L'INCHIESTA DI BARI
Tg1, scontro maggioranza-opposizione
E Garimberti convoca Minzolini
Il presidente Rai a colloquio con il direttore per parlare di «completezza e trasparenza dell'informazione»
Augusto MinzoliniROMA - Un incontro di 20 minuti tra il presidente della Rai, Paolo Garimberti, e il nuovo direttore del Tg1, Augusto Minzolini, per parlare di «completezza e trasparenza dell'informazione»: il faccia a faccia si è tenuto dopo le polemiche sulla copertura riservata dalla testata ammiraglia della Rai all'inchiesta della Procura di Bari (i magistrati, occupandosi di presunte corruzioni nelle forniture sanitarie, sono incappati in un giro di ragazze che avrebbero partecipato, a pagamento, a feste e cene con il premier Silvio Berlusconi). L'argomento, dopo giorni di polemiche, sarà probabilmente oggetto di discussione nel Cda di mercoledì e proprio in quest'ottica Garimberti avrebbe convocato Minzolini. Tra i due c'era già stato un colloquio telefonico informale venerdì scorso sull'argomento.
SCONTRO - Sul tema intanto è scontro tra maggioranza e opposizione. Il Pdl difende Minzolini: «Finalmente abbiamo capito chi vuole mettere le mani su viale Mazzini - afferma Maurizio Lupi,vicepresidente Pdl della Camera. - Gli attacchi al Tg1 e al suo direttore Minzolini, le cui professionalità ed esperienza nessuno ha mai messo in discussione, sono la testimonianza di un vecchio vizio del centrosinistra italiano: considerare la Rai come casa propria». Daniele Capezzone, portavoce del Pdl, aggiunge: «È indegna la fatwa del Pd contro Augusto Minzolini e il suo Tg1. È evidente il tentativo di creargli problemi anche in redazione. Si tratta di un comportamento incivile nei confronti di un professionista come Minzolini, e anche nei confronti di un'azienda rispetto alla quale il Pd continua ad avere un atteggiamento padronale». Il Partito democratico, invece, accusa il nuovo direttore per la scarsa informazione fornita dal suo telegiornale sull'inchiesta di Bari. Era stato proprio il capogruppo del Partito Democratico in Commissione Trasporti e Telecomunicazioni alla Camera, Michele Meta, a chiedere a Garimberti di convocare Minzolini: «Dopo giorni di ripetuti oscuramenti da parte del Tg1, principale telegiornale del servizio pubblico, sul filone dell'inchiesta di Bari che vedrebbe coinvolto il presidente del Consiglio, chiediamo che il presidente di garanzia della Rai, Paolo Garimberti, convochi il consiglio di amministrazione per audire il direttore del Tg1 e per affrontare in maniera approfondita il tema dell'informazione e del pluralismo nei telegiornali Rai, i cui principi di obiettività, trasparenza e imparzialità sono chiaramente indicati nel codice etico dell’azienda». Duro anche il commento del senatore dell'Italia dei Valori Francesco Pardi, membro della Commissione di Vigilanza radiotelevisiva: «Neanche una parola sulle novità nell'inchiesta di Bari: per due giorni il Tg1 è stato reticente su quest'argomento. Uno scandalo, ridurre il servizio pubblico al silenzio stampa significa calpestare la Costituzione e il diritto dei cittadini di essere informati».
Tg1, scontro maggioranza-opposizione
E Garimberti convoca Minzolini
Il presidente Rai a colloquio con il direttore per parlare di «completezza e trasparenza dell'informazione»
Augusto MinzoliniROMA - Un incontro di 20 minuti tra il presidente della Rai, Paolo Garimberti, e il nuovo direttore del Tg1, Augusto Minzolini, per parlare di «completezza e trasparenza dell'informazione»: il faccia a faccia si è tenuto dopo le polemiche sulla copertura riservata dalla testata ammiraglia della Rai all'inchiesta della Procura di Bari (i magistrati, occupandosi di presunte corruzioni nelle forniture sanitarie, sono incappati in un giro di ragazze che avrebbero partecipato, a pagamento, a feste e cene con il premier Silvio Berlusconi). L'argomento, dopo giorni di polemiche, sarà probabilmente oggetto di discussione nel Cda di mercoledì e proprio in quest'ottica Garimberti avrebbe convocato Minzolini. Tra i due c'era già stato un colloquio telefonico informale venerdì scorso sull'argomento.
SCONTRO - Sul tema intanto è scontro tra maggioranza e opposizione. Il Pdl difende Minzolini: «Finalmente abbiamo capito chi vuole mettere le mani su viale Mazzini - afferma Maurizio Lupi,vicepresidente Pdl della Camera. - Gli attacchi al Tg1 e al suo direttore Minzolini, le cui professionalità ed esperienza nessuno ha mai messo in discussione, sono la testimonianza di un vecchio vizio del centrosinistra italiano: considerare la Rai come casa propria». Daniele Capezzone, portavoce del Pdl, aggiunge: «È indegna la fatwa del Pd contro Augusto Minzolini e il suo Tg1. È evidente il tentativo di creargli problemi anche in redazione. Si tratta di un comportamento incivile nei confronti di un professionista come Minzolini, e anche nei confronti di un'azienda rispetto alla quale il Pd continua ad avere un atteggiamento padronale». Il Partito democratico, invece, accusa il nuovo direttore per la scarsa informazione fornita dal suo telegiornale sull'inchiesta di Bari. Era stato proprio il capogruppo del Partito Democratico in Commissione Trasporti e Telecomunicazioni alla Camera, Michele Meta, a chiedere a Garimberti di convocare Minzolini: «Dopo giorni di ripetuti oscuramenti da parte del Tg1, principale telegiornale del servizio pubblico, sul filone dell'inchiesta di Bari che vedrebbe coinvolto il presidente del Consiglio, chiediamo che il presidente di garanzia della Rai, Paolo Garimberti, convochi il consiglio di amministrazione per audire il direttore del Tg1 e per affrontare in maniera approfondita il tema dell'informazione e del pluralismo nei telegiornali Rai, i cui principi di obiettività, trasparenza e imparzialità sono chiaramente indicati nel codice etico dell’azienda». Duro anche il commento del senatore dell'Italia dei Valori Francesco Pardi, membro della Commissione di Vigilanza radiotelevisiva: «Neanche una parola sulle novità nell'inchiesta di Bari: per due giorni il Tg1 è stato reticente su quest'argomento. Uno scandalo, ridurre il servizio pubblico al silenzio stampa significa calpestare la Costituzione e il diritto dei cittadini di essere informati».
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