Originariamente Scritto da VINICIUS
Visualizza Messaggio
Italiani: egli risorse a Natale
Collapse
X
-
Bossi non è laureato,Calderoli invece è laureato in medicina e specializzato in chirurgia maxillo facciale"Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza MessaggioRicordiamo che la lega merd prese un ingegnere del suono lecchese e lo mise a fare il ministro della giustizia.B & B with a little weed
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza MessaggioRicordiamo che la lega merd prese un ingegnere del suono lecchese e lo mise a fare il ministro della giustizia.sigpic
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da catastrophy Visualizza Messaggiono dai, diceva solo di esser stato iscritto a medicina (come abbia fatto col diploma della radio elettra è un'altra domanda interessante, ma tanto...), mica di essersi laureato, o mi son perso qualcosa?
"E' divertente la storia della non laurea di Umberto Bossi. Umberto Bossi ha solo un diploma di perito tecnico elettronico. Questo perchè per aiutare la famiglia dovette cominciare a lavorare presto. Fin qui niente di divertente. Anni dopo Umberto Bossi si iscrive alla Facoltà di Medicina di Pavia, si sposa con Gigliola Guidali dalla quale ha un figlio, Riccardo. Ogni mattino esce di casa e dice alla moglie "Ciao cara, vado in ospedale". Peccato che Bossi non si sia mai laureato in medicina, troppo impegnato in politica. Quando la moglie scopre che il marito non è medico come le ha sempre detto e che gli mancano 11 esami alla laurea, chiede il divorzio. Questa non è una barzelletta, sono dichiarazioni della stessa Gigliola".
oppure:
"Ebbene sì, prima della camicia verde, il senatur aveva anche indossato il camice bianco! Diciamo subito che Bossi non ha mai avuto accertate competenze mediche, i suoi studi non lo hanno mai condotto a una laurea. Eppure... era riuscito a entrare in un ospedale, indossando il camice bianco. Abbiamo i brividi.
Quella di Umberto Bossi è una vita da millantatore doc. Era riuscito persino a ingannare la moglie, raccontandole che si era finalmente laureato, ma non era vero. La moglie scoprì la falsità e poi lo mollò.
Sempre a causa questa storia della finta laurea, anche la mamma del senatur era stata gabbata dal figlio. Un giorno il Bossi volle accompagnare sua mamma all'Università di Pavia, in occasione della presunta discussione della Tesi, ma la genitrice -poverina- non ha potuto assistere alla performance oratoria del figlio. Perché? Perché fu proprio Umbertino a non farla assistere (chissà con quale scusa). Fece ben tre feste di laurea, naturalmente per altrettante lauree inesistenti.
Nonostante tutto ciò, Umberto Bossi riuscì per due anni a lavorare in un ospedale, spacciandosi per medico (questa professione risulta anche dalla scheda di iscrizione del PCI, al quale aderiva).
Una caterva di menzogne! Ecco per cosa si caratterizza Bossi! Menzogne che continua a divulgare, pur di imbonire la massa col suo populismo da taverna sciatta e triviale. Menzogne che trovano un ambiente molto accogliente nel governo e nelle menti delle persone più ignoranti. Chi si somiglia si piglia!
(Nota di gossip: da ragazzo, Bossi era solito bazzicare al Liceo della sua città per far conquiste di ragazze, ma nessuna se lo è mai filato. Come direbbero i giovani di oggi: che sfigato)!"Ciao.
Commenta
-
-
La deputata contro Gasparri: «autoritario e violento. Frattini e Matteoli con me»
Alto Adige, la Biancofiore se ne va:
«Distrutta dal Pdl, vado con Scajola»
«È finito un amore, che forse ho vissuto univocamente. Come nelle storie infelici»
Michaela Biancofiore con Silvio Berlusconi nella festa da lei stessa organizzata dopo il ferimento del premier al Duomo di Milano MILANO - «Quattro anni di vessazioni, di ingiurie, di sevizie personali...Sono distrutta, vado via».
Onorevole Biancofiore, di cosa parla? Affari personali?
«Ma no, affari di partito. Vado via dal Pdl, che in Alto Adige non mi appartiene più, e che pure ho contribuito a fondare tra mille difficoltà. Vado via perché è finito un amore, che forse ho vissuto univocamente, come spesso accade nelle storie infelici».
Michaela Biancofiore, 40 anni, coordinatrice provinciale pdl e deputata, è triste. Altri tempi quelli in cui rideva a un comizio accanto al premier che faceva il gesto, diventato famoso, del dito medio. L'idillio col suo partito oramai è finito.
E la colpa di chi è?
«Di quell'incapace di Maurizio Gasparri. Quell'uomo sta facendo il bello e il cattivo tempo, da noi, senza capire un tubo del territorio. Sue le candidature perdenti, le soluzioni pasticciate e consociative, la distruzione di fatto del partito. Una strategia perdente su tutta la linea, parlano i risultati elettorali: siamo al 3 per cento». Ma avete cercato di dialogare, voi due?
«Dialogare con chi? Con Gasparri? Lei ha presente l'uomo? Ora, non gli dò del fascista proprio perché il termine mi pare desueto. Ma insomma, è un autoritario. Un arrogante. Un violento. Uno che se sei donna tende soltanto a denigrarti».
Addirittura?
«Certo. Di me è arrivato a dire cose indicibili. Che ero instabile psicologicamente, che prendevo gli psicofarmaci. E certo, sei donna? Allora sei isterica. Veda cosa hanno fatto anche con la Moratti: a Milano sembra che la colpa della sconfitta sia solo sua. Gli altri si sono defilati. Per non parlare della Carfagna. Io sono stata l'unica a difenderla quando fui attaccata in Campania da Cosentino e compagni. E anche adesso che Lehner, che è ossessionato da lei, l'ha criticata».
E però le altre donne del suo partito di solito tacciono anche rispetto a cose visibilmente offensive.
«Si riferisce alla selezione della classe dirigente? Ha ragione, sì. Ma perché alcune di noi si sono ben accucciate sotto la coperta del potere degli uomini. Ed è chiaro che io adesso parlando mi sto inimicando molti notabili... Non conviene....».
Con Berlusconi ha parlato della situazione altoatesina?
«Ancora no, ma lui è informato di quello che sta accadendo. Solo che è troppo buono... Lascia fare... Lui sa che io, ma in queste ore anche Scajola e Micciché, gli diciamo certe cose per il suo bene...Vogliamo di nuovo aumentare il consenso, che invece, a causa di un manipolo di notabili che sta guidando il partito a Roma, si sta erodendo».
Davvero non ha discusso con nessuno del Pdl, finora?
«Con Frattini, che è sbigottito quanto me. E con Cicchitto, che mi ha dato ragione e mi ha chiesto di portare pazienza. Ma so che anche Matteoli è perplesso con questa dirigenza nazionale. È chiaro che io lavoro lo stesso per i ballottaggi. Poi con la mia corrente andiamo via. Fondiamo un movimento, che sarà molto vicino alle posizioni di Scajola e sempre pro Berlusconi, ovviamente. Ma con la dittatura di Gasparri ho chiuso».
Povera stella, ma quanto mi dispiace.
Ma crepa tu e tutti gli altri citati nell'articolo.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
Commenta
-
-
A me viene sempre più la certezza che la barca berlusconiana sia ormai irrimediabilmente marcia e che i ratti stiano iniziando a riposizionarsi.
Quanto vorrei essere sulla porta a spaccargli un bastone sulla schiena quando cercano di fuggireIn un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioPovera stella, ma quanto mi dispiace.
Ma crepa tu e tutti gli altri citati nell'articolo.
Originariamente Scritto da PrinceRiky Visualizza Messaggioimmagino dover aver a che fare con gasparri: già guardarlo negli occhi provoca il mal di testa...
Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioA me viene sempre più la certezza che la barca berlusconiana sia ormai irrimediabilmente marcia e che i ratti stiano iniziando a riposizionarsi.
Quanto vorrei essere sulla porta a spaccargli un bastone sulla schiena quando cercano di fuggire
Originariamente Scritto da Mizard...io ho parlato con tutti in questo forum,persino coi Laziali...Originariamente Scritto da Barone BizzioQuindi...in poche parole, sono tutti comunisti tranne Silvio?Originariamente Scritto da TheSandmanSilvio compreso.Originariamente Scritto da TheSandmanDiciamo che i comunisti che insulta lui sono ancora più comunisti di lui.
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioA me viene sempre più la certezza che la barca berlusconiana sia ormai irrimediabilmente marcia e che i ratti stiano iniziando a riposizionarsi.
Quanto vorrei essere sulla porta a spaccargli un bastone sulla schiena quando cercano di fuggire
Commenta
-
-
Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggioti faccio presente che hai detto la stessa cosa, usando la stessa metafora, quando prince era ancora in canada.. è tornato a fine dicembre eh..
2) sto diventando ripetitivo
3) sei il mio elisir di lunga vita, settore realismo e scetticismoIn un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
Commenta
-
-
Commenta
-
-
LE REAZIONI - «Mediaset è allibita per le sanzioni decise oggi dall'Agcom contro le quali ricorrerà immediatamente al Tar - ha subito commentato il gruppo di Cologno Monzese -. Con questa decisione l`Authority impedisce di fatto alle televisioni di fare il proprio mestiere di informazione e in questo modo diventa parte anziché arbitro, come la legge vorrebbe, del confronto politico». Emilio Fede ha commentato la notizia in diretta, durante l'edizione serale del suo telegiornale: «Il Tg4 non ha violato assolutamente nulla». Augusto Minzolini, direttore del Tg1, si dice «esterrefatto» e sottolinea che la sanzione «riguarda tutti i tg che hanno fatto l'intervista al premier, ma c'era una notizia, non parlava da cinque giorni». Il direttore del Tg5, Clemente Mimun, giudica «assolutamente paradossale che intervistare il leader del partito di maggioranza relativa, nonchè presidente del Consiglio, per commentare i risultati del primo turno delle amministrative, possa portare ad una sanzione da parte di un organismo di garanzia». «Quel che è accaduto - ha aggiunto - è di una gravita inaudita. Si manifesta come una pesante intimidazione, che naturalmente verrà ignorata dagli organi di rappresentanza dei giornalisti italiani. Per quel che ci riguarda non cederemo nè a interferenze nè a intimidazioni di alcun genere».
LA DENUNCIA DEI RADICALI - Ma la questione potrebbe avere un seguito anche nelle aule di un tribunale. In mattinata, infatti, Emma Bonino e Marco Cappato hanno depositato una denuncia alle Procure della Repubblica di Roma e di Milano «contro Berlusconi ed i direttori dei Tg che venerdì 20 maggio hanno trasmesso le pseudo-interviste registrate del presidente del Partito del Popolo della Libertà». Nell'esposto i Radicali rilevano come «gli interventi di Berlusconi nei Tg siano, per temi trattati, scenografia con tanto di simbolo elettorale alle spalle e montaggio del registrato, dei veri e propri spot elettorali assolutamente vietati nei notiziari». Viene poi evidenziato come, «se fosse stato Berlusconi a pretendere dai direttori dei telegiornali, mediante costringimento o induzione determinato dalla sua qualità, la contestuale messa in onda di questi spot, non ci sarebbe nulla di diverso - per la struttura della condotta, le qualità soggettive dei protagonisti e le evidenti utilità di cui ha beneficiato il presidente del Partito del Popolo delle Libertà- dalla concussione che i Pm di Milano hanno contestato al premier allorquando contattò telefonicamente il questore per far affidare Ruby alla consigliera regionale Nicole Minetti, in contrasto con le norme di settore. Qualora invece i direttori dei tg fossero stati pienamente consenzienti e compartecipi allora si sarebbe in presenza di un evidente reato di abuso d'ufficio»."Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
Commenta
-
Commenta