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[Università inside], questione ambletica!

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    Originariamente Scritto da DORian_fAke Visualizza Messaggio
    Eppure alla Bocconi gli esami a cadenza mensile, le verifiche ad alta frequenza sono la norma. La Bocconi è considerata la migliore università italiana, e i tra i criteri di valutazione c'è anche la famosa "produttività", anzi si distingue proprio per la produttività. è anche vero che gli studenti sono straseguiti dai docenti e dai tutors e forniti di tutto il materiale per sostenere al meglio l'esame, però se adottano un metodo simile non credo che sia per caso.
    Ovviamente gli esami se troppo framentati, e con i programmi ridotti diventano una barzelletta, però la possibilità di avere molti appelli non è un male di per sè, poi come al solito dipende anche dal tipo di facoltà.
    Su questo ti dò ragione.. come già spiegavo nel mio post, un approccio come questo (che tuttavia non vedo adatto per qualsiasi facoltà e corso di laurea) è decisamente più produttivo.. e richiede necessariamente le competenze e le capacità dei singoli studenti..

    Originariamente Scritto da Icarus Visualizza Messaggio
    Sono d'accordo con le tue osservazioni, ma dissento sulle conclusioni. L'italia non ha bisogno di più laureati di alto livello, bensì di più posti di lavoro altamente qualificati.
    E proprio per questo, si dovrebbe provvedere, a mio avviso, a una riforma in entrambi i sensi, sia volta a diminuire il numero di laureati, specie quelli con scarse capacità, sia ad aumentare la qualità dei posti di lavoro, specialmente per i neolaureati.. magari con dei collegamenti tra università ed aziende.. che non sono presenti in tutte le università (anzi.. sono proprie poche quelle in cui sono presenti..)

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      Originariamente Scritto da pina colada Visualizza Messaggio
      Su questo ti dò ragione.. come già spiegavo nel mio post, un approccio come questo (che tuttavia non vedo adatto per qualsiasi facoltà e corso di laurea) è decisamente più produttivo.. e richiede necessariamente le competenze e le capacità dei singoli studenti..


      E proprio per questo, si dovrebbe provvedere, a mio avviso, a una riforma in entrambi i sensi, sia volta a diminuire il numero di laureati, specie quelli con scarse capacità, sia ad aumentare la qualità dei posti di lavoro, specialmente per i neolaureati.. magari con dei collegamenti tra università ed aziende.. che non sono presenti in tutte le università (anzi.. sono proprie poche quelle in cui sono presenti..)
      Più che "diminuire il numero di laureati" dovrebbero invece riuscire a "sfornarne" maggiormente di alto livello e meno di basso livello: con meno corsi di laurea "poco consistenti" (le varie scienze delle merendine), esami più seri in tutte le facoltà (in certe facoltà alcuni docenti fanno sostenere l'esame in modalità quiz ), più controlli durante gli esami.

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        Originariamente Scritto da DORian_fAke Visualizza Messaggio
        Più che "diminuire il numero di laureati" dovrebbero invece riuscire a "sfornarne" maggiormente di alto livello e meno di basso livello: con meno corsi di laurea "poco consistenti" (le varie scienze delle merendine), esami più seri in tutte le facoltà (in certe facoltà alcuni docenti fanno sostenere l'esame in modalità quiz ), più controlli durante gli esami.
        Vero anche questo.. Certo, rispetto a pochi laureati di scarso livello, meglio più laureati di alto livello..

        Concordo pienamente con te sulla necessità di esami più seri e con maggiori controlli.. ah non sai quante volte ho visto persone con capacità infime prendere voti altissimi perchè se ne stavano nelle retrovie coi libri aperti sotto al banco.. "furbi" dirai tu.. ma i professori, dov'erano?!


        "le scienze delle merendine" un mio caro amico me lo ripeteva sempre.. mi diceva " diffida di quasi tutti i corsi che iniziano per "scienze" "
        (NB: riporto le sue parole.. ambasciator non porta pena )

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          Originariamente Scritto da DORian_fAke Visualizza Messaggio
          Eppure alla Bocconi gli esami a cadenza mensile, le verifiche ad alta frequenza sono la norma. La Bocconi è considerata la migliore università italiana, e i tra i criteri di valutazione c'è anche la famosa "produttività", anzi si distingue proprio per la produttività. è anche vero che gli studenti sono straseguiti dai docenti e dai tutors e forniti di tutto il materiale per sostenere al meglio l'esame, però se adottano un metodo simile non credo che sia per caso.
          Ovviamente gli esami se troppo framentati, e con i programmi ridotti diventano una barzelletta, però la possibilità di avere molti appelli non è un male di per sè, poi come al solito dipende anche dal tipo di facoltà.




          Poi non ho capito una cosa: perchè vi lamentate tanto dei numeri dei laureati? Siete a conoscenza del fatto che l'Italia è uno dei paesi dell'UE ad avere meno laureati in rapporto ai lavoratori? E che, a differenza di quello che si evince da questo thread, sono necessari più laureati di alto livello.

          Sulla prima parte niente da dire: la Boccini adotta un modello americano, non il modello tipico delle università italiana pre 3+2. Un modello che, con tutti i suoi difetti, è certamente più funzionale di quello attuale nel quale il babysitteraggio degli studenti non mi pare abbia dato grandi risultati. Sull'ultima parte dissrnto totalmente: se serviseero più laureati non ci sarebbero laureati a spasso, non trovi?
          In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
          ma_75@bodyweb.com

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            Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
            Sulla prima parte niente da dire: la Boccini adotta un modello americano, non il modello tipico delle università italiana pre 3+2. Un modello che, con tutti i suoi difetti, è certamente più funzionale di quello attuale nel quale il babysitteraggio degli studenti non mi pare abbia dato grandi risultati. Sull'ultima parte dissrnto totalmente: se serviseero più laureati non ci sarebbero laureati a spasso, non trovi?
            Ho parlato di laureati di alto livello, perchè nelle statistiche figurano anche quelli laureati in 10 anni, quelli laureati con votazione bassa, e quelli laureati in scienze delle merendine.

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              Originariamente Scritto da DORian_fAke Visualizza Messaggio
              Ho parlato di laureati di alto livello, perchè nelle statistiche figurano anche quelli laureati in 10 anni, quelli laureati con votazione bassa, e quelli laureati in scienze delle merendine.
              e non credi che un modo per favorire l'innalzamento del livello dei laureati sia quello di una rigida selezione in ingresso?
              In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
              ma_75@bodyweb.com

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                Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                e non credi che un modo per favorire l'innalzamento del livello dei laureati sia quello di una rigida selezione in ingresso?


                secondo me no, proprio perchè l'università è diversa dalle superiori, con in aggiunta il fatto che se uno non viene da un "buon" liceo, viene penalizzato in partenza. basterebbe fare un percorso universitario + serio e + impegnativo e far passare gli esami solamente a chi veramente è preparato.

                i test d'ingresso li trovo uno cavolata enorme, in primo luogo quelli di architettura, che non mi spiegherò mai perchè cavolo fanno domande di cultura generale, che non c'entrano un tubo con il percorso di studi che si seguirà e su cui è praticamente impossibile prepararsi. trovo invece + utile quello che ho fatto io per ingegneria in cui valutavano giustamente la preparazione in materie fondamentali, analisi e fisica, ma il risultato non precludeva l'ammissione al corso, ma solo l'obbligo di dover fare un'esame integrativo in queste materie per dimostrare una volta superato di avere le conoscenze base necessarie.

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                  Originariamente Scritto da jack89 Visualizza Messaggio
                  secondo me no, proprio perchè l'università è diversa dalle superiori, con in aggiunta il fatto che se uno non viene da un "buon" liceo, viene penalizzato in partenza. basterebbe fare un percorso universitario + serio e + impegnativo e far passare gli esami solamente a chi veramente è preparato.

                  i test d'ingresso li trovo uno cavolata enorme, in primo luogo quelli di architettura, che non mi spiegherò mai perchè cavolo fanno domande di cultura generale, che non c'entrano un tubo con il percorso di studi che si seguirà e su cui è praticamente impossibile prepararsi. trovo invece + utile quello che ho fatto io per ingegneria in cui valutavano giustamente la preparazione in materie fondamentali, analisi e fisica, ma il risultato non precludeva l'ammissione al corso, ma solo l'obbligo di dover fare un'esame integrativo in queste materie per dimostrare una volta superato di avere le conoscenze base necessarie.

                  Il fatto che l'università sia diversa (allo stato attuale mica tanto) dalle superiori non è un elemento che renda il test d'ingresso inaffidabile. Anzi, in questo modo, se la valutazione sarà un giusto equilibrio tra curriculum precedente e test vero e proprio, riusciranno ad accedere anche coloro che hanno una buona preparazione personale indipendente dal livello della scuola che hanno frequentato. Naturalmente i test devono, l'ho già detto in precedenza, essere calibrati sulle materie di studio, non certo onnicomprensivi.
                  In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                  ma_75@bodyweb.com

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                    Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                    e non credi che un modo per favorire l'innalzamento del livello dei laureati sia quello di una rigida selezione in ingresso?
                    No, com'è che ingegneria è a numero aperto eppure quelli che si laureano con voti alti e regolarmente sono in pochissimi? Sarà che la selezione la fanno gli esami, perchè per fortuna le università serie e toste esistono ancora, e molti esami li superi solo se hai studiato bene tutto il programma e talvolta non basta manco questo.

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                      Originariamente Scritto da DORian_fAke Visualizza Messaggio
                      No, com'è che ingegneria è a numero aperto eppure quelli che si laureano con voti alti e regolarmente sono in pochissimi? Sarà che la selezione la fanno gli esami, perchè per fortuna le università serie e toste esistono ancora, e molti esami li superi solo se hai studiato bene tutto il programma e talvolta non basta manco questo.
                      Su questo concordo, anche alla luce della mia esperienza attuale..

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                        Originariamente Scritto da jack89 Visualizza Messaggio
                        secondo me no, proprio perchè l'università è diversa dalle superiori, con in aggiunta il fatto che se uno non viene da un "buon" liceo, viene penalizzato in partenza. basterebbe fare un percorso universitario + serio e + impegnativo e far passare gli esami solamente a chi veramente è preparato.

                        i test d'ingresso li trovo uno cavolata enorme, in primo luogo quelli di architettura, che non mi spiegherò mai perchè cavolo fanno domande di cultura generale, che non c'entrano un tubo con il percorso di studi che si seguirà e su cui è praticamente impossibile prepararsi. trovo invece + utile quello che ho fatto io per ingegneria in cui valutavano giustamente la preparazione in materie fondamentali, analisi e fisica, ma il risultato non precludeva l'ammissione al corso, ma solo l'obbligo di dover fare un'esame integrativo in queste materie per dimostrare una volta superato di avere le conoscenze base necessarie.
                        Quoto grosso modo tutto.
                        Del resto succedono cose assurde nei test, ad esempio: domande su come leggere un elettrocardiogramma per il test di medicina (ma DIAMINE, io mi iscrivo qui per imparare a fare cose del genere, come possono chiedermelo in accesso?); oppure l'interpretazione di un testo di Kant al mio test per ingegneria...



                        Originariamente Scritto da DORian_fAke Visualizza Messaggio
                        No, com'è che ingegneria è a numero aperto eppure quelli che si laureano con voti alti e regolarmente sono in pochissimi? Sarà che la selezione la fanno gli esami, perchè per fortuna le università serie e toste esistono ancora, e molti esami li superi solo se hai studiato bene tutto il programma e talvolta non basta manco questo.
                        Assolutamente d'accordo, per esperienza personale

                        Finito il primo anno di palestra! Fase attuale: alla ricerca degli abs. Io ci provo!

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                          Originariamente Scritto da DORian_fAke Visualizza Messaggio
                          No, com'è che ingegneria è a numero aperto eppure quelli che si laureano con voti alti e regolarmente sono in pochissimi? Sarà che la selezione la fanno gli esami, perchè per fortuna le università serie e toste esistono ancora, e molti esami li superi solo se hai studiato bene tutto il programma e talvolta non basta manco questo.

                          Qusta dovrebbe essere la norma, infatti.
                          In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                          ma_75@bodyweb.com

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                            Originariamente Scritto da catastrophy Visualizza Messaggio
                            eh, insomma... amleto e cattegoria? perdonandoti il né senza ´...



                            ma non puoi passare agli esami del secondo anno e devi finire prima quelli del primo (che sarebbero poi esami propedeutici e ci sono da sempre in molte facoltà... per esempio analisi e fisica (di solito) in ingegneria ecc.) oppure ti buttano fuori dall'università e fine? perché è questo ciò di cui si stava parlando....
                            immagino che si tratti del primo (e credo che sarà vincolato a certi insegnamenti che sono propedeutici a certi altri... per esempio per economia immagino che ci sia matematica propedeutica ecc.)... ma questa non è né una cosa strana, né una cosa nuova, né una cosa terribile... è normalissimo e c'è già da anni in tutta italia... non sono solo i poveri padovani a "subirla"...
                            in molti paesi, se dopo un tot di tempo non hai finito, non puoi più laurearti e basta... e sarebbe giusto...
                            non è questione di esami propedeutici, a padova il sistema funziona proprio come le superiori, se non passi tutti gli esami previsti al primo anno, sei tagliato fuori di netto!
                            mentre in altre facoltà magari su 7 esami del primo anno ne fai 5 e cmq puoi accedere al secondo anno e con calma ti completi gli esami che ti mancavano...

                            Originariamente Scritto da Manx Visualizza Messaggio
                            Peccato che in italia, in pratica, nessuna facoltà o quasi prepari ad una professione. Cosa che all'estero (almeno qui in Germania) è ben diversa, poichè è obbligatorio durante e post il corso di laurea periodi di tirocinio e praticantati.

                            Perfino le famigerate e ora scomparse (in Italia) SISS...per l'insegnamento, qui in Germania "ci sono"...ma sono pagate (si', tu neolaureato frequenti questo corso terico e pratico - in qualità di docente - e percepisci uno stipendio), cosi' altri "Praktikum" (tirocinio) presso altri enti.

                            Sul resto concordo in toto con catastrophy. L'università italiana è diventata un parcheggio, tutti "studiano" e tutti ne hanno la possibilità, dal genio, al capace, passando per l'ignorante e la capra. E questi spesso fanno anche carriera politica ().

                            Poi si laureano con il massimo di voti futuri insegnanti che all'esame di pedagogia generale rispondono "Il fascismo in Italia è caduto nel 1968" (io testimone dell' "evento") e che collocano storicamente Manzoni nel Rinascimento, al massimo nel Risorgimento.
                            la mia università prevede che prima della laurea ci sia un tirocineo/stage ( e non parliamo di fare fotocopie o mettere i francobolli) obbligatorio in azienda.

                            Originariamente Scritto da pina colada Visualizza Messaggio
                            Non è detto.. non parlo di quelli che si laureano scon un voto inferiore al 95 o al 100.. ma quello che intendo io, è che a volte i voti non rispecchiano il valore delle conoscenze e dell'intelligenza di una persona..

                            Ti basta pensare che i voti sono ben diversi da prof a prof, da corso di laurea a corso di laurea (così come il livello di difficoltà), da ateneo ad ateneo.....
                            diciamo che x essere obiettivi al massimo dovremo essere giudicati da dei computer e noi da degli esseri umani. Purtroppo in tutti gli atenei ci sono prof che danno voti che non corrispondono alle reali abilità del laureando!


                            Originariamente Scritto da pina colada Visualizza Messaggio
                            Ma guarda.. sugli esami a cadenza mensile sono sempre stata più o meno a favore.. se gestiti bene.. voglio dire.. finchè l'opportunità c'è, ben venga, perchè ti dà la possibilità di gestirti meglio il lavoro.. ovvio, uno studente (se prepara gli esami con un minimo di criterio) forse non riuscirà ad approfittare di tutti gli appelli mensili, però già l'opportunità è positiva..
                            Anche sulla preparazione teleguidata dai prof sono a favore.. ovviamente in questo caso c'è da specificare il corso di laurea.. parlando dal mio punto di vista, per un corso come il mio, un aiuto in più da parte dei professori non fa male.. meglio però se negli orari di ricevimento che a lezione, in modo da soddisfare le diverse esigenze degli studenti..
                            Le verifiche quotidiane, altrimenti dette prove intermedie o "in itinere", anche su quelle sono a favore.. (anche qui, dipende dal corso di laurea).. perchè sono uno stimolo a studiare di pari passo con le lezioni, che ha un suo senso, un suo "perchè"..
                            I programmi ridotti te li appoggio, invece.. anche se io personalmente, aggiro questo deficit, approfondendo il più possibile nei limiti di tempo e difficoltà..
                            [anche il mio giudizio, comunque, come ho giò scritto, risente della realtà in cui vivo..]
                            Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                            Voglio essere un po' provocatorio. In questo modello, alla fine, la differenza con le superiori dove sta? Dove sta la capacità di organizzarsi il lavoro in autonomia, di sapersi gestire i tempi nel corso di un anno accademico, di saper valutare da soli ciò che è rilevante da ciò che è marginale?

                            Chiuderei qui però per non andare troppo OT rispetto al tema di partenza.
                            pina secondo me il tuo ragionamento è sbagliato, per "far diventare propria una materia" ci vuole del tempo, e fare continuamente parziali x spezettare il programma non ti permette di apprendere al meglio, forse puoi ottimizzare i risultati ma non di certo le conoscenze.





                            Ora vorrei ringraziare tutti x il contributo che hanno dato a questo 3d che ho creato, io sono ancora un pivellino all'uni, come si dice sono una matricola.

                            Farò tesoro dei vostri consigli ed esperienze!

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                              Originariamente Scritto da jeghe Visualizza Messaggio
                              pina secondo me il tuo ragionamento è sbagliato, per "far diventare propria una materia" ci vuole del tempo, e fare continuamente parziali x spezettare il programma non ti permette di apprendere al meglio, forse puoi ottimizzare i risultati ma non di certo le conoscenze.
                              Ah ma dipende sia da come studi sia dal livello di difficoltà dell'esame.. alcuni esami che sto sostendendo in questo periodo sono proprio prove intermedie (di volume pari a un esame normale, sia chiaro) .. mi sto trovando bene perchè mi dà modo di assimilare gradualmente i vari concetti (piuttosto complessi).. e farli davvero miei, senza lo stress dell'eccessivo volume "finale".. certo è che all'esame finale conto di arrivare con un preparazione globale, con collegamenti tra i vari macro argomenti, in modo che qualcosa mi resti, che non sia vano tutto quello che ho studiato.. questo però è quello che faccio io..
                              So bene che ci sono studenti che se ne fregano nel trovare un filo logico ai vari macro argomenti di cui si compone un corso/esame.. (proprio ieri sera parlavo con un mio compagno di classe che a 48 ore dall'esame mi chiedeva da dove si doveva iniziare a studiare e quale fosse il filo conduttore....)..solo che per loro temo sia inutile la prova intermedia così come l'esame intero.. quindi tanto vale offrire questa possibilità a coloro i quali ne riescano a fare tesoro..

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                                Originariamente Scritto da pina colada Visualizza Messaggio
                                Ah ma dipende sia da come studi sia dal livello di difficoltà dell'esame.. alcuni esami che sto sostendendo in questo periodo sono proprio prove intermedie (di volume pari a un esame normale, sia chiaro) .. mi sto trovando bene perchè mi dà modo di assimilare gradualmente i vari concetti (piuttosto complessi).. e farli davvero miei, senza lo stress dell'eccessivo volume "finale".. certo è che all'esame finale conto di arrivare con un preparazione globale, con collegamenti tra i vari macro argomenti, in modo che qualcosa mi resti, che non sia vano tutto quello che ho studiato.. questo però è quello che faccio io..
                                So bene che ci sono studenti che se ne fregano nel trovare un filo logico ai vari macro argomenti di cui si compone un corso/esame.. (proprio ieri sera parlavo con un mio compagno di classe che a 48 ore dall'esame mi chiedeva da dove si doveva iniziare a studiare e quale fosse il filo conduttore....)..solo che per loro temo sia inutile la prova intermedia così come l'esame intero.. quindi tanto vale offrire questa possibilità a coloro i quali ne riescano a fare tesoro..
                                io nel mese scorso ho fatto alcune prove intermedie, io le considero solo come delle opportunità in più x riuscire a completare l'esame.

                                Resta il fatto che, ci sia o meno la prova intermedia bisogna studiare già da subito x apprendere bene tutto e capire la materia, la prova intermendia magari è un incintivo a stare al passo con le lezioni, come dicevi tu.

                                però per me non deve diventare la norma in tutti gli esami

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