CONFERME - Gli altri interventi confluiti nella legge di stabilità restano confermati. Un miliardo e mezzo di euro per gli ammortizzatori sociali in deroga (al netto dei fondi delle Regioni e dei residui del 2010), 800 milioni per la detassazione degli straordinari (aliquota secca del 10% per i redditi fino a 40 mila euro), un miliardo per l'Università (di cui 800 milioni per il Fondo ordinario e 100 per le borse di studio), 750 milioni per le missioni di pace all'estero, che saranno coperte solo per i primi sei mesi 2011. Nel maxiemendamento, come annunciato, ci sono le risorse per allentare un po' il Patto di Stabilità interno per Comuni (485 milioni, più quasi 300 per la mancata copertura Ici) e Regioni (400 milioni di euro per il trasporto pubblico locale), e altri 800 milioni di euro dal Fondo di Palazzo Chigi che andranno a coprire una lunga serie di interventi. Ci sono 245 milioni di euro per le scuole paritarie, 100 milioni di euro per finanziare il 5 per mille della dichiarazione Irpef al volontariato, 103 milioni di euro per i libri scolastici gratuiti, e 275 milioni di euro che serviranno per la partecipazione dell'Italia a banche e fondi internazionali, ma anche per i Comuni che stabilizzano i lavoratori socialmente utili.
MALUMORE - Nell'opposizione, ma anche nella maggioranza, resta invece parecchio malumore per il rinvio ad un altro decreto, da varare entro la fine dell'anno, per la proroga delle detrazioni Irpef del 55% sulle ristrutturazioni per il miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici. «La spaccatura della maggioranza è insanabile: ci avviamo verso la conclusione dell'esame parlamentare dell'ultima Finanziaria del governo Berlusconi» commenta il capogruppo Pd in commissione Bilancio, Pierpaolo Baretta.
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