L'immagine dell'albero di Giuda è molto persuasiva
Italiani: egli risorse a Natale
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Originariamente Scritto da odisseo Visualizza MessaggioBPerò, insomma, Prodi aveva contro il mio amico Ivan Scalfarotto e Bertinotti; Veltroni aveva contro Adinolfi, Rosy Bindi e Enrico Letta. Tutti e due i risultati erano scontati.
B = Bignardi
R= Renzi
E' amico di Scalfarotto, questo spiega proprio tutto.
Scalfarotto e' quello che per farsi pubblicita' gratis fece la crociata contro il pessimo inglese, a suo dire, del blog di Di Pietro (quello delle eggs in the basket).
Va detto che Scalfarotto nella foga di fare il maestrino si lancio' a sua volta in una serie di strafalcioni in lingua inglese da far impallidire chiunque, roba da fare un buco e seppellirsi dentro.
E' amico di Renzi, tutto torna.B & B with a little weed
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Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggiopare, dico pare, che non fosse una mossa volta all'elettorato PD, quando renzi sarà il segretario del PD, l'elettore del PD lo voterà.
(sto parlando interpretando quello che si presume essere il pensiero di renzi o, comunque, la strategia dietro questa mossa)
renzi si fida della stabilità dell'elettorato PD, in questo senso. lo voterà lo zoccolo duro che vota sempre e comunque PD e potrebbero votarlo anche quei PD che hanno smesso di votare, disgustati dalla dirigenza, per questo si presenta come "nuovo" "rottamatore" ecc ecc..
ma qua l'ambizione è diversa, qua mira a prendere voti nuovi, non a recuperare i vecchi, dando per scontato che anche tra i berlusconiani ci sia del malcontento, mira a prendersi quei voti, per questo tu dici "se fossi un elettore del PD sarei disorientato" è esattamente quella la mossa, porsi come un uomo non del partito, quindi, in ultima analisi che si può votare anche se non si è mai votato PD.
anche se si è votato berlusconi.
non so se riuscirà, perché il voto degli italiani è *davvero* stabile, lo è da sempre, ma la tua frase "se fossi ecc ecc" dimostra che, almeno il senso, l'ha preso.
mi sono capita?
Tessera N° 6
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"Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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500.000 euro per un voto...
penso che se succeda una cosa del genere in giappone o negli usa, prendono il presidente e lo impiccano all'istante
---------- Post added at 15:40:21 ---------- Previous post was at 15:35:53 ----------
Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioDi solito i brutti anatroccoli non finiscono nella villa di Arcore.Originariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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hai ragione. Ma ricordiamo che per uno che compra c'è sempre uno che si vende.
Primi colpi del mercato parlamentare
si astiene la Svp, in bilico Scilipoti
Dopo la trattativa con Tremonti e Calderoli i due deputati autonomisti dell'Alto Adige annunciano che non voteranno contro il governo. Verso il sostegno al premier anche l'epsonente dell'Idv e i due parlamentari del Gruppo misto Cesario e Calearo. Bocchino ostenta ottimismo: "Siamo sempre 316 a 311"
ROMA - Due astensioni e altri due, forse tre, voti a favore della mozione di sfiducia tornati in bilico. La campagna acquisti lanciata da Silvio Berlusconi in vista del voto di martedì prossimo in Parlamento sta iniziando a dare i primi risultati. A farne le spese sono l'Api, il movimento centrista di Francesco Rutelli, e l'Italia dei Valori. Malgrado le rassicurazioni di Antonio Di Pietro ("riconfermo tutta la fiducia in lui, è un valente medico omeopatico, un bravo deputato"), il parlamentare dell'Italia dei Valori Domenico Scilipoti ha ribadito l'intenzione di convocare per domani una conferenza stampa congiunta con Bruno Cesario, ex rappresentante dell'Api passato al Gruppo misto. "L'astensione il 14 dicembre? E' una possibilità. Al momento la mia posizione resta quella di ieri. Domani vedremo", si limita a dire Scilipoti. "Fino a quando sarò nell'Idv voterò in conformità con il mio gruppo. Farò quello che mi dice il partito. Se le cose dovessero cambiare farò delle scelte per l'interesse del Paese", aggiunge. Insieme a Scilipoti e Cesario ci sarà anche l'ex Pd Massimo Calearo e tutto lascia supporre che l'incontro con i giornalisti servirà ad annunciare il voto contro la mozione di sfiducia o tutt'al più l'astensione.
Un'ipotesi, la defezione di Calearo e Scilipoti, che sembra comunque non sembra allarmare i finiani. "Seppure fosse diventa 316 a 311", quindi ancora a favore di quelle forze che vogliono sfiduciare il governo, sottolinea il capogruppo di Futuro e libertà alla Camera Italo Bocchino. "Di Calearo - precisa ancora - già sapevamo".
Astensione certa invece, grazie alle promesse di maggiore autonomia e di nuovi fondi per la gestione del Parco nazionale dello Stelvio, da parte dei due deputati della Sudtiroler Volkspartei. "Non ci hanno detto se votate la fiducia vi daremo questo o quell'altro ma è vero - ammette Luis Durnwalder, presidente della Provincia autonoma di Bolzano - che su due o tre cose ci sono state trattative con Tremonti e Calderoli. Abbiamo trovato un accordo sul fondo di solidarietà e sulla segnaletica bilingue". Traguardi comunque insufficienti per votare la fiducia perché "il voto non è un dare e ricevere". "Questo governo - prosegue Durnwalder - è stato eletto dal popolo ma a favore di Berlusconi non voteremo mai. Non lo abbiamo mai fatto, neanche nel 2008 all'inizio di questo governo". Quindi il massimo che la Svp può offrire è l'astensione.
In questo clima che resta di massima incertezza gli ultras delle due fazioni continuano a lanciarsi in pronostici ottimistici. Se da un lato il portavoce del premier, Paolo Boaniuti, promette che il 14 "i veggenti resteranno senza lavoro perché il governo avrà la fiducia al Senato e alla Camra", dall'altro il finiano Bendetto Della Vedova risponde che "Berlusconi non avrà la fiducia e quindi dovrà dimettersi".
Ecco, questa gentaglia, con nome e cognome, dovrebbe non poter più uscire di casa senza indossare la maglia con scritta "venduto" a caratteri cubitali. Dovrebbero essere espulsi a vita dalla politica, perchè chi ha fatto la mignotta una volta, la farà anche una seconda, magari a parti invertite, dal momento che una volta perduta la propria dignità, nulla ostacola una discesa ancora più profonda nell'abisso.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioEcco, questa gentaglia, con nome e cognome, dovrebbe non poter più uscire di casa senza indossare la maglia con scritta "venduto" a caratteri cubitali. Dovrebbero essere espulsi a vita dalla politica, perchè chi ha fatto la mignotta una volta, la farà anche una seconda, magari a parti invertite, dal momento che una volta perduta la propria dignità, nulla ostacola una discesa ancora più profonda nell'abisso.
Tessera N° 6
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La giornata del soldato Capezzone Dalle frecciatine a Fini e Casini al caso Yara. Dalla difesa d'ufficio alla Gelmini a quella diplomatica a Renzi. Ma il volto del Pdl non si fa mancare nulla, parla anche della prima alla Scala: "Siamo ai due minuti di odio Orwelliani"
Ansa, ore 11.08. CAPEZZONE, FINI-CASINI PRIGIONIERI DELLA PROPRIA IMPASSE.
ROMA, 7 DIC – ”Fini e Casini sono prigionieri diuna situazione di impasse da loro stessi provocata”: lo afferma Daniele Capezzone, portavoce Pdl. “Capiscono di essersi di fatto affiancati a Bersani e Di Pietro, e di avere con ciò commesso un drammatico errore politico. Così come capiscono, forse troppo tardi, di avere sottovalutato sia Silvio Berlusconi sia gli italiani. Succede quando si è concentrati nelle logiche iperpoliticiste e di palazzo, dimenticando il Paese e le vere questioni (e forze) in gioco”, conclude.
Ansa, ore 13.52. CAPEZZONE, CONTRO GELMINI ATTO VILE.
ROMA, 7 DIC – ”Contro il ministro Gelmini, a cuiesprimo totale solidarietà, è stato realizzato un atto vile e inqualificabile. Attendiamo un commento da chi, a sinistra e non solo, aveva definito creative e fantasiose le proteste di questi giorni”: lo afferma Daniele Capezzone, portavoce Pdl.
Ansa, ore 16.18. YARA, CAPEZZONE, STORIE DOLORISSIME, SCONCERTO PER KIFRI.
ROMA, 7 DIC – ”Il caso della scomparsa dellagiovanissima Yara Gambirasio è già di per sè dolorosissimo, e vede tutte le famiglie italiane unite alle preoccupazioni e alle speranze dei genitori della ragazza. A maggior ragione, c’è da sperare che il circuito mediatico-giudiziario non produca altri momenti sconcertanti, dopo le terribili ed errate accuse contro Mohammed Fikri”. Lo dichiara Daniele Capezzone, portavoce del Pdl. “E’ certamente apprezzabile – dice – che i magistrati, riconoscendo l’erroneità della pista, siano tornati sui loro passi; ed è anche apprezzabile che la politica locale (a partire dal comportamento esemplare del sindaco Locatelli) abbia mantenuto sobrietà e civiltà. Ma resta il caso, obiettivamente grave e sconcertante, di una persona che ha subito un’accusa enorme per l’errata traduzione di un’intercettazione. Chi ha dato ai media tutte le notizie e perfino i dettagli, prima che le verifiche fossero compiute o completate? Non è troppo frequente il caso di fughe di notizie che rischiano di trasformare un’accusa (in questo caso, infondata, tra l’altro) in una sentenza anticipata e in un linciaggio morale? Chi ne è responsabile? In casi come questi, serve il colpevole, non un colpevole qualsiasi da consegnare ai media. E il buon lavoro degli investigatori e degli inquirenti può essere aiutato dal silenzio e dalla sobrietà”.
Agi, ore 16.29. RAI: CONTRO MINZOLINI PERICOLOSA CAMPAGNA ODIO.
(AGI) – Roma, 7 dic. – “Contro Augusto Minzolini e’ in corso, e non da oggi, una pericolosa campagna di odio”, avverte Daniele Capezzone. Il portavoce Pdl aggiunge che “chi la conduce sbaglia due volte: la prima perche’ avvelenare il clima non giova a nessuno, la seconda perche’ il direttore del Tg1, a cui esprimo piena solidarieta’, non si fara’ ne’ fermare ne’ intimidire”. (AGI)
Adn Kronos, ore 17.12. PD: CAPEZZONE, CONTRO RENZI INTOLLERANZA E STUPIDITA’.
Roma, 7 dic. (Adnkronos) – “Le reazioni successive all’incontro tra il premier Berlsuconi e il sindaco di Firenze Renzi rendono bene l’idea del livello di confusione in cui la sinistra è precipitata”. Lo afferma Daniele Capezzone, portavoce del Pdl. “Chi con argomenti ipocriti o perbenisti, chi con evidente preconcetto, tanti uomini della sinistra hanno riversato su Renzi attacchi senza senso, in un mix di intolleranza, cultura del sospetto e stupidità. A Renzi va dunque espressa solidarietà per questi attacchi; quanto a tanti dirigenti del Pd, c’è da temere per loro che l’antiberlusconismo li abbia ormai accecati”, conclude. (Pol-Mon/Zn/Adnkronos) 07-DIC-10 17:12
Ansa, ore 17.57. SCALA: CAPEZZONE, SIAMO AI ‘DUE MINUTI DI ODIO’ ORWELLIANI.
ROMA, 7 DIC – ”Quando si scrivera’ la storia diquesti mesi, non andrà dimenticata una pagina da dedicare al pomeriggio milanese di oggi. Fuori la Scala, manifestanti con tanto di petardi, caschi, fumogeni, e altri oggetti contundenti. Dentro, un sovrintendente che usa toni sprezzanti, forse dimenticando che il Ministro della Cultura Bondi è in Senato a votare, e un direttore d’orchestra che tiene il suo comizio antigovernativo. E intanto, proprio nei minuti in cui le agenzie riferiscono che poliziotti e carabinieri (a cui va la mia vicinanza) sono costretti ad arginare la violenza, un pò di signori e signore ‘elegantì (esponenti di quel ‘salotto buonò che in Italia è da sempre schierato dalla parte sbagliata, contro le riforme, accecato da una invincibile pretesa di superiorità culturale e morale) rilasciano dichiarazioni di solidarietà e comprensione verso chi protesta”. E’ la fotografia che il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone, fa degli incidenti avvenuti questo pomeriggio alla Scala di Milano parlando di una “situazione surreale. Siamo – osserva – a una versione comica e quasi grottesca dei tragici ‘due minuti di odiò orwelliani. E la sinistra italiana – conclude Capezzone – neppure se ne rende conto”.
Agi, ore 21.36. GOVERNO: CAPEZZONE, FINI SEMPRE PIù OMOGENEO A PD E IDV.
(AGI) – Rom, 7 dic. – “Fini ha confermato a Ballaro’ di essersi infilato in un vicolo cieco, nello stesso vicolo cieco gia’ abitato da Bersani e Di Pietro”. Lo afferma il portavoce del Pdl, Daniele Capezzone, che prosegue: “Fini, forse, se ne e’ pure reso conto, ma non sa piu’ come tornare indietro: e allora tenta di superare le difficolta’ alzando i toni contro Silvio Berlusconi. Ma piu’ alza i toni contro il Premier, e piu’ si conferma omogeneo alla sinistra e ai dipietristi. Ha commesso il piu’ grave errore della sua carriera politica, si sta mettendo da solo fuori gioco. La notizia e’ che ci sta anche riuscendo. Il fatto grave e’ che tutto questo avvenga trascinando nella rissa una istituzione che dovrebbe essere super partes”.(AGI) Nic
da ilfattoquotidiano.it"Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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Voto di sfiducia, inizia la conta dei deputati
Decisivi i parlamentari di Marco Pannella In vista del 14 dicembre, a Roma la compravendita dei politici è già iniziata. E dopo la decisione dell'Idv Scilipoti di votare no, la palla passa in mano ai sei radicali
Se la Camera è ferma, i deputati sono iperattivi. In particolare i parlamentari del Pdl che domani dovranno consegnare al premier il primo bilancio della caccia ai colleghi in vista del voto di fiducia del 14 dicembre. Al momento, con due deputati dello Svp che promettono di astenersi e il voto a favore del medico messinese Domenico Scilipoti dell’Idv, all’obiettivo di Silvio Berlusconi mancano ancora tra i sei e i dieci parlamentari per raggiungere la maggioranza. Ma se riesce a incassare il sostegno dei Radicali, il premier avrebbe la strada spianata alla Camera. I sei deputati di Marco Pannella non sono determinanti, sono fondamentali. Matteo Meccacci, Marco Beltrandi, Maurizio Turco, Elisabetta Zamparutti, Antonietta Farina Coscioni e Rita Bernardini.
Durante un incontro tra lo storico segretario di largo Argentina e Ignazio La Russa, Pannella, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, ha chiesto un intervento del governo “contro la dittatura televisiva di Michele Santoro” e sul fronte delle carceri, anche con una possibile amnistia. Dopo La Russa, ieri Panne ha ricevuto il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, impegnandosi a non votare la fiducia. Insomma una linea definita i Radicali ancora non l’hanno individuata. Sembra realistica l’ipotesi dell’astensione al momento del voto. “Al momento non ci sono le condizioni per la fiducia – dice Zamparutti – ma bisogna preoccuparsi dei giorni successivi al 14, cosa accadrà? Che politiche attuerà, se ancora resta in vita, questo governo?”.
Pannella per il 16 dicembre ha già un appuntamento: di nuovo con Ignazio La Russa. Proprio due giorni dopo la fiducia. Sarà un incontro, ha spiegato Pannella, fissato per “marcare che quale che sia la soluzione (Berlusconi bis o tris, Tremonti a, b, c o d), noi dobbiamo lavorare per trovare soluzioni effettivamente riformatrici e democratiche per sostenere la situazione che sarà in quel momento quel che sarà”. La trattativa è tutto fuorché conclusa, tant’è che Berlusconi ha deciso di trascorrere anche il ponte dell’Immacolata a Roma per continuare a tessere la trama in vista del 14 dicembre. Oggi il Cavaliere è rimasto nella sua residenza romana in via del Plebiscito e ha convocato per domani i vertici del partito dopo il pranzo all’ambasciata d’Italia presso la Santa Sede. Ci saranno i coordinatori nazionali, Ignazio La Russa, Denis Verdini e Sandro Bondi, i capigruppo a Montecitorio e Palazzo Madama, ma anche Daniela Santanché, attivissima nella ricerca di voti. Il sottosegretario all’Attuazione del programma ha trascorso gli ultimi giorni al telefono, con chiamate per lo più in uscita. Agenda della Camera alla mano, ha contattato i cosiddetti “indecisi” per vagliare gli animi, avere conferme, ricevere desiderata. In costante contatto con Francesco Pionati, cacciatore di peones nelle retrovie per conto del premier. Che ieri è riuscito a conquistarsi un deputato dell’Idv, il ginecologo agopunturista Domenico Scilipoti che in serata ha confermato: “Voterò la fiducia”. Una scelta dettata da presunte difficoltà economiche. Questo, almeno, si sussurra nei corridoi del suo partito. Ma tra gli acquisti dell’ultima ora ci sono anche quelli della Vollkspartei che per bocca del deputato Siegfried Brugger fanno sapere di essere disposti a non votare la sfiducia in cambio del parco dello Stelvio, ma soprattuto di un nuovo carcere a Bolzano e di 100 milioni di euro di investimenti. “Stiamo trattando con Tremonti – dice Brugger – una deroga al patto di stabilità”
Santanché non ha dubbi: “Il 14 i numeri ci saranno”, ripete. E ne è sempre più certo lo stesso Berlusconi che, racconta chi lo ha visto in questi giorni, appare ottimista e sereno. Nella sola giornata di ieri ha incontrato a Palazzo Grazioli oltre venti esponenti dei partiti più disparati. “Un mercato a cielo aperto”, denunciano da Fli, che però deve fronteggiare in queste ore le polemiche di una presunta cena tra Italo Bocchino e il Cavaliere. Nel pomeriggio di ieri alla presenza del fidatissimo Aldo Brancher sono sfilati per le stanze romane del premier anche Arturo Iannaccone, leader di Noi Sud, e Riccardo Villari.
Stando a quanto denunciato dal deputato Massimo Calearo in un’intervista a Il Riformista, il voto di un deputato vale tra “350 e 500 mila euro” e “la quotazione, nei prossimi giorni, può ancora salire”. Calearo, imprenditore ed ex pd, non fa nomi né cognomi. Qualche numero sì. Ci sono “345 parlamentari che perderebbero la pensione in caso di scioglimento delle Camere. Per non parlare di coloro che non sono sicuri della non ricandidatura. La psicosi – dice – sta alimentando il mercato degli indecisi”.
Ultimo dei quali Domenico Scilipoti, deputato siciliano dell’Idv che ha deciso di fare il salto dall’altra parte della barricata e schierarsi a favore della fiducia. Ed è Pionati a portare la notizia al premier. Il 14 “saranno 316 i voti a favore, compresi anche alcuni parlamentari che stanno aprendo gli occhi anche nelle file dell’opposizione”. Berlusconi si fida. E in giornata ha convocato due cene per domenica 12 e lunedì 13 con, rispettivamente, senatori e deputati del Pdl. Anticiperà alcuni passaggi del messaggio che porterà alle Camere il giorno successivo e rassicurerà i suoi che la fiducia ci sarà.
Dopo la lettura di un articolo del genere uno non può che rimpiangere l'assenza, nella nostra tradizione culturale, degli uomini bomba. Almneno una decina che si facciano esplodere tra aula, commissioni e buvette.Last edited by ma_75; 08-12-2010, 23:36:22.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggiohai ragione. Ma ricordiamo che per uno che compra c'è sempre uno che si vende.
Primi colpi del mercato parlamentare
si astiene la Svp, in bilico Scilipoti
Dopo la trattativa con Tremonti e Calderoli i due deputati autonomisti dell'Alto Adige annunciano che non voteranno contro il governo. Verso il sostegno al premier anche l'epsonente dell'Idv e i due parlamentari del Gruppo misto Cesario e Calearo. Bocchino ostenta ottimismo: "Siamo sempre 316 a 311"
ROMA - Due astensioni e altri due, forse tre, voti a favore della mozione di sfiducia tornati in bilico. La campagna acquisti lanciata da Silvio Berlusconi in vista del voto di martedì prossimo in Parlamento sta iniziando a dare i primi risultati. A farne le spese sono l'Api, il movimento centrista di Francesco Rutelli, e l'Italia dei Valori. Malgrado le rassicurazioni di Antonio Di Pietro ("riconfermo tutta la fiducia in lui, è un valente medico omeopatico, un bravo deputato"), il parlamentare dell'Italia dei Valori Domenico Scilipoti ha ribadito l'intenzione di convocare per domani una conferenza stampa congiunta con Bruno Cesario, ex rappresentante dell'Api passato al Gruppo misto. "L'astensione il 14 dicembre? E' una possibilità. Al momento la mia posizione resta quella di ieri. Domani vedremo", si limita a dire Scilipoti. "Fino a quando sarò nell'Idv voterò in conformità con il mio gruppo. Farò quello che mi dice il partito. Se le cose dovessero cambiare farò delle scelte per l'interesse del Paese", aggiunge. Insieme a Scilipoti e Cesario ci sarà anche l'ex Pd Massimo Calearo e tutto lascia supporre che l'incontro con i giornalisti servirà ad annunciare il voto contro la mozione di sfiducia o tutt'al più l'astensione.
Un'ipotesi, la defezione di Calearo e Scilipoti, che sembra comunque non sembra allarmare i finiani. "Seppure fosse diventa 316 a 311", quindi ancora a favore di quelle forze che vogliono sfiduciare il governo, sottolinea il capogruppo di Futuro e libertà alla Camera Italo Bocchino. "Di Calearo - precisa ancora - già sapevamo".
Astensione certa invece, grazie alle promesse di maggiore autonomia e di nuovi fondi per la gestione del Parco nazionale dello Stelvio, da parte dei due deputati della Sudtiroler Volkspartei. "Non ci hanno detto se votate la fiducia vi daremo questo o quell'altro ma è vero - ammette Luis Durnwalder, presidente della Provincia autonoma di Bolzano - che su due o tre cose ci sono state trattative con Tremonti e Calderoli. Abbiamo trovato un accordo sul fondo di solidarietà e sulla segnaletica bilingue". Traguardi comunque insufficienti per votare la fiducia perché "il voto non è un dare e ricevere". "Questo governo - prosegue Durnwalder - è stato eletto dal popolo ma a favore di Berlusconi non voteremo mai. Non lo abbiamo mai fatto, neanche nel 2008 all'inizio di questo governo". Quindi il massimo che la Svp può offrire è l'astensione.
In questo clima che resta di massima incertezza gli ultras delle due fazioni continuano a lanciarsi in pronostici ottimistici. Se da un lato il portavoce del premier, Paolo Boaniuti, promette che il 14 "i veggenti resteranno senza lavoro perché il governo avrà la fiducia al Senato e alla Camra", dall'altro il finiano Bendetto Della Vedova risponde che "Berlusconi non avrà la fiducia e quindi dovrà dimettersi".
Ecco, questa gentaglia, con nome e cognome, dovrebbe non poter più uscire di casa senza indossare la maglia con scritta "venduto" a caratteri cubitali. Dovrebbero essere espulsi a vita dalla politica, perchè chi ha fatto la mignotta una volta, la farà anche una seconda, magari a parti invertite, dal momento che una volta perduta la propria dignità, nulla ostacola una discesa ancora più profonda nell'abisso.
il 10 c.m. in Alto Adige c'è la Carfagna.....ora mi è tutto più chiaro.....I guai da pignàta i sapa a cucchijàra chi i manìja.
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Il nuovo amico di Silvio
Nursultan Nazarbayev incarica
gli scienziati di effettuare studi
che gli consentano l'immortalità
Prima ha fatto in modo che il Parlamento sancisse la possibilità di rimanere a vita presidente. Poi ha chiesto agli scienziati del suo paese di fare ricerche sulle possibilità di fermare il processo d’invecchiamento, cioè di cercare il leggendario «elisir di lunga vita». Appare ora chiaro il progetto politico del presidente del Kazakistan Nursultan Nazarbaiev: tenere il potere e tenerlo molto, molto a lungo.
Nazarbaiev ha 70 anni, un’età in cui gli uomini di potere cominciano a vedere la fine della loro parabola. A mollare l’osso, tuttavia, non ci pensa nemmeno. Quest’anno il Parlamento, completamente controllato dal suo partito, l’ha nominato Elbassy (Padre della Nazione), una carica che gli è stata cucita addosso per permettergli di avere voce politica in capitolo anche quando non sarà più presidente. Tuttavia, questo non gli basta. Un uomo come lui, che con i soldi del petrolio e del gas ha messo il suo paese al centro del grande gioco euroasiatico, che ha portato i leader mondiali in Kazakistan nel recente summit Osce, che ha addirittura fondato una città, la futuribile Astana, non può accontentarsi di fare il pensionato.
Ci ha pensato quindi ancora il Parlamento, che ha eliminato il limite di mandati come capo dello stato. Di conseguenza se vorrà, potrà essere rieletto a vita. Una vita che, qualora i suoi scienziati siano particolarmente ispirati, potrebbe essere molto più lunga di quanto non sperino i suoi oppositori che lo descrivono come un tiranno liberticida. Nazarbaiev infatti ha tenuto oggi un discorso inaugurando una nuova università - chiamata, neanche a dirlo, Nazarbaiev University - e ha chiesto che gli studiosi del Centro per la scienza della vita si pongano come priorità una ricerca per produrre artificialmente tessuti umani che servano per ringiovanire il corpo. Difficile sbagliarsi se si dice che il presidente kazako, mentre lanciava questi ordini, aveva in mente un corpo in particolare: il suo. Secondo gli analisti, il leader kazako potrebbe avere davanti almeno un altro decennio di potere, da sommarsi agli oltre 20 già trascorsi a capo del Kazakistan. Tuttavia, avrà pensato Nazarbaiev: perché accontentarsi?In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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ma perchè vogliono a tutti i costi ottenere la fiducia?tanto comunque la camera rimarrà bloccata perchè ogni volta,per goni votazione, bisognerà fare la conta.al senato i numeri non ci sono.Si va a nuove elezioni ed il primo a guadagnarci è lui.
la dcisione sul legittimo impedimento per quando è prevista?"Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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Compravendita voti, Di Pietro si rivolge alla magistratura
Speriamo si scopra quanto hanno pagato i due IDV passati col nano. Non per altro eh, solo per adeguare all'inflazione corrente i prezzi.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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500.000
grazie silvio, ti auguro di passar a miglior vita il prima possibileOriginariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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