Faccio notare che la Sardegna, regione a statuto speciale, ha già detto che, avendo specifiche competenze in materia di enti locali, non intende ridurre il numero dei consiglieri provinciali. Monti può avere tutta la buona volontà di questa terra, ma deve lottare contro decenni di parassitismo incancrenito.
Italiani: egli risorse a Natale
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- Jun 2008
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- liguria, west coast, dal verdummaro a parlare di giustizia.
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Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggioinfatti mi pare sia già stata smentita, la notizia è del 30 novembre, la smentita del giorno dopo, mi pare.
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioFaccio notare che la Sardegna, regione a statuto speciale, ha già detto che, avendo specifiche competenze in materia di enti locali, non intende ridurre il numero dei consiglieri provinciali. Monti può avere tutta la buona volontà di questa terra, ma deve lottare contro decenni di parassitismo incancrenito....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da odisseo Visualizza Messaggioma hanno liberalizzato i farmaci sotto prescrizione anche alle parafarmacie?Originariamente Scritto da gorgoneil capitalismo vive delle proprie crisi.
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Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza MessaggioA me questa manovra fa cagare alla grande...
Tasse tasse e solo tasse ma tagli alla spesa pubblica zero... Non ci serviva certo un genio della bocconi
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Originariamente Scritto da TheSandman Visualizza MessaggioRiripeto: il problema per quanto mi riguarda non sono nemmeno le tasse, che per assurdo capisco anche, vista la neccessità di fare cassa a breve. Il problema sono le mancate riforme. E non mi si dica che avevano troppo poco tempo perchè una delle peculiarità di questo Governo, e della scelta di questa tipologia di governo, ossia fatto da tecnici, era proprio l'agire in tempi ultra rapidi.
Le riforme le farà con la manovra finanziaria. Questa è una manovra correttiva (per altro decisamente meno iniqua di quanto sembrava all'inizio).
Agire in tempi ultra rapidi non esiste, dato che non è un gabinetto di guerra, ma un governo tecnico che basa la sua esistenza comunque nella maggioranza in parlamento.
Si poteva certamente fare di piu (ed è evidente l'ostracismo delle parti politiche), ma quel che conta ora, è che l'Italia, forse e sottolineo forse, sta ricominciando a riacquistare fiducia sui mercati finanziari; e questo lo si può nettamente vedere sui volumi degli acquisti su BTP.
E questo ora come ora è l'unica cosa che conta.E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!
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Originariamente Scritto da leonardoS Visualizza Messaggioun bel default e via andare al ritorno alla lira (sogna), una cosa simile sarebbe possibile? In termini economici quanto costerebbe?E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!
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purtroppo, al di là della competenza e dell'onestà, Monti e il suo governo poggiano, hanno le radici, dove sappiamo ( in quel parlamento)
quindi......
è già tanto che forse abbiamo riacquistato "qualcosa" a livello di immagine
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Originariamente Scritto da 0positivo Visualizza Messaggioahahahahahah hai ragione amico ... ma che vuoi farci ?? ora tutti muti a pagare a testa china come gli alunni davanti al pofessore severo, e nessuno ha il coraggio di contestare
la caduta degli dei....Originariamente Scritto da Marco pli 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.Originariamente Scritto da master wallaceIO? Mai masturbato.Originariamente Scritto da master wallaceIo sono drogato..
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Niente è cambiato.
Italo Calvino:
“C’era un paese che si reggeva sull’illecito. Non che mancassero le leggi, nè che il sistema politico non fosse basato su principi che tutti più o meno dicevano di condividere. Ma questo sistema, articolato su un gran numero di centri di potere, aveva bisogno di mezzi finanziari smisurati (ne aveva bisogno perchè quando ci si abitua a disporre di molti soldi non si è più capaci di concepire la vita in altro modo) e questi mezzi si potevano avere solo illecitamente, cioè chiedendoli a chi li aveva in cambio di favori illeciti. [……]
Nel finanziarsi per via illecita, ogni centro di potere non era sfiorato da alcun senso di colpa, perchè per la propria morale interna, ciò che era fatto nell’interesse del gruppo era lecito, anzi benemerito, in quanto ogni gruppo identificava il proprio potere col bene comune [….] Vero è che in ogni transazione illecita a favore di entità collettive è usanza che una quota parte resti in mano di singoli individui, come equa ricompensa delle indispensabili prestazioni di procacciamento e mediazione [….] Ma a guardar bene, il privato che si trovava ad intascare la sua tangente individuale sulla tangente collettiva, era sicuro di aver fatto agire il proprio tornaconto individuale in favore del tornaconto collettivo, cioè poteva, senza ipocrisia, convincersi che la sua condotta era non solo lecita ma benemerita.
Il paese aveva nello stesso tempo anche un dispendioso bilancio ufficiale, alimentato dalle imposte su ogni attività lecita e finanziava lecitamente tutti coloro che lecitamente o illecitamente riuscivano a farsi finanziare. [….]. La riscossione delle tasse, che in altre epoche e civiltà poteva ambire di far leva sul dovere civico, qui ritornava alla sua schietta sostanza di atto di forza (così come in certe località all’esazione da parte dello Stato si aggiungeva quella di organizzazioni gangsteristiche o mafiose), atto di forza cui il contribuente sottostava per evitare guai maggiori, pur provando anziché il sollievo del dovere compiuto, la sensazione sgradevole di una complicità passiva con la cattiva amministrazione della cosa pubblica e con il privilegio delle attività illecite, normalmente esentate da ogni imposta.
Di tanto in tanto, quando meno ce lo si aspettava, un tribunale decideva di applicare le leggi, provocando piccoli terremoti in qualche centro di potere e anche arresti di persone che avevano avuto fino ad allora le loro ragioni per considerarsi impunibili. In quei casi il sentimento dominante, anziché di soddisfazione per la rivincita della giustizia, era il sospetto che si trattasse di un regolamento di conti di un centro di potere contro un altro centro di potere. Così che era difficile stabilire se le leggi fossero usabili ormai soltanto come armi tattiche e strategiche nelle guerre tra interessi illeciti oppure se i tribunali per legittimare i loro compiti istituzionali dovessero accreditare l’idea che anche loro erano dei centri di potere e di interessi illeciti come tutti gli altri.
[….] Così tutte le forme di illecito, da quelle più sornione a quelle più feroci, si saldavano in un sistema che aveva una sua stabilità e compattezza e coerenza e nel quale moltissime persone potevano trovare il loro vantaggio pratico senza perdere il vantaggio morale di sentirsi con la coscienza a posto. Avrebbero potuto, dunque, dirsi unanimemente felici gli abitanti di quel paese se non fosse stato per una pur sempre numerosa categoria di cittadini cui non si sapeva quale ruolo attribuire: gli onesti.
Erano, costoro, onesti, non per qualche speciale ragione (non potevano richiamarsi a grandi principi, né patriottici, né sociali, né religiosi, che non avevano più corso); erano onesti per abitudine mentale, condizionamento caratteriale, tic nervoso, insomma non potevano farci niente se erano così, se le cose che stavano loro a cuore non erano direttamente valutabili in denaro, se la loro testa funzionava sempre in base a quei vieti meccanismi che collegano il guadagno al lavoro, la stima al merito, la soddisfazione propria alla soddisfazione di altra persone. In quel paese di gente che si sentiva sempre con la coscienza a posto, gli onesti erano i soli a farsi sempre gli scrupoli, a chiedersi ogni momento che cosa avrebbero dovuto fare.
[….]
Dovevano rassegnarsi all’estinzione? No, la loro consolazione era pensare che, così come in margine a tutte le società durate millenni s’era perpetuata una contro società di malandrini, tagliaborse, ladruncoli e gabbamondo, una contro società che non aveva mai avuto nessuna pretesa di diventare “la” società, ma solo di sopravvivere nelle pieghe della società dominante ed affermare il proprio modo di esistere a dispetto dei principi consacrati, e per questo aveva dato di sè (almeno se vista non troppo da vicino) un’immagine libera, allegra e vitale, così la contro società degli onesti forse sarebbe riuscita a persistere ancora per secoli, in margine al costume corrente, senza altra pretesa che di vivere la propria diversità, di sentirsi dissimile da tutto il resto, e a questo modo magari avrebbe finito per significare qualcosa di essenziale per tutti, per essere immagine di qualcosa che le parole non sanno più dire, di qualcosa che non è stato ancora detto e ancora non sappiamo cos’e’.
Bè adesso sappiamo cos’è”.
Italo Calvinosigpic Sono così veloce che l'altra notte ho spento l'interruttore della luce nella mia camera da letto, ed ero nel letto prima che la stanza fosse buia.
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Originariamente Scritto da greenday2 Visualizza MessaggioIl 50% del PIL. Solo il primo anno.
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Originariamente Scritto da leonardoS Visualizza Messaggiorca *******, ma secondo voi è fattibile una cosa simile, cioè ci sono serie possibilità di andare in default?Originariamente Scritto da gorgoneil capitalismo vive delle proprie crisi.
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