Italiani: egli risorse a Natale
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Il Ministro Poeta per i Beni Culturali Sandro Bondi ha decretato per legge la presunta colpevolezza per violazione del copyright per chiunque compri un cellulare, un computer, un lettore Mp3, un decoder e persino una memoria o hard disk integrato in un apparecchio multimediale audio e video portatile. Di conseguenza, a titolo di risarcimento per il presunto reato di duplicazione abusiva, ogni riproduttore subirà un aumento di prezzo che finirà alla Siae. Lo stesso meccanismo che ha fruttato alla Siae 70 milioni di euro applicato a cd e dvd, ora le permetterà di incassare 300 milioni. L'italiano viene considerato pirata e delinquente a prescindere e, quindi, deve pagare in anticipo una sanzione sotto forma di sovracosto definito "equo compenso". Il cittadino paga in anun balzello che affossa, ancora una volta, la diffusione della tecnologia in Italia. Chi c'è dietro la Siae, una società a suo tempo commissariata? Di certo non gli artisti che la considerano una palla al piede.
da beppegrillo.it"Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza MessaggioNo ma dico scherziamo?
Non credo che il giornalismo in questo paese possa toccare punti più bassi.
Lo dicevo anche io, pensando a Feltri.
E poi ho avuto MinzoliniIn un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioLo dicevo anche io, pensando a Feltri.
E poi ho avuto Minzolini
"in Rai non sposterò neanche una pianta" (indovinare chi l'ha detto, è difficilissimo)B & B with a little weed
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Originariamente Scritto da odisseo Visualizza MessaggioIl Ministro Poeta per i Beni Culturali Sandro Bondi ha decretato per legge la presunta colpevolezza per violazione del copyright per chiunque compri un cellulare, un computer, un lettore Mp3, un decoder e persino una memoria o hard disk integrato in un apparecchio multimediale audio e video portatile. Di conseguenza, a titolo di risarcimento per il presunto reato di duplicazione abusiva, ogni riproduttore subirà un aumento di prezzo che finirà alla Siae. Lo stesso meccanismo che ha fruttato alla Siae 70 milioni di euro applicato a cd e dvd, ora le permetterà di incassare 300 milioni. L'italiano viene considerato pirata e delinquente a prescindere e, quindi, deve pagare in anticipo una sanzione sotto forma di sovracosto definito "equo compenso". Il cittadino paga in anun balzello che affossa, ancora una volta, la diffusione della tecnologia in Italia. Chi c'è dietro la Siae, una società a suo tempo commissariata? Di certo non gli artisti che la considerano una palla al piede.
da beppegrillo.it
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Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio"in Rai non sposterò neanche una pianta" (indovinare chi l'ha detto, è difficilissimo)In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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È domenica, il 4 aprile 1993. Alle 18, riunione cruciale a villa San Martino di Arcore. Presenti, Silvio Berlusconi, Bettino Craxi e il consulente politico di Marcello Dell’Utri, Ezio Cartotto (che la racconterà).
Craxi ha già dieci avvisi di garanzia sul groppone e non è più segretario del Psi. Prende la parola: «Bisogna trovare un’etichetta, un nome nuovo, un simbolo, un qualcosa che possa unire gli elettori moderati che un tempo votavano per il pentapartito». Lunga pausa. Poi guarda Silvio negli occhi: «Con l’arma che tu hai in mano delle televisioni, attraverso le quali puoi fare una propaganda martellante...Ti basterà organizzare un’etichetta, un contenitore. Hai uomini sul territorio in tutta Italia, puoi riuscire a recuperare quella parte di elettorato che è sconvolto, confuso, ma anche deciso a non farsi governare dai comunisti. E salvare il salvabil...
Ci credo che organizzano festeggiamenti in onore del sepolto ladrone.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioÈ domenica, il 4 aprile 1993. Alle 18, riunione cruciale a villa San Martino di Arcore. Presenti, Silvio Berlusconi, Bettino Craxi e il consulente politico di Marcello Dell’Utri, Ezio Cartotto (che la racconterà).
Craxi ha già dieci avvisi di garanzia sul groppone e non è più segretario del Psi. Prende la parola: «Bisogna trovare un’etichetta, un nome nuovo, un simbolo, un qualcosa che possa unire gli elettori moderati che un tempo votavano per il pentapartito». Lunga pausa. Poi guarda Silvio negli occhi: «Con l’arma che tu hai in mano delle televisioni, attraverso le quali puoi fare una propaganda martellante...Ti basterà organizzare un’etichetta, un contenitore. Hai uomini sul territorio in tutta Italia, puoi riuscire a recuperare quella parte di elettorato che è sconvolto, confuso, ma anche deciso a non farsi governare dai comunisti. E salvare il salvabil...
Ci credo che organizzano festeggiamenti in onore del sepolto ladrone.
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Originariamente Scritto da odisseo Visualizza MessaggioIl Ministro Poeta per i Beni Culturali Sandro Bondi ha decretato per legge la presunta colpevolezza per violazione del copyright per chiunque compri un cellulare, un computer, un lettore Mp3, un decoder e persino una memoria o hard disk integrato in un apparecchio multimediale audio e video portatile. Di conseguenza, a titolo di risarcimento per il presunto reato di duplicazione abusiva, ogni riproduttore subirà un aumento di prezzo che finirà alla Siae. Lo stesso meccanismo che ha fruttato alla Siae 70 milioni di euro applicato a cd e dvd, ora le permetterà di incassare 300 milioni. L'italiano viene considerato pirata e delinquente a prescindere e, quindi, deve pagare in anticipo una sanzione sotto forma di sovracosto definito "equo compenso". Il cittadino paga in anun balzello che affossa, ancora una volta, la diffusione della tecnologia in Italia. Chi c'è dietro la Siae, una società a suo tempo commissariata? Di certo non gli artisti che la considerano una palla al piede.
da beppegrillo.it
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Napolitano: Su Craxi durezza senza uguali
«L'onorevole Craxi, dimessosi da segretario del PSI, fu investito da molteplici contestazioni di reato. Senza mettere in questione l'esito dei procedimenti che lo riguardarono, è un fatto che il peso della responsabilità per i fenomeni degenerativi ammessi e denunciati in termini generali e politici dal leader socialista era caduto con durezza senza eguali sulla sua persona». «È stato parte di quel cammino - spiega il Capo dello Stato - l'esplodere della crisi del sistema dei partiti che aveva retto fino ai primi anni '90 lo svolgimento della dialettica politica e di governo nel quadro della Costituzione. E ne è stato parte il susseguirsi, in un drammatico biennio, di indagini giudiziarie e di processi, che condussero, tra l'altro, all'incriminazione e ad una duplice condanna definitiva in sede penale dell'onorevole Bettino Craxi, già Presidente del Consiglio dal 1983 al 1987. Fino all'epilogo, il cui ricordo è ancora motivo di turbamento, della malattia e della morte in solitudine, lontano dall'Italia, dell'ex Presidente del Consiglio, dopo che egli decise di lasciare il paese mentre erano ancora in pieno svolgimento i procedimenti giudiziari nei suoi confronti. Si è trattato, credo di dover dire, di aspetti tragici della storia politica e istituzionale della nostra Repubblica, che impongono ricostruzioni non sommarie e unilaterali di almeno un quindicennio di vita pubblica italiana. Non può dunque venir sacrificata al solo discorso sulle responsabilità dell'onorevole Craxi sanzionate per via giudiziaria la considerazione complessiva della sua figura di leader politico - conclude Napolitano -, e di uomo di governo impegnato nella guida dell'Esecutivo e nella rappresentanza dell'Italia sul terreno delle relazioni internazionali. Il nostro Stato democratico non può consentirsi distorsioni e rimozioni del genere...».In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioSenza mettere in questione l'esito dei procedimenti che lo riguardaronoOriginariamente Scritto da gorgoneè plotino la chiave universale per le vagineOriginariamente Scritto da gorgonesecondo me sono pazzi.
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Quando un presidente della repubblica, per quanto indegno del ruolo che ricopre, si lascia andare a dichiarazioni del genere, quando un ladro e un bancarottiere dello stato diviene eroe nazionale, viene da chiedersi se non siamo alla liquidazione di fatto di questo paese.
La durezza non è quella che si abbattè su Craxi, che non fece un solo giorno di galera pur avendo rubato miliardi e futuro a generazioni intere di italiani. La durezza della vita è quella di chi deve lavorare per 40 anni per colmare il debito pubblico che il grande leader socialista ha procurato. La durezza dell'esistenza è quella di chi deve costruirsi il proprio futuro senza gli appoggi e le camarille che facevano la fortuna dei socialisti. La durezza della quotidianità è quella di chi non ha mai piegato i propri ideali alla convenienza, quando dirsi socialisti era la parola magica che apriva ogni porta.
Ma questo allo stalinista Napolitano, all'uomo che si beava dei carri armati sovietici e brindava col sangue dei giovani di Budapest non interessa. A lui parole come ideali, onore, lealtà non dicono nulla: egli va solo dove soffia più forte il vento del potere, rotto a qualunque compromesso.
E con la parabola di Craxi appare ancora una volta il refrain della nostra storia. Roma è una *******, che chiunque può comprare, a patto di avere denaro sufficiente.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioQuando un presidente della repubblica, per quanto indegno del ruolo che ricopre, si lascia andare a dichiarazioni del genere, quando un ladro e un bancarottiere dello stato diviene eroe nazionale, viene da chiedersi se non siamo alla liquidazione di fatto di questo paese.
La durezza non è quella che si abbattè su Craxi, che non fece un solo giorno di galera pur avendo rubato miliardi e futuro a generazioni intere di italiani. La durezza della vita è quella di chi deve lavorare per 40 anni per colmare il debito pubblico che il grande leader socialista ha procurato. La durezza dell'esistenza è quella di chi deve costruirsi il proprio futuro senza gli appoggi e le camarille che facevano la fortuna dei socialisti. La durezza della quotidianità è quella di chi non ha mai piegato i propri ideali alla convenienza, quando dirsi socialisti era la parola magica che apriva ogni porta.
Ma questo allo stalinista Napolitano, all'uomo che si beava dei carri armati sovietici e brindava col sangue dei giovani di Budapest non interessa. A lui parole come ideali, onore, lealtà non dicono nulla: egli va solo dove soffia più forte il vento del potere, rotto a qualunque compromesso.
E con la parabola di Craxi appare ancora una volta il refrain della nostra storia. Roma è una *******, che chiunque può comprare, a patto di avere denaro sufficiente.
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioQuando un presidente della repubblica, per quanto indegno del ruolo che ricopre, si lascia andare a dichiarazioni del genere, quando un ladro e un bancarottiere dello stato diviene eroe nazionale, viene da chiedersi se non siamo alla liquidazione di fatto di questo paese.
La durezza non è quella che si abbattè su Craxi, che non fece un solo giorno di galera pur avendo rubato miliardi e futuro a generazioni intere di italiani. La durezza della vita è quella di chi deve lavorare per 40 anni per colmare il debito pubblico che il grande leader socialista ha procurato. La durezza dell'esistenza è quella di chi deve costruirsi il proprio futuro senza gli appoggi e le camarille che facevano la fortuna dei socialisti. La durezza della quotidianità è quella di chi non ha mai piegato i propri ideali alla convenienza, quando dirsi socialisti era la parola magica che apriva ogni porta.
Ma questo allo stalinista Napolitano, all'uomo che si beava dei carri armati sovietici e brindava col sangue dei giovani di Budapest non interessa. A lui parole come ideali, onore, lealtà non dicono nulla: egli va solo dove soffia più forte il vento del potere, rotto a qualunque compromesso.
E con la parabola di Craxi appare ancora una volta il refrain della nostra storia. Roma è una *******, che chiunque può comprare, a patto di avere denaro sufficiente.B & B with a little weed
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cacchio, in confronto l'odioso ciampi diventa quasi decente... la cosa è preoccupante...Last edited by catastrophy; 19-01-2010, 01:45:08.Originariamente Scritto da Mizard...io ho parlato con tutti in questo forum,persino coi Laziali...Originariamente Scritto da Barone BizzioQuindi...in poche parole, sono tutti comunisti tranne Silvio?Originariamente Scritto da TheSandmanSilvio compreso.Originariamente Scritto da TheSandmanDiciamo che i comunisti che insulta lui sono ancora più comunisti di lui.
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