Ad aprire il fuoco è stato il direttore del Tg1 Augusto Minzolini con un imbarazzante editoriale a difesa del premier.
"Perché il premier dovrebbe farsi da parte ora che non c'è stata alcuna scissione nella maggioranza, una maggioranza che ha il merito di aver varato manovra di dimensioni gigantesche per salvare il paese?", ha ammonito il responsabile del telegiornale dell'ammiraglia Rai. "In fondo - ha proseguito - ci sarebbe un'unica ragione per disfarsi di questo governo: proprio il diktat della magistratura che non lo vuole e il giudizio della grande stampa a cui non è mai piaciuto. Considerazioni ragionevoli per alcuni ma a mio avviso per nulla convincenti e che hanno ben poco a che fare con le regole della democrazia. Anche perché, con l'opposizione alle prese con i suoi problemi, non si vede all'orizzonte una maggioranza alternativa che possa varare qualsiasi manovra in una situazione di emergenza. E questa è una considerazione razionale di non poco conto".
Ricordando la fallita mozione di sfiducia dello scorso dicembre, Minzolini ha insistito: "Non si vede perché dovrebbe cadere oggi, sulla scia di intercettazioni che ledono pesantemente la privacy
di Berlusconi per iniziative processuali in cui premier non solo non è indagato come a Bari, ma è addirittura parte lesa come a Napoli".
"Perché il premier dovrebbe farsi da parte ora che non c'è stata alcuna scissione nella maggioranza, una maggioranza che ha il merito di aver varato manovra di dimensioni gigantesche per salvare il paese?", ha ammonito il responsabile del telegiornale dell'ammiraglia Rai. "In fondo - ha proseguito - ci sarebbe un'unica ragione per disfarsi di questo governo: proprio il diktat della magistratura che non lo vuole e il giudizio della grande stampa a cui non è mai piaciuto. Considerazioni ragionevoli per alcuni ma a mio avviso per nulla convincenti e che hanno ben poco a che fare con le regole della democrazia. Anche perché, con l'opposizione alle prese con i suoi problemi, non si vede all'orizzonte una maggioranza alternativa che possa varare qualsiasi manovra in una situazione di emergenza. E questa è una considerazione razionale di non poco conto".
Ricordando la fallita mozione di sfiducia dello scorso dicembre, Minzolini ha insistito: "Non si vede perché dovrebbe cadere oggi, sulla scia di intercettazioni che ledono pesantemente la privacy
di Berlusconi per iniziative processuali in cui premier non solo non è indagato come a Bari, ma è addirittura parte lesa come a Napoli".
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