Siete al lavoro; entra quello che può sembrare un cliente, ed invece brandendo una pistola, inizia a colpirvi al viso, alla testa, al busto. Voi non capite subito che stia accadendo, il dolore e i colpi vi stordiscono, capite solo dalle fitte che vi trafiggono che rischiate la vita.
Vi trascinate dietro il bancone, e raggiungete quella pistola, una calibro .22 che detenete regolarmente con la speranza di non doverla mai usare, ma l'incoscia credenza che questa da sola tenga lontano il male che sta là fuori, nella giungla.
Intanto vi hanno rotto uno zigomo, aperto una ferita in testa da 12 punti, rotto due costole, la vista è sempre più annebbiata... esplodete uno due colpi, le botte cessano.
Più tardi, arrivati i soccorsi e le forze dell'ordine, scoprite che il cliente è un albanese clandestino con foglio di via, poco più che ventenne, e che altri due all'esterno attendevano che l'aguzzino li facesse entrare, che quasi vi ammazzavano, tanto che il Questora parla di "violenza inaudita", che grazie al cielo avete soltanto ferito l'aggressore, perchè voi non siete un giustiziere, uno di quelli che insegue i ladri per la strada, gli spara alle spalle e poi dice d'essersi difeso, che volevate solo difendervi la vita e al diavolo le proprietà. Siete salvi, nessuno vi potrà accusare.
Sbagliate. Nonostante la norma modificata nel 2006 dica che potete difendervi dinanzi al pericolo di una aggressione, al pericolo badate bene, non dall'aggressione, avete sparato nonostante abbiate il porto d'armi, e perciò DOVETE essere un esperto assoluto di armi e capire in quei centesimi di secondo che separano i colpi che vi vengono inferti, che è una scacciacani, siete dei criminali. E' un atto dovuto.
Ti sequestro l'attività commerciale, ti limito le libertà, e si trovi un avvocato. Perchè un atto dovuto.
Vi trascinate dietro il bancone, e raggiungete quella pistola, una calibro .22 che detenete regolarmente con la speranza di non doverla mai usare, ma l'incoscia credenza che questa da sola tenga lontano il male che sta là fuori, nella giungla.
Intanto vi hanno rotto uno zigomo, aperto una ferita in testa da 12 punti, rotto due costole, la vista è sempre più annebbiata... esplodete uno due colpi, le botte cessano.
Più tardi, arrivati i soccorsi e le forze dell'ordine, scoprite che il cliente è un albanese clandestino con foglio di via, poco più che ventenne, e che altri due all'esterno attendevano che l'aguzzino li facesse entrare, che quasi vi ammazzavano, tanto che il Questora parla di "violenza inaudita", che grazie al cielo avete soltanto ferito l'aggressore, perchè voi non siete un giustiziere, uno di quelli che insegue i ladri per la strada, gli spara alle spalle e poi dice d'essersi difeso, che volevate solo difendervi la vita e al diavolo le proprietà. Siete salvi, nessuno vi potrà accusare.
Sbagliate. Nonostante la norma modificata nel 2006 dica che potete difendervi dinanzi al pericolo di una aggressione, al pericolo badate bene, non dall'aggressione, avete sparato nonostante abbiate il porto d'armi, e perciò DOVETE essere un esperto assoluto di armi e capire in quei centesimi di secondo che separano i colpi che vi vengono inferti, che è una scacciacani, siete dei criminali. E' un atto dovuto.
Ti sequestro l'attività commerciale, ti limito le libertà, e si trovi un avvocato. Perchè un atto dovuto.
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