zampa e io voglio che la tua zampa abbia anche gli artigli.
        Ma il peggiore nemico che puoi incontrare sarai sempre tu stesso; tu stesso ti fai la posta nei boschi e nelle caverne.
        Solitario, tu percorri la strada che porta a te stesso! E la strada passa accanto a te ed accanto ai tuoi sette demoni! Sarai davanti a te stesso eretico e strega e vate e fole scettico ed empio e malvagio.
        Devi volerti bruciare nelle tue stesse fiamme: come potresti rinnovarti senza prima essere ritornato cenere!
        Solitario, tu percorri la via del creatore: dai tuoi sette demoni vuoi crearti un Dio!
        Solitario, tu percorri la via dell’amante: tu ami te stesso e per questo ti disprezzi come solo gli amanti disprezzano.
        L’amante vuol creare perché disprezza! Che ne sa dell’amore chi non è stato costretto a disprezzare quello che appunto amava?
        Fratello mio, con il tuo amore e con il tuo creare va’ nella solitudine; e solo più tardi la giustizia zoppicherà dietro di te.
        Va’ nella solitudine con le mie lacrime, fratello mio. Io amo colui che vuol creare al di là di se stesso e che così perisce.

        Così parlò Zarathustra.

        p.s. mi sembra che adesso sia tutto a posto. Scusate il casino
        Una sera,ho fatto sedere la bellezza sulle mie ginocchia;
        e l'ho trovata amara,e l'ho insultata.
        Mi sono armato contro la giustizia.
        Sono fuggito.
        Oh streghe,miseria,odio,a voi,e' stato affidato il mio tesoro!
        Mi riuscì di far dileguare dal mio spirito tutta l'umana speranza.
        Su ogni gioia per soffocarla ho fatto il balzo sordo della bestia feroce.
        Ho invocato i carnefici per addentare,morendo,il calcio dei loro fucili.
        Ho invocato i flagelli per asfissiarmi nella sabbia,nel sangue.Il malanno e' stato
        il mio dio.
        Mi sono disteso nel fango.Mi sono asciugato al vento del delitto.
        E alla follia ho giocato qualche brutto tiro.
        E la primavera mi ha portato il riso atroce dell' idiota.

        Commenta

        • max_power
          Low-Carb Moderator
          • Dec 2000
          • 61881
          • 860
          • 555
          • Torino
          • Send PM

          #5
          Si però che 'ppalle !

          max_power
          Max_power, The Sicilian Rock

          Commenta

          • yucatan
            Bodyweb Advanced
            • Sep 2000
            • 904
            • 1
            • 3
            • MiL@nO
            • Send PM

            #6
            Dorian, meglio Oscar Wilde!

            Commenta

            • JOBLACK
              'zzo guardi?
              • Nov 2000
              • 22495
              • 416
              • 364
              • Nuova York
              • Send PM

              #7
              Originally posted by yucatan
              Dorian, meglio Oscar Wilde!
              sigpic
              Originariamente Scritto da Sergio
              Non posso consigliare dosaggi differenti da quelli in etichetta, dovete leggere tra le righe
              Originariamente Scritto da IvAn#89
              non c'è scritto niente tra le righe come dosaggi...

              Commenta

              • donpablo
                Bodyweb Member
                • Sep 2000
                • 2944
                • 0
                • 0
                • Italia
                • Send PM

                #8
                Perche' lo hai postato, Dorian? Che ne pensi?
                Qualcuno ha visto i miei polpacci???

                Commenta

                • Dorian_Gray
                  Bodyweb Member
                  • Feb 2001
                  • 2456
                  • 2
                  • 0
                  • Parigi 1857
                  • Send PM

                  #9
                  Originally posted by yucatan
                  Dorian, meglio Oscar Wilde!
                  Sicuramente la sua lettura è più piacevole ma a livello di contenuti non credo che una sua pagina in proporzione regga il confronto con Nietzsche....
                  Oscar Wilde è un poeta Nietzsche un filosofo.
                  Una sera,ho fatto sedere la bellezza sulle mie ginocchia;
                  e l'ho trovata amara,e l'ho insultata.
                  Mi sono armato contro la giustizia.
                  Sono fuggito.
                  Oh streghe,miseria,odio,a voi,e' stato affidato il mio tesoro!
                  Mi riuscì di far dileguare dal mio spirito tutta l'umana speranza.
                  Su ogni gioia per soffocarla ho fatto il balzo sordo della bestia feroce.
                  Ho invocato i carnefici per addentare,morendo,il calcio dei loro fucili.
                  Ho invocato i flagelli per asfissiarmi nella sabbia,nel sangue.Il malanno e' stato
                  il mio dio.
                  Mi sono disteso nel fango.Mi sono asciugato al vento del delitto.
                  E alla follia ho giocato qualche brutto tiro.
                  E la primavera mi ha portato il riso atroce dell' idiota.

                  Commenta

                  • donpablo
                    Bodyweb Member
                    • Sep 2000
                    • 2944
                    • 0
                    • 0
                    • Italia
                    • Send PM

                    #10
                    Ops, scusa Dorian, non avevo letto l'introduzione iniziale, ora capisco perche' l'hai postata


                    Non cercare "se' stessi", ma creare al di la' di se stessi... come l'hai interpretata tu? Un voler trascendere il proprio tempo, isolandosi ovviamente dal sentire comune?
                    Giusto per vedere se ho capito la stessa tua cosa.
                    Qualcuno ha visto i miei polpacci???

                    Commenta

                    • Dorian_Gray
                      Bodyweb Member
                      • Feb 2001
                      • 2456
                      • 2
                      • 0
                      • Parigi 1857
                      • Send PM

                      #11
                      Originally posted by max_power
                      Si però che 'ppalle !

                      max_power
                      Non sono affatto sorpreso del tuo scarso coinvolgimento emotivo da parte di queste righe.....
                      Una sera,ho fatto sedere la bellezza sulle mie ginocchia;
                      e l'ho trovata amara,e l'ho insultata.
                      Mi sono armato contro la giustizia.
                      Sono fuggito.
                      Oh streghe,miseria,odio,a voi,e' stato affidato il mio tesoro!
                      Mi riuscì di far dileguare dal mio spirito tutta l'umana speranza.
                      Su ogni gioia per soffocarla ho fatto il balzo sordo della bestia feroce.
                      Ho invocato i carnefici per addentare,morendo,il calcio dei loro fucili.
                      Ho invocato i flagelli per asfissiarmi nella sabbia,nel sangue.Il malanno e' stato
                      il mio dio.
                      Mi sono disteso nel fango.Mi sono asciugato al vento del delitto.
                      E alla follia ho giocato qualche brutto tiro.
                      E la primavera mi ha portato il riso atroce dell' idiota.

                      Commenta

                      • Dorian_Gray
                        Bodyweb Member
                        • Feb 2001
                        • 2456
                        • 2
                        • 0
                        • Parigi 1857
                        • Send PM

                        #12
                        Originally posted by donpablo
                        Ops, scusa Dorian, non avevo letto l'introduzione iniziale, ora capisco perche' l'hai postata


                        Non cercare "se' stessi", ma creare al di la' di se stessi... come l'hai interpretata tu? Un voler trascendere il proprio tempo, isolandosi ovviamente dal sentire comune?
                        Giusto per vedere se ho capito la stessa tua cosa.
                        Guarda dire di trarre insegnamenti da certi libri è allo stesso tempo corretto ed inesatto. Parimenti troverei riduttivo darti la mia interpretazione che rischierebbe di essere o troppo scolastica o troppo personale. In ogni caso quanto ho postato non è sintatticamente complesso la sua comprensione richiede più che una conoscenza sommaria dell'autore, un coinvolgimento personale
                        Il mio amore per queste righe sta nel fatto che sin dalla propria volta che le ho lette le ho sentite molto mie. Questo perchè in esse ho scoperto verità che mi appartevano ma non ho mai avuto ne l'accortezza o a volte il coraggio per farle mie.
                        Infine non so se hai notato la dolcezza che esprime nell'ultima parte dopo ammonimenti e critiche (feroci come al solito) .
                        Ora Nietzsche non è esattamente Susanna Tamaro. Ma questo non perchè sia cattivo o antisemita come molti coglioni sostengono (la sua interpretazione da parte dei regimi di estrema destra non è meno forzata della loro politica). Il suo agire a volte un po' arrogante deriva dalla necessità del suo ruolo di distruttore di valori costruiti sul nulla. E tuttavia in alcuni punti viene meno a tutto e si lascia andare con affermazioni che a volte contrastano persino la sua ideologia (questo è uno, nel libro ve ne sono altri) che peraltro non condivido completamente.
                        Beh io mi sono sentito estremamente toccato. E' un po' come se il passo fosse stato scritto per me e alcuni "miei simili" sin troppo contemporanei (ma più di cento anni fa, non so se rendo... ). L'unico scrittore che mi ha fatto provare le stesse emozioni è stato Baudelaire a cui sono estremamente devoto.
                        Concludendo so che il ragionamento che ho appena fatto può suonare infantile ed egocentrico ma se ti avessi detto qualcos'altro avrei mentito, quindi.....
                        Una sera,ho fatto sedere la bellezza sulle mie ginocchia;
                        e l'ho trovata amara,e l'ho insultata.
                        Mi sono armato contro la giustizia.
                        Sono fuggito.
                        Oh streghe,miseria,odio,a voi,e' stato affidato il mio tesoro!
                        Mi riuscì di far dileguare dal mio spirito tutta l'umana speranza.
                        Su ogni gioia per soffocarla ho fatto il balzo sordo della bestia feroce.
                        Ho invocato i carnefici per addentare,morendo,il calcio dei loro fucili.
                        Ho invocato i flagelli per asfissiarmi nella sabbia,nel sangue.Il malanno e' stato
                        il mio dio.
                        Mi sono disteso nel fango.Mi sono asciugato al vento del delitto.
                        E alla follia ho giocato qualche brutto tiro.
                        E la primavera mi ha portato il riso atroce dell' idiota.

                        Commenta

                        • Rimpoche
                          Bodyweb Member
                          • Dec 2000
                          • 1574
                          • 0
                          • 0
                          • Gorizia
                          • Send PM

                          #13
                          Originally posted by Dorian_Gray

                          Concludendo so che il ragionamento che ho appena fatto può suonare infantile ed egocentrico...

                          Se mi permetti, non mi è sembrato né infatile né egocentrico. Il libro da cui hai citato ce l'ho anch'io. Non l'ho mai letto... L'ho comprato in un momento molto particolare della mia vita e poi gli eventi mi hanno distratto su altre cose. Però devo dire che è bello sapere che quel libro ha prodotto queste risonanze in una persona intelligente e sensibile.
                          Mi hai reso di nuovo curioso...
                          Ti ringrazio di condiviso anche con me i tuoi sentimenti.


                          Ciao,
                          Rimpoche

                          Io t'insegnerò ad allenarti con la MENTE...

                          Commenta

                          • donpablo
                            Bodyweb Member
                            • Sep 2000
                            • 2944
                            • 0
                            • 0
                            • Italia
                            • Send PM

                            #14
                            Originally posted by Dorian_Gray


                            Il mio amore per queste righe sta nel fatto che sin dalla propria volta che le ho lette le ho sentite molto mie. Questo perchè in esse ho scoperto verità che mi appartevano ma non ho mai avuto ne l'accortezza o a volte il coraggio per farle mie.

                            Io adoro Nietzsche per lo stesso identico motivo! La sua forza distruttiva la trovo davvero esaltante... ora che ho qualche anno in piu' di quando l'ho scoperto, l'effetto e' sempre lo stesso, dirompente, prolifico (in chi vuole appunto costruire senza appiattirsi). Le critiche feroci, l'arroganza, l'ironia che ti mette spalle al muro con la tua mediocrita'... pensavo fossero cose che si potessero apprezzare solo a 18 anni ruggenti, e che in futuro sarebbero diventate superate, per adesso (4 anni dopo) il mio giudizio non cambia.

                            Adesso pero', a costo di sembrare io infantile ed egocentrico, ti dico il mio "dubbio": e' vero, Nietzsche combatte (e distrugge secondo me!) i valori costruiti sul nulla. Ma anche le sue idee sono costruite sul nulla! Tutto e' costruito sul nulla, per quanto ne so, quindi diffido sempre di chi vuole sfuggire a questa "legge"... cerco sempre, dopo aver letto, di dire: Questo allora che vuol dire? Come lo traduco nella mia vita? Come mi devo comportare, se approvo quello che ho letto?
                            In questo forse sbaglio, questo mio voler "abbassare" sempre i ragionamenti puo' essere fuori luogo, cosi' come quando ti ho chiesto per te che significava.
                            Tutto e' costruito sul nulla, ma Nietzsche non rinuncia forse a costruire del tutto? E' bene non costruire? E' bene lasciare tutto all'egoismo (positivo secondo Nietzsche, anzi, l'egoismo e' l'unica cosa che ha senso, che esiste... al d fuori non c'e' nulla)?

                            Mi resta sempre il dubbio che studiando queste cose piu' a fondo, oltre una semplice lettura e meditazione, potrei risolvere le mie incertezze. Non so.
                            Qualcuno ha visto i miei polpacci???

                            Commenta

                            Working...
                            X