If this is your first visit, be sure to
check out the FAQ by clicking the
link above. You may have to register
before you can post: click the register link above to proceed. To start viewing messages,
select the forum that you want to visit from the selection below.
ma tralasciando il fatto di essere perseguitato,sui fatti che opinioni hanno?
1)" A casa sua può fare quello che vuole"
2)"Beato lui".
3) "i magistrati hanno inventato tutto"
4) " Quello che fa lui,lo fanno tutti. Meglio andare con le troie che con i trans".
"è tutta un montatura, non ci sono prove (sic!) e in ogni caso nel privato fa ciò che vuole, l'importante è come ha governato finora" (sic!)
Questo in sintesi, il pensiero dominante. Ripeto, parliamo di gente giovane, attiva e con un livello di istruzione medio-alto, non di vecchie rincoglionite coi bigodini.
"è tutta un montatura, non ci sono prove (sic!) e in ogni caso nel privato fa ciò che vuole, l'importante è come ha governato finora" (sic!)
Questo in sintesi, il pensiero dominante. Ripeto, parliamo di gente giovane, attiva e con un livello di istruzione medio-alto, non di vecchie rincoglionite coi bigodini.
Avranno frequentato il cepu...
Bye
Originariamente Scritto da TheSandman
Brunetta li ha anticipati spregiandoli, ma altrimenti sarebbe finito all'incontrario.
.Passate a trovarmi e lasciate un messaggio, thx.
________
ma tralasciando il fatto di essere perseguitato,sui fatti che opinioni hanno?
1)" A casa sua può fare quello che vuole"
2)"Beato lui".
3) "i magistrati hanno inventato tutto"
4) " Quello che fa lui,lo fanno tutti. Meglio andare con le troie che con i trans".
Se avessero detto la 1) non ci sarebbe nulla da rimproverargli sinceramente.
Le altre 3 invece sarebbero patetiche.
---------- Post added at 00:28:30 ---------- Previous post was at 00:24:50 ----------
in ogni caso nel privato fa ciò che vuole, l'importante è come ha governato finora" (sic!)
.
Ma guarda, io penso che questa frase sia anche corretta.
Il problema non è, secondo me cosa fa a casa sua (sempre che i reati per cui è indagato non vengano confermati), ma come ha governato finora.
Quando si parla di queste belinate, delle sue barzellette, del gossip ecc.ecc. a me interessa ben poco onestamente, mi sembra anzi uscirne peggio un'opposizione che non fa altro che parlare di queste cose, rispetto a lui...
Non vorrei anzi gli facessero quasi un piacere, al Berlusca, nel criticare la sua vita privata e non l'operato del suo Governo, radicando nella gente, come i tuoi colleghi, che si...forse è uno scapestrato, ma sul suo operato, da dire c'è ben poco...
Tutto vero, ma ora non si inizi a far l'errore di provare qualche forma di compassione. Lui e' un ***** che si e' circondato di porci (e troie). Date le premesse e' perfettamente naturale che accada questo, non ne sono affatto stupito. Cane mangia cane.
A me, se possibile, fa piu' schifo di prima.
Bye
Quoto
Alvaro si è messo a piangere.... niente firma quindi!
Originariamente Scritto da Steel77
però quando la moderazione ti fa comodo segnali come un pazzo eh? vergognati, buffone.
A me personalmente scandalizza di più quanti finti moralisti ci siano qui dentro.. (e fuori..); ne ho sentita e conosciuta fin troppa di gente che criticava la vita privata di Besrlusconi e poi nella propria realtà si comportava ben peggio.
Aggiungo che molti sono e saranno sempre invidiosi perchè è ricco e il dio denaro è tutto ciò a cui fanno riferimento.
Originariamente Scritto da zajka
il buco del culo è stato programmato a senso unico, siete voi che avete inventato che debba fungere anche da entrata, quindi dovete subire e stare zitti.
A me personalmente scandalizza di più quanti finti moralisti ci siano qui dentro.. (e fuori..); ne ho sentita e conosciuta fin troppa di gente che criticava la vita privata di Besrlusconi e poi nella propria realtà si comportava ben peggio.
Aggiungo che molti sono e saranno sempre invidiosi perchè è ricco e il dio denaro è tutto ciò a cui fanno riferimento.
Ben peggio
1- Non sò quanti sul forum abbaino contatti con la mafia
2- Non sò quanti quì sul forum abbiano avuto la tessera P2 per un eventuale colpo di stato
3- Non sò quanti quì sul forum si siano fatti tra le tante Raffaella Fico , di cui aspetto ancora i filmati
Originariamente Scritto da arkon86
nn è ke sta storia della palestra è tutta na kazzata?
temo..
ma tralasciando il fatto di essere perseguitato,sui fatti che opinioni hanno?
1)" A casa sua può fare quello che vuole"
2)"Beato lui".
3) "i magistrati hanno inventato tutto"
4) " Quello che fa lui,lo fanno tutti. Meglio andare con le troie che con i trans".
A mio modo di vedere i commenti correnti tra persone civilizzate dovrebbero essere:
1) non funziona così. Se hai potere non puoi permetterti di essere ricattabile, se non per te stesso, almeno per gli interessi generali del paese che guidi (questa fa ridere visto che parliamo di B.)
2) che pena lui!
3) certo, lo fanno per eccitarsi perchè non gli si drizza più
4) quindi io e la maggior parte di voi (lasciamo perdere le boutade da forum) siamo una elite di morigerati.
La 3 in chiave ironica naturalmete (meglio precisare )
sigpic Sono così veloce che l'altra notte ho spento l'interruttore della luce nella mia camera da letto, ed ero nel letto prima che la stanza fosse buia.
Nel 1982 la Boccassini venne sorpresa in "atteggiamenti amorosi" con un giornalista di Lotta Continua. Davanti al Csm si difese come paladina della privacy. E fu assolta. Ora fruga nelle feste di Arcore ma allora parlò di "tutela della sfera personale"
Roma - Ve la immaginate l’agguerrita pm dello scandaloso «caso-Ruby», che ha frugato nelle feste di Arcore e ascoltato le conversazioni pruriginose delle ragazze dell’Olgettina, nelle vesti della paladina della privacy?
Eppure, per difendere se stessa al Csm da accuse boccaccesche, che definisce «un’inammissibile interferenza», Ilda Boccassini dichiara: «Sono questioni che attengono esclusivamente alla sfera della mia vita privata, coperta, come tale, da un diritto di assoluta riservatezza».
Succede molti anni fa, nel 1982, quando l’allora giovane sostituto alla Procura di Milano viene sottoposta a procedimento disciplinare. L’accusa, si legge negli atti del Csm, è di «aver mancato ai propri doveri, per aver tenuto fuori dell’ufficio una condotta tale da renderla immeritevole della considerazione di cui il magistrato deve godere, così pure compromettendo il prestigio dell’ordine giudiziario».
Diciamo subito che, l’anno dopo, la Boccassini viene assolta a palazzo de’ Marescialli. E proprio in nome della tutela alla riservatezza della vita personale.
La sezione disciplinare del Csm, infatti, «nel ribadire il proprio orientamento in materia di diritto alla privacy del magistrato, ritiene che il comportamento della dottoressa Boccassini non abbia determinato alcuna eco negativa né all’interno degli uffici giudiziari, come provano le attestazioni dei colleghi della Procura, né all’esterno».
Il fatto di cui si parla appare banale, perché riguarda abbracci e baci con un uomo per strada, a due passi dal Palazzo di Giustizia. «Atteggiamento amoroso», lo definiscono con scandalo nel rapporto di servizio due guardie di scorta ad un pm aggiunto della Procura.
Il «lui» in questione non è uno sconosciuto, ma un giornalista di «Lotta continua», accreditato presso l’ufficio stampa del tribunale. Salteranno fuori altri episodi e si parlerà anche di rapporti con un cronista dell’Unità.
Il tutto va collocato in un contesto preciso: quello degli Anni di piombo, di scontro, tensioni, sangue e forte militanza politica anche da parte di magistrati e giornalisti sulla linea che lo Stato doveva tenere verso i terroristi. Poco prima di questi fatti, nel 1979, uno dei pm di Milano e cioè Emilio Alessandrini, era stato ucciso da esponenti di Prima linea mentre andava a Palazzo di Giustizia.
Lo ricorda il Procuratore capo Mauro Gresti, quando si decide a segnalare la questione e a chiedere il trasferimento d’ufficio della Boccassini, parlando di altri episodi «disdicevoli» dentro la Procura, legati a «presunti comportamenti illeciti», tra l’autunno 1979 e l’inverno 1980, che prima non aveva denunciato.
A segnalare incontri molto ravvicinati, violente liti, riunioni serali in ufficio erano stati un ex-carabiniere addetto alle pulizie e un tenente colonnello dell’Arma.
Gresti sottolinea che a farlo muovere non fu tanto «lo sconcerto procuratomi dall’esibizione di affettuosità più consone all’intimità di quattro mura che alla pubblicità di una via, ma piuttosto lo sconcerto per la constatazione che l’oggetto delle affettuosità della Boccassini era una persona solita a frequentare gli ambienti della Procura di Milano per ragioni della sua professione giornalistica». Una persona che più volte aveva «manifestato il proprio acido dissenso verso la linea della fermezza adottata dai magistrati della Procura nella lotta al terrorismo e alle sue aree di supporto», con un «atteggiamento di critica preconcetta all’operato delle istituzioni».
Sembra che il Procuratore si preoccupi di legami personali che possano favorire fughe di notizie o, addirittura, l’ispirazione di articoli e campagne di stampa contro il suo ufficio. In particolare, critica la politicizzazione di magistrati come la Boccassini (già allora aderente alla corrente di sinistra Magistratura democratica), che avevano anche sottoscritto un documento di solidarietà per un imputato di terrorismo che, con lo sciopero della fame, chiedeva di essere trasferito in un carcere normale. E contro le carceri speciali, sottolinea il Procuratore allegando alcuni articoli, contemporaneamente scriveva anche il giornalista amico di Ilda.
Per Gresti, quell’iniziativa dei pm era stata «un proditorio attacco all’atteggiamento di intransigente e ferma lotta all’eversione proprio dei magistrati dell’ufficio stesso che trattavano di terrorismo, nonché una chiara manifestazione di dissenso dalla loro linea, del tutto inopportuna e tale da poter sottoporre a pericoli la loro incolumità personale». In sostanza, dice con durezza il Procuratore, va bene la libertà d’opinione, ma così si poteva anche involontariamente «additare come obiettivi da colpire i magistrati impegnati nella difesa intransigente delle istituzioni». E qui Gresti ricorda proprio Alessandrini, «barbaramente trucidato dai terroristi in un vile attacco».
Questa lettera al Procuratore generale della Cassazione e al Pg della Corte d’appello è del giugno 1982, mentre si celebra il processo disciplinare iniziato a dicembre, che si concluderà con l’assoluzione. È provocata dall’iniziativa di 27 pm (c’è anche Alfonso Marra, quello dimessosi per la P3), che a marzo insorgono in difesa della Boccassini, «ingiustamente offesa anche nella sua dignità di donna» anche da una «pubblicità di per se’ umiliante». Parlano di «pettegolezzo» che incide nella «sfera della riservatezza personale» e di rischio per tutti di «inammissibile interferenza nella vita privata».
Il primo a firmarla è Armando Spataro, collega della Boccassini alla Procura e suo difensore a Palazzo de’ Marescialli. È lui a redigere la memoria difensiva dell’aprile ’82, in cui spiega che la pm non è voluta entrare nel merito delle accuse rivoltele in nome della privacy, ritenendo «umiliante» dover spiegare e giustificare rapporti personali con un giornalista, di cui Spataro difende la correttezza. E aggiunge: «Il concreto esplicarsi della vita privata del magistrato, come quella di ogni cittadino, non può essere soggetto a limiti o divieti precostituiti per legge». Dunque, non può essere sanzionato alcun rapporto personale con persone che lavorano nello stesso ambito. Sempre che non si arrivi a comportamenti scorretti, come «la rivelazione ad un giornalista di notizie coperte da segreto istruttorio». La difesa non convince e c’è il rinvio a giudizio della Boccassini.
Ma il Pg della Cassazione, Sofo Borghese, chiede la «perentoria censura» con il trasferimento, non per questioni di sesso, moralità o decoro. Per lui i comportamenti del pm sono gravi «non certo per il compiaciuto scambio di vistose affettuosità» vicino al Palazzo di Giustizia, ma perché l’altro è un giornalista accreditato al tribunale. «Intuibili perciò - afferma il Pg - le facili battute, il pettegolezzo spicciolo, le maliziose insinuazioni e, soprattutto, il sospetto - fondato o meno non importa - nell’ambiente giornalistico, forense o in altri a questi vicini, che la pubblicazione di talune notizie possa ricollegarsi a privilegiate confidenze». Per Borghese «urge» intervenire, per «evitare prevedibili intollerabili malintesi o capziose strumentalizzazioni tali da non consentire di amministrare giustizia nelle condizioni richieste dal prestigio dell’ordine giudiziario». Il sostituto pg Antonio Leo sostiene l’accusa, si svolge l’istruttoria, si ascoltano i testi, si ricostruiscono altre vicende. Tutto per appurare se il pm ha tenuto «in ufficio o fuori una condotta tale che comprometta il prestigio dell’ordine giudiziario». Per smontare il capo d’accusa, Spataro fa stralciare gli altri episodi e sostiene che si tratta solo di un fatto privato che non si è svolto «secondo modalità illecite o anche solo sconvenienti». È «non soltanto perfettamente lecito, ma anche assolutamente normale». La sentenza di assoluzione della sezione disciplinare del Csm, guidata dal vicepresidente Giancarlo de Carolis, arriva ad aprile ’83.
A me personalmente scandalizza di più quanti finti moralisti ci siano qui dentro.. (e fuori..); ne ho sentita e conosciuta fin troppa di gente che criticava la vita privata di Besrlusconi e poi nella propria realtà si comportava ben peggio.
Aggiungo che molti sono e saranno sempre invidiosi perchè è ricco e il dio denaro è tutto ciò a cui fanno riferimento.
Ormai è la difesa d'ufficio di chi non ha dei valori di riferimento che conducono i binari della propria vita, accusare di moralismo chi li invece li ha.
Siamo arrivati al grottesco: i disonesti che non si vergognano più, ed anzi accusano chi dell'onestà fa un'imprescindibile, di essere schiavi della morale.
Poi bisogna anche dire che di persone benestanti ce ne sono tante, di bellissime ragazze giovani (e anche meno troie di quelle...) pure, per arrivare a invidiare b. bisogna essere dei miserabili, anche alla luce del fatto che tutti i suoi rapporto sono di cartapesta.
Quante persone ricche (e più belle e più giovani) ci sarebbero da detestare tra attori, calciatori, cantanti, se il moto del' sentimento fosse solo l'invidia come suggerisci tu, e invece sono adorate e stimate da milioni?
Io credo invece che il moto del disprezzo sia il disprezzo stesso, ma dentro coloro i quali non hanno dei radicati valori civici ed etici tale disprezzo non possa nascere e maturare. Forse anche perchè dentro di dicono "mah, se fossi al posto loro, farei anche io le stesse cose".
Ormai già si percepisce nel lessico delle persone con cui hai occasione di confrontarti, chi è stato litanizzato dalla Neolingua (vedi Orwell e Zagrebelsky) berlusconiana: chi chiama la legalità e l'etica pubblica moralismo e invidia, chi considera l'opinione diversa "comunista" a prescindere, chi ormai è addestrato ad odiare non i politici corrotti o i mafiosi che delinquono, ma i magistrati che li perseguono vero "cancro" del paese.
Fine specifico della neolingua non è solo quello di fornire un mezzo espressivo che sostituisse la vecchia visione del mondo e le vecchie abitudini mentali, ma di rendere impossibile ogni altra forma di pensiero. Una volta che la neolingua fosse stata radicata nella popolazione e la vecchia lingua (archelingua) completamente dimenticata, ogni pensiero eretico (cioè contrario ai princìpi del partito) sarebbe divenuto letteralmente impossibile, almeno per quanto attiene a quelle forme speculative che derivano dalle parole.
Meglio ricordare la notizia criminis, prima che cominciamo ad andare oltre il sistema solare:
Qua non si fruga nel buco della serratura tanto per dare sfogo ad ansie voyueristiche, ma si cerca di capire se ci sia il reato di induzione alla prostituzione e di sesso a pagamento con persone minorenni, oltre ad un corollario di altre situazioni poco piacevoli (pare ci sia anche la droga di mezzo). Ci sono delle leggi e, in conseguenza di queste, delle indagini da fare, tutto qua. L'anomalia è non voler dare risposte. Provatevi voi a prendere una diciassettenne, a pagarla per portarla a letto e poi a piagnucolare che non volete "intrusioni" nella vostra privacy: lo potrete fare, certo, ma da una galera dove nel frattempo vi avranno depositato con le vostre contumelie.
...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
We process personal data about users of our site, through the use of cookies and other technologies, to deliver our services, personalize advertising, and to analyze site activity. We may share certain information about our users with our advertising and analytics partners. For additional details, refer to our Privacy Policy.
By clicking "I AGREE" below, you agree to our Privacy Policy and our personal data processing and cookie practices as described therein. You also acknowledge that this forum may be hosted outside your country and you consent to the collection, storage, and processing of your data in the country where this forum is hosted.
Commenta