Italiani: egli risorse a Natale

[KURTANGLE]

Si, tutti i paesi sviluppati lo pensano, infatti in materia hanno leggi rigidissime.

[Bob Terwilliger]

non è possibile secondo te che la Montereale abbia subito e stia subendo delle pressioni (leggasi anche intimidazioni) per essere così sobria? Non può essere che sia lei a mentire e non la D'Addario?

Sì può essere. Questo non spiega perché Berlusconi dovrebbe bruciare la sua macchina invece di quella della D'Addario.

Detto questo: tra le due versioni, una è una cosa normale, l'altra sembra essere uscita da un film di hollywood sulla dissolutezza dei potenti.

[Barone Bizzio]

Sì può essere. Questo non spiega perché Berlusconi dovrebbe bruciare la sua macchina invece di quella della D'Addario.

Beh..poniamo che la Montereale possa dire qualcosa in linea con quando dichiarato dalla D'Addario. In questo caso intimidirla sarebbe un ulteriore modo di convincerla a mantenere un basso profilo

Detto questo: tra le due versioni, una è una cosa normale, l'altra sembra essere uscita da un film di hollywood sulla dissolutezza dei potenti.

Ma non è vero, entrambe le versioni rispecchiano situazioni che possono essere certamente accadute.

[Bob Terwilliger]

Beh..poniamo che la Montereale possa dire qualcosa in linea con quando dichiarato dalla D'Addario. In questo caso intimidirla sarebbe un ulteriore modo di convincerla a mantenere un basso profilo

Ma non è vero, entrambe le versioni rispecchiano situazioni che possono essere certamente accadute.

A me pare davvero che certe indagini e reportage facciano leva su determinate fantasie popolari.

Non si tratta di storie assolutamente impossibili, ma quanto meno improbabili. Aggiungendoci le contraddizioni, le incoerenze la mancanza di prove anche solo vagamente sostanziali, per non dire inequivocaboli, mi paiono storie che dovrebbero essere considerate come scemenze complete fino a prova contraria. Invece si prendono come fatti assodati dei fragili castelli di ipotesi.

[KURTANGLE]

scusami ma allora chi sarebbe stato?
vandali....?

[Bob Terwilliger]

scusami ma allora chi sarebbe stato?
vandali....?

Qualcuno è stato. Ma, considerato che la testimonianza della Montereale va tutta a favore del Cavaliere (che anzi ne esce come galant'uomo di altri tempi), sarebbe anomalo fosse stato uno dei suoi sgherri.

Comunque.

Può essere un atto intimidatorio di Tarantino/Berlusconi per rimarcare alla povera fanciulla che lei deve obbedire e fare quello che le dicono.

Può essere parte del complotto antiberlusconi, nell'altro senso.

Può essere un fan di Berlusconi che non ha capito una mazza.

Può essere qualche antiberlusconiano sfegatato.

Può essere Tod che voleva mantenersi in allenamento.

Le possibilità sono molteplici.

[KURTANGLE]

Qualcuno è stato. Ma, considerato che la testimonianza della Montereale va tutta a favore del Cavaliere (che anzi ne esce come galant'uomo di altri tempi), sarebbe anomalo fosse stato uno dei suoi sgherri.

quindi insomma sono stati i magistrati per spingerla ad accusarlo ?

[Bob Terwilliger]

quindi insomma sono stati i magistrati per spingerla ad accusarlo ?

Sarebbe la cosa più logica.

[Barone Bizzio]

Sarebbe la cosa più logica.

Sulla base di cosa sarebbe logica? Sulla base del postulato indimostrabile della magistratura che vuole fregare Berlusconi?

[Bob Terwilliger]

Sulla base del fatto che di solito bruci la macchia a chi ti fa uno sgarbo e non a chi ti fa un favore.

[_Jamez_]

Io ridarei una lettura all'intervista di questa signorina.
Mi pare tutto tranne che una difesa al premier,sicuramente voleva esserlo ma pare un clamoroso autogol più che altro.

[Bob Terwilliger]

Io ridarei una lettura all'intervista di questa signorina.
Mi pare tutto tranne che una difesa al premier,sicuramente voleva esserlo ma pare un clamoroso autogol più che altro.

Quale hai letto delle due interviste?

[ma_75]

Il Financial Times: «Nel governo
c'è chi pensa al dopo-Berlusconi»

Il quotidiano britannico riporta confidenze di «alte fonti governative»: «Ma il premier non si dimetterà presto»

LONDRA - Alleati e ministri di Silvio Berlusconi «stanno già pensando a un futuro politico senza di lui». Lo afferma il Financial Times in una corrispondenza da Roma di Guy Dinmore, che riporta nel suo articolo le confidenze di «alte fonti governative». Sono queste, mantenendo l'anonimato, a indicare che il presidente del Consiglio «non si dimetterà presto», ma anche a riferire che «ministri chiave stanno cercando di posizionarsi nel caso in cui altre dannose rivelazioni possano spingerlo a lasciare». Secondo le fonti di Dinmore, quello a cui si assiste è «uno scenario del tutto nuovo. Il terreno è in movimento» da quando Veronica Lario annunciò di aver chiesto il divorzio e dall'inizio della vicenda legata a Noemi.

TIMORI - Il timore più urgente nello staff del presidente del Consiglio, avrebbe riferito al quotidiano un collaboratore del premier, è che a Berlusconi arrivi un avviso di garanzia nel bel mezzo del G8 che si terrà all'Aquila, come avvenne nel 1994. Inoltre, scrive Dinmore, diversi temono che le frasi con cui la D'Addario ha affermato di avere gli audio e le foto della sua presunta relazione con Berlusconi «potrebbero essere vere e dannose», oppure l'inchiesta su Giampaolo Tarantini potrebbe «allargarsi». Le «dinamiche» attorno a Berlusconi sono mutate, affermano le fonti di FT, complici la sua «ambizione frustrata» a diventare Capo dello Stato, le ultime elezioni europee che hanno mostrato «l'allontanamento degli elettori», l'immagine dell'Italia «ridotta al minimo» e le «pressioni di ambienti religiosi cattolici». Dinmore afferma che «gli alleati lo descrivono isolato e nessuno si azzarda a dargli consigli personali».

SCHIERAMENTI - Ft, poi, divide in tre schieramenti il governo italiano: al primo appartengono ministri come Maurizio Sacconi, Claudio Scajola, Franco Frattini, il cui futuro «dipende dalla sopravvivenza» di Berlusconi. Poi viene il campo femminile, con Stefania Prestigiacomo e Mara Carfagna, «fedeli, ma in seria difficoltà ad esprimersi» in queste circostanze. Infine, vi sono quegli uomini politici che «sono rimasti in silenzio o prendono le distanze», «vedono un futuro oltre Berlusconi» e «sperano che la successione sia definita»: si tratta, scrive FT, di Gianni Letta, che «opera già come primo ministro, mentre il capo impiega il tempo ad affrontare i propri problemi»; di Giulio Tremonti, titolare di «legami stretti con la Lega Nord»; di Gianfranco Fini, «impegnato a costruirsi una rispettabile immagine di uomo di Stato». C'è, però, un «grave» ostacolo, alle dimissioni del premier: «La sua immunità dalle incriminazioni - osservano le fonti - dura finché è in carica»



Attendibile o meno, di sicuro mi sembra verosimile.

[Bob Terwilliger]

TIMORI - Il timore più urgente nello staff del presidente del Consiglio, avrebbe riferito al quotidiano un collaboratore del premier, è che a Berlusconi arrivi un avviso di garanzia nel bel mezzo del G8 che si terrà all'Aquila, come avvenne nel 1994. Inoltre, scrive Dinmore, diversi temono che le frasi con cui la D'Addario ha affermato di avere gli audio e le foto della sua presunta relazione con Berlusconi «potrebbero essere vere e dannose», oppure l'inchiesta su Giampaolo Tarantini potrebbe «allargarsi».


Attendibile o meno, di sicuro mi sembra verosimile.

In realtà è uno scenario assolutamente realistico. Quale attacco sarebbe migliore di un bell'avviso di garanzia nel bel mezzo del G8, per "presunte implicazioni" in giri di cocaina del Tarantino?

[odisseo]

Letta è un galantuomo,non lo vedrei male nè come presidente del consiglio nè come capo dello stato.