Aggiungo: il feudalesimo presupponeva non meri rapporti di forza, ma di reciproco vantaggio. Il contadino lavorava la terra per il suo feudatario, ma questi non poteva cacciarlo (a vita) dal suo terreno, ed era obbligato a difendere il contadino in caso di guerra: ovvero, il nobile si sobbarcava l'impresa delle armi e la difesa del territorio e la cura dei suoi sottoposti. Tra i "pregi" del liberalismo, c'è quello di aver disarticolato un mondo intero, creando gli alienati moderni (oltre ad altri e diversi tipi di potentati, dove però viene meno la reciprocità): ciascuno per sè e Dio non per tutti, ma per chi riesce nella libera impresa.
Italiani: egli risorse a Natale
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Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggiosartorio, devi smettere di invitare il matto alle sassate e la lepre a correre.
certo che me lo sono chiesta, io ed altri:
il potere politico del vaticano, è la risposta.
il vaticano ha giocato un ruolo decisivo dalla controriforma in poi; siccome le dottrine riformate finivano col propugnare intrinsecamente uno spirito di libertà, confacente all'attivismo borghese, il cattolicesimo ha rafforzato la propria alleanza col potere feudale e rurale, sigillandola con l'avversione a tutto ciò che rappresentava la modernità, innanzitutto certi libri, la scienza, e certa filosofia: che borghesia ti aspetti di veder crescere in un luogo ove si processa galileo per le sue teorie, mentre il benessere di ognuno è vincolato a rapporti di vassallaggio e obbedienza ?
la modernità alla fine è stata importata, spesso a forza e per decisioni esogene, ma non si è mai avuto - tranne movimenti elitari - quel coagulo dello spirito civico che nasce da una rivoluzione anti-feudale e che istituisce un patto tra eguali.
la politica novecentesca è ripartita dall'assunto machiavellico del "fine che giustifica i mezzi", rielaborato come realpolitik, a destra, sinistra e centro; solo che i "mezzi", le prassi, sono esattamente il connotato distintivo del rapporto tra stato e cittadino.Originariamente Scritto da gorgoneil capitalismo vive delle proprie crisi.
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Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza MessaggioNon mi spiego una cosa però: il mondo anglosassone, pur col protestantesimo, è permeato ancora da un sentimento religioso che oserei definire bigotto, che cozza profondamente con la modernità. Mi viene da pensare all'insegnamento del creazionismo nelle università americane, all'estremismo dei movimenti prolife, fenomeni non marginali, particolarmente in voga tra la borghesia ed il ceto medio più benestante. Darwin in vita non dico che sia stato trattato peggio di Galileo, ma poco ci manca. Aggiungendo qualche variabile che magari ora mi sfugge, può essere ricondotto tutto alla relazione tra libero pensiero e borghesia matura?Last edited by Sean; 18-04-2012, 23:52:49....ma di noi
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioQua però mi viene una domanda (e mi verrebbero anche alcune altre considerazioni sul liberalismo, che rimando perchè stasera non ho voglia di scrivere). L'Italia ha avuto tutto il tempo di costruirsi una sua classe borghese ed uno spirito civico alla "anglosassone", chiamiamolo così, e precisamente dal momento che i Piemontesi decisero di unirla. Piemontesi che, giova ricordarlo, erano ferocemente anticlericali (in Roma, nella parte di Roma da loro costruita, fecero in modo di non far mai intersecare due strade a formare una croce). Quale dunque la responsabilità del post-Risorgimento in questa stasi italiana, dal momento che il Vaticano oramai contava poco o nulla? Perchè siamo all'Ottocento, e dunque alla rivoluzione industriale, e dunque al mercato, alla libera impresa, al secolo della industrializzazione e della borghesia, secolo nel quale l'Italia è ormai uno stato unitario, inserito nella Europa. La Controriforma risale al XVI secolo...Quale tipo di Stato hanno imposto le èlite del Nord Italia all'Italia tutta? Perchè i risulati, insomma, sono dubbi, come vediamo, e le caste, quelle invece sono rimaste.
Lo spirito civico del nord europa viene prima di tutto da una diversa morale religiosa (cit. Sergio).Last edited by Liam & Me; 19-04-2012, 00:01:10.B & B with a little weed
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Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggiouhm...ma di noi
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Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggiouhm, i piemontesi erano anticlericali, il resto degli abitanti della penisola no di certo.
Lo spirito civico del nord europa viene prima di tutto da una diversa morale religiosa (cit. Sergio)....ma di noi
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioHa avuto il secolo della rivoluzione industriale, che ci ha sparati dritti a questa nostra contemporaneità, un tempo breve ma che ha prodotto ovunque trasformazioni epocali. L'intensità, per le categorie storiche, vale tanto quanto la durata, se non di più (porto come solo esempio la rivoluzione francese: confrontala col tempo che ha avuto l'Italia post-risorgimentale per "farsi"). Diciamola chiara: quello dell'Italia è un Risorgimento fallito (e dunque una mera unità di facciata, scritta solo sulle carte), che non ha permeato il popolo perchè non veniva dal popolo. I Savoia, come extrema-ratio, si affidarono al Fascismo per fare gli italiani, ma neppure quello riuscì. I mali storici dell'Italia hanno molte cause, ma la più vicina a noi è il non aver saputo/voluto governare un cambiamento ed una costruzione nuova del concetto di stato e di cittadino. Ci sono molte ragioni, ma quella che si addebita al conservatorismo ecclesiastico è solo una delle tante, una delle meno recenti, una che non spiega tutto (anche perchè, ad un dato momento, storicamente cadde).
pardon, mi era scappato l'invio prima di finire la frase. Non mi riferivo a responsabilita' della chiesa, quando ad un diverso concetto che cattolici e protestanti (generalizzando) hanno della morale.B & B with a little weed
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Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggiopardon, mi era scappato l'invio prima di finire la frase. Non mi riferivo a responsabilita' della chiesa, quando ad un diverso concetto che cattolici e protestanti (generalizzando) hanno della morale....ma di noi
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioI francesi sono un popolo latino e cattolico: come la mettiamo?
Poi sono latini si', ma fino ad un certo punto.
---------- Post added at 22:17:57 ---------- Previous post was at 22:16:59 ----------
Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioSul concetto di morale (ma, direi, di uomo preso nel suo agire e vivere in compiutezza entro sè e fuori di sè - ovvero nello Stato) mi sono espresso nel post in risposta a Sartorio: sono certamente due modi diversissimi di intendere l'individuo, il suo darsi, le sue finalità. Non possono che produrre due concetti opposti di società.B & B with a little weed
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In Inghilterra la rivoluzione industriale con l'inurbamento ci fu in maniera importante tra il 1700 e 1800, l'Inghilterra ebbe alcune rivoluzioni che seppure capeggiate da nobili ebbero ampia partecipazione borghese. In Italia l'inurbamento massiccio in realtà si vede solo nel dopoguerra, ancora ai tempi del fascismo era uno stato prevalentemente rurale. Non parliamo dell'unità d'Italia, quando la maggior parte degli stati avevano la presenza di soli braccianti e latifondisti con pochissimi borghesi e intellettuali, non è un caso se i moti carbonari fallirono, perché cercarono un appoggio dalle classi popolari laddove nessuno poteva appoggiarli per motivi principalmente culturali. Tutto ciò trae origine dal modo nel quale l'Italia uscì dal rinascimento in larga parte (e a sua volta, probabilmente, la ragione dello spezzettamento fu la presenza dello stato pontificio e che Roma era stata la capitale dell'impero romano). Poche furono le regioni che aderirono al regno d'Italia per plebiscito, molte, quelle più culturalmente ed economicamente arretrate, furono conquistate. Sicuramente se guardiamo i dati di oggi, ripeto, forse l'Italia è il fanalino di coda dei paesi industrializzati, ma in passato è stato pure peggio
Coi tempi lunghi poi le cose possono cambiare, anche se essendo cambiato molto il mondo gli sviluppo possono essere estremamente rapidi e può essere sbagliato ragionare solo coi "vecchi parametri", può darsi benissimo che una situazione di difficoltà attuale possa essere sfruttata per rafforzarsi e correggere storture preesistenti oppure purtroppo no
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Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggiopenso che l'essere circondati da protestanti ed aver dovuto competere da sempre con inglesi e germani, sia militarmente che economicamente, li abbia influenzati mica poco.
Poi sono latini si', ma fino ad un certo punto.
Last edited by Sean; 19-04-2012, 00:31:04....ma di noi
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E' vero se come "popolo" si intende l'alta e medio alta borghesia. Ai nobili ed al clero subentrò l'alta borghesia che finì in alcune cose per "scimmiottare" i nobili, che intanto nel corso dei decenni in diversi casi caddero in disgrazia (non solo in francia). Direi che si sancì il passaggio definitivo del denaro su quello che era stato il lignaggio e l'appartenenza ad una classe privilegiata in quanto tale. Il popolo nei movimenti di piazza inteso in modo ampio fu coinvolto, ma il centro della rivoluzione fu l'alta borghesia, come anche testimoniarono i successivi decenni, e comunque considerata l'epoca fu un cambiamento epocale.
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Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza MessaggioQuindi rivoluzione francese come proto-rivoluzione borghese?Last edited by Sean; 19-04-2012, 00:53:30....ma di noi
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