Italiani: egli risorse a Natale

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  • ma_75
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    Originariamente Scritto da TheSandman Visualizza Messaggio
    A livello elettorale cosa pensi sia cambiato scusa dopo questa cena?

    Anche perchè la crisi di BErlusca mi pare più di Palazzo che non a livello elettorale...
    Se fossi un elettore del PD sarei confuso sul messaggio che mi vuole mandare il partito. Ma credo che l'elettore del PD sia abituato ad essere confuso.
    In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
    ma_75@bodyweb.com

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    • gorgone
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      • nel cuore di chi è nel mio cuore
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      Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
      Se fossi un elettore del PD sarei confuso sul messaggio che mi vuole mandare il partito. Ma credo che l'elettore del PD sia abituato ad essere confuso.
      pare, dico pare, che non fosse una mossa volta all'elettorato PD, quando renzi sarà il segretario del PD, l'elettore del PD lo voterà.
      (sto parlando interpretando quello che si presume essere il pensiero di renzi o, comunque, la strategia dietro questa mossa)

      renzi si fida della stabilità dell'elettorato PD, in questo senso. lo voterà lo zoccolo duro che vota sempre e comunque PD e potrebbero votarlo anche quei PD che hanno smesso di votare, disgustati dalla dirigenza, per questo si presenta come "nuovo" "rottamatore" ecc ecc..

      ma qua l'ambizione è diversa, qua mira a prendere voti nuovi, non a recuperare i vecchi, dando per scontato che anche tra i berlusconiani ci sia del malcontento, mira a prendersi quei voti, per questo tu dici "se fossi un elettore del PD sarei disorientato" è esattamente quella la mossa, porsi come un uomo non del partito, quindi, in ultima analisi che si può votare anche se non si è mai votato PD.
      anche se si è votato berlusconi.

      non so se riuscirà, perché il voto degli italiani è *davvero* stabile, lo è da sempre, ma la tua frase "se fossi ecc ecc" dimostra che, almeno il senso, l'ha preso.

      mi sono capita?
      Last edited by gorgone; 08-12-2010, 11:45:12.

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      • KURTANGLE
        Inculamelo: l'ottavo nano...quello gay
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        • Borgo D'io
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        Originariamente Scritto da Leonida Visualizza Messaggio
        i commenti sul Giornale sono fuori dalla realtà come quelli di bw. io spero un giorno facciano anche un forum mi iscrivo subito.


        hahahahah
        Originariamente Scritto da SPANATEMELA
        parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
        Originariamente Scritto da GoodBoy!
        ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


        grazie.




        PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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        • Sean
          Csar
          • Sep 2007
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          • In piedi tra le rovine
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          I finiani aprono ad un Berlusconi-bis:

          «È più facile che la Clinton sia andata a cena con Assange...». Italo Bocchino liquida con una battuta le voci che parlano di un incontro martedì a palazzo Grazioli con Silvio Berlusconi. Il capogruppo alla Camera di Fli smentisce il faccia a faccia e ribadisce che «non c'è nessuna preclusione» ad un Berlusconi bis, purchè il premier si dimetta e lo faccia entro il 14 dicembre. «Non c'è nessuna preclusione a un'ipotesi del genere -dice Bocchino all'Adnkronos - a noi interessa il programma e che la maggioranza venga allargata all'Udc».


          E allora che cambia? Si profila la solita sceneggiata all'italiana.
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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          • ma_75
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            Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggio
            pare, dico pare, che non fosse una mossa volta all'elettorato PD, quando renzi sarà il segretario del PD, l'elettore del PD lo voterà.
            (sto parlando interpretando quello che si presume essere il pensiero di renzi o, comunque, la strategia dietro questa mossa)

            renzi si fida della stabilità dell'elettorato PD, in questo senso. lo voterà lo zoccolo duro che vota sempre e comunque PD e potrebbero votarlo anche quei PD che hanno smesso di votare, disgustati dalla dirigenza, per questo si presenta come "nuovo" "rottamatore" ecc ecc..

            ma qua l'ambizione è diversa, qua mira a prendere voti nuovi, non a recuperare i vecchi, dando per scontato che anche tra i berlusconiani ci sia del malcontento, mira a prendersi quei voti, per questo tu dici "se fossi un elettore del PD sarei disorientato" è esattamente quella la mossa, porsi come un uomo non del partito, quindi, in ultima analisi che si può votare anche se non si è mai votato PD.
            anche se si è votato berlusconi.

            non so se riuscirà, perché il voto degli italiani è *davvero* stabile, lo è da sempre, ma la tua frase "se fossi ecc ecc" dimostra che, almeno il senso, l'ha preso.

            mi sono capita?
            Ho impiegato cinque minuti a capire il senso del messaggio. E non sono certo di esserci riuscito.
            Ah, comunque mi risulta che Renzi abbia avuto rapporti molto stretti con Verdini.
            La butto lì, giusto per pescare nel torbido.
            In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
            ma_75@bodyweb.com

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            • gorgone
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              Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
              Ho impiegato cinque minuti a capire il senso del messaggio..
              pessimo profiler, pessimo profiler.

              btw indubbiamente renzi ha la stessa arroganza, anche comunicativa di berlusconi, se ha pure le stesse amicizie inizia ad essere *davvero* inquietante.

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              • Leonida
                Filosofo del *****
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                Renzi non rottama proprio un bel niente, è un un dirigente pd 2.0 , una evoluzione. se il berlusconismo è l' ambiente che seleziona, renzi è la metamorfosi casuale prescelta alla sopravvivenza. che dio abbia pietà di noi.
                Originariamente Scritto da gorgone
                è plotino la chiave universale per le vagine
                Originariamente Scritto da gorgone
                secondo me sono pazzi.

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                • ma_75
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                  Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                  I finiani aprono ad un Berlusconi-bis:

                  «È più facile che la Clinton sia andata a cena con Assange...». Italo Bocchino liquida con una battuta le voci che parlano di un incontro martedì a palazzo Grazioli con Silvio Berlusconi. Il capogruppo alla Camera di Fli smentisce il faccia a faccia e ribadisce che «non c'è nessuna preclusione» ad un Berlusconi bis, purchè il premier si dimetta e lo faccia entro il 14 dicembre. «Non c'è nessuna preclusione a un'ipotesi del genere -dice Bocchino all'Adnkronos - a noi interessa il programma e che la maggioranza venga allargata all'Udc».
                  http://www.corriere.it/politica/10_d...4f02aabc.shtml44


                  E allora che cambia? Si profila la solita sceneggiata all'italiana.

                  Ma tanto B. non ha nessuna intenzione di dimettersi prima. Pare che la fiducia dipenda, oltre che da acquisti dell'ultima ora, da 3 deputate in procinto di partorire. Il mio regno per un neonato.
                  In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                  ma_75@bodyweb.com

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                  • gorgone
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                    • nel cuore di chi è nel mio cuore
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                    Originariamente Scritto da Leonida Visualizza Messaggio
                    Renzi non rottama proprio un bel niente, è un un dirigente pd 2.0 , una evoluzione. se il berlusconismo è l' ambiente che seleziona, renzi è la metamorfosi casuale prescelta alla sopravvivenza. che dio abbia pietà di noi.
                    ma anche tu, sato dio, ho bisogno di staccare da BW se sono così poco comprensibile.
                    non dico che renzi rottama, dico che renzi si presenta come rottamatore, santo dio, siamo nel paese in cui berlusconi si è presentato come il nuovo sedici anni fa quando era già assurdo e continua a presentarsi come tale ora.
                    è *chiaramente* il 2.0 nel senso che è un dirigente PD cresiouto nel berlusconesimo ed infatti ne ha i tratti, di arroganza, in primis.
                    ed è chiaramente - ripeto - un dirigente PD, per questo dà per scontato l'elettorato PD, chi meglio di lui potrebbe, avete presente chi ha amministrato firenze prima di lui?
                    avete presente che non c'en iorentino che stimasse domenici eppure l'hanno votato DUE volte?

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                    • Leonida
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                      Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggio
                      ma anche tu, sato dio, ho bisogno di staccare da BW se sono così poco comprensibile.
                      non dico che renzi rottama, dico che renzi si presenta come rottamatore, santo dio, siamo nel paese in cui berlusconi si è presentato come il nuovo sedici anni fa quando era già assurdo e continua a presentarsi come tale ora.
                      è *chiaramente* il 2.0 nel senso che è un dirigente PD cresiouto nel berlusconesimo ed infatti ne ha i tratti, di arroganza, in primis.
                      ed è chiaramente - ripeto - un dirigente PD, per questo dà per scontato l'elettorato PD, chi meglio di lui potrebbe, avete presente chi ha amministrato firenze prima di lui?
                      avete presente che non c'en iorentino che stimasse domenici eppure l'hanno votato DUE volte?
                      nono, ma ho capito il senso del tuo discorso. dicevo a prescindere. non era una replica.
                      Originariamente Scritto da gorgone
                      è plotino la chiave universale per le vagine
                      Originariamente Scritto da gorgone
                      secondo me sono pazzi.

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                      • gorgone
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                        e specifica, mi sono depressa.
                        comunque che dio ci salvi.

                        ---------- Post added at 12:03:29 ---------- Previous post was at 12:02:26 ----------

                        (non correggo i refusi, per rendere manifesto il mio sgomento di fronte alla presunta incomprensione)

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                        • ma_75
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                          «Vedremo quanti Giuda ci sono tra i miei»

                          Di Pietro: «Scilipoti via? Mi fido di lui, mi dà consigli medici. Su Razzi pressioni fortissime»



                          ROMA - Il Pdl fa shopping nell'Idv e lei, presidente Antonio Di Pietro, che fa?
                          «Ho parlato con i miei parlamentari, uno ad uno. E mi hanno giurato che non hanno alcuna intenzione di abbandonare la nave sicura dell'Idv per andarsi ad appendere all'albero di Giuda».

                          Ne è sicuro? L'onorevole Scilipoti è più fuori che dentro.

                          «Riconfermo tutta la fiducia in lui. È un valente medico omeopata, un bravo deputato, un movimentista incredibile che si batte come un leone in Parlamento. E ci dà pure un sacco di indicazioni mediche, quando qualcuno di noi ha problemi di salute».

                          E se lo fa soffiare così?

                          «Sono convinto che continuerà a lavorare per il partito».

                          Dice di essere stato minacciato.

                          «Vabbè, ognuno usa le parole che crede».

                          Racconta di telefonate intimidatorie da parte del capogruppo Donadi. Parla di ricatti, denuncia che in accordo col Pd gli volete gettare «fango addosso»...

                          «Il capogruppo gli avrà detto che in questo momento bisogna portare a termine gli impegni presi coi cittadini. È ricattare? Non credo volesse intendere proprio questo. E poi chissà a quali pressioni fortissime, sul piano umano, è stato sottoposto».

                          Dal Pdl o dall'Idv?

                          «Noi non minacciamo nessuno. Sono momenti comprensibili e giustificabili, vista la tensione che c'è nel Paese».

                          Lei ci ha parlato?

                          «L'ho visto a pranzo al ristorante della Camera».

                          E che fa, lascia l'Idv e vota la fiducia?

                          «Mi rifiuto di pensare che uno che ha impostato la sua carriera politica nell'Idv il giorno decisivo, quello della resa dei conti, si tiri indietro. Non sarebbe da lui, non lo riconoscerebbe nemmeno la sua famiglia».

                          Se non vota la sfiducia è fuori, ha detto Donadi.

                          «Non succederà, io gli rinnovo tutta la mia fiducia. Lo abbraccio idealmente sperando di dargli il calore necessario perché trovi la forza di tenere duro».

                          E Antonio Razzi? Anche lui non ha deciso come votare. Non è che dal Pdl gli hanno offerto di nuovo di pagargli il mutuo?

                          «Nel caso in questione le pressioni ricevute sono ancora più forti».

                          Soldi? L'onorevole Massimo Calearo del gruppo misto ha parlato al Riformista di cifre choc, fino a 500 mila euro per un voto.

                          «Non lo so. Io so solo che è una persona che sta soffrendo e non lo voglio tirare per la giacchetta».

                          Quindi il rischio che perdiate pezzi è concreto...

                          «Il 14 dicembre sapremo, riguardo a tutti i nostri, chi manterrà la parola con gli elettori e chi si venderà per trenta denari. E quel giorno, per la loro coscienza, sarà il giorno del giudizio».

                          Quindi è vero, ha paura che diano una mano a Berlusconi.

                          «Non c'è alcuna ragione. Gesù Cristo disse all'ultima cena "uno di noi mi tradirà"... Ma io, che sono solo un povero cristo, non ho motivo di dubitare nella loro parola».

                          Razzi ieri ha giurato che voterà contro il governo, ma dal Pdl si dicono certi che stia con loro.

                          «Parliamo di un signore che è la prima volta che fa politica».

                          Perché l'ha candidato?

                          «Perché è una bravissima persona che con la legge elettorale per l'estero ha ottenuto quel grappolo di voti che gli hanno permesso di rappresentare gli italiani emigrati».

                          Ammetta di avere qualche problema con le sue liste.

                          «Nessun problema. Il 14 è un voto troppo importante per pensare che qualcuno possa comportarsi come Giuda».

                          Davvero non si è pentito di aver portato in Parlamento personaggi poco affidabili?

                          «Sono orgoglioso di aver candidato un operaio come Razzi e lo ricandiderò. Con Antonio ci sentiamo tutti i giorni».

                          Teme brutte sorprese?

                          «No, assolutamente. Abbiamo la responsabilità storica di liberare il Paese e chi perde non potrà dire "io c'ero"».

                          Con voi c'era anche il deputato Americo Porfidia che poi, dopo aver traslocato nel gruppo misto, ha votato la fiducia a Berlusconi...

                          «Porfidia va rispettato. Ha subìto una esclusione per via di alcune nostre regole da forche caudine».




                          Shopping pure tra IDV. Santiddio.
                          In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                          ma_75@bodyweb.com

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                          • odisseo
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                            B.: Senta, lei è un ex-scout. Quindi non può mentire. Se non sbaglio, in un suo intervento recente, ha detto: “Non capisco perché dobbiamo consentire ai romani, che brillano per le loro difficoltà, di venire a far danno anche qui a Firenze”. Con chi ce l’aveva?
                            R.: Beh, con i romani…
                            B.: Ma chi sono questi romani?
                            R.: Da Walter Veltroni in giù, tutti i dirigenti del Partito democratico per essere chiari, per fare nome cognome. Nel senso che oggi abbiamo la situazione di un Partito democratico che brilla – e lo dice uno che è convinto sostenitore del Pd –, brilla per la propria incapacità di risolvere i problemi. Ha visto la vicenda Villari, la vicenda del Congresso. Tutte le volte, quando non sappiamo cosa dire, ci dividiamo tra dalemiani e veltroniani; sono quindici anni che, quando non sappiamo cosa fare…
                            B.: Oggi Veltroni ha detto a Cazzullo: “Basta con queste storie, siete voi che siete indietro, il Pd è avanti vent’anni a queste storie”. Lei che è del Pd ci ripete queste cose?
                            R.: … io sarò rimasto indietro con Cazzullo, perché non me ne sono accorto.
                            B.: Quindi?
                            R.: Quindi, quando io penso che qualcuno ha la possibilità di decidere le regole del gioco a Firenze, che vuol dire immaginare i sogni di quella città di cui parlavamo prima, cioè di quella città che esprime un messaggio di speranza per tutto il mondo, una città talmente bella che quando passi al primo piano di Palazzo Vecchio, ti vengono già le vertigini, quando hai questa chance: perché dobbiamo metterci in coda, andare a Roma, a chiedere ai romani, che sono chiusi nella loro stanza…
                            B.: Però, mi scusi se la interrompo. Se il segretario del suo partito dà una linea, andare contro questa linea non è poco corretto?
                            R.: Io penso che sia poco corretto, intanto che le linee si diano e si cambino …
                            B.: Ci sarà un motivo perché vengano date o no?
                            R.: Beh, questa è una bellissima domanda. Io non sono riuscito a darmi una risposta. Peraltro io ho detto: “Accetto tutte le regole”. In questa vicenda c’è una situazione un po’ strana, perché sembra come quanto un bambino sta giocando a pallone e sta perdendo e alla fine dice: “Sai cosa faccio, il pallone è mio, lo porto via”, e si ri-inizia con delle regole nuove… succedeva quando eravamo piccolini. E’ una vicenda analoga a quella che è successa a Firenze.
                            B.: Ma perché, secondo lei, succede questo? Hanno paura di lei, per esempio?
                            R.: Io penso perché hanno paura che il Partito democratico scelga le primarie come cosa seria. In questi anni le primarie sono state una bellissima manifestazione di popolo. Quanta gente in fila a fare la coda, a votare. Però, insomma, Prodi aveva contro il mio amico Ivan Scalfarotto e Bertinotti; Veltroni aveva contro Adinolfi, Rosy Bindi e Enrico Letta. Tutti e due i risultati erano scontati. Forse Firenze era la prima volta, spero che lo sia ancora, in cui il risultato delle primarie non è sicuro. Però a questo punto il problema non riguarda solo Firenze. Noi viviamo in un momento in cui i parlamentari sono scelti sulla base di liste bloccate: per cui se qualcuno decide che lei è parlamentare, che io sono parlamentare, siamo parlamentari. E’ molto più democratica una qualsiasi elezione di condominio.
                            B.: Però, se lei la pensa così non dovrebbe uscire dal Partito democratico?
                            R.: E perché dovrei uscire dal Partito democratico?
                            B.: Perché se è così critico, evidentemente non si trova più …
                            R.: Ma un partito che si chiama “democratico” deve consentire a uno che ha 33 anni, piuttosto che a uno che ne ha 63 – che cosa cambia? – di poter dire la propria idea. Cioè, questa cosa che non si può contestare il manovratore, non si può contestare… a me hanno sempre detto, e forse non a torto, che i giovani d’oggi sono lì fermi. Quando io ho proposto la candidatura a sindaco, un signore, un assessore importante mi ha detto: “Ciccio, rispetta la fila”. Perché l’idea è che la politica sia una sorta di coda, come alla Coop davanti al macellaio (“adesso serviamo il numero …”), cioè un’idea della politica in cui tutti si sta in coda, poi piano piano… beh, adesso tu hai trent’anni, allora fai prima un altro giro in Provincia, poi fai dieci anni di consigliere regionale… Diventa come una sorta di meccanismo sclerotizzato. Se uno vuole, non saltare la fila ma provare a portare energia nuova, entusiasmo nuovo, perché non deve avere il coraggio di tirar fuori le idee e di rischiare? Cioè, la differenza è che a noi tante volte ci dicono che noi non rischiamo mai, che stiamo sempre lì nella bambagia. Io ho scelto una cosa diversa.


                            B = Bignardi
                            R= Renzi
                            "
                            Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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                            • ma_75
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                              • Sep 2006
                              • 52669
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                              Mi pare che Renzi la fila l'abbia superata senza problemi. Di solito i brutti anatroccoli non finiscono nella villa di Arcore.
                              In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                              ma_75@bodyweb.com

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                              • odisseo
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                                • Oct 2008
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                                «Vedremo quanti Giuda ci sono tra i miei»

                                Di Pietro: «Scilipoti via? Mi fido di lui, mi dà consigli medici. Su Razzi pressioni fortissime»



                                ROMA - Il Pdl fa shopping nell'Idv e lei, presidente Antonio Di Pietro, che fa?
                                «Ho parlato con i miei parlamentari, uno ad uno. E mi hanno giurato che non hanno alcuna intenzione di abbandonare la nave sicura dell'Idv per andarsi ad appendere all'albero di Giuda».

                                Ne è sicuro? L'onorevole Scilipoti è più fuori che dentro.

                                «Riconfermo tutta la fiducia in lui. È un valente medico omeopata, un bravo deputato, un movimentista incredibile che si batte come un leone in Parlamento. E ci dà pure un sacco di indicazioni mediche, quando qualcuno di noi ha problemi di salute».

                                E se lo fa soffiare così?

                                «Sono convinto che continuerà a lavorare per il partito».

                                Dice di essere stato minacciato.

                                «Vabbè, ognuno usa le parole che crede».

                                Racconta di telefonate intimidatorie da parte del capogruppo Donadi. Parla di ricatti, denuncia che in accordo col Pd gli volete gettare «fango addosso»...

                                «Il capogruppo gli avrà detto che in questo momento bisogna portare a termine gli impegni presi coi cittadini. È ricattare? Non credo volesse intendere proprio questo. E poi chissà a quali pressioni fortissime, sul piano umano, è stato sottoposto».

                                Dal Pdl o dall'Idv?

                                «Noi non minacciamo nessuno. Sono momenti comprensibili e giustificabili, vista la tensione che c'è nel Paese».

                                Lei ci ha parlato?

                                «L'ho visto a pranzo al ristorante della Camera».

                                E che fa, lascia l'Idv e vota la fiducia?

                                «Mi rifiuto di pensare che uno che ha impostato la sua carriera politica nell'Idv il giorno decisivo, quello della resa dei conti, si tiri indietro. Non sarebbe da lui, non lo riconoscerebbe nemmeno la sua famiglia».

                                Se non vota la sfiducia è fuori, ha detto Donadi.

                                «Non succederà, io gli rinnovo tutta la mia fiducia. Lo abbraccio idealmente sperando di dargli il calore necessario perché trovi la forza di tenere duro».

                                E Antonio Razzi? Anche lui non ha deciso come votare. Non è che dal Pdl gli hanno offerto di nuovo di pagargli il mutuo?

                                «Nel caso in questione le pressioni ricevute sono ancora più forti».

                                Soldi? L'onorevole Massimo Calearo del gruppo misto ha parlato al Riformista di cifre choc, fino a 500 mila euro per un voto.

                                «Non lo so. Io so solo che è una persona che sta soffrendo e non lo voglio tirare per la giacchetta».

                                Quindi il rischio che perdiate pezzi è concreto...

                                «Il 14 dicembre sapremo, riguardo a tutti i nostri, chi manterrà la parola con gli elettori e chi si venderà per trenta denari. E quel giorno, per la loro coscienza, sarà il giorno del giudizio».

                                Quindi è vero, ha paura che diano una mano a Berlusconi.

                                «Non c'è alcuna ragione. Gesù Cristo disse all'ultima cena "uno di noi mi tradirà"... Ma io, che sono solo un povero cristo, non ho motivo di dubitare nella loro parola».

                                Razzi ieri ha giurato che voterà contro il governo, ma dal Pdl si dicono certi che stia con loro.

                                «Parliamo di un signore che è la prima volta che fa politica».

                                Perché l'ha candidato?

                                «Perché è una bravissima persona che con la legge elettorale per l'estero ha ottenuto quel grappolo di voti che gli hanno permesso di rappresentare gli italiani emigrati».

                                Ammetta di avere qualche problema con le sue liste.

                                «Nessun problema. Il 14 è un voto troppo importante per pensare che qualcuno possa comportarsi come Giuda».

                                Davvero non si è pentito di aver portato in Parlamento personaggi poco affidabili?

                                «Sono orgoglioso di aver candidato un operaio come Razzi e lo ricandiderò. Con Antonio ci sentiamo tutti i giorni».

                                Teme brutte sorprese?

                                «No, assolutamente. Abbiamo la responsabilità storica di liberare il Paese e chi perde non potrà dire "io c'ero"».

                                Con voi c'era anche il deputato Americo Porfidia che poi, dopo aver traslocato nel gruppo misto, ha votato la fiducia a Berlusconi...

                                «Porfidia va rispettato. Ha subìto una esclusione per via di alcune nostre regole da forche caudine».




                                Shopping pure tra IDV. Santiddio.
                                minchia Donadi è uno tosto
                                "
                                Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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