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quindi tu pensi che io apra a caso un post, neretti il pensiero di un utente e dica di essere daccordo senza aver capito di cosa si stia parlando?
comunque il concetto con il quale sono daccordo e quello secondo cui vedere il comportamento di Berlusconi mi fa sentire un po puzza di duce.Lasciando stare il fatto che controlli televisioni e giornali ma piuttosto le sue pagliacciate tipo il farsi fotografare con in braccio sei veline in una volgare manifestazione di macismo volta a far dire all'italiano medio:<<minchia a lui si che gli tira ancora altro che quei ricchioni ingessati dei comunisti>>, et similia.
comunque che fortuna hai avuto a beccare uno come me che (mea culpa) non sa niente di politica, pensa se invece trovavi tizio che ti sparava una risposta di venti righe....la tua reputazione da intellettuale da forum sarebbe stata scalfita
sigpic Bodybuilders,stupendi sognatori dei quali sono sconfinato ammiratore
Quindi Mussolini si faceva fotografare con delle veline sulle gambe?
Faceva diventare le sue amanti ministro?
Quali altri elementi in comune con Berlusconi si rintracciano?
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Quindi Mussolini si faceva fotografare con delle veline sulle gambe?
Faceva diventare le sue amanti ministro?
Quali altri elementi in comune con Berlusconi si rintracciano?
I capelli...
infatti il secondo li ha trapiantati!
Quindi Mussolini si faceva fotografare con delle veline sulle gambe?
Faceva diventare le sue amanti ministro?
Quali altri elementi in comune con Berlusconi si rintracciano?
Dopo la bufera sulle candidate-veline, la first lady sarebbe intenzionata a lasciare il premier Berlusconi
MILANO - Veronica Lario «chiude il sipario» sulla sua vita coniugale. Dopo quasi trent’anni, le strade del presidente del Consiglio e di sua moglie si dividono, anche giuridicamente. Le prime pagine di Repubblica e della Stampa di oggi sparano la notizia: dopo lo sfogo dei giorni scorsi alle candidature delle «veline», Veronica Lario conferma di aver avviato le pratiche per la separazione e il divorzio da Silvio Berlusconi. La signora dice di avere trovato un’avvocato, una donna, «finalmente una persona di cui mi posso fidare fino in fondo». «Voglio tirare giù il sipario, ma voglio fare una cosa da persona comune e perbene, senza clamore. Vorrei evitare lo scontro», scrive Repubblica, citando una conversazione tra la Lario e il suo legale. L’avvocato le ha chiesto se fosse consapevole delle difficoltà: «So tutto, voglio andare avanti», chiude Veronica.
DIVORZIO - Ieri, racconta ancora Repubblica, Veronica e l’avvocato si sono incontrate a Macherio per studiare la strategia, e si incontreranno di nuovo all’inizio della settimana. L’idea è di «evitare il contropiede di un uomo sempre molto abile a ribaltare le situazioni», scrive il quotidiano, quindi i tempi dovranno essere brevi. La signora Lario ne ha discusso con i figli e un paio di amiche, le più intime. «Ora sono più tranquilla - ha confidato, secondo il quotidiano - sono convinta che a questo punto non sia dignitoso che io mi fermi. La strada del mio matrimonio è segnata, non posso stare con un uomo che frequenta le minorenni».
LA FAMIGLIA - I figli - Barbara, Eleonora e Luigi - hanno vissuto ore di amarezza e dolore, riferisce ancora Repubblica, ma hanno assicurato alla madre che rispetteranno ogni sua decisione. «Non muoveremo un dito contro nostro padre, ma tu mamma fai ciò che ti fa stare bene», le hanno detto. A convincere Veronica a procedere verso separazione e divorzio sarebbe stata la puntata del premier lo scorso 28 aprile al compleanno di Noemi Letizia, la diciottenne di Casoria che chiama Berlusconi «papi» e che ha vantato alla stampa una costante frequentazione, anche a Milano e Roma, «perché lui poverino non può sempre venire a Napoli». Per Veronica sono scene da «ciarpame politico» e non solo, continua Repubblica. Il giorno dopo ascolta la replica del marito dalla Polonia, che ordina la scomparsa delle «veline» dalle liste europee e sostiene che la moglie si è fatta influenzare dalla sinistra e dalla stampa. Lei gli fa sapere tramite la segretaria Marinella che non ha più niente da dire e che il premier meglio si tenga alla larga.
Il perchè credo sia tutto in questa frase, pesante come un macigno, che la Lario sembra aver detto ad amiche e avvocato:
"La strada del mio matrimonio è segnata, non posso stare con un uomo che frequenta le minorenni"
E adesso vediamo il gran prestigiatore come se la cava.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
MILANO
La decisione l’ha presa. Verrà il tempo delle carte bollate e delle dispute legali, ma nel cuore e nella testa di Veronica Berlusconi c’è già ben chiaro che quella parola a lungo rimasta sospesa - divorzio - oggi non è più un tabù.
Ha già incontrato il suo avvocato e alle amiche più fidate ha confidato la scelta. I fatti dei giorni scorsi «sono un punto di non ritorno» per il suo matrimonio e non vede «alternative alla separazione». Raggiunta al telefono, la moglie del presidente del Consiglio non smentisce e si limita a un commento telegrafico: «Sono stata costretta a questo passo, non voglio aggiungere altro».
Determinata come al solito, sa che quella del divorzio è una decisione destinata a lasciare tracce non soltanto all’interno di una famiglia, ma sull’intera scena politica. Così, a chi le ha ricordato le qualità persuasive del premier, prospettandole la possibilità di un cambiamento d’idea, ha replicato che non c’è più nulla che il Cavaliere possa dire per farla recedere, per ricomporre un’ennesima volta i rapporti salvaguardando anche soltanto formalmente l’unità.
D’altronde non è un caso che non si siano più parlati da quando, martedì sera, Veronica Berlusconi ha sollevato il velo sui rapporti con il coniuge attraverso una dichiarazione all’agenzia Ansa: «Ciarpame senza pudore», era stato il suo giudizio a proposito del «caso veline», cioè la ventilata candidatura alle elezioni europee di alcune ragazze uscite da programmi televisivi e concorsi di bellezza. «Voglio che sia chiaro - aveva sostenuto - che io e i miei figli siamo vittime e non complici di questa situazione. Dobbiamo subirla e ci fa soffrire».
Ma non sono state le liste per il voto di giugno la reale causa di questa sofferenza. Il problema è stata la partecipazione del premier alla festa dei diciotto anni a Napoli di una ragazza, Noemi Letizia: «La cosa ha sorpreso molto anche me - aveva detto -, anche perché non è mai venuto a nessun diciottesimo dei suoi figli pur essendo stato invitato». Se si vuole parlare di casus belli, non ci sono dubbi che Veronica Berlusconi l’abbia visto lì. «Perché non mi interessa certo polemizzare sulle veline», è stato il suo sfogo, «anche se sono convinta che chi si candida a svolgere un servizio per la collettività debba avere una determinata preparazione, a prescindere dal lavoro che abbia fatto prima». La vicenda-elezioni, nel ragionamento della moglie del premier, è servita per la coincidenza temporale. Mentre leggere sui giornali «che frequenta una ragazza minorenne, perché la conosceva anche prima che compisse 18 anni», leggere «che lei lo chiama “papi” e racconta dei loro incontri a Roma o Milano, con i genitori che evidentemente non hanno da obiettare, ecco, quello sì che è inaccettabile. Come si può restare con un uomo così?». Con una postilla: «Che nonostante tutto questo mio marito abbia ancora un gradimenti altissimo e quindi non sia stato danneggiato dalla vicenda». Nei commenti dei giorni scorsi, per altro, sono rimbalzate ipotesi e illazioni, molte legate proprio a quell’espressione confidenziale pronunciata dalla ragazza, «papi». Chi glielo ha fatto notare ha avuto in risposta da Veronica Berlusconi poche parole: «Magari fosse sua figlia».
Quando, negli anni, sono emersi momenti di crisi nel rapporto tra il premier e la moglie, una domanda è ritornata con grande frequenza: perché lei non lo lascia? Ora la risposta prende forma. Un ruolo l’ha avuto il desiderio del Cavaliere e della moglie di provare a tenere unita la famiglia: magari le ragioni erano diverse, ma l’obiettivo in qualche modo coincidente. La first lady introduce però un elemento ancora più personale, cioè il fatto di dover accettare «il fallimento di una vita». Perché di questo si tratta, «dopo trent’anni che ci conosciamo, dopo tre figli, quando un matrimonio finisce così e non sono certo nelle condizioni di poter pensare di ricostruirmi una vita».
Se quindi adesso Veronica Berlusconi ha deciso per il divorzio è perché, a suo giudizio, «nulla è cambiato da quando gli avevo rivolto un ultimatum e la misura ora è colma». Il riferimento è alla lettera a Repubblica del gennaio 2007, scritta dopo la partecipazione del Cavaliere alla cena dei Telegatti. Belle donne - il futuro ministro Mara Carfagna fra loro - e commenti galanti del premier. «Affermazioni che interpreto come lesive della mia dignità», aveva scritto, «a mio marito e all’uomo pubblico chiedo quindi pubbliche scuse, non avendone ricevute privatamente». Le scuse arrivarono, il quadro familiare sembrò ricomporsi. L’estate scorsa, poi, ci furono anche le foto di loro due in vacanza, con i figli e Alessandro, il nipotino. La celebrazione dell’happy family? Una sintesi sbrigativa, si capisce ora. «Non è che tutto vada bene soltanto perché sono fotografata vicino a mio marito. Servirebbe uno sguardo più attento».
Molto si è parlato anche dell’aspetto economico, di un’unità preservata in nome di future spartizioni ereditarie. Alle amiche che le hanno fatto notare come anche in questi giorni qualche giornale sia tornato a battere il tasto dei soldi, Veronica Berlusconi ha riservato uno sguardo sconsolato: «Siete fuori strada, non c’entrano il patrimonio e le divisioni fra i figli. Se il problema fosse questo me ne starei tranquilla e non mi metterei in uno scontro frontale con l’uomo più ricco e potente d’Italia».
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E sipario sia. Non prima, però, di avere riflettuto sulla morale dell'uomo che ha partecipato al family day
Tutto questa vicenda, di cui sposo appieno la definizione data da Tongue, che l'ha bollata come "squallore pietrificante", non può essere derubricata a "fatto privato" perchè stavolta, se la Lario come pare andrà fino in fondo, Berlusconi si trova a fronteggiare il più grosso ostacolo della sua carriera politica, molto più grosso delle pallide e ripetitive accuse dell'opposizione, delle inchieste giudiziarie per cui bastava una legge ad hoc, degli scivoloni internazionali, di tutto quello, insomma, cui ci ha abituati.
Stavolta lo smottamento gli arriva dall'interno, dal cuore stesso del suo impero finanziario e quindi anche politico;
Si spalanca davanti al formidabile uomo mediatico la prospettiva di avere mesi (e forse anni) di panni sporchi in piazza, di vicende di sesso e denaro, politica e famiglia che possono rappresentare un'autentica bomba, con la stampa che non potrà tacere.
Un'arma quale nessuna sua opposizione ha mai avuto, e col pericolo concreto di dover ridisegnare tutti gli asset finanziari interni al gruppo, mentre la moglie mira a scuoiarlo vivo.
Berlusca è scivolato sulla più banale delle bucce di banana, quella di una diciottenne in calore.
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Ad essere sincero ho qualche dubbio che possa essere danneggiato più di tanto anche da una storia come questa seppur magari in altri paesi e ad altri politici ciò avrebbe potuto anche stroncare la carriera politica.
Cioè lui è praticamente il dominatore incontrastato della comunicazione in Italia e nel passato anche molto recente ha dimostrato di saper cadere in piedi persino dopo salti mortali con triplo avvitamento,cioè per intenderci Mills era semplicemente un corrotto che voleva portarsi dietro le sorti del presidente per destabilizzare il governo....
E' la terra toa,amala e difendila!De cine?
De ci ole specula e corrompe,difendila
De ci ole sfrutta l’ignoranza,difendila
Pe ci nu tene chiù speranza,difendila
Pe ci ha rimastu senza forza,difendila
Tutto questa vicenda, di cui sposo appieno la definizione data da Tongue, che l'ha bollata come "squallore pietrificante", non può essere derubricata a "fatto privato" perchè stavolta, se la Lario come pare andrà fino in fondo, Berlusconi si trova a fronteggiare il più grosso ostacolo della sua carriera politica, molto più grosso delle pallide e ripetitive accuse dell'opposizione, delle inchieste giudiziarie per cui bastava una legge ad hoc, degli scivoloni internazionali, di tutto quello, insomma, cui ci ha abituati.
Stavolta lo smottamento gli arriva dall'interno, dal cuore stesso del suo impero finanziario e quindi anche politico;
Si spalanca davanti al formidabile uomo mediatico la prospettiva di avere mesi (e forse anni) di panni sporchi in piazza, di vicende di sesso e denaro, politica e famiglia che possono rappresentare un'autentica bomba, con la stampa che non potrà tacere.
Un'arma quale nessuna sua opposizione ha mai avuto, e col pericolo concreto di dover ridisegnare tutti gli asset finanziari interni al gruppo, mentre la moglie mira a scuoiarlo vivo.
Berlusca è scivolato sulla più banale delle bucce di banana, quella di una diciottenne in calore.
Un singolare caso di contrappasso. Egli, che ha voluto personalizzare la politica, che ha voluto che vedessimo in lui l'uomo e non il politico, che ha posto davanti a sé la sua vita privata, indicando in quel modello di successo il riferimento costante della sua azione politica, ora rischia di essere travolto da quella stessa famiglia, da quel privato che, in un cointesto diverso, tale sarebbe dovuto rimanere.
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Ad essere sincero ho qualche dubbio che possa essere danneggiato più di tanto anche da una storia come questa seppur magari in altri paesi e ad altri politici ciò avrebbe potuto anche stroncare la carriera politica.
Cioè lui è praticamente il dominatore incontrastato della comunicazione in Italia e nel passato anche molto recente ha dimostrato di saper cadere in piedi persino dopo salti mortali con triplo avvitamento,cioè per intenderci Mills era semplicemente un corrotto che voleva portarsi dietro le sorti del presidente per destabilizzare il governo....
Hai ragione, Berlusconi ha già dato prova di saper risorgere da baratri che in altri paesi avrebbero disintegrato intere carriere, e di questo ne è consapevole (se i rumors riportati dalla stampa sono veritieri) anche la moglie:
Veronica legge e rimane stupefatta, chiama al telefono un'amica: "Basta, non posso più andare a braccetto con questo spettacolo". A Roma infuria la polemica sulle "veline" pronte a entrare nelle liste elettorali del Pdl e ci sono, soprattutto, quella ragazzina di Casoria, Noemi, e la sua mamma Anna che si rivolgono a Berlusconi con gli affettuosi diminutivi di "papi" e "papino". Veronica non ce l'ha né con le giovani donne aspiranti europarlamentari né con Noemi. Interpreta la loro parabola quasi epicamente, come "figure di vergini che si offrono al drago per rincorrere il successo, la notorietà e la crescita economica". La sconcerta, però, che il metodo da "ciarpame politico" non faccia scandalo, che quasi nessuno si stupisca, che "per una strana alchimia il paese tutto conceda e tutto giustifichi al suo imperatore", come racconta a chi le sta vicino.
(...)Immagini che oggi sembrano lontanissime. "Mi domando in che paese viviamo - ha raccontato Veronica l'altro giorno a un'amica - , come sia possibile accettare un metodo politico come quello che si è cercato di utilizzare per la composizione delle liste elettorali del centrodestra e come bastino due mie dichiarazioni a generare un immediato dietrofront. Io ho fatto del mio meglio, tutto ciò che ho creduto possibile. Ho cercato di aiutare mio marito, ho implorato coloro che gli stanno accanto di fare altrettanto, come si farebbe con una persona che non sta bene. È stato tutto inutile. Credevo avessero capito, mi sono sbagliata. Adesso dico basta".
"Come si farebbe con una persona che non sta bene" "Non posso stare con chi va con delle minorenni"...Qua la battaglia è già cominciata, ci sono interesssi enormi in campo, la Lario ha già diffidato il marito dall'avvicinarsi a lei, si dice "minacciata":
(...)La sua intenzione è di andare a Milano, come fece due anni or sono, per ricucire lo strappo con Veronica. Non ci andrà, lo ferma la sua fidatissima segretaria Marinella. Veronica Lario, infatti, l'ha appena chiamata: riferisca a mio marito che non mi si avvicini, non ho più nulla da dire e nulla da ascoltare, tutte le parole sono state consumate.
Giovedì i giornali del Cavaliere e i blog del Pdl fanno capire all'ex first lady di Macherio che aria tira. Dietro al "come si permette?" si scatena una minacciosa muta di cani. Il quotidiano "Libero" pubblica nella testata di prima pagina tre fotografie in bianconero della giovane attrice Veronica Lario a seno nudo. Il messaggio è più che mai trasparente, sembra arrivata l'ora dell'olio di ricino. Quando vede quelle fotografie la moglie del premier capisce, se ce ne fosse ancora bisogno, di essere davvero sola e di essere minacciata. In quelle foto si sente "come davanti a un plotone di esecuzione qualche secondo prima della fucilazione". Alla figlia Barbara dice: "Sono molto preoccupata di ciò che potrà accadere, ma ho la libertà per andare avanti"(...)
Si capisce bene che questo caso non può essere trattato alla stessa stregua dei precedenti.
Qua Berlusconi si trova a muoversi su di un terreno minato, perchè davanti ha una donna che è moglie e madre dei suoi figli...Come agire, dunque, far passare anche lei per "pazza", "comunista", "sabotatrice"?
E' una mamma, una moglie che è rimasta accanto al marito per trent'anni, lui un padre e marito che va a minorenni, facendosi chiamare "papi" e presenziando ai compleanni delle amanti mentre ha sempre disertato quelli dei figli, una dei quali è in ospedale per complicanze al parto.
Stavolta la stampa non potrà non dire (Repubblica è già in brodo di giuggiole) e la gente, in questa Italia dove l'apparenza deve essere salvata sempre e comunque, non potrà fare a meno di cominciare a guardare quell'uomo con occhi "nuovi".
Quel circo in cui ha ridotto il Paese se lo è portato pure in casa, ma lì c'è qualcuno al quale lo spettacolo, stavolta, non è piaciuto.
...ma di noi
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Intanto come bene hai riportato, già volano gli stracci e i giornalisti a libro paga del padrone d'Italia iniziano a portare acqua al mulino della campagna divorzista, rispolverando vecchi scatti a seno nudo, gelosamente nascosti fino ad oggi, quando la compagna di Cesare non poteva che essere una moglie devota ed una madre esemplare. Ora, che ha osato l'inosabile, con il "visto si stampi" la si presenta per quello che era (è), trascurando, però, che, in quell'attricetta, c'è pur sempre una donna che col capo è rimasta 30 anni e con il quale ha generato tre figli. A noi tocca guardare questa battaglia da basso impero, utile solo a distogliere l'attenzione da altri, ben più pressanti, problemi.
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