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Italiani: egli risorse a Natale
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Ecco cosa fanno questi maledetti rubagalline che nn sono altro...
Tangenti, i pentiti accusano i politiciI verbali Cola e Di Lernia: «Quei 200 mila euro erano per Casini» . I manager giravano i soldi degli imprenditori ai leader dei partiti, a volte in cambio di robuste «creste»ROMA - Tutti i partiti partecipavano alla spartizione delle nomine in Enav e Finmeccanica. Anche i Comunisti italiani sono riusciti a ottenere un consigliere. Ma quando si è trattato di distribuire affari e favori, la parte del leone l'avrebbero fatta Udc, An e Forza Italia. Gli imprenditori che volevano ottenere i lavori consegnavano i soldi ai manager e questi li giravano ai politici, talvolta riuscendo a ottenere una robusta «cresta».I NOMI - Ma nei verbali di interrogatorio e negli altri atti processuali dell' inchiesta che ha portato agli arresti l'amministratore delegato Guido Pugliesi e due manager ci sono pure i finanziamenti non dichiarati, le società segnalate dai parlamentari e agevolate per ottenere l'assegnazione delle commesse, i ministri che avrebbero ottenuto il via libera nell'assegnare i posti di dirigenza. Sono le rivelazioni di chi, dopo essere finito in carcere, ha deciso di collaborare con la magistratura e ha coinvolto il leader udc Pier Ferdinando Casini, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, l'ex titolare dei Trasporti Altero Matteoli, il parlamentare Marco Follini, quando era vicepresidente del Consiglio. Tra loro Tommaso Di Lernia, che ha svelato di aver portato insieme a Pugliesi, 200 mila euro al tesoriere udc Giuseppe Naro il 2 febbraio 2010 e poi ha chiamato in causa molti altri parlamentari e membri di governo. Ma soprattutto il consulente del presidente Pier Francesco Guarguaglini e della moglie amministratore di Selex Marina Grossi, Lorenzo Cola. Entrambi stanno rispondendo da tempo alle domande del pubblico ministero Paolo Ielo. I manager dimostrano di esserne informati, tanto che in una intercettazione ambientale un dirigente di Enav afferma: «Ielo pensa di fare il milanese, ma a Roma le cose si fanno alla romana. O si calma o lo calmano».BUSTE E DONAZIONI - Il 27 giugno 2011, nel carcere di Regina Coeli Di Lernia afferma: «Enav ha acquisito per una cifra spropositata un ramo di azienda di Optimatica, per un valore di circa 15 milioni di euro. Optimatica è una società vicina al ministro Matteoli, credo che eroghi finanziamenti alla fondazione a lui riconducibile ed è attraverso questi favori che Pugliesi si è garantito l'appoggio per la conferma nel ruolo di amministratore delegato. Fondamentalmente la conferma di Pugliesi alla carica di ad è dovuta a due canali: l'appoggio di Matteoli e l'appoggio di Milanese, favorito attraverso l'operazione della barca (il pagamento delle rate di leasing ndr ) e la somma di 10 mila euro mensili che l'imprenditore Proietti erogava a Milanese per pagare un affitto per il ministro Tremonti. Il manager Raffaello Rizzo era un uomo di Pugliesi e il suo ruolo era quello di favorire le imprese che erogavano finanziamenti all'Udc e alla frangia romana riconducibile all'attuale sindaco, di Alleanza nazionale. Sostanzialmente tali imprese portavano finanziamenti all'Udc alle feste del partito, a fare delle donazioni.AN E UDC - Per contro i finanziamenti agli uomini di An, secondo quanto mi ha riferito Pugliesi, avvenivano direttamente nell'ufficio di Pugliesi, dove gli imprenditori portavano le somme di denaro che Pugliesi dava agli uomini di An».Poi Di Lernia si concentra sull'Udc: «Ricordo anche che in un'occasione, in relazione ai lavori fatti a Venezia, vennero assegnati lavori a una società che si chiama Costruzioni e Servizi, vicina a Follini, all'epoca vicepresidente del Consiglio. Con riferimento al versamento dei 200 mila euro Pugliesi mi disse che erano destinati a Casini. Vennero consegnati al tesoriere dell'Udc perché erano assenti sia Cesa che Casini, impegnati in un'operazione di voto, secondo quanto mi disse il tesoriere medesimo». Il 6 settembre viene interrogato il commercialista Marco Iannilli che risulta in società con Di Lernia e afferma: «Consegnai a Di Lernia 300 mila euro su indicazione di Cola, parte dell'acconto dovuto a Pugliesi (complessivamente 600 mila euro) la cui quota parte, nella misura di 300 mila euro, avrebbe dovuto essere consegnata al partito di riferimento di Pugliesi, l'Udc».PATTO TREMONTI-MATTEOLI - Il 24 agosto 2011 Lorenzo Cola conferma lo schema già acquisito dai pubblici ministeri ma aggiunge dettagli e nomi. Afferma a verbale: «Sul piano strettamente formale il potere di nomina del cda di Enav apparteneva al ministero dell'Economia, sul piano sostanziale era frutto di una precisa spartizione politica. In concreto, nella prima fase ossia tra il 2001 e il 2002 vi era un tavolo delle nomine o laboratorio interno alla maggioranza composto da Brancher, Cesa, Gasparri o La Russa e un uomo della Lega. Quanto ai riferimenti politici dei soggetti che si sono succeduti nel tempo, posso dire che Pugliesi è sempre stato in quota udc originariamente riferibile a Baccini. Devo aggiungere che dentro Finmeccanica il riferimento è Bonferroni, deputato ancora ora confermato nel ruolo di cda della holding. A quanto mi risulta Nieddu venne nominato direttamente dal Tesoro, Martini aveva come riferimento An e il ministro Matteoli».E poi rivela: «Nell'ultima tornata di nomine io fui messo a conoscenza che Matteoli aveva ottenuto un accordo con Tremonti per il quale avrebbe potuto decidere le presidenze delle società... Ed è proprio per ingraziarsi Matteoli che Pugliesi, tre giorni prima dell'ultima nomina del Cda di Enav fa l'operazione Optimatica chiudendo un contratto poco inferiore alla soglia oltre la quale sarebbe scattata la necessità di una delibera del Cda. Nieddu mi ha riferito di un incontro avvenuto all'Harry's bar di Roma tra Matteoli, un suo parente e un apicale di Optimatica nei giorni precedenti la delibera di Pugliesi. Poco dopo Optimatica ha assunto quel parente di Matteoli». Cola racconta di «buste» piene di soldi - anche 300 mila euro - che l'ex direttore generale di Alenia Paolo Prudente gli consegnava da portare a Lorenzo Borgogni «per le necessità di pagamento di entità istituzionali». E poi racconta come «agli inizi del 2008 è avvenuta la consegna di somme di denaro a Bonferroni quando portai a Borgogni 300,350 mila euro in contanti».CODICE CON GUARGUAGLINI: «FARE I COMPITI» Per mesi Cola ha negato che i vertici di Finmeccanica fossero a conoscenza delle tangenti versate ai politici e invece il 24 agosto scorso rivela: «Nelle nostre discussioni (con Guarguaglini, ndr ) l'attività di sovrafatturazione e di pagamento di tangenti veniva definita "fare i compiti". Locuzione che serviva per definire anche l'attività di mettere a posto le carte, la contabilità e tutto il resto, per evitare si scoprissero i fatti illeciti che intervenivano. Quando qualcuno incappava in qualche vicenda giudiziaria, e a ciò veniva dato risalto mediatico, dicevamo che avevano fatto male i compiti». Anche l'amministratore di Selex era «consapevole», secondo Cola. Afferma il consulente nell'interrogatorio del 9 dicembre 2010: «Si parlava con l'ad Marina Grossi del fatto che per lavorare in Enav occorreva pagare tangenti. È un sistema che lei ha ereditato e che ha continuato a realizzare».Di fronte ai magistrati di Napoli, con i quali ha cominciato a collaborare da qualche settimana, il responsabile delle relazioni istituzionali di Finmeccanica Lorenzo Borgogni si è definito «collettore dei rapporti con i politici». Cola gli assegna un ruolo diverso: «Borgogni gestiva il livello di pagamenti destinati ai politici». Lo stesso manager ammette di aver fatto «assumere la figlia di Floresta (Ilario, ex deputato di Forza Italia, ndr ), che ne aveva fatto richiesta a Martini, in una delle società del gruppo Finmeccanica». Agli atti è allegata un'intercettazione telefonica dello stesso Borgogni con tale «Marco».Marco: senti mi ha chiamato Filippo eh, che dice su, su quel discorso che facciamo ogni anno della loro offerta di partito a Milano eccetera...Borgogni: di partito? del ministero!Marco : parti ...eh del Pd, credo sia una cosa del Pdl, no? dice che te ne ha parlato a te pureBorgogni: noMarco: su Milano, lui mi ha anche detto che gli hai indicato che non volevi comparire come Finmeccanica ma con una società esternaBorgogni: Vabbè, ma se ne parla quando torni daiMarco: e no, questo si ok! no perché lui dice scusami sto all'ultimo con l'acqua alla gola eccetera, perché lui deve parlare con qualcuno dei nostri... tra oggi e domani.Borgogni impreca e poi, via sms, spiega che di questa cosa non bisognava parlare al telefono. Scrive Ielo nella sua richiesta di arresto poi negata dal giudice: «Il tenore della telefonata appare essere inequivoco. Si tratta di una contribuzione al Pdl che rischia di essere confusa con una contribuzione al Pd, palesemente illecita, in ragione del fatto che deve essere effettuata con una società esterna. Carattere di illiceità emerge anche dalla reticenza e dal fastidio manifestati da Borgogni il quale evidentemente sa o presume di essere intercettato».Fiorenza Sarzaniniinsisti e persisti...raggiungi e conquisti
http://www.bodyweb.com/forums/attachment.php?attachmentid=24954&d=1143754700
8 mesi fantastici!
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al quirinale l'incontro con la Federazione delle Chiese evangeliche in Italia
Napolitano: «È una follia che i figli di immigrati nati in Italia non siano cittadini»
Il Capo dello Stato:«Così si acquisiscono anche nuove energie»
MILANO- Dal confronto politico all'immigrazione. Giorgio Napolitano al Quirinale torna a parlare della situazione italiana. Ma allarga anche alle altre problematiche. Per il Capo dello Stato ora c'è «la possibilità di fare in Parlamento quello che non si è potuto fare negli anni passati». Certo, il mare è ancora «un po' mosso ma credo ci siano maggiori possibilità di dialogo e confronto fra gli schieramenti». Certo che «avremo le condizioni per una maggiore obiettività e costruttività» L'IMMIGRAZIONE- Ed è proprio sulla scia del dialogo che Napolitano coglie l'occasione di parlare anche di diritti degli immigrati durante l'incontro con la federazione delle chiese evangeliche in Italia. Riprende il discorso fatto solo una settimana fa quando al Colle ha ricevuto una rappresentanza dei "nuovi cittadini italiani". «Mi auguro che in Parlamento si possa affrontare anche la questione della cittadinanza ai bambini nati in Italia da immigrati stranieri. Negarla è un'autentica follia, un'assurdità. I bambini hanno questa aspirazione». Napolitano ha auspicato che tale iniziativa dovrebbe rientrare nella consapevolezza della necessità di «acquisire anche nuove energie in una società per molti versi invecchiata se non sclerotizzata». E la nomina di Andrea Riccardi, fondatore della comunità di Sant'Egidio, a ministro della Cooperazione internazionale e dell'integrazione sociale segnala «la possibilità di riprendere le politiche di integrazione che hanno uno sviluppo ormai lontano».
LE REAZIONI- «Le parole di Napolitano spronino il Parlamento a riprendere l'esame delle proposte di legge sui nuovi italiani. Non è un tema che può essere rinviato alla prossima legislatura», afferma Flavia Perina, deputata di Futuro e Libertà. Di tuttaltro avviso Mario Borghezio, eurodeputato della Lega: «Il presidente della Repubblica non deve permettersi di imporre, contro la nostra tradizione giuridica millenaria, lo ius soli sul ius sanguinis, stravolgendo così il nostro diritto». Gli fa eco il collega Matteo Salvini: «Le priorità per gli italiani e per i padani in particolare (che è una follia negare che esistono!) non sono nè i soldi per Roma Capitale nè regalare la cittadinanza agli stranieri o ai figli degli stranieri. Napolitano sta proprio esagerando»
Redazione Online22 novembre 2011 | 13:27© RIPRODUZIONE RISERVATA
Tessera N° 6
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
Originariamente Scritto da BlandhiFischia, niente male
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
Tessera N° 6
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Originariamente Scritto da TheSandman Visualizza MessaggioNon mi sembra La Russa abbia avuto un comportamento da cocainomane...anzi...ha agito lucidamente...spregiando un povero ebete che raccontava le solite panzane per strappare un sorriso a qualche immondo che si masturba ascoltando le solite ovvietà antiberlusconiane...le cose più belle della vita, o sono illegali, o sono immorali..o fanno ingrassare! "George Bernard Shaw"
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"Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioClassico esempio di lapsus freudiano.
"Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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Originariamente Scritto da odisseo Visualizza Messaggioahaha ma ma io avevo postato il video della Carfagna ad Agorà,non so perchè è venuto il lapsus di Monti.
http://video.corriere.it/mara-carfag...0-38f81e7faa5eIn un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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ANCHE ANNA MARIA CANCELLIERI SI SCONTRA CON IL PARCO VEICOLI DEI MINISTERI
Auto italiane per i ministri. Ma l'unica Lancia dell'Interno ha 150 mila chilometri
Difficile accontentare il nuovo governo. Una possibile soluzione: le 19 Maserati blindate acquistate da La Russa
MILANO - Anche il ministro dell'interno, il prefetto Anna Maria Cancellieri, ha chiesto di poter utilizzare un'automobile di servizio di marca italiana ma nel garage del Viminale c'e' solo una vecchia Lancia Thesys con 150 mila chilometri percorsi che non garantisce gli standard di sicurezza. In principio è stato il presidente del Consiglio a chiedere di poter utilizzare un'auto di servizio di marca italiana. Ma non è stato facile tant'è che Mario Monti ha dovuto spendere un'ora del suo tempo per venire capo della questione. La vecchia Thesys fornitagli dal Quirinale era piaciuta molto al primo ministro incaricato ma Palazzo Chigi nel corso degli anni si è dotato delle Audi tedesche. Alla fine Monti l'ha spuntata e ha chiesto anche ai suoi ministri di viaggiare su auto uscite dalle fabbriche italiane.
BLINDATE STRANIERE - Cosi anche il ministro dell'interno - dopo aver confermato il capo di gabinetto, Giuseppe Procaccini, e il capo del legislativo, Elisabetta Belgiorno - si è subito occupata della questione dell'auto. «Vorrei un'auto italiana, è possibile?», ha chiesto ai funzionari ed ex colleghi prefetti che le hanno dato il benvenuto. «Ministro, ci dispiace ma c'è solo una vecchia Thesys che ha percorso troppi chilometri e potrebbe lasciarla per strada da un momento all'altro». Il prefetto Anna Maria Cancellieri ha comunque insistito ma ha capito che la faccenda, anche per il ministro dell'interno, è complessa: «Al ministero hanno le Audi e le Bmw blindate acquistate nelle ultime gare europee per cui non sarà facile risolvere in tempo brevi la questione dell'auto italiana da dare in dotazione al ministro».
REGOLARE GARA - Ora però il presidente del consiglio una soluzione ce l'avrebbe a portata di mano. Qualcuno propone di utilizzare per i ministri del governo Monti le 19 Maserati blindate appena acquistate dalla Difesa per i vertici del ministero di via XX settembre. Quando scoppiò la polemica su quelle auto di lusso destinate alla Difesa, l'allora ministro Ignazio La Russa rispose al Corriere: «Che male c'è. Sono auto italiane acquistate con regolare gara europea......».
Dino Martirano www.corriere.it
poi ti parlano di "salvare il made in italy" (che come tematica può anche essere una vaccata eh, ma se lo dici dal finestrino di un'auto di un altro paese e sei ministro/presidente del consiglio, che credibilità potrai mai avere?)Originariamente Scritto da Mizard...io ho parlato con tutti in questo forum,persino coi Laziali...Originariamente Scritto da Barone BizzioQuindi...in poche parole, sono tutti comunisti tranne Silvio?Originariamente Scritto da TheSandmanSilvio compreso.Originariamente Scritto da TheSandmanDiciamo che i comunisti che insulta lui sono ancora più comunisti di lui.
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
la Santanchè non è parlamentare giusto?"Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
Originariamente Scritto da catastrophy Visualizza MessaggioNon sarà una questione fondamentale, ma lo dico da anni (e di certo non sono il tipico nazionalista): in tutti gli altri stati si usano le macchine del proprio paese (vorrei vedere i titoli se sarko usasse una audi o se la merkel girasse con una dodge), da noi invece erano troppo fighi (ricordo solo prodi e fini con le lancia)...
poi ti parlano di "salvare il made in italy" (che come tematica può anche essere una vaccata eh, ma se lo dici dal finestrino di un'auto di un altro paese e sei ministro/presidente del consiglio, che credibilità potrai mai avere?)
anche se presto le macchine italiane avranno solo il nome di italiano
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