Italiani: egli risorse a Natale

[ma_75]

Per chi si fosse illuso che il mafioso di Arcore avesse ceduto...

Palazzo Chigi punta sulla prescrizione breve
"Ma con il Colle ora c'è un'incognita in più"

Paniz guida i falchi: faremo anche la legge sulle intercettazioni. Berlusconi avrebbe confidato a Ghedini e Alfano: "Lo so d'ora in poi è tutto più difficile"

[PrinceRiky]

Caro Economist, stavolta ti sbagli

di Roberto Perotti
Cronologia articolo14 giugno 2011
In questo articolo

Argomenti: Partiti politici | Italia | G8 di Genova | Berlusconi



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L' Economist si sbaglia. Berlusconi ha sì «f...o l'Italia», ma non per averne frenato la crescita. Ho calcolato la media aritmetica del tasso di crescita del Pil negli ultimi vent'anni, separatamente per i Governi di centro-destra e di centro-sinistra. È vero, sotto il centro-destra il Paese è rimasto in stagnazione, con una crescita media dello 0,1% all'anno, mentre sotto il centro-sinistra la crescita media è stata dell'1,4 per cento: una differenza apparentemente abissale, se composta su venti anni.

Ma un confronto corretto dovrebbe tener conto della situazione internazionale, e il centro-destra ha governato durante periodi (i primi anni duemila e ovviamente l'ultima recessione) in cui la crescita in tutto il mondo è stata molto più bassa.

La differenza rispetto agli altri Paesi è stata pressoché identica sotto i due schieramenti (anzi, di pochissimo migliore sotto il centro-destra): in entrambi, l'Italia in media è cresciuta di circa l'1,1 % all'anno in meno degli altri Paesi Ue, l'1,2% in meno dei Paesi del G7, e l'1,4% in meno dei Paesi Ocse. Numeri disarmanti, ma bipartisan. E ci dicono che tendiamo a dare troppa importanza ai Governi; appena l'economia va bene, i sostenitori del Governo gli attribuiscono tutti i meriti; quando va male gli oppositori gli attribuiscono tutte le colpe.

In realtà, perché le riforme si riflettano in un miglioramento osservabile della crescita ci vogliono spesso anni. Un Governo, questo sì, può invece rovinare facilmente e velocemente un Paese, come sanno bene per esempio i cittadini di Venezuela e Zimbabwe. Ma fortunatamente nella seconda Repubblica abbiamo avuto ministri dell'Economia competenti che hanno almeno evitato grossi disastri: questa è una differenza rispetto agli anni Settanta e Ottanta di cui spesso non ci rendiamo conto.

Dunque la vera eredità negativa di Berlusconi non è stata l'economia. La prima eredità è stata aver riportato indietro il dibattito sociale di trent'anni. Berlusconi ha confermato e anzi rafforzato l'avversione che la maggioranza degli italiani, di destra e di sinistra, prova istintivamente per il mercato. Ha rafforzato l'innata convinzione di molti che tutte le riforme siano una congiura dei ricchi contro i poveri.

La seconda eredità di Berlusconi è di aver infangato la nozione di «competenza». Per decenni l'Italia era stata governata da politici di professione che potevano parlare per cinque ore di «convergenze parallele» mentre il Paese affondava. È comprensibile che qualcuno abbia sperato in un cambiamento: un manager abituato a risolvere problemi concreti e capace di parlare direttamente alla famosa casalinga di Voghera. Ma Berlusconi ha creduto che per governare bastasse annunciare l'abolizione dell'Ici sulle prime case tre giorni prima delle elezioni, o mettere il primo mattone di un Ponte sullo Stretto che fortunatamente non ha i soldi per costruire, oppure ancora annunciare un nuovo Piano Casa ogni due anni, senza aver idea di come attuarlo. E oggi crede veramente che per rimediare a una sconfitta basti l'«annuncio bomba» del passaggio di alcuni uffici ministeriali da Roma a Milano.

La terza eredità di Berlusconi è il senso di umiliazione inflitto a molti cittadini, in nome di un anticomunismo ormai patologico che sembra giustificare qualsiasi nefandezza. L'umiliazione di una legge elettorale medievale che impedisce ai cittadini di esprimersi, utilizzata dal satrapo per fare eleggere servitori senza dignità e ragazze palesemente spaesate, mentre le famiglie italiane tentano di convincere i propri figli che studiare è importante. L'umiliazione di vedere i giornalisti di cinque telegiornali, alcuni pagati dal contribuente, intervistare il capo leggendo tremebondi le domande scritte da lui.

Infine, la quarta eredità di Berlusconi è aver rovinato l'immagine dell'Italia all'estero, come sa chiunque parli con degli stranieri. Alla lunga, un Governo senza una guida competente viene inevitabilmente percepito come tale nei consessi e nelle relazioni internazionali. La conseguenza è che questi anni hanno confermato negli stranieri gli stereotipi peggiori sull'Italia (con le dovute eccezioni di alcuni ministri che avrebbero meritato un Governo migliore): improvvisazione, inaffidabilità e faciloneria, il tutto condito con barzellette, spaghetti e mandolino.
Di fronte a tutto questo, caro Economist, l'economia è solo la punta dell'iceberg.

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-06-14/caro-economist-stavolta-sbagli-064354.shtml?uuid=AarzuffD

[Sartorio]

Per chi si fosse illuso che il mafioso di Arcore avesse ceduto...

Palazzo Chigi punta sulla prescrizione breve
"Ma con il Colle ora c'è un'incognita in più"

Paniz guida i falchi: faremo anche la legge sulle intercettazioni. Berlusconi avrebbe confidato a Ghedini e Alfano: "Lo so d'ora in poi è tutto più difficile"

Ennesima dimostrazione che bada solo a mettersi in salvo, l'aereo Italia è senza pilota.

[Barone Bizzio]

ma infatti mi era chiaro quello che criticavi e ci sta... ma come il sì a prescindere va criticato l'astensionismo a prescindere o peggio ancora l'astensionismo per ignoranza...
perché tra i tanti astenuti c'era una grande fetta di persone (soprattutto pdl-ini) che hanno evitato di votare perché gli è stato detto così... o per dirla con le parole di bossi ed altri "perché tanto non conta un c****"... e tanti altri invece (e lo ritengo ancora peggio) non sono andati perché semplicemente non gliene fregava niente di informarsi o di prendersi la briga di andare a votare...
beh ecco, questo sicuramente non è meglio del sí a prescindere... come qualsiasi posizione a prescindere... e perdonami tanto, ma tra gli astenuti ed i sì, sono abbastanza convinto che ci siano stati più "sì informati" che "astenuti informati"...

inoltre parli di propaganda per il sì... beh, ovvio che alcune cose fossero esagerate, ma bisogna "promuovere" (lo dice la parole stessa) un referendum attraverso il silenzio? è questa l'idea? e poi ci si chiede perché non si arrivi al quorum e si critica l'utilitá dei referendum? come si fa a promuovere un referendum senza cercare di informare e di fare pubblicitá?

il governo e vari tg (in particolare il tg1 serale non andato in onda ieri... mai sentita una cosa del genere in altri paesi civili... come non ho mai sentito che comunicassero date di voto sbagliate) hanno provato a fare questo tipo di "propaganda" parlando il meno possibile del referendum... credi che ciò aiuti i cittadini ad infromarsi e ad esprimere un'opinione sensata? perché come detto: L'ASTENSIONE ad un referendum È UN'OPINIONE... dimmi tu se è più sbagliato cercare di informare (magari alcuni lo avranno fatto anche esagerando ed ovviamente mostrando il proprio punto di vista) o cercare di disincentivare la gente ad informarsi... di evitare totalmente che si parli di una cosa e di dire "tanto non conta un c****"...

tutto questo non varrebbe se non esistesse il quorum... ma dato che il quorum esiste e l'astensione rappresenta una posizione ben precisa, le tue critiche dovrebbero rivolgersi più all'ignoranza di chi ha evitato totalmente il problema che di quelli che magari potrebbero non esser stati abbastanza informati per dare un giudizio sensato...

Guarda, quello che dici è giustissimo. Ci mancherebbe altro, è meglio chi si interessa e vota piuttosto che l' astensionismo menefreghista. Però io dico...una volta che ti interessi dei quesiti referendari allora informati bene, non farti abbindolare dagli slogan che senti in tv o su facebook. Non ci vuole niente a informarsi bene, a fare quel passo ulteriore...

[TheSandman]

Comunque su legittimo impedimento e nucleare senza quei cojoni DOC che sono andati a votare NO non si sarebbe raggiunto il quorum.

[Viewer]

Comunque su legittimo impedimento e nucleare senza quei cojoni DOC che sono andati a votare NO non si sarebbe raggiunto il quorum.

la beffa eheheheheh

[VINICIUS]

La cosa che più mi scoccia è vedere l'emergente Paniz per i prossimi due mesi nelle varie televisioni televisive a spiegare che la prescrizione breve è giusta... Hanno levato Ghedini dalla tv e hanno messp Paniz...

[TheSandman]

la beffa eheheheheh

Addirittura a Chioggia e Porto Tolle, probabili siti di nucleare, l'affluenza è stata bassa....

Francamente sul nucleare mi aspettavo un'affluenza maggiore....invece di fatto se non ci fossero stati quei coglioni il nucleare avrebbe avuto il via libera...

[Viewer]

Addirittura a Chioggia e Porto Tolle, probabili siti di nucleare, l'affluenza è stata bassa....

Francamente sul nucleare mi aspettavo un'affluenza maggiore....invece di fatto se non ci fossero stati quei coglioni il nucleare avrebbe avuto il via libera...

Maroni doveva dire che il quorum era raggiunto il giorno prima mi sa.

[Leonida]

Comunque su legittimo impedimento e nucleare senza quei cojoni DOC che sono andati a votare NO non si sarebbe raggiunto il quorum.

fonte?

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in verità sarebbe stato decisivo il no , se poi sottratto in modo da non far ottenere il quorum , con mezzo milione di voti in più (questo tenendo il quorum al 53, 5% e non al 50 + 1.)

[catastrophy]

Comunque su legittimo impedimento e nucleare senza quei cojoni DOC che sono andati a votare NO non si sarebbe raggiunto il quorum.

ehm, no... in realtá non è vero... non so con che numeri tu abbia calcolato sta cosa, ma direi proprio che non è così...

[TheSandman]

ehm, no... in realtá non è vero... non so con che numeri tu abbia calcolato sta cosa, ma direi proprio che non è così...

I numeri sono quelli che leggo sulla home del sito Ansa.it

Anche il legittimo impedimento senza i NO non sarebbe passato il quorum...

[ma_75]

Più che altro senza la pagliacciata del 25% del voto estero il quorum sarebbe stato al 57 e non al 55.

[eNdy]

più che altro senza quorum non si sarebbe avuto nessun genere di problema

[Pippo mio]

Addirittura a Chioggia e Porto Tolle, probabili siti di nucleare, l'affluenza è stata bassa....

Francamente sul nucleare mi aspettavo un'affluenza maggiore....invece di fatto se non ci fossero stati quei coglioni il nucleare avrebbe avuto il via libera...

io non credo ci sia qualcuno che sia andato a votare i 4 NO. o comunque sono POCHISSIMI. i no che vediamo sono frutto di gente che ha votato 2 si e 2 no o 3 si e 1 no secondo me.