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lingue e culture europee e similari....lascerei solo quelle strettamente necessarie.
ho letto le percentuali di laureati in italia europa e usa.
abbiamo meno della metà dei laureati sia rispetto il resto d'europa sia degli usa.allora secondo te/voi perchè allora tutto questo risentimento da parte degli italiani per i laureandi?
Perché sono delle capre "eh quello studia non ha voglia di fare un *****" etc etc. E perché ovviamente sono delle capre disinformate, poiché nessuno, come dici giustamente tu, compara il numero di laureati italiani con quelli degli altri paesi.
Ed invece di puntare il dito contro chi studia, si dovrebbe puntare il dito su un sistema Paese che resta ancorato ad un modello di sviluppo economico a bassa intensità di lavoro, un modello di sviluppo che non punta sul capitale umano. Puntare quindi il dito su chi governa la politica e l'economia di questo paese.
Molti ancora non si rendono conto che stiamo vivendo un vero e proprio cataclisma politico ed economico, dal quale difficilmente riusciremo ad alzarci. Molto difficilmente.
La fortuna-sfortuna nostra è che possiamo contare su una qualità della vita ancora mediamente buona, e sul sistema famigliare che costituisce una vera e propria rete di salvataggio - anche, forse soprattutto, economica - per i milioni di giovani senza lavoro e per i milioni di lavoratori che l'hanno perso.
Presidente siamo con Te,
meno male che Silvio muore.
Icarus, per come la vedo io, forse, è meglio che alla fame ci si arrivi davvero. La fame ha mosso egiziani, tunisini e rivoltosi di ogni epoca. Forse, forse, quando l'italiano non avrà più i soldi per sky, per il cellulare e, in ultimo, per mangiare, avrà la forza di impugnare le roncole e rincorrere i politici. Inutile appellarsi a ragioni morali, siccome siamo un popolo che vive e ragiona con la pancia e non con la testa, perchè accada qualcosa bisogna che sia la pancia a dolere, non il cervello di cui, da tempo, abbiamo dimostrato di non aver bisogno.
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
non ci renderanno mai così e la politica del welfare non è mai stata efficace e facile come in italia. un welfare senza realizzazione personale, un welfare della sopportazione di qualsiasi umiliazione in cambio del dolce far niente, dei bidelli più numerosi degli insegnanti, dei finti invalidi, dei pensionati a 35 anni, degli stipendi al minimo indispensabile per vivere purché si lavori poco, non ci sia rischio di licenziamento e si possa vedere la tv.
speriamo, così metteremo a capo della nazione uno in gamba, intraprendente, ggiovane, magari uno con un pò di potere mediatico,un presidente di una squadra di calcio magari, che sappia infiammare la gente, un capo spirituale che ponga fine a questa democrazia corrotta.
Icarus, per come la vedo io, forse, è meglio che alla fame ci si arrivi davvero. La fame ha mosso egiziani, tunisini e rivoltosi di ogni epoca. Forse, forse, quando l'italiano non avrà più i soldi per sky, per il cellulare e, in ultimo, per mangiare, avrà la forza di impugnare le roncole e rincorrere i politici. Inutile appellarsi a ragioni morali, siccome siamo un popolo che vive e ragiona con la pancia e non con la testa, perchè accada qualcosa bisogna che sia la pancia a dolere, non il cervello di cui, da tempo, abbiamo dimostrato di non aver bisogno.
Io concordo con te ma_, ma anche quello che dice Leonida, per quanto provocatorio, non è così lontano dal probabile risultato dello scenario che dipingi tu. Chi ci assicura che quando agiremo di pancia sapremo scegliere? Certo, di Berlusconi spero non ce ne sia più nessuno..
non ci renderanno mai così e la politica del welfare non è mai stata efficace e facile come in italia. un welfare senza realizzazione personale, un welfare della sopportazione di qualsiasi umiliazione in cambio del dolce far niente, dei bidelli più numerosi degli insegnanti, dei finti invalidi, dei pensionati a 35 anni, degli stipendi al minimo indispensabile per vivere purché si lavori poco, non ci sia rischio di licenziamento e si possa vedere la tv.
speriamo, così metteremo a capo della nazione uno in gamba, intraprendente, ggiovane, magari uno con un pò di potere mediatico,un presidente di una squadra di calcio magari, che sappia infiammare la gente, un capo spirituale che ponga fine a questa democrazia corrotta.
Ma l'alternativa è continuare così? Forse i rischi di una situazione dirompente vanno presi, anche se non si è sicuri di come le cose cambieranno. Meglio che sapere che le cose rimarranno così come sono, dato che lo status quo è terribilmente deprimente per chiunque sia dotato di una coscienza critica minima.
Mah, è vero che quel che segue è una incognita, tuttavia mi soffermerei su ciò che abbiamo che è, quello sì, sicuro e non discutibile. Gli ultimi 20 anni (non che prima fosse l'Eden, ma la curva di discesa era meno accentuata) sono degni di un paese del terzo mondo: si è andati verso una progressiva restrizione delle libertà individuali, della ricchezza media, delle possibilità lavorative; si è costruita una (più, direi, ormai) generazione senza prospettive, che, per la prima volta, starà peggio di quella che l'ha preceduta. Tutto questo, e molto altro, è avvenuto nell'indifferenza generale. Ed è potuto accadere perchè si è avuta cura (so che molti di voi non concordano con me su questo punto) di costruire una realtà alternativa, un reality quotidiano, fatto di beni di distrazione di massa, di futilità erette a sistema di vita che sono il paravento utile a nascondere la realtà delle cose. Chi aveva gli strumenti culturali sufficienti a squarciare questo velo lo ha già fatto, gli altri, per farlo, devono aspettare che sia la loro pancia ad essere coinvolta che si riattivi in loro l'istinto primario della fame, unica forza in grado di vincere l'incantamento del reality show.
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Ecco, a proposito di quello che dicevo....dichiarazione che vale più di mille parole Berlusconi, scudetto Milan aiutera' voto
04 Maggio 2011 21:35 SPORT
(ANSA) - MILANO - La vittoria dello scudetto potrebbe spingere qualche tifoso ad andare a votare per il Pdl: lo ha detto, in sintesi, Silvio Berlusconi rispondendo a una domanda di Telelombardia. ''L'altra volta - ha detto - avemmo una diminuzione del voto, cosi' si disse, perche' ci fu la partenza, che non fu tanto tempestiva, di Kaka'. E quindi io mi auguro che se arrivera' questo scudetto, e lo dico incrociando le dita, questo potrebbe spingere magari qualche nostro tifoso e a darci il suo sostegno''.
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ahaha ci prendono pe idioti,martedì a votare la mozione della Lega che prevedeva l'indicazione di un tempo limite della missione in Libia e oggi:
Libia/ Hague, Italia non ha indicato i tempi della missione
Giovedi, 5 Maggio 2011 - 17:09
L'Italia non ha intenzione di indicare tempi sulla durata della missione in Libia. E' quanto affermato dal ministro degli Esteri britannico, William Hague, dopo la riunione del Gruppo di Contatto sulla Libia alla Farnesina. Hague ha sottolineato la necessita' di avere "pazienza e determinazione" e ha ribadito quanto gia' detto dal collega francese Alain Juppe', ossia che "non c'e' una deadline" sull'intervento militare in Libia.
"
Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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