Mah...Questi black bloc che spuntano anche a casa del diavolo, con una manifestazione che si annunciava problematica sin dal principio: nessuna informativa dalla digos, dai servizi? Nessun controllo? Mmmmmm...
Italiani: egli risorse a Natale
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Temo sia solo l'inizio, quando arriverà la crisi (quella vera, ora mangiano bene o male tutti) questo genere di manifestazioni violente si moltiplicheranno.
Il confine tra i "facinorosi" e la guerra civile è molto labile.
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Originariamente Scritto da RAS Visualizza Messaggioe sabato 29 la manifestazione degli "INCAZZATI NERI" https://www.facebook.com/event.php?eid=230255513696321
CONTRO QUESTO GOVERNO DI DESTRAOriginariamente Scritto da gorgoneil capitalismo vive delle proprie crisi.
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io credo che purtoppo l'unica soluzione per RIVOLUZIONARE il sistema sia una guerra civile... imho... ma paradossalmente non vedo il motivo per cui stanno distruggendo mezza Roma... dovrebbero far casino a palazzo chigi non distruggere macchine e negozi che si trovano dall'altra parte della città
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Sui disordini della manifestazione continuiamo qua: http://www.bodyweb.com/threads/31311...anni-e-incendi...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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xkè lui, da depravato qual'è gode a fare queste cose e a prendersi gli insultiinsisti e persisti...raggiungi e conquisti
http://www.bodyweb.com/forums/attachment.php?attachmentid=24954&d=1143754700
8 mesi fantastici!
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L'ultima sfida dei pastori sardi
"Giù le mani dalle nostre fattorie"
A causa dei debiti in 10mila rischiano di perdere tutto. Rifiutano di dare le terre agli speculatori attratti dalle promesse di condono. Ora le banche presentano il conto dei prestiti agevolati della fine degli anni '80
di ANTONIO CIANCIULLOLo scrittore Salvatore Niffoi che difende la battaglia dei pastori sardi
ROMA - Hanno dispiegato un cordone di sicurezza impenetrabile. Hanno assediato la zona con camionette, elicotteri, poliziotti, guardia di finanza. Hanno fatto irruzione e li hanno catturati. A essere trascinati via dalla loro casa, a Terra Segada, nel Sulcis Iglesiente, non sono stati i capi di una cellula terroristica ma la famiglia di Angelo Sairu, agricoltori colpevoli di non conoscere le trappole della finanza internazionale e di essersi fidati degli amministratori locali. Più di 10 mila coltivatori e pastori si trovano nelle stesse condizioni a causa dei debiti contratti con le banche: rischiano di perdere tutto, di dover lasciare le loro terre agli speculatori che, sostenuti dalle promesse di condono, già pianificano il sacco di intere aree della Sardegna.
IL MOVIMENTO 1
IL FONDO AMBIENTE 2
Il conto presentato dalle banche nel 2011 si riferisce a una vicenda antica. Nel 1988 la Regione Sardegna promosse, con la legge 44, prestiti agevolati per rilanciare l'economia interna, per permettere a chi faticava nei campi di comprare una mungitrice o di rifare il tetto alla stalla. Un'intenzione buona, ma incompiuta: i funzionari dimenticarono che l'Italia fa parte dell'Europa e che bisognava verificare la compatibilità della norma con il quadro legislativo comunitario. Nel 1994 l'Unione europea ha bocciato la legge considerando illegittimi gli aiuti economici.
Da allora è cominciato il calvario che ha spinto i pastori allo sciopero della fame, al "movimento dei forconi", agli scontri del dicembre scorso con la polizia a Civitavecchia. "L'errore commesso dalla Regione nel 1988 ha portato a quadruplicare i tassi di interesse, con debiti cresciuti in maniera drammatica", precisa Paolo De Castro presidente della commissione Agricoltura del Parlamento europeo. "Tra il 2007 e il 2008, quando ero ministro delle Politiche agricole, assieme all'ex presidente della Regione Sardegna Renato Soru eravamo arrivati a delineare un'intesa con le banche per superare il problema. Cambiati governo centrale e regionale, la possibilità è sfumata".
"Noi non ci arrendiamo: la militarizzazione della Sardegna è inaccettabile", accusa Felice Floris, leader del Movimento dei pastori. "Sono stati i funzionari della Regione a sbagliare, non noi: perché non chiedono i soldi a loro? È una vergogna assediare le fattorie con gli eserciti. Magari per poi girarle, con vendite pilotate, agli speculatori che vogliono massacrare l'isola".
Mentre le campagne sarde rischiano di essere svendute all'asta, la tensione continua a crescere anche perché ai vecchi debiti se ne aggiungono di nuovi. Quelli derivanti dall'offensiva lanciata da Equitalia: un'ondata di contestazioni fiscali, in molti casi discutibili, che portano a sequestri anche di prime case condotti a tempo di record, nell'arco di poche settimane, prima che un giudice riesca a pronunciarsi su un eventuale ricorso.
"I cannoni di Equitalia sono puntati su 80 mila aziende e partite Iva: credo che molto presto la rabbia esploderà con forza perché la situazione è insostenibile e già sette persone si sono impiccate per la vergogna di assistere alla distruzione di quel piccolo benessere che avevano ereditato dai padri e dai nonni", spiega Gavino Sale, presidente di Indipendèntzia Repùbrica de Sardigna. "E la minaccia va oltre il rischio dei singoli. Ci sono vicende bancarie molto oscure e migliaia di ettari che fanno gola agli speculatori: proprietà anche sulla costa che possono essere comprate a 1 e rivendute a 10 o 20".
"La Sardegna possiede un patrimonio straordinario non solo in termini di bellezza ma anche di potenzialità economiche legate al cibo di eccellenza, alla qualità dell'artigianato, all'espansione di un turismo soft", osserva il presidente onorario del Fai Giulia Maria Mozzoni Crespi. "Non si può utilizzare la vicenda dei debiti per far saltare gli equilibri sociali e ambientali dell'intera isola".
Fonte Repubblica.it
Originariamente Scritto da BlandhiFischia, niente male
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Sì, decisamente il nostro problema sono i black block
Queste sono cose da immediata esecuzione sommaria per palese progettazione di un golpe
Berlusconi, telefonate shock a Lavitola
"Facciamo fuori il tribunale di Milano"
"Rivoluzione con milioni in piazza. Diamo l'assedio a Repubblica". E' l'autunno del 2009. Il premier parla con il direttore del'Avanti!
"Portiamo in piazza milioni di persone, facciamo fuori il palazzo di giustizia di Milano, assediamo Repubblica: cose di questo genere, non c'è un'alternativa...". Parola di Silvio Berlusconi nell'ottobre 2009. Sì, proprio lui. Si sfoga al telefono con Valter Lavitola, il giornalista-faccendiere incredibilmente di casa a palazzo Grazioli. Questa è solo una delle migliaia di telefonate raccolte negli atti dell'inchiesta di Pescara sui fondi dell'Avanti. Sta in un cd depositato al processo. Intercettazioni ormai pubbliche quindi. Sorprendenti. Confermano il rapporto strettissimo tra il premier e Lavitola. Che, come dice lui stesso, lo accompagna abitualmente in aeroporto. In questa stretta relazione il Cavaliere rivela i suoi odi e le sue ossessioni: "La situazione oggi in Italia è la seguente: la gente non conta un *****... Il Parlamento non conta un *****... Siamo nelle mani dei giudici di sinistra, sia nel penale che nel civile, che si appoggiano a Repubblica e a tutti i giornali di sinistra, e alla stampa estera". Qual è, allora, la ricetta risolutiva del premier? "Facciamo la rivoluzione, ma la rivoluzione vera". Colloqui continui tra Lavitola e il premier, l'affannosa ricerca di non farsi intercettare, di beffare "il maresciallo" che ascolta.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Qua l'intera trascrizione:
Dato che a parlare di piazze e di rivoluzioni non è un utente di BW ma il presidente del consiglio in carica (che ha giurato sulla costituzione) questa è eversione. In un qualsiasi altro stato occidentale, una cosa del genere avrebbe portato all'arresto immediato suo e di tutti i suoi gregari....ma di noi
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C. Campo - Moriremo Lontani
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E aggiungo che da domani suggerisco a tutti gli "appassionati" di cominciare a parlare in pubblico (per le vie, nei circoli, nei bar, al ristorante, all'università) di progetti golpistici, di ricostituzione del PNF, di rivoluzioni ed eversioni. Come successiva linea di difesa, basta portare al giudice le intercettazioni del cattivo maestro-Berlusconi, che ne parla impunito: come per quel caso di quel cittadino andato a mignotte, che si difese citando le consuetudini del nostro premier, verrete assolti.Last edited by Sean; 17-10-2011, 17:27:51....ma di noi
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Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza MessaggioTemo sia solo l'inizio, quando arriverà la crisi (quella vera, ora mangiano bene o male tutti) questo genere di manifestazioni violente si moltiplicheranno.
Il confine tra i "facinorosi" e la guerra civile è molto labile.
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Ras Tu ci sarai?
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Mi chiedo cos'altro debba succedere.
Sempre piu' deluso dall'europa tutta, questo buffone di corte rischia di far saltare l'eurozona ma resta dov'e'.
Non me ne frega un ***** che "non ci si puo' far nulla" ed altre pseudogiustificazioni ridicole alla napolitano. Ridicole perche' di fronte a disastri di queste proporzioni non si puo' restare inermi. Quello la' sta attuando il delitto perfetto e tutti gli stronzi che gli stanno intorno fanno i precisini ed i ridicolmente ossequiosi di leggi e regole, dove leggi e regole non esistono piu' da tempo perche' anche se le violi tutte (e trascini nel baratro sempre piu' milioni di persone) non ti succede nulla. Boh. Io questo sistema non lo comprendo ora e non lo faro' mai.
Vai a spiegarlo personalmente ad ogni cittadino che "eh ma non ci potevo far niente" e giustamente accumulerai solo e soltanto risate in faccia. Deve veramente intervenire il padreterno !? Ma che ***** di incubo e'.
ByeOriginariamente Scritto da TheSandmanBrunetta li ha anticipati spregiandoli, ma altrimenti sarebbe finito all'incontrario.
.Passate a trovarmi e lasciate un messaggio, thx.
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