Italiani: egli risorse a Natale
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Io penso a malincuore che non cambierà mai niente....è una spirale che si ripete e che continuerà a ripetersi...
Ma prima o poi di rivoluzione se ne potrà parlare ?Originariamente Scritto da arkon86nn è ke sta storia della palestra è tutta na kazzata?
temo..
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Originariamente Scritto da girl on the moon Visualizza MessaggioSeee, magari...tu scrivi questo, ma il fatto oggettivo purtroppo è che questa violenza servirà solo ad una cosa:
Cioè adombrare i buoni e giusti motivi implicati nella protesta e invece agevolare indirettamente "Silviuzzo" e i suoi.
Perchè questi scontri saranno mostrati da molti tg, creando appositamente un confronto "buoni contro cattivi". Cattivi che saranno automaticamente identificati con quelli che stanno per le strade a manifestare...
Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza MessaggioFini adesso verra distrutto... Mai avrei pensato un giorno di simpatizzare per un fascista...
Comunque da elettore dell'IdV sono molto incazzato e deluso, non e' la prima volta che Di Pietro toppa clamorosamente nella scelta dei deputati....
Esiste un enorme problema di classe dirigente in IDV. Incredibile come si candidino analfabeti come Scilipoti quando ci sono tanti giovani che non avevano mai fatto politica e che, per la prima volta, si sono avvicinati ad essa grazie al progetto di moralizzazione di Di Pietro.
Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioSi prova ad analizzare un pò il dopo. Romano:
Berlusconi, il peso della vittoria
Dovrà rinunciare ai lodi personali e alle polemiche nei confronti della magistratura
Berlusconi ha certamente vinto. Sarebbe assurdo negarlo e inutile disquisire con acrimonia, in questo momento, sul modo in cui ha sconfitto i suoi avversari. Ma la portata della vittoria e le sue conseguenze dovrebbero suggerire al vincitore qualche riflessione.
Alla vigilia del voto le posizioni dei due gruppi, all'interno del centrodestra, si erano considerevolmente avvicinate. Nessuno aveva rinunciato ai suoi argomenti polemici, ma tutti sembravano d'accordo sull'opportunità che Berlusconi continuasse a governare il Paese e sulla necessità di un governo diverso, per la sua composizione e il suo programma, da quello attuale. Il contrasto era sul modo in cui affrontare la seconda metà della legislatura. L'opposizione voleva che Berlusconi si dimettesse e il presidente del Consiglio rifiutava di piegarsi a tale richiesta. Il problema non era formale o procedurale. Le dimissioni, se Berlusconi fosse stato costretto a presentarle, avrebbero permesso a Fini e a Casini di affrontare i negoziati per la formazione del nuovo governo da posizioni di forza. Il presidente del Consiglio si è impuntato, ha scatenato una sorta di controffensiva e ha segnato il punto. La vittoria non è travolgente, ma la sconfitta dei suoi avversari è indiscutibile. Fini, in particolare, dovrà chiedersi se la sua presenza al vertice della Camera non abbia contribuito a rendere la sua azione meno credibile e convincente.
Ma il punto cruciale, quello che veramente interessa il Paese, è l'uso che Berlusconi intende fare della sua vittoria.
Credo che il presidente del Consiglio abbia di fronte a sé due strade. Può compiacersi del successo, infierire sugli sconfitti, lasciare le cose come stanno e dichiarare che governerà sino alla fine della legislatura. I tre voti di maggioranza non gli permetteranno di evitare gli innumerevoli trabocchetti che gli si apriranno sotto i piedi alla Camera e nelle commissioni, in gran parte delle quali la maggioranza non c'è. Ma gli forniranno l'occasione per sostenere che l'impotenza del governo è colpa delle opposizioni e di recitare di fronte agli elettori, se e quando riuscirà a ottenere lo scioglimento delle Camere, la parte del leader vilmente tradito. Il Paese, se Berlusconi adottasse questa linea, sarebbe condannato a un supplemento dell'indecoroso spettacolo a cui abbiamo assistito in questi ultimi mesi: polemiche, litigi, sberleffi goliardici e una generale disattenzione per i problemi economici e finanziari che il Paese sta attraversando. Se vi saranno nuove elezioni in un tale clima, poco importa chi vince e chi perde. L'Italia ne uscirà certamente perdente.
La seconda strada è la ricomposizione della maggioranza su basi nuove. Oggi la prospettiva può sembrare improbabile, ma diverrà praticabile soltanto se Berlusconi saprà rinunciare ai lodi personali, alle polemiche contro la magistratura (quanto più attacca i magistrati tanto più allontana nel tempo la possibilità di una riforma), agli aspetti più discutibili della sua diplomazia personale. Non basta. Sul piatto dell'intesa dovrà esserci una nuova legge elettorale. Un realista come Berlusconi non può ignorare che quella con cui siamo andati alle urne ha prodotto risultati catastrofici, sia sul piano politico, sia su quello morale. Gli italiani sono stanchi di mandare in Parlamento gli «eletti» dei partiti e vogliono il diritto di scegliere.
Berlusconi ha vinto. Ma ogni vittoria può essere guastata dalle decisioni sbagliate del giorno dopo. Tocca a lui ora trasformare una vittoria personale in una vittoria del Paese.
E Franco:
Sulle macerie di Fli si rafforza l'asse fra la Lega e il premier
L'apertura all'Udc vela la corsa già in atto verso le elezioni anticipate
Se anche è probabile che da ieri le elezioni anticipate sono più vicine, Silvio Berlusconi non lo dà a vedere. E dopo avere umiliato Gianfranco Fini e il Fli nella resa dei conti parlamentare, ostenta una calma e una prudenza che dimostrano l'incertezza del governo. Il presidente del Consiglio assicura di essere pronto perfino a esaminare l'ipotesi di una crisi pilotata, per allargare il centrodestra all'Udc di Pier Ferdinando Casini, sebbene ridimensioni l'apertura spiegando che la Lega non sarebbe d'accordo. Conta sulla risacca finiana dopo la bruciante sconfitta di ieri a Senato e Camera. E nega il pericolo di una «sindrome Prodi», ovvero il rischio di avviarsi a un rapido logoramento a causa di un vantaggio risicato.
È un sopravvissuto cauto, quello che ieri ha presentato l'ultimo libro di Bruno Vespa: così cauto da non infierire sul presidente della Camera. Eppure, qualche punto fermo lo ha messo. Intanto, Berlusconi archivia qualunque alleanza con il Fli. Per lui il partito finiano non esiste più: possono esserci solo dei pentiti che ritornano nel Pdl. Secondo: l'asse con Umberto Bossi è più solido che mai. E il modo in cui il premier dice di discutere con Bossi lascia intuire un tandem convinto di rivincere le elezioni.
Il terzo punto è una riaffermazione del bipolarismo così netta da sconfinare in un sogno bipartitico: con la soglia di sbarramento per entrare in Parlamento innalzata al 5 per cento, dal 4 attuale. Ma la preoccupazione di Berlusconi è di non dare l'impressione di volere andare alle urne. Il premier sostiene che a lui e a Bossi converrebbero, e che ne stanno discutendo, con la Lega tentata e per il momento frenata proprio da Palazzo Chigi. Se poi la situazione precipita, c'è Fini come capro espiatorio.
A spiegare il suo atteggiamento tutt'altro che trionfalistico sono i numeri parlamentari avari. È il timore che l'instabilità «armi» la speculazione finanziaria contro l'Italia. E ancora, il colloquio di ieri al Quirinale con Giorgio Napolitano, subito dopo avere ottenuto una fiducia preziosa ma risicata. Tre voti in più sono decisivi per andare avanti ancora un po', ma non per governare. E l'atteggiamento di Casini, secondo il quale Berlusconi non gli ha dato retta perché non si è dimesso, resta di chiusura netta. Ma si è aperta una fase nuova, che il centrodestra sente di poter gestire con maggiore tranquillità, nonostante tutto
http://www.corriere.it/politica/nota...4f02aabc.shtml
Il Corriere è, come sempre nella sua storia, la fanfara del potere di turno. Inutile discettare di dotte alchimie politiche quando non si dice l'unico dato certo, fondamentale, su cui si è retta la maggioranza di ieri: le mazzette che Berlusconi, come sempre nella sua vita, ha distribuito per comprarsi il potere. Ma questo dalle servili bocche di Romano e Franco non lo sentirete mai.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Hai detto bene tongue, non resta che piagnere.
Mo mi sfogo.
B. è una zecca per la quale non è stato ancora inventato un antiparassitario efficace. Lo sappiamo. Tutti i prodotti usati finora si sono dimostrati inutili, a volte addirittura rafforzativi. Ieri parlavo con un amico della fallita sfiducia. E’ berlusconiano da sempre. Mi spiace dirlo ma è un subumano, uno di quelli che più vedono l’evidenza più la negano. Un tipo sul quale si potrebbe fare una tesi di antropologia. Gente come lui sa benissimo chi è cosa fa B. ma per loro non conta. Sono ipnotizzati, irrimediabilmente attratti dalla merda. Oggi B domani un altro ma sempre solo e soltanto attratti dalla merda. Sono quello zoccolo duro (30% dell’elettorato?) con il quale si vince una elezione, perché la restante parte e frammentata e litigiosa. Io al mio amico gli voglio bene ma lo prenderei lo stesso a calci nel culo. Perché ci si rompe! Perché nella merda non ci resta solo lui!
Ma poi metti che a questa gente gli si sviluppi miracolosamente l’intelligenza o gli venga una botta di onestà morale è intellettuale. Metti che spostino il voto all’opposizione. Cosa cambierebbe? Niente! Farebbero la fine che ho fatto io votando per anni a sinistra, facendomi prendere per il culo, da gente ben più mascherata e simulatrice di quel corruttore puttaniere plateale.
Il problema non B. il problema è la mancanza di un vero anti-B.
In tutti i paesi civili di B. c’è ne a bizzeffe, perché da loro non prendono il sopravento? Perché hanno la cura. Da noi manca questo.
Cmq, e finisco lo sfogo, qualcosa è cambiato, la cura forse è arrivata ma non è quella che ci saremmo aspettati. B ha solo rimandato la caduta e ora gioca al rialzo.
amen
sigpic Sono così veloce che l'altra notte ho spento l'interruttore della luce nella mia camera da letto, ed ero nel letto prima che la stanza fosse buia.
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Finocchiaro: «Maroni ci dica
chi ha pagato gli infiltrati»
Chi li ha mandati? Cosa devono causare? Accusa la senatrice che chiede al ministro di rispondere in aula
IL PD SUGLI SCONTRI ROMANI
Finocchiaro: «Maroni ci dica
chi ha pagato gli infiltrati»
Chi li ha mandati? Cosa devono causare? Accusa la senatrice che chiede al ministro di rispondere in aula
Anna Finocchiaro, presidente dei senatori Pd (Agf)MILANO - «Ieri a Roma c'erano evidentemente degli infiltrati che hanno messo a rischio i manifestanti e le forze dell'ordine». L'accusa è del presidente dei senatori Pd, Anna Finocchiaro. «Chi li ha mandati? Chi li paga? Cosa devono causare?», chiede la senatrice conversando con i giornalisti al Senato, sugli incidenti di ieri nella Capitale. « Chiediamo che il ministro dell'Interno Maroni venga in aula la prossima settimana. Abbiamo chiesto che il ministro dell'Interno riferisca in aula su tre punti rispetto a quelli che ieri erano chiaramente degli infiltrati nelle manifestazioni di Roma».
RIEDIZIONI DEL PASSATO - «Vogliamo sapere, di tutto abbiamo bisogno fuorché di un ritorno al passato», ha detto la senatrice Finocchiaro. «La situazione è delicatissima e confusa. Anche il leghista Bricolo, ha detto che questi che hanno provocato la devastazione e messo a rischio la sicurezza di manifestanti e forze dell’ordine non erano studenti. Ecco, visto che certamente non erano studenti, vogliamo sapere chi erano».
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- Jun 2008
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- liguria, west coast, dal verdummaro a parlare di giustizia.
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Originariamente Scritto da sotiris Visualizza MessaggioIl problema non B. il problema è la mancanza di un vero anti-B.
[/FONT]
amen
Si occupassero di esprimere le loro idee in campo politico e basta forse avrebbero più personalità e possibilità.
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Originariamente Scritto da thetongue Visualizza Messaggiobene, sotiris. ora aspettiamo anche le piagniate degli altri amici fedelissimiCl4ud
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Originariamente Scritto da thetongue Visualizza Messaggiolo sapevo, il berlusca ha vinto ancora. ahahahahahah, maledetti piagnoni del 3d, ahahah
Berlusconi cosa ha vinto? Che ha 3 voti in più? Siamo seri, non è garantita alcuna governabilità.
Ha vinto perchè si va ad elezioni senza passare da un governo tecnico che avrebbe rifatto la legge elettorale? Di nuovo, siamo seri, non sarebbe mai e poi mai successo
Alla fine si andrà ad elezioni con un Fini non indebolito, perchè la sua debolezza dipende dalle capacità di berlusconi di governare e al momento non ci sta riuscendo, una Lega straripante ed un Pd che farebbe bene a candidare Vendola. Alla fine non cambia molto.
L' unica cosa che si sa è che se la Consulta boccia il legittimo impedimento tutto questo casino sarà stato solo e soltanto scenografia
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Originariamente Scritto da Dan Master's Visualizza MessaggioSecondo ma è questo il problema dell'opposizione, essersi ridotti ad anti-B come dici tu o a tentativo di anti-B, la politica italiana ormai è Berlusconi, gli altri sono ombre di passaggio che hanno come unico argomento le beghe di Berlusconi.
Si occupassero di esprimere le loro idee in campo politico e basta forse avrebbero più personalità e possibilità.
loro unica ragion d'essere è la millantata opposizione a B. Con quella si spartiscono le briciole che riescono a raccattare.
Scomparso lui, scomparsi loro. A meno di non trovarsi un altro ramo da cui ballonzolare.sigpic Sono così veloce che l'altra notte ho spento l'interruttore della luce nella mia camera da letto, ed ero nel letto prima che la stanza fosse buia.
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B. ha vinto perchè tratta seduto a Palazzo Chigi e non a casa sua. Se fosse caduto avrebbe dovuto ingoiare i diktat finiani da una posizione prona. Come minimo adesso si è da pari a pari, col notevole vantaggio di aver fatto rimangiare a Fini i punti programmatici ciclostilati un mese prima. Che poi con 3 voti non si governi, questo lo vedono anche i ciechi, ma, ripeto, la questione perchè si mirasse con ogni mezzo ad ottenere la fiducia era un'altra....ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioMah, secondo me non hai grande capacità di analisi politica, a parte le comprensibili risate per i travasi di bile antiberlusconiani
Berlusconi cosa ha vinto? Che ha 3 voti in più? Siamo seri, non è garantita alcuna governabilità.
Ha vinto perchè si va ad elezioni senza passare da un governo tecnico che avrebbe rifatto la legge elettorale? Di nuovo, siamo seri, non sarebbe mai e poi mai successo
Alla fine si andrà ad elezioni con un Fini non indebolito, perchè la sua debolezza dipende dalle capacità di berlusconi di governare e al momento non ci sta riuscendo, una Lega straripante ed un Pd che farebbe bene a candidare Vendola. Alla fine non cambia molto.
L' unica cosa che si sa è che se la Consulta boccia il legittimo impedimento tutto questo casino sarà stato solo e soltanto scenografia
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioMah, secondo me non hai grande capacità di analisi politica, a parte le comprensibili risate per i travasi di bile antiberlusconiani
Berlusconi cosa ha vinto? Che ha 3 voti in più? Siamo seri, non è garantita alcuna governabilità.
Ha vinto perchè si va ad elezioni senza passare da un governo tecnico che avrebbe rifatto la legge elettorale? Di nuovo, siamo seri, non sarebbe mai e poi mai successo
Alla fine si andrà ad elezioni con un Fini non indebolito, perchè la sua debolezza dipende dalle capacità di berlusconi di governare e al momento non ci sta riuscendo, una Lega straripante ed un Pd che farebbe bene a candidare Vendola. Alla fine non cambia molto.
L' unica cosa che si sa è che se la Consulta boccia il legittimo impedimento tutto questo casino sarà stato solo e soltanto scenografia
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