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A me Montezemolo sembra il più presentabile tra i post- berlusconiani
Dopotutto è un imprenditore di successo che non ha danneggiato l' italia come ha fatto berlusconi.
Ora non uscitevene con la storia della fiat e degli aiuti di stato perchè è una storia che ha radici troppo lunghe perchè si possa dare la colpa a Luchino
Non scandalizzatevi nemmeno per la sua discesa in campo, se vi leggete Dagospia - cioè l' unico sito di informazione imparziale in italia - vedrete come se ne parlava da almeno un anno e mezzo
Montezuma ha cenato (e pranzato) con tutti i poteri forti da N anni a oggi compreso, e sempre seduto a capotavola.
Ha tirato i fili della nostra economia e anche quelli della politica in molte occasioni.
E ora viene a dirci che l'Italia va male e lui vuole risollevarla?
Scherziamo? Lui è uno dei complici di questa situazione!!!
Vabè che faccia parte del sistema è ovvio. Ma allora cosa si fa, ci facciamo prendere sotto tutela definitiva dagli Stati Uniti? Non credo
Meglio Vendola di un montezemolo ad esempio? Non penso
Vabè che faccia parte del sistema è ovvio. Ma allora cosa si fa, ci facciamo prendere sotto tutela definitiva dagli Stati Uniti? Non credo
Meglio Vendola di un montezemolo ad esempio? Non penso
meglio nessuno dei due...l'Italia è stanca di scegliere sempre il "meno peggio" ,anche perchè sono talemtne immondi da rendere ardua la scelta anche utilizzando questo criterio
io direi di si' invece, meglio azzardare con una giocata alla roulette russa che non buttarsi dalla finestra senza paracadute
Non so, Vendola ha delle politiche sull' immigrazione che vanno ribrezzo e non si mette scrupoli a scendere a patti con cosche e con don verzè
Kuape: purtroppo non si può scegliere nessuno dei due, a meno di non fare un rivoluzione e far salire al potere una generazione di persone che non sa che cosa vuole
Non so, Vendola ha delle politiche sull' immigrazione che vanno ribrezzo e non si mette scrupoli a scendere a patti con cosche e con don verzè
Kuape: purtroppo non si può scegliere nessuno dei due, a meno di non fare un rivoluzione e far salire al potere una generazione di persone che non sa che cosa vuole
Tra lui e Vendola meglio lui, ma Vendola è l'ultimo del mondo, a quel punto meglio anche Bersani e Berlusconi di Vendola.
Non riesco a trovare il video in cui Benigni racconta...
In un paese ci sono 30 operai 3 statali e 1 liberale....fanno le elezioni e vince il liberale..
Le cose sono 2:
1- Le elezioni sono satete truccate
2- Gli operai non capiscono nulla
Detta da lui faceva anche ridere...perchè poi spiegava, non è che se il liberale ha la villa e i soldi allora si vota liberale perchè così ti danno la villa....E' uno schetk che vedo spesso alla Superstoria...
Originariamente Scritto da arkon86
nn è ke sta storia della palestra è tutta na kazzata?
temo..
come mai questo documento odisseo, c'era una polemica in corso che mi persa?
Gelmini a mattino 5 lo aveva apostrofato come ripetente. Bersani (secondo me erano anni che aspettava un momento del genere) pubblica il suo libretto ed invita il ministro a fare lo stesso.
"
Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
Gelmini a mattino 5 lo aveva apostrofato come ripetente. Bersani (secondo me erano anni che aspettava un momento del genere) pubblica il suo libretto ed invita il ministro a fare lo stesso.
la gelmini potrebbe anche pubblicare la ricevuta della mazzetta con la quale ha comprato la laurea volendo...
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su fini:
Fini: ''Ben Gurion un esempio per far fiorire il deserto morale e ideale''
Adnkronos 24 Novembre 2010
ROMA, 24 nov. (Adnkronos) - Il presidente della Camera alla presentazione del libro di Giancarlo Elia Valori, 'Ben Gurion e la nascita dello Stato di Israele': ''Fu vero statista perché non si limitò a governare il suo Paese avendo solo riguardo ai problemi immediati, ma a condurlo verso grandi traguardi di civiltà''
"Nella vicenda di Ben Gurion sono rintracciabili i connotati che sono propri di tutti i veri costruttori di storia. Egli fu vero statista perché non si limito' a governare il suo Paese avendo solo riguardo ai problemi immediati, ma a condurlo verso grandi traguardi di civilta' e di benessere riuscendo sempre a mobilitare le energie dell'idealita', dell'entusiasmo e della dedizione presenti nel popolo. E fu grazie a quelle energie se nacquero terre coltivabili, giardini e tante rilevanti costruzioni civili la' dove era il deserto". Lo ha affermato il presidente della Camera Gianfranco Fini, intervenendo alla presentazione del libro di Giancarlo Elia Valori 'Ben Gurion e la nascita dello Stato di Israele', editrice 'Carte scoperte - Excelsior 1881'.
"La sua testimonianza - ha detto ancora - offre quindi insegnamenti di perenne validita' anche alla politica di altri Paesi. Perche', sempre e in ogni latitudine c'e' un deserto, spesso morale e ideale, da far fiorire".
La sua biografia politica, prosegue Fini, ''offre insegnamenti notevoli. Egli seppe guidare il suo popolo, con grande decisione e fermezza, a vittorie militari che risultarono decisive per la sopravvivenza stessa dello Stato d'Israele. Ma il suo orizzonte, anche quando si era in armi, rimaneva la pace".
"Quella perseguita dal leader israeliano - ha aggiunto - era innanzi tutto la pace a cui aspira naturalmente un popolo che si trova costantemente minacciato ai propri confini. 'Misericordia e pace - disse Ben Gurion citando il Libro dei Salmi - camminano insieme. Giustizia e pace si uniscono in un abbraccio. Una nazione che non protegga attivamente la propria sovranita', la propria sicurezza, i propri diritti non potra' certo conservarli a lungo'".
Temi ripresi anche da altri oratori intervenuti al dibattito. Di Gurion come "punto di riferimento per tutti, soprattutto in quella straordinaria e tormentata regione del mondo che e' il Medio Oriente" ha parlato l'ex ministro degli Esteri Lamberto Dini, mentre un altro ex titolare della Farnesina, Gianni De Michelis, ha ammonito che "tocca agli europei offrire l'ancora di sicurezza allo Stato di Israele nel momento in cui scegliera' la direzione della pace".
Una priorita', ha concluso il deputato di Futuro e liberta' Alessandro Ruben, perche' "la mancanza della pace potrebbe essere come una baco che potrebbe mangiare tutta la mela", rappresentata dal benessere e dalla prosperita' raggiunta da quello Stato di Israele voluto da Gurion.
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