Che ci fosse una fuoriuscita dall'IDV in favore di B. non me lo sarei mai aspettato. Era l'ultimo partito a cui avrei pensato.
Italiani: egli risorse a Natale
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Non è finita qui. C'è anche quel tossico riconglionito di Pannella che deciderà all'ultimo come far votare i suoi 5 radicali (che però sono eletti nel PD). Pare che la merce di scambio che pretende da Berlusconi sia, udite udite, nientemeno che la testa di Santoro.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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I radicali vogliono la testa di Santoro? Ma come, non sono sempre stati loro i primi a scagliarsi contro il palazzo ed i mezzi di comunicazione asserviti allo stesso? Ci sarà sotto qualche storia personale?...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioI radicali vogliono la testa di Santoro? Ma come, non sono sempre stati loro i primi a scagliarsi contro il palazzo ed i mezzi di comunicazione asserviti allo stesso? Ci sarà sotto qualche storia personale?
Probabilmente a giudicare dal video non era in condizioni tali da ricordarsi, oggi, di esserci andato
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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**** ma alla compravendita dei parlamentari siamo arrivati, neanche nella roma di fine impero.
Poi il bello di sti escrementi umani e' che tutto sto desiderio di indipendenza e' arrivato improvvisamente come una folgore dal cielo. Casualmente una settimana prima della fiducia.B & B with a little weed
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Buche & cubiste
II suicidio politico-mediatico di Gianni Alemanno è un caso di scuola. Alemanno, che si era fatto apprezzare come ministro dell’Agricoltura, ha combinato un mezzo disastro a Roma: la sparata sulla demolizione dell’Ara Pacis (prima conferenza stampa, subito rimangiata), il suo assessore che organizza il compleanno della figlia nell’inaccessibile Arancera comunale (sostenendo, patetico, che era “aperta a tutti”), il sublime concorso discrimina-“handicappati” (che, si legge nel bando, “non sono come noi”), ora la storia grottesca di cubiste, ex camerati e capiscorta assunti col concorsino. Alè.
Sembrava l’uomo nuovo. Aveva preso voti di sinistra in borgata e inaugurava una stagione post ideologica: esaltava la sua sensibilità “sociale” contro l’insostenibile leggerezza della sinistra radical chic. Purtroppo è diventato un sindaco con codazzo e lista d’attesa dei clientes. Non fa in tempo a dire una cosa che già se la rimangia. Prova a raddoppiare le rette degli asili. Improvvisa un mestiere non suo – il mediatore tra Fini e B. – con esiti disastrosi.
A me Alemanno era (ed è) simpatico. Diceva che avrebbe curato le periferie, cancellato la cultura dell’effimero. Ha vinto sulla sicurezza, cavalcando l’omicidio Reggiani e strapazzando il Rutelli del braccialetto-sicurezza. Oggi si ritrova una città piena di delitti da copertina, con un’ordinaria amministrazione molto peggiorata, tra buche ammazza-motorini e differenziata-fantasma. Tutto quel che andava bene è stato ridimensionato. Di lui si ricorda l’idea forte della Formula Uno a Roma (!) e il progetto-panzana della Disneyland ciabattona. Alemanno esordì menando fendenti sull’architetto Fuksas, proseguì con una clamorosa riconciliazione e ora si scopre che i tempi di consegna della “Nuvola” saltano.
Veltroni ebbe il fegato di piazzare il countdown sull’Auditorium per rendere pubblico l’impegno sui tempi. Al confronto della Roma buia e un po’ strapaesana di Alemanno, la Roma veltrona delle notti bianche è Parigi. A dispetto della critica sull’effimero, i luoghi pubblici della città – dalla Casa del cinema a quella del Jazz al teatro di Proietti – restano quelli di Veltroni. Non c’è un solo nastro, un solo progetto forte che in due anni e mezzo raccontino un’idea semplice di città della destra. Solo gli amici piazzati e le idee folli, tipo abbattere Tor Bella Monaca. Se questa è la concretezza, meglio l’effimero.
Il Fatto Quotidiano, 9 dicembre 2010"Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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