Italiani: egli risorse a Natale

[Barone Bizzio]

oh ma è incredibile come i mantra giornalistici entrino nelle teste.
prendi me e ma_75, continueremo a parlare di poesia, della rivoluzione francese, degli errori e orrori sintattici e grammaticali su bw, continueremo anche a parlare di politica.
l'italia esisteva prima ed esisterà dopo quest'uomo.
si parlava prima, si parlerà dopo.
certo, se hai un chiodo in un piede ti vien male parlare di elegia e tendi a concentrarti su come togliere il chiodo e poi come curare le ferite.

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vorrei fare un'altra riflessione, secondo me (chiamo leonida in soccorso teoretico) Berlusconi ha vinto, ha assolto pienamente alla sua funzione, ossia conservare l'andazzo rinviando sine die la resa dei conti sociale, la fine del consenso fondato sul debito che è stata la pietra su cui si è edificata prima e poi anche la seconda repubblica.

il senso storico della sua leadship è quello: rinviare la politica, con il sostanziale assenso delle opposizioni che, se da un lato hanno a lungo strepitato sulla persona berlusconi dall'altra sono stati incapaci (colpevolmente? consapevolmente?) di creare un'alternativa. timorose di perdere grip sui tessuti sociali di tradizionale consenso.

banalmente io credo che non sia finito berlusconi, ma siano finiti i soldi per casse integrazioni, stipendi pubblici, sussidi ad imprese che non sono mai divenute competitive, fiumi di soldi alle autorità locali, comunità montane, lagustri o sarcazze, soldi ai giornali, ecc ecc..

Sulla prima parte: io tendo a non leggere molto i giornali e a non farmi influenzare dagli editoriali. Più che un mantra giornalistico a me è sembrato un fatto verificabile in molte circostanze. Quando ad esempio ci sono stati i referendum molta gente - laureata in università "prestigiose" - non è riuscita a capire il significato tra liberalizzazione e privatizzazione dell' acqua, ha pensato che con la "privatizzazione " degli acquedotti l' avremo finita come a Cochabamba in Bolivia dove la bolletta è aumentata del 300%. Ha pensato che fosse ingiusto pagare di più un servizio migliore. Il problema è che queste sono persone che hanno possibilità di diventare classe dirigente e di ricoprire posti di responsabilità, e sono ancora ferme alla logica dell' amico/nemico.

Non penso che Berlusconi sia la causa di tutti i mali, è stato il paravento dell' ignoranza di una generazione: la colpa maggiore ce l' ha il sistema scolastico, per come la vedo io

Sulla seconda sono assolutamente d'accordo

[gorgone]

Sulla prima parte: io tendo a non leggere molto i giornali e a non farmi influenzare dagli editoriali.

questo è un altro falso mito.
non leggere i giornali in generale o gli editoriali in particolare non è un bene.
il mantra entra tanto più quanto meno leggi con consapevolezza.
puoi credere che sia un caso che tu scriva cose che ripetono ovunque in tv e sui giornali, ma non è un caso.
la pervasività dello slogan è *esattamente* questo e più si legge con criticità, meno si è permeabili.

[ma_75]

Io vorrei, veramente vorrei, non parlare ancora di Berlusconi ma mi forzate a farlo. Quando si parla delle nuove generazioni che vedono in Berlusconi il male assoluto o quantomeno la causa dei loro problemi, si dimentica di ricordare che Berlusconi ha governato per larga parte degli ultimi 17 anni e che, perfino quando non era al governo in prima persona, ha influenzato, ben più di un semplice capo dell'opposizione, l'evolversi degli eventi sul teatro della politica. Molti di questi giovani, per l'esattezza tutti quelli nati dopo il '94, sono vissuti, a tutti gli effetti, nel quasi ventennio berlusconiano: hanno conosciuto solo lui. Non sarà un caso se, tra qualche anno, i libri di storia parleranno di questo come del ventennio berlusconiano e non certo di quello prodiano o casiniano. Non vedo perchè stupirsi nel ricondurre a lui le cause della situazione attuale: su chi dovrebbero puntare il dito i giovani? Sulle tombe di Moro, Berlinguer e Almirante? Non sarà l'unico colpevole ma, vivaddio, diamogli almeno le colpe in proporzione agli anni di governo.

[Barone Bizzio]

Non leggere molto i giornali non vuol dire leggerli con acriticità eh...oltre ad una questione di selezione del tempo non mi sembra che le firme di repubblica o del giornale siano esempi di lucidità ( a parte giannini e a volte scalfari)
Poi, un conto è dire: i discorsi dei giovani si esauriscono nell' antiberlusconismo. Questo è effettivamente un luogo comune, e lo rimane fino a quando uno non ne approfondisce la cause per vedere - nel suo piccolo -se sia vero o meno. Però quando uno si confronta con i suoi coetanei su temi come riforma della giustizia, riforma del sistema di governo, apertura dei mercati e vede che c'è una polarizzazione estrema che riconduce tutto a Berlusconi ( se sei favorevole alla riforma della giustizia sei Berlusconiano, se sei a favore del presidenzialismo sei Berlusconiano, eccetera) non può che farsi prendere dal pessimismo. Ma in questo caso è improprio parlare di antibelrusconismo: si parli di berlusconismo e basta, il fatto che si sia pro o contro in molti casi è irrilevante

[gorgone]

va bene, prima non leggi, poi leggi, barone ok, sei il padre di ogni tuo pensiero, è un puro caso che ripeti (ma create da te) frasi che si sentono in tutti in bocca ai giornalisti che non leggi, vai con dio.

[Barone Bizzio]

Io vorrei, veramente vorrei, non parlare ancora di Berlusconi ma mi forzate a farlo. Quando si parla delle nuove generazioni che vedono in Berlusconi il male assoluto o quantomeno la causa dei loro problemi, si dimentica di ricordare che Berlusconi ha governato per larga parte degli ultimi 17 anni e che, perfino quando non era al governo in prima persona, ha influenzato, ben più di un semplice capo dell'opposizione, l'evolversi degli eventi sul teatro della politica. Molti di questi giovani, per l'esattezza tutti quelli nati dopo il '94, sono vissuti, a tutti gli effetti, nel quasi ventennio berlusconiano: hanno conosciuto solo lui. Non sarà un caso se, tra qualche anno, i libri di storia parleranno di questo come del ventennio berlusconiano e non certo di quello prodiano o casiniano. Non vedo perchè stupirsi nel ricondurre a lui le cause della situazione attuale: su chi dovrebbero puntare il dito i giovani? Sulle tombe di Moro, Berlinguer e Almirante? Non sarà l'unico colpevole ma, vivaddio, diamogli almeno le colpe in proporzione agli anni di governo.

Che sia il maggior colpevole non c'è dubbio: ma l' acriticità con cui si è accettato che per due anni si parlasse di stronzate ( tipo il caso ruby e le mignotte) senza dare rilievo alle cose per cui avrebbe dovuto esser messo alle strette ( cioè i rapporti con la mafia e l' assoluta incapacità di mantenere le promesse) è assolutamente vergognosa. Perchè ha allontanato dai problemi dell' Italia e perchè non gli ha fatto perdere minimamente consensi, dato che si è dimesso per fattori esterni alla politica nazionale: quindi è stato, sostanzialmente, tempo sprecato, per come la vedo io.

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va bene, prima non leggi, poi leggi, barone ok, sei il padre di ogni tuo pensiero, è un puro caso che ripeti (ma create da te) frasi che si sentono in tutti in bocca ai giornalisti che non leggi, vai con dio.

Ho solo detto che leggere poco ( poche volte ) non vuol dire leggere acriticamente, non vedo - senza polemica eh - la contraddizione
Se poi sallusti dice quello che sostengo io è certamente un caso, e lui lo sosterrà in modo assolutamente diverso da quello che sto tentando di spiegare

[TheSandman]

Berlusconi ha governato per larga parte degli ultimi 17 anni .

Ciò è falso.

Berlusconi dei 17 anni in cui è stato in politica ne ha governati 8 e mezzo.

Esattamente la metà, l'altra metà ha governato il centrosinistra

[Viewer]

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il senso storico della sua leadship è quello: rinviare la politica, con il sostanziale assenso delle opposizioni che, se da un lato hanno a lungo strepitato sulla persona berlusconi dall'altra sono stati incapaci (colpevolmente? consapevolmente?) di creare un'alternativa. timorose di perdere grip sui tessuti sociali di tradizionale consenso.

E' doveroso aggiungere che solo l'IDV (come al solito) lascerebbe a Monti l'onere di riformare la leggere elettorale mentre il PD vorrebbe che il premier si adoperasse solo per l'adeguamento italiano alle richieste europee.

[Leonida]

Berlusconi è stato sconfitto dall' incapacità quasi romantica , sua e del suo governo, di tradire la sostanza economica, sociale e culturale dei suoi elettori. Di fronte al rigore che gli alleati europei esigono solamente nel quadro di una politica di risanamento, Silvio ha detto no,non ce la faccio, toglietemi tutto ma non il mio falso in bilancio, anarco-conservatore a vita.
Credo che il concetto di Austerity sia del tutto inconcepibile per il nostro ceto medio, non è tanto il tirare la cinghia, c'è chiaramente una intenzionalità etica tipicamente protestante per cui non possiamo tradurre "austerità".
Berlusconi avrebbe potuto fare quello che gli chiedeva la Bce? Non aveva i numeri perché le sue tante miniature in parlamento non avrebbero trovato un accordo sui sacrifici da fare.Ok, ma lasciamo perdere i numeri , sulla base di quale accordo sociale e morale con il paese reale l' avrebbe fatto?
Voglio dire...una compagine governativa che non ha mai nemmeno finto di rappresentare l' interesse collettivo, ma solo la difesa continua di interessi particolari ( altro che le corporazioni che "non l' hanno fatto lavorare", sanman cit. ), con quale credibilità si sarebbe presentata promettendo temporanei(?) sacrifici (a meno di non voler sul serio rischiare la rivolta sociale da parte di quelli già passati sotto la scure di tremonti)? I primi a non crederlo sono stati i suoi,ma è il caso di dirlo: le puttane sono state un cavallo di ***** per inficiare la sua moralità, in realtà ognuno l' ha già valutato per i condoni di cui egli stesso ha beneficiato, per le leggi ad personam concesse, e via dicendo...
Silvio ha davvero fatto un gesto di responsabilità verso sé stesso e gli italiani, ha risposto del fatto che lui mai e poi mai avrebbe spiegato agli italiani cos'è l' Austerity senza bombe carta sulla polizia, né avrebbe provato a fare una simile impresa, perchè lui non sta lì per questo , né avrebbe indossato disonestamente i panni dello statista in tempi di crisi, colui che deve garantire la pace sociale nonostante tutto. Questo mai.

[Thebestchecco]

Non capisco come mai non si sia fatto un casino della madonna per questo cambio di governo assolutamente antidemocratico. Nelle piazze vanno solo a rompere i cogl***i per le minchiate e dire Silvio dimettiti.

[Leonida]

è anche impressionante come la veste presidenzialista fatta a misura di berlusconi (di tratta quindi di un nano-presidenzialismo) progressivamente indotta in questi anni abbia cambiato la cognizione del funzionamento della democrazia italiana. Nessun governo viene eletto direttamente, solo i parlamentari.Cribbio.

[gorgone]

i mantra.

[Sean]

è anche impressionante come la veste presidenzialista fatta a misura di berlusconi (di tratta quindi di un nano-presidenzialismo) progressivamente indotta in questi anni abbia cambiato la cognizione del funzionamento della democrazia italiana. Nessun governo viene eletto direttamente, solo i parlamentari.Cribbio.

Costituzionalmente è così, ma questa cognizione è venuta a mancare anche a Napolitano, se nelle sue dichiarazioni dice che "non c'è ribaltone" (dunque collega anch'egli la maggioranza parlamentare al governo che esprime, come se una non potesse esistere senza l'altro) e che "questo non è uno stop alla democrazia dell'alternanza" (lasciando chiaramente intuire che una maggioranza eletta si lega al governo che esprime: cade uno viene giù anche l'altra). Le stesse campagne elettorali si giocano ormai non più sui partiti ma sulla lista che già esprime (prima delle consultazioni del Quirinale, prassi mai vista nella prima repubblica) il nome ed il volto del candidato-premier. Se si vuole giocare all'americana, tanto vale riformare la costituzione in senso presidenzialista.

[lafettina]

e sarebbe pure ora si facesse questa cosa sean!

[catastrophy]

...cambio di governo assolutamente antidemocratico...

questo thread ci riserva perle di rara bellezza...