Italiani: egli risorse a Natale

[Bob Terwilliger]

Basta pensare ad un D'Alema che sdegnato rifugge dalle accuse telluriche.
Un leader comunista degno di questo nome avrebbe guidato la cgil e la coldiretti nel cuore di Villa Certosa per poi riempirla di letame, con la complicità degli indipendentisti sardi.

Ecco, qualcuno mi sa spiegare questa?
D'Alema è un politico strascafato. Non riesco a credere che si sia lasciato sfuggire per sbaglio una frase che fornisce al Cavaliere ulteriori argomenti, nei confronti dell'opinione pubblica, per definirsi perseguitato da una magistratura politicizzata.

[Leonida]

Ecco, qualcuno mi sa spiegare questa?
D'Alema è un politico strascafato. Non riesco a credere che si sia lasciato sfuggire per sbaglio una frase che fornisce al Cavaliere ulteriori argomenti, nei confronti dell'opinione pubblica, per definirsi perseguitato da una magistratura politicizzata.

ahahahahahahaha

D' Alema è il motivo per cui Berlusconi esiste, non diciamo eresie per favore.

[Bob Terwilliger]

questa e' fenomenale

Beh, Chirac dice anche che Berlusconi gli ha mostrato il bagno di casa sua affermando che non poteva immaginare "quante natiche aveva visto quel bidet"

[ma_75]

Significativo che Fini, fingendo di fare la sponda, in realtà non perda occasione per affondare il colpo.

Fini: «Non è a rischio il governo,
ma la fiducia dei cittadini»

Il presidente della Camera: «Una democrazia impotente alimenta progetti bonapartisti o cesaristi»

ROMA - «Non credo che ci sia un rischio di instabilità per il governo. C'è un rischio di minore fiducia dei cittadini nei confronti della politica e delle istituzioni, cioè del fondamento della democrazia». Risponde così il presidente della Camera, Gianfranco Fini, a una domanda sui rischi per la stabilità del governo Berlusconi in seguito alle vicende degli ultimi giorni, legate anche all'inchiesta di Bari. Fini, che parla a una conferenza stampa seguita a un dibattito al Cnel su futuro del parlamentarismo in Italia e in Germania, aggiunge: «È questo un tema che non riguarda governo o opposizione, ma tutti gli attori della politica italiana».

[Sean]

Significativo che Fini, fingendo di fare la sponda, in realtà non perda occasione per affondare il colpo.

Fini: «Non è a rischio il governo,
ma la fiducia dei cittadini»

Il presidente della Camera: «Una democrazia impotente alimenta progetti bonapartisti o cesaristi»

ROMA - «Non credo che ci sia un rischio di instabilità per il governo. C'è un rischio di minore fiducia dei cittadini nei confronti della politica e delle istituzioni, cioè del fondamento della democrazia». Risponde così il presidente della Camera, Gianfranco Fini, a una domanda sui rischi per la stabilità del governo Berlusconi in seguito alle vicende degli ultimi giorni, legate anche all'inchiesta di Bari. Fini, che parla a una conferenza stampa seguita a un dibattito al Cnel su futuro del parlamentarismo in Italia e in Germania, aggiunge: «È questo un tema che non riguarda governo o opposizione, ma tutti gli attori della politica italiana».

Anche Fini che si mette a parlare di "parlamentarismo", quando AN è sempre stata a favore di una riforma in senso presidenziale della costituzione, beh...E' proprio vero che ciascuno sta giocando la sua partita:
Ci sarà da divertirsi

[odisseo]

ROMA (19 giugno) - Il sospetto - tutto da provare - degli inquirenti baresi è che il giro di escort ingaggiate dall'imprenditore barese, Giampaolo Tarantini, venisse impiegato in residenze esclusive di personaggi potenti - senza distinzione di colore politico - e che possa nascondere, o preludere a, pallidi tentativi di corruzione.

L'inchiesta della magistratura barese su forniture sanitarie che si è poi allargata a un presunto giro di ragazze organizzato da Tarantini per farle partecipare a feste di prsonaggi famosi, alcune delle quali sarebbero state tenute anche a palazzo Grazioli, residenza romana di Silvio Berlusconi, va avanti. Al momento - trapela da fonti giudiziarie - il filone della corruzione è però frutto solo di un sospetto non suffragato neppure da indizi. Inoltre, come è trapelato ieri, i magistrati già negli anni scorsi, indagando su Tarantini, hanno intercettato telefonate nelle quali si parla di festini a base di cocaina organizzati in sontuose dimore dai conoscenti dell'imprenditore ma non collegati al presunto ingaggio delle escort.

A proposito della corruzione per ora c'è il solo ragionamento degli inquirenti: un ragionamento semplice da verificare con indagini ad hoc. Tarantini avrebbe ingaggiato e versato migliaia di euro a donne per farle partecipare a feste. Perché lo avrebbe fatto? Per entrare - secondo gli inquirenti - nelle grazie di uomini di potere e per ottenere successivamente, da questi, favori per la sua attività professionale legata, almeno fino alla fine del 2008, alla società barese Tecno Hospital che fornisce protesi sanitarie.

La società è coinvolta a Bari in due indagini: una, che fa riferimento a fatti della fine del 2008, del pm Giuseppe Scelsi, dalla quale è nata l'indagine sul giro di ragazze che, dietro pagamento, partecipavano a feste anche a palazzo Grazioli; l'altra condotta dal pm Roberto Rossi che invece fa riferimento a fatti che partono dal 2003. In tutte e due le indagini i magistrati ipotizzano il reato di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione in epoche diverse. Ma viene contestato anche il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti nei confronti di persone che parlano al telefono di festini a base di cocaina.

«Cado dalle nuvole. Mai avuto rapporti con i fratelli Tarantini, non ho mai parlato con queste persone», ha detto il parlamentare Gero Grassi (Pd), riferendosi alle indiscrezioni di Repubblica secondo cui anche il suo nome sarebbe venuto fuori, insieme con quello del vicepresidente della giunta regionale pugliese, Sandro Frisullo (Pd), dalle intercettazioni fatte a Tarantini. «Sto facendo preparare - rende noto Gero Grassi all'agenzia Ansa - un'azione legale nei confronti del giornale. Escludo - aggiunge Grassi - di aver mai parlato con queste persone».

«Frequento moltissimi imprenditori e i Tarantini li ho conosciuti attraverso alcuni amici comuni; con loro non ho una frequentazione assidua. Li conosco, l'amicizia è un'altra cosa», ha detto Frisullo, interpellato dall'agenzia Ansa. «Una cosa è certa - afferma Frisullo - a feste non ho mai partecipato, né in Sardegna né a Bari. Nessuna festa, di nessun tipo».

«Resto stupita e amareggiata dal tentativo di coinvolgermi in una vicenda giudiziaria rispetto alla quale non mi risulta essermi stato mosso alcun addebito. È evidente che si tratta di una strumentale campagna denigratoria», ha detto Elvira Savino, deputata del Pdl, commentando gli articoli pubblicati oggi dal Repubblica, secondo cui tra i brogliacci delle telefonate dell'inchiesta di Bari spunta anche il nome della parlamentare pugliese.

Divieto di diffusione per le foto all'interno di Villa Certosa, nessuna limitazione per le altre. Lo ha stabilito il Garante per la protezione dei dati personali nel provvedimento in merito agli scatti del fotoreporter sardo Zappadu che ritraggono, tra l'altro, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi con alcune ragazze nella sua tenuta sarda di Villa Certosa. Il divieto dell'Autorità garante per la protezione dei dati personali alla diffusione delle foto che riguardano, in questo caso, il presidente del Consiglio non dipende dal soggetto ma dal luogo e anche dalla situazione in cui sono state scattate.

«È illecito riprendere e diffondere immagini di persone all'interno di una privata dimora senza il loro consenso e utilizzando tecniche particolarmente invasive», ha sostenuto il Garante per la protezione dei dati personali che ha deciso in merito alle 43 foto oggetto della segnalazione presentata dal legale di Silvio Berlusconi, Nicolò Ghedini. Ciò riguardava 27 delle 43 foto, mentre «il Garante non ha invece ravvisato alcun motivo di intervenire per le rimanenti 16 immagini sottoposte al suo esame, in quanto acquisite in luoghi pubblici (un aeroporto) o aperti al pubblico (un villaggio turistico)».

Le foto, raccolte all'insaputa degli interessati, ritraggono persone all'interno del parco di Villa Certosa, in situazioni ordinarie di vita privata o di normale attività di relazioni sociali o in atteggiamenti tipici del contesto di vacanza e di relax. «L'Autorità ha, pertanto, dichiarato queste foto illecite perchè
realizzate in violazione delle garanzie poste a tutela del domicilio e dei principi stabiliti dalla normativa sulla privacy, e ne ha vietato, a chiunque ne venga in possesso, l' utilizzazione e la diffusione».

«Il Garante ci ha dato ragione - ha commentato Ghedini - non potranno in alcun modo essere utilizzate, né quelle già sequestrate, né le altre 5.000 scattate in modo analogo».

De Magistris. «Innanzi tutto, credo che la situazione sarà più grave di quella che verrà fuori adesso.
Il quadro mi sembra molto fosco. Lo stesso messaggio dell'onorevole Ghedini che dichiara "male che vada, il presidente del Consiglio è solo un fruitore finale e pertanto non c'è nulla di penalmente rilevante" fa pensare a un ciclo produttivo, a una catena industriale, cosa vuol dire fruitore finale? L'immagine che ne emerge è da decadenza dell'Impero Romano, sembra di leggere il Satyricon di Petronio». Così Luigi de Magistris interviene a KlausCondicio, sottolinenado che il caso è «molto più grave di quanto era successo al presidente degli Stati Uniti» con Monica Lewinsky. Secondo De Magistris i Pm di Bari fanno bene «a volerci vedere chiaro nella vicenda, o a capire se dietro a tutto questo c'è dell'altro, se ci sono dei ricatti annodati. Mi pare che il quadro che ne esce - dice - sia inquietante. Da ex magistrato, sul piano penale sono abituato a vedere cosa viene fuori dalle

da ilmessaggero.it

[Sartorio]

Berlusconi sta facendo il gioco dei suoi alleati, o presunti tali.
Gli strali contro magistrati e comunisti (quando invece basterebbe una patta dei pantaloni piu'robusta) ormai sono stantii.

E'molto più probabile che la regia occulta di certi interventi, se di una regia si vuol parlare, sia da ricercarsi alla destra del cavaliere.
Almeno me lo auguro, un Fini che si impossessa del PDL sfanculando la Lega, dopo l'apparente rinuncia al proprio simbolo, mi diventa statista del secolo.

[Leonida]

De Magistris. «Innanzi tutto, credo che la situazione sarà più grave di quella che verrà fuori adesso.
Il quadro mi sembra molto fosco. Lo stesso messaggio dell'onorevole Ghedini che dichiara "male che vada, il presidente del Consiglio è solo un fruitore finale e pertanto non c'è nulla di penalmente rilevante" fa pensare a un ciclo produttivo, a una catena industriale, cosa vuol dire fruitore finale? L'immagine che ne emerge è da decadenza dell'Impero Romano, sembra di leggere il Satyricon di Petronio». Così Luigi de Magistris interviene a KlausCondicio, sottolinenado che il caso è «molto più grave di quanto era successo al presidente degli Stati Uniti» con Monica Lewinsky. Secondo De Magistris i Pm di Bari fanno bene «a volerci vedere chiaro nella vicenda, o a capire se dietro a tutto questo c'è dell'altro, se ci sono dei ricatti annodati. Mi pare che il quadro che ne esce - dice - sia inquietante. Da ex magistrato, sul piano penale sono abituato a vedere cosa viene fuori dalle

da ilmessaggero.it

questa cosa è bellissima . "fruitore finale" da un senso di fatalità ed ineluttabilità alla copula: oggi piove, Berlusconi è il fruitore finale, in birmania c'è stato il terremoto.
Inoltre la nettezza del lessico è degna dell' azzeccagarbugli Ghedini: operatore ecologico, diversamente abile, fruitore finale.
Fruitore finale può essere il titolo di un film di Stallone.

[Leonida]

E'molto più probabile che la regia occulta di certi interventi, se di una regia si vuol parlare, sia da ricercarsi alla destra del cavaliere.

la regia occulta delle traversie del cavaliere sta nei codici e nelle leggi. sono un impaccio di cui ci dobbiamo sbarazzare.

[Bob Terwilliger]

ma a parte tutto, cosa doveva dire Ghedini? Già me lo immagino, "Berlusconi sarebbe solo il puttaniere, non il magnaccia".

[Bob Terwilliger]

Oppure "Berlusconi avrebbe copulato inconsapevole che la sua amante fosse una meretrice".

[odisseo]

Pd e Pdl litigano sul Tg1



ROMA (19 giugno) - Il Tg1 fa litigare Pd e Pdl. E questo è ormai un classico, da qualche giorno in qua. Il telegiornale diretto da Augusto Minzolini è nel mirino dei democrat e dell’Italia dei Valori che ne denunciano lo squilibrio filo-governativo, lo ritengono titolare del «monopolio della disinformazione», quasi fosse una nuova «Pravda» come si va dicendo nei salotti progressisti. Ma il Pdl non arretra nella difesa del nuovo corso della testata ”ammiraglia”. E il ministro Rotondi contrattacca: «Le accuse al Tg1 sono strumentali e francamente ingenerose».

Nell’edizione delle 20, il telegiornale aveva come titoli d’apertura l’Iran, la Fiat, la pena dimezzata al pirata della strada a Roma, l’americano truccato da vecchietta che va a prendere la pensione della mamma defunta e, siccome la vicenda riguardante il premier è arrivata alcuni minuti più tardi e con tanto di Fitto, Cicchitto e La Russa che difendono il premier contrapposti a Gentiloni e a Buttiglione, la sinistra s’è sentita confermata nel proprio sentimento: questa testata parteggia!

Nel pomeriggio, l’Italia dei Valori ha chiesto l’audizione in Commissione di Vigilanza Rai del direttore Minzolini. E la prodiana Sandra Zampa, del Pd, ha annunciato di aver inviato una lettera, in merito alla linea del telegiornale, al presidente della Vigilanza, Sergio Zavoli, e al numero uno di Viale Mazzini, Paolo Garimberti. Mentre il vicepresidente della commissione, il democrat Giorgio Merlo, sostiene che tutto questo non può che portare ad una riflessione e a un atto d’indirizzo sul ruolo dell’informazione del servizio pubblico.

Insomma le «brigate azzurre» hanno occupato quella palazzina di Saxa Rubra, come avverte Beppe Giulietti? Maurizio Gasparri obietta: «A maggio, i telegiornali Rai hanno tirato la volata a Franceschini. E la presenza in sonoro del leader del Pd è stata largamente superiore a quella di Silvio Berlusconi».

Intanto, per l’Italia dei Valori, è andato alla lotta anti-Minzo il senatore girotondino Pancho Pardi: «Dopo l'edizione dell’altra sera, anche in quelle delle 8 e delle 13.30 il servizio sull'eventuale coinvolgimento di Berlusconi nella storia delle presunte squillo di Bari è stato trattato da una sola visuale: quella della difesa a oltranza del premier. È incredibile che il Tg1, il telegiornale più seguito, continui a nascondere la verità ai suoi milioni di telespettatori».

Reazione del Pdl, per bocca d’un altro senatore, Enzo Fasano: «Abituato ad altri Tg1, palesemente spostati a sinistra, Pardi fa un pò fatica ad abituarsi alla corretta informazione. Il professore, accecato dall'odio nei confronti del presidente Berlusconi, oggi pretende di dare lezioni di giornalismo a fior di professionisti che questo mestiere lo fanno da anni».

E ancora. Il capogruppo dei berluscones in Vigilanza, Alessio Butti: «E’ difficile avviare in Italia un vero ripensamento del sistema di informazione del servizio pubblico, fino a quando ci si scontrerà quotidianamente con una sinistra capace solo di screditare quanto di buono si cerca di realizzare».

Impariamo a conviverci: polemiche così sono destinate a ripetersi per tutta la legislatura. Indipendentemente da quanto essa durerà.

da ilmessaggero.it

tra qualche giorno su la7 faranno uno speciale su Minzolini...incredibile come uno così possa diventare direttore di un tg della tv pubblica...

[Leonida]

ma a parte tutto, cosa doveva dire Ghedini? Già me lo immagino, "Berlusconi sarebbe solo il puttaniere, non il magnaccia".

eh va bhe , poteva uscirsene meglio. cmq genio, è un concetto pazzesco fruitore finale, da oggi mi sta più simpatico.

[ma_75]

FISCHI A CINISELLO BALSAMO - In serata, il premier si è recato a Cinisello Balsamo per la chiusura della campagna elettorale del candiadato del Pdl Guido Podestà al ballottaggio per la provincia di Milano, dove è stato contestato da alcuni aderenti ai centri sociali radunati in una piazza vicina. «È inutile che sperate di buttare giù il governo e la maggioranza con trame giudiziarie e attacchi mediatici», ha replicato il Cavaliere. «Siamo la maggioranza e in un Paese democratico la maggioranza governa. Più continuate a fare così, più mi convincete a restare, mi fate pena, mi fate disgusto. Siete oggi come sempre dei poveri comunisti, degli analfabeti della libertà»

[ikuape86]

Berlusconi & Eva Angelina

quindi berlusconi fa parte del team bangbros?