Italiani: egli risorse a Natale

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  • odisseo
    Bodyweb Senior
    • Oct 2008
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    Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
    Solo per dire che ho goduto come un pig mentre Urso umiliava Bondi per tutta la durata del programma dalla gruber.
    non l'ho visto,provvederò
    "
    Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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    • VINICIUS
      Lo Sbloccafemmine
      • Jun 2005
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      • Sicilia
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      Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
      Solo per dire che ho goduto come un pig mentre Urso umiliava Bondi per tutta la durata del programma dalla gruber.
      E hai visto stasera a ballarò la magrissima figura della brambilla?
      Ciao.

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      • straccio_revenge
        Bodyweb Advanced
        • Jan 2008
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        Originariamente Scritto da _Jamez_ Visualizza Messaggio
        l premier straripa nei tg
        mille minuti in nove mesi


        Come l'intera opposizione. I dati Vidierre: Bersani presente solo un terzo rispetto al capo del governo. Solo a settembre Berlusconi ha parlato per tre ore e sei minuti, di cui due ore e 29 da Fede. Per Fini solo spiccioli sulla Rai

        Un applauso al giornalismo libero...di leccare
        questo è l'ultimo rapporto agcom, val la pena farsi qualche risata:

        | AGCOM | Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

        pdf diretto: http://www.agcom.it/Default.aspx?mes...ent&DocID=4845

        in attesa dei dati di settembre sicuramente più equilibrati
        Originariamente Scritto da leonardoS
        dio santo, ma che cavolo ci sei venuto a fare in sto forum?
        Originariamente Scritto da Dropkick
        ho digitato pumping iron so google e mi è uscito il diario di gandhi e da lì ho deciso di approfondire

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        • ma_75
          Super Moderator
          • Sep 2006
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          Mi sa che stavolta la premiata coppia comica Feltri-Sallusti è stata colta con le mani nel sacco

          Minacce a Marcegaglia
          perquisita sede del Giornale


          MILANO - Sono in corso alcune perquisizioni nella sede de 'Il Giornale' e nelle abitazioni di alcuni giornalisti del quotidiano milanese. A quanto si è appreso i provvedimenti sono stati disposti dalla Procura di Napoli nell'ambito di una inchiesta su presunte minacce, attraverso la raccolta di un dossier, nei confronti del presidente della Confindustria, Emma Marcegaglia, dopo che l'imprenditrice aveva formulato critiche nei confronti del Governo in alcune sue dichiarazioni.

          I sono stati emessi dai pm Vincenzo Piscitelli e Henry John Woodcock e vistati dal procuratore Giovandomenico Lepore. L'ipotesi di reato formulata dai magistrati è di concorso in violenza privata. L'indagine sarebbe scaturita da alcune intercettazioni disposte nell'ambito di una diversa inchiesta condotta dai magistrati partenopei. Dalle conversazioni e da un sms sarebbe emersa la presunta intenzione di una campagna di stampa nei confronti della Marcegaglia.
          In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
          ma_75@bodyweb.com

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          • odisseo
            Bodyweb Senior
            • Oct 2008
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            se,come immagino,i magistrati non caveranno un ragno dal buco,diventeranno i paladini dell'informazione
            "
            Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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            • ma_75
              Super Moderator
              • Sep 2006
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              Stavolta li inchiappettano per bene. Toccate Fini, toccate Boffo, toccate la magistratura, ma non confindustria

              Minacce alla Marcegaglia, perquisita
              la sede del quotidiano «Il Giornale»


              Indagati il direttore Sallusti e Porro. L'accusa: «Concorso in violenza privata» attraverso la raccolta di un dossier

              provvedimenti sono stati disposti dalla procura di Napoli
              Minacce alla Marcegaglia, perquisita
              la sede del quotidiano «Il Giornale»
              Indagati il direttore Sallusti e Porro. L'accusa: «Concorso in violenza privata» attraverso la raccolta di un dossier
              Emma Marcegaglia (Imago) MILANO - Il direttore del quotidiano Il Giornale Alessandro Sallusti e il vicedirettore Nicola Porro sono i due giornalisti indagati nell'ambito dell'inchiesta della procura di Napoli sulle presunte minacce alla presidente della Confindustria Emma Marcegaglia. L'ipotesi formulata dai pm è di concorso in violenza privata (art. 610 del codice penale). Giovedì mattina la sede de «Il Giornale» e le abitazioni dei due giornalisti sono state perquisite. I provvedimenti sono stati disposti dalla procura di Napoli. Emma Marcegaglia, come si ricorderà, aveva formulato critiche nei confronti del Governo in alcune sue dichiarazioni.
              LA PERQUISIZIONE - I decreti di perquisizione, eseguiti dai carabinieri, sono stati emessi dai pm Vincenzo Piscitelli e Henry John Woodcock e vistati dal procuratore Giovandomenico Lepore. Le perquisizioni in corso nella sede del quotidiano sono eseguite dal Noe, il Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri. Al momento i carabinieri si trovano nell'ufficio del Direttore. È presente anche un perito nominato dall'autorità giudiziaria. Il procuratore capo Giandomenico Lepore ha definito il decreto di perquisizione «urgente e necessario»: «Per caso ci siamo imbattuti in questa inchiesta, stavamo indagando su altro - dice -. Nel controllare un numero di telefono ci siamo resi conto che i colloqui tra i giornalisti del Giornale Alessandro Sallustri e Nicola Porro con il segretario del presidente di Confidustria Emma Marcegaglia erano tesi a far cambiare atteggiamento al presidente degli industriali che aveva rilasciato dichiarazioni dure contro il Governo». Il numero uno della Procura di Napoli ha quindi chiarito che sono stati «approfonditi alcuni elementi» e poi che sono stati «cercati riscontri». Quindi, conclude Lepore: «Le perquisizioni sono tese a cercare il dossier che si brandiva contro Marcegaglia: sono state svolte nel massimo rispetto delle regole, abbiamo inviato anche due tecnici informatici per evitare involontarie alterazioni dei dati per non rovinare i computer: il reato ipotizzato è violenza privata».
              L'INDAGINE - La presunta minaccia della preparazione di un dossier contro Emma Marcecaglia, alla base del decreto di perquisizione eseguito giovedì nella sede de «Il Giornale», sarebbe avvenuta in seguito all'intervista rilasciata il 15 settembre scorso al Corriere della Sera dalla presidente degli industriali nella quale si esprimevano critiche al governo, con accenni ai conflitti personali (che «non aiutano la crescita») e alla campagna di stampa nei confronti di Fini. Un elemento di rilievo secondo i magistrati è rappresentato dal sms inviato il 16 settembre da Porro a Rinaldo Arpisella, responsabile dei rapporti con la stampa della Marcecaglia: «Ciao Rinaldo domani super pezzo giudiziario sugli affari della family Marcecaglia». Nella successiva telefonata, pochi minuti dopo, intercorsa tra i due, il giornalista afferma «...adesso ci divertiamo per venti giorni romperemo il ***** alla Marcecaglia come pochi al mondo!» aggiungendo che non si trattava di uno scherzo e di aver «spostato i segugi da Montecarlo a Mantova» con riferimento - spiegano i pm - alla città centro di riferimento degli interessi economici e familiari del presidente di Confindustria. Gli inquirenti registrano poi una telefonata tra Arpisella e un responsabile delle relazioni esterne di Mediaset con la richiesta di un intervento di Confalonieri. In un colloquio successivo, il responsabile Mediaset parla dell'avvenuto intervento del presidente di Mediaset presso Il Giornale e del fatto che la Marcecaglia lo aveva poi ringraziato. Nel decreto viene poi riportato un passaggio di un'altra telefonata, del 22 settembre, tra Porro e Arpisella in cui il giornalista afferma: «...dobbiamo trovare un accordo perché se no non si finisce più qui... la signora se vuole gestire i rapporti con noi deve saper gestire... quello che cercavo di dirti è che dobbiamo cercare di capire come disinnescare in maniera reciprocamente vantaggiosa, vantaggiosa nel senso diciamo delle notizie delle informazioni della collaborazione no...».

              FELTRI - «Non abbiamo mai avuto problemi con Emma Marcegaglia, nemmeno quando lei dichiarò che su Fini e sulla casa di Montecarlo stavamo esagerando». Così il direttore editoriale del Giornale Vittorio Feltri ai microfoni di Cnrmedia. «Io personalmente - continua Feltri - sono amico della signora Marcegaglia, ricordo che due settimane fa dichiarò che avremmo dovuto smettere di occuparci delle questioni immobiliari del Presidente della Camera e in quella circostanza le rispondemmo a tono sul giornale. Ma questo - aggiunge Feltri - rientra nella polemica che accompagna qualsiasi iniziativa giornalistica. Siamo ben contenti che vengano a fare perquisizioni, così si renderanno conto che non abbiamo legami con nessuno», ha concluso il direttore editoriale del Giornale.
              In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
              ma_75@bodyweb.com

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              • TheSandman
                Ex Presidente
                • Jun 2008
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                Purtroppo Mauro Woodckock sta alla magistratura come Belpietro e Feltri al giornalismo: quasi tutti i suoi procedimenti vengono archiviati e francamente molto spesso si muove senza avere nulla in mano (non so in questo caso se sia così, non ho seguito la vicenda francamente...)


                Tessera N° 6

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                • ikuape86
                  L' oristanese pizzaiolo
                  • Feb 2005
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                  • Oristano
                  • Send PM

                  la marcegaglia è della stessa pasta (marcia) di cui sono fatti sallusti e feltri

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                  • ma_75
                    Super Moderator
                    • Sep 2006
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                    “Spostiamo i segugi da Montecarlo a Mantova”
                    Marcegaglia: “Mi sono sentita minacciata”
                    Il presidente di Confindustria in un'intervista al Corriere critica l'operato del Governo. Il giorno dopo dal Giornale partono le telefonate all'addetto stampa: "Adesso ci divertiamo per venti giorni romperemo il ***** alla Marcegaglia come pochi al mondo".
                    “Abbiamo spostato i segugi da Montecarlo a Mantova”. E’ uno dei passaggi della conversazione tra Nicola Porro, vicedirettore de Il Giornale, e Rinaldo Apisella, responsabile dei rapporti con la stampa della Marcegaglia. La telefonata è stata intercettata dagli inquirenti che hanno iscritto nel registro degli indagati per violenza privata Alessandro Sallusti e Nicola Porro, disponendo le perquisizioni delle redazioni di Milano e Roma e le abitazioni dei due giornalisti a cui è attribuita la volontà di preparare un dossier contro Emma Marcegaglia.

                    Il numero uno di Confindustria ha riferito ai pm di essersi “sentita minacciata”. Gli inquirenti hanno ricostruito l’accaduto attraverso intercettazioni e messaggio sms inviati in particolar modo da Porro. Uno, inviato il 16 settembre a Rinaldo Arpisella, in cui Porro scrive: “Ciao Rinaldo domani super pezzo giudiziario sugli affari della family Marcegaglia”. Al messaggio è seguita una lunga telefonata da parte del vicedirettore che, secondo i pm, rispecchia il clima di quei giorni: in cui Il Giornale pubblicava articoli sulla vicenda Montecarlo legata al presidente della Camera, Gianfranco Fini. Diceva Porro: “Adesso ci divertiamo per venti giorni romperemo il ***** alla Marcecaglia come pochi al mondo!”. Aggiungendo che non si trattava di uno scherzo e di aver “spostato i segugi da Montecarlo a Mantova”, centro di riferimento degli interessi economici e familiari del presidente di Confindustria. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Vincenzo Piscitelli e John Woodcock, l’attenzione dei giornalisti del quotidiano di via ***** sarebbe stata scatenata da un’intervista rilasciata da Marcegaglia al Corriere della Sera il 15 settembre, in cui esprimeva opinioni critiche nei confronti del governo guidato da Silvio Berlusconi. “La maggioranza non c’è più”, titolò il Corriere.

                    Di fronte a quelle che, secondo i pm, si configurano come minacce, Arpisella cerca di intervenire per fermare la pubblicazione sul quotidiano di proprietà di Paolo Berlusconi, fratello del premier; lo fa chiamando a un responsabile delle relazioni esterne di Mediaset chiedendo un intervento diretto di Fedele Confalonieri, membro del cda del Giornale. Gli inquirenti registrano anche queste telefonate. Oltre a quelle di Porro ad Arpisella, che proseguono. Una il 22 settembre: “Dobbiamo trovare un accordo perché se no non si finisce più, qui…la signora se vuole gestire i rapporti con noi deve saper gestire”. Specifica: “Quello che cercavo di dirti è che dobbiamo cercare di capire come disinnescare in maniera reciprocamente vantaggiosa, vantaggiosa nel senso diciamo delle notizie delle informazioni della collaborazione no”.

                    Rilevante un altro passaggio della telefonata in cui Porro rimprovera ad Arpisella di aver nominato Gianni Riotta direttore de IlSole24Ore, quotidiano di Confindustria. E Arpisella ribatte: “Guarda che quella è stata concordata, c’è il benestare di Berlusconi e di Letta su quella di Riotta forse tu non lo sai ma è così”.

                    Nel decreto di perquisizione è stato riportata anche la testimonianza della stessa Marcegaglia. “Dopo il racconto che Arpisella mi fece, ho sicuramente l’ercepito l’avvertimento di Porro come un rischio reale e concreto per la mia persona e per la mia immagine, tanto reale e concreto che effettivamente ci mettemmo, anzi mi misi personalmente, in contatto con Confalonieri. Il Giornale e il suo giornalista hanno dunque tentato di costringermi a cambiare il mio atteggiamento nei confronti del giornale stesso, concedendo interviste che, per la verità, io sul Giornale non avevo fatto. Non mi era mai capitata una cosa simile, e cioè non mi era mai capitato che un quotidiano ovvero qualsivoglia altro giornale tentasse di coartare la mia volontà con queste modalità per ottenere una intervista ovvero in conseguenza di dichiarazioni da me precedentemente rilasciate”.

                    Scrivono gli inquirenti che, in base a questi elementi, “vi è fondato motivo di ritenere che presso gli uffici del Giornale in uso ai predetti e/o presso le rispettive abitazioni degli stessi possano trovarsi atti giudiziari, documenti, informative di polizia giudiziaria e quant’altro idoneo a costituire il preannunciato dossier sugli affari della famiglia Marcegaglia, sia in formato cartaceo che su supporto informatico”.

                    Le perquisizioni sono scattate stamani all’alba su mandato del procuratore di Napoli, Giandomenico Lepore. Il direttore Sallusti ha annunciato che querelerà Lepore per diffamazione con grave danno alla propria reputazione e immagine, in merito alla dichiarazioni rilasciate dal magistrato al sito del Corriere della Sera. “Nel controllare un numero di telefono – ha detto Lepore – ci siamo resi conto che i colloqui tra i giornalisti del Giornale Alessandro Sallusti e Nicola Porro con il segretario del presidente degli industriali erano tesi a fare cambiare atteggiamento al presidente degli industriali che aveva rilasciato dichiarazioni dure contro il governo”. Ma Sallusti si difende: “Non ho mai fatto o ricevuto alcuna telefonata, messaggio o e-mail sull’argomento in questione, non ho mai parlato in vita mia con il presidente Marcegaglia, con il suo assistente Rinaldo Arpisella, del quale ho appreso solo oggi l’esistenza, né con persone riconducibili allo staff del presidente di Confindustria”.
                    In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                    ma_75@bodyweb.com

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                    • gorgone
                      for a while
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                      • 6246
                      • 832
                      • 835
                      • nel cuore di chi è nel mio cuore
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                      • odisseo
                        Bodyweb Senior
                        • Oct 2008
                        • 4878
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                        Sallusti querela Lepore. In una nota il direttore del Giornale ha fatto sapere di aver dato mandato di querelare il procuratore di Napoli per diffamazione con grave danno alla propria reputazione e immagine. "Non ho mai fatto - dice Sallusti - o ricevuto alcuna telefonata, messaggio o e-mail sull'argomento in questione, non ho mai parlato in vita mia con il presidente Marcegaglia, con il suo assistente Rinaldo Arpisella, del quale ho appreso solo oggi l'esistenza, né con persone riconducibili allo staff del presidente di Confindustria".

                        Sallusti: "Woodcock si è mosso dopo mio articolo". "In un capo d'accusa mi viene contestato l'articolo del 16 settembre nel quale ho scritto che i pm spiano le nostre telefonate - spiega il direttore de Il Giornale in conferenza stampa nel pomeriggio -. Io ho delle fonti e ho scritto che al Giornale sapevamo di essere sotto inchiesta. Questo ha fatto muovere Woodcock, che ha mosso più di venti carabinieri spendendo così soldi dei contribuenti".

                        Sallusti: "Non hanno trovato nulla". "Una violenza che non si riserva neanche ai criminali comuni - attacca ancora Sallusti parlando delle perquisizioni -. C'era il mandato anche per le perquisizioni personali. Come se eventuali dossier li tenessimo nelle mutande". "Hanno perquisito con molta accuratezza gli uffici miei e di Porro - prosegue Sallusti -. Non hanno trovato nulla, ma hanno letto tutta la mia corrispondenza privata e l'attività del giornale. Sono stati copiati tutti i dati dove ci sono informazioni sensibili sulla mia vita personale".

                        Porro: "Solo frasi scherzose". Solo "frasi scherzose" quelle pronunciate nella telefonata intercorsa 3 tra il vicedirettore del Giornale, Nicola Porro, e Rinaldo Arpisella, responsabile dei rapporti con la stampa di Emma Marcegaglia. Lo sostiene lo stesso Porro in conferenza stampa. "Vorrei che sui siti venisse pubblicato l'audio - aggiunge il vicedirettore de Il Giornale -. Ci prendevamo in giro vicendevolmente". ''Tutte le frasi che avete letto sono vere - spiega Porro -. Perché con Rinaldo Arpisella avevo un rapporto normale, dialettico e amichevole. Come tutti quelli che si occupano di economia, negli ultimi 10 anni l'ho sentito più volte al mese. Con lui ho dimestichezza nel parlare, nel fare battute, ma non nel minacciare''.

                        Feltri: "Confalonieri mi chiamò...". In conferenza stampa interviene anche il direttore editoriale de Il
                        Giornale
                        , Vittorio Feltri. Confermando un interessamento, il 16 settembre mattina, da parte di Fedele Confalonieri. Ai pm Emma Marcegaglia ha raccontato di aver chiamato personalmente il presidente di Mediaset perché intervenisse presso Il Giornale. Feltri oggi spiega che Confalonieri voleva sapere se corrispondeva al vero la preoccupazione del presidente di Confindustria su un'inchiesta nei suoi confronti da parte del quotidiano per una '''campagna a tappeto". "Io - ha spiegato Feltri - non ne sapevo nulla. Sallusti mi aveva riferito dello scherzo fatto da Porro ad Arpisella. Ho pensato 'ma che pirla Porro che si diverte a fare queste cose'. A Confalonieri ho detto che il Giornale non voleva fare nulla contro la Marcegaglia. Lui non ha esercitato pressioni, la sua telefonata era volta solo ad avere informazioni".

                        Feltri: "Marcegaglia ha rotto i...". "La Marcegaglia - conclude Feltri con tono scherzoso - parla ogni due minuti alla televisione e ci ha fatto venire il latte alle ginocchia. Anzi, se permettete, ci ha anche rotto i coglioni. Quando ero direttore non me ne fregava niente di intervistarla. E penso di interpretare il pensiero di Sallusti e cioè che anche a lui non interessa una sua intervista".

                        I pm: "Diritto di critica, non di coartare". Nelle motivazioni del decreto di perquisizione, i magistrati della Procura napoletana riprendono le riflessioni fatte dalla Marcegaglia nella sua testimonianza. Per dire che il diritto di critica da parte della stampa è fuori discussione, ma il giornalista non può utilizzare i propri scritti "per coartare la volontà altrui". Perché in questo caso si configura il reato di violenza privata.

                        Il Cdr del Giornale: "Vale principio d'innocenza". "Questa operazione arriva in un clima di veleno e fango che sono stati sparsi sul nostro giornale per alcune inchieste scomode documentate dalla prima all'ultima pagina" dice Felice Manti, componente del Cdr del Giornale che "si batterà perché la verità venga fuori. Per i colleghi vale il principio di innocenza e solo la magistratura potrà chiarire se c'è stato un dossier o meno".

                        Siddi (Fnsi): "Che non sia controllo preventivo". "Grave inquietudine per quanto sta accadendo - dice il segretario nazionale della Federazione nazionale della Stampa, Franco Siddi - Pur nel rispetto del lavoro dei magistrati, non vorremmo che gli interventi in atto assumessero i caratteri del controllo preventivo sulla stampa".

                        Perina: "Ora Pdl rifletta". "Anziché scagliarsi pregiudizialmente contro la magistratura, sarebbe bene se qualcuno nel Pdl riflettesse - dichiara il direttore del Secolo d'Italia e parlamentare di Fli -. Quel che oggi è ipotizzato contro la Marcegaglia il Giornale lo ha già fatto nei confronti di Boffo e di Fini".

                        Epifani: Abnorme". "Apprendo questa cosa con grande stupore: mi sembra una cosa abnorme" dichiara il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani. "Mi auguro che l'inchiesta faccia chiarezza".

                        Ironia Cicchitto: "Procura contribuisce a libertà di stampa". "La Procura di Napoli sta dando il suo contributo alla libertà di stampa perquisendo Il Giornale e alcuni giornalisti" dice il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto. "Siamo molto curiosi di vedere le reazioni di coloro che sono mobilitati per il disegno di legge sulle intercettazioni. Siamo ancor più curiosi di capire le ragioni e le conseguenze di una iniziativa che ha aspetti devastanti".

                        Gasparri: "Si faccia sentire chi difende libertà di stampa". ''Leggo esterrefatto le notizie che
                        riguardano la perquisizione nella sede del Giornale - dichiara il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri - Mi auguro che chi dice di difendere la libertà dell'informazione faccia sentire forte la sua voce''.

                        Giulietti: "Fabbrica dei veleni è altrove". "Non ci sono mai piaciute le perquisizioni nelle sedi dei giornali e per questo non ci è piaciuta neppure quella ordinata nella sede del Giornale", afferma in una nota Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo 21. "Se davvero si vogliono mettere le mani sulla fabbrica dei veleni le perquizioni andrebbero disposte altrove, anche a costo di disturbare logge e servizi deviati".

                        Dossier Marcegaglia, perquisito "Il Giornale" Indagati Sallusti e Porro: violenza privata - Repubblica.it
                        "
                        Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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                        • Leonida
                          Filosofo del *****
                          • Nov 2006
                          • 12672
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                          • Send PM

                          mi piace che abbiano tentato di pestare i piedi al padronato. significa che hanno finito le idee. è da folli.
                          Originariamente Scritto da gorgone
                          è plotino la chiave universale per le vagine
                          Originariamente Scritto da gorgone
                          secondo me sono pazzi.

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                          • ma_75
                            Super Moderator
                            • Sep 2006
                            • 52669
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                            • 775
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                            Non capisco cosa c'entri Il Giornale con la libertà di stampa. E' la perquisizione della sede di una assciazione a delinquere, mica di un organo di stampa
                            In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                            ma_75@bodyweb.com

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                            • odisseo
                              Bodyweb Senior
                              • Oct 2008
                              • 4878
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                              i magistrati non hanno niente in mano,quelle intercettazioni non sono prove,se non hanno trovato niente...sono c***i
                              "
                              Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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                              • TheSandman
                                Ex Presidente
                                • Jun 2008
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                                Originariamente Scritto da odisseo Visualizza Messaggio
                                i magistrati non hanno niente in mano,quelle intercettazioni non sono prove,se non hanno trovato niente...sono c***i
                                leggi il mio messaggio poco sopra

                                Woodcock sta alla magistratura come Feltri e co. stanno al giornalismo: si sono trovati


                                Tessera N° 6

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