azz...non ha citato la legge sullo stalking della carfagna
Italiani: egli risorse a Natale
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Originariamente Scritto da Sean Visualizza MessaggioChe ne pensate dell'editoriale di Romano sul Corsera, e delle cose che comunque addebita all'attivo del governo?
L'immagine di un paese
Il lettore troverà in altre parti del giornale le parole inaccettabili che il presidente del Consiglio ha pronunciato ieri alla Fiera di Milano. Posso quindi esimermi dall’obbligo di ripetere ciò che è stato detto sui gay e sui mezzi d’informazione. Ma non posso impedirmi di pensare che Berlusconi stia distruggendo ciò che è riuscito a fare in questi anni. Conoscevamo il suo carattere, le sue debolezze, il suo conflitto d’interessi, le leggi ad personam e certi aspetti goliardici della sua personalità. Sapevamo che i suoi continui scontri con la magistratura rappresentavano un rischio per la tenuta delle istituzioni e l’equilibrio fra i poteri dello Stato.
Ma non ho mai pensato, a differenza di altri, che i suoi governi fossero inetti e impotenti. Mi sarebbe sembrato assurdo ignorare i risultati della lotta contro la criminalità organizzata, la riforma universitaria del ministro dell’Istruzione, gli entusiastici furori riformatori del ministro della Funzione pubblica, i passi compiuti sulla strada del federalismo fiscale, le missioni militari all’estero, l’attenzione dedicata ai problemi dell’energia, il progetto sulla legislazione del lavoro, la maggiore sensibilità per le opere pubbliche, certi interventi della Protezione civile, il recupero dell’evasione fiscale, la prudenza e l’abilità con cui è stata affrontata la crisi del credito. So che il bilancio deve tenere conto anche delle molte cose promesse e non fatte o fatte male. Ma se mi guardo attorno e confronto la politica italiana con quella di altri Paesi dell’Unione europea, non mi sembra che l’Italia, quando la partita si gioca sulle cose fatte e da fare, sia rimasta indietro. E guardandomi attorno non vedo altro Paese dell’Unione europea in cui lo stile di vita del premier, spesso per sua deliberata volontà, sia divenuto il tema centrale della politica nazionale.
Berlusconi non sembra rendersi conto che questa pubblica rivendicazione delle sue debolezze private sta divertendo il mondo, riaccendendo tutti i più triti pregiudizi sul carattere degli italiani e soprattutto oscurando quello che il governo è riuscito a fare in questi momenti difficili. Non credo che il presidente del Consiglio possa continuare a polemizzare con tutti, a braccio e nelle occasioni più disparate, senza neppure calcolare gli effetti delle sue parole su coloro che non gli sono pregiudizialmente ostili. Voglio sperare invece che Berlusconi possa ancora, se lo vuole, lasciare la tribuna delle dichiarazioni improvvisate per tornare a Palazzo Chigi dove lo aspettano molte cose da fare e molti problemi da risolvere. Se vi è ancora spazio per un accordo con Fini, tanto meglio. Il Paese non ha bisogno di una crisi che rischierebbe di frantumare il quadro politico nazionale con conseguenze forse devastanti.
La nazione ha il diritto di essere rappresentata autorevolmente nelle sedi in cui si sta disegnando il nuovo profilo della finanza internazionale e soprattutto a Bruxelles, dove nei prossimi mesi si deciderà, tra l’altro, la politica fiscale dell’Europa. Ma se la prospettiva razionale non fosse praticabile, è meglio tornare alle urne senza la scorciatoia di improbabili governi tecnici. Temo che dalle elezioni anticipate possano uscire equilibri ancora più traballanti degli attuali. Ma niente è più grave di questo continuo stillicidio di picche e ripicche, questa sciagurata confusione di pubblico e privato. Gli italiani non lo meritano.
http://www.corriere.it/editoriali/10...4f02aabc.shtml
Romano è uno di quelli che prima di dire mezza parola contro Berlusconi si sente in dovere di dirne almeno 10 a favore, non si sa se per rendersi credibile o per innato cerchiobottismo. Analoghe premure non usa con gran parte di coloro che, con stomachevole snobismo, attacca dal suo trono, ben elevato rispetto ai miseri mortali e alle loro (noiose) quotidiane preoccupazioni.
Nel merito:
- la lotta alla criminalità organizzata non è nè merito nè competenza del governo, ma della magistratura e delle fdo, a meno di pensare che sia Maroni (o il Maroni di turno) a suggerire alle procure chi arrestare e quando.
-la riforma universitaria è, al momento, bloccata e solo su carta dal momento che non ha la copertura finanziaria. E' quindi scorretto parlarne come un dato di fatto, andrebbe più correttamente relegata tra i buoni propositi. Vedo che non cita, invece, quella della scuola, evidentemente indifendibile perfino da quelle colonne.
-degli entusiastici fuori di Brunetta rimane molta propaganda e pochi fatti. L'assenteismo nella PA sta riprendendo quota e i presunti elementi di premialità al merito rimangono tali, come le sacche di incapaci e fannulloni.
-le missioni militari sono rimaste tali e quali a quelle di Prodi. L'unica cosa che Berlusconi può ascriversi sono qualche decina di bare.
-il federalismo fiscale è, anche questo, ancora sulla carta e lo sarà finchè non si vedranno i decreti attuativi. Del resto anche Tremonti non è in grado, oggi, di quantificare se, e di quale entità, sarà il risparmio che garantirà. Non è nemmeno escluso che si riveli essere più oneroso per lo stato. Si parla, quindi, di ipotesi tutte da verificare.
-per attenzione dedicata al tema dell'energia credo si riferisca al nucleare. Anche qui non è stata posata la prima pietra di nessuna centrale, anzi non è stata nemmeno scelta l'ubicazione delle centrali. Se parliamo di ipotesi nucleare è un conto, ma se si vuole ascrivere questo ai successi del governo stiamo raschiando il fondo del barile
Non mi soffermo sugli altri punti per non essere logorroico, dico solo che il grande successo di Tremonti, i famosi "conti in ordine" sono solo un lato della medaglia, il ministero è quello dell'economia e del bilancio. Il bilancio potrà anche essere in ordine, l'economia è asfittica e priva di qualunque misura di stimolo. Non a caso cresciamo meno degli altri e la disoccupazione galoppa.Last edited by ma_75; 03-11-2010, 20:49:00.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza MessaggioPenso che se ci fosse un dio strafulminerebbe romano e 3/4 di via solferino.
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berlusconi ci sguazza negli scandali, è il popolo italiano che in buona percentuale si nutre di gossip e tv e lui ha gioco facile....intanto i giornali parlano sempre di lui se la gente non si comincia a svegliare sarà difficile toglierselo davanti...sigpic
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Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggiofuori nomi&cognomi del quarto che salveresti, la donna delle pulizie non vale.
Allora tolte le maestranze rimane proprio poco. Salverei Stella e Rizzo.
E Severgnini, anche se spesso sono in disaccordo con quello che dice.B & B with a little weed
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L'ex collaboratrice di Pianetta (Pdl): «Ebbi un incarico sul glucosio, ma non so cos'è»
La pentita e le pressioni del senatore
per i fondi dati al San Raffaele
I verbali di Perla a Milano. «Assunta come consulente per due mesi»
L'ex collaboratrice di Pianetta (Pdl): «Ebbi un incarico sul glucosio, ma non so cos'è»
La pentita e le pressioni del senatore
per i fondi dati al San Raffaele
I verbali di Perla a Milano. «Assunta come consulente per due mesi»
PALERMO - Non solo il verbale di Nadia Macrì, la escort che ha detto di aver avuto incontri a pagamento con Silvio Berlusconi nelle sue residenze in Sardegna e ad Arcore, è stato spedito a Milano dalla Procura di Palermo. Tra le carte trasmesse per competenza dalla Sicilia alla Lombardia c'è pure la copia di un interrogatorio reso ad agosto da Perla Genovesi, la «pentita» dell'inchiesta sul traffico di cocaina da cui sono scaturite le rivelazioni sulle feste a casa del premier. È lo stesso verbale in cui la donna approfondisce i legami con i presunti narcotrafficanti arrestati insieme a lei nel luglio scorso nell'indagine chiamata «operazione Bogotà», e nel quale ha fatto per la prima volta il nome della sua amica Nadia svelando le frequentazioni della ragazza col presidente del Consiglio. Prima però aveva parlato di altro: finanziamenti a suo dire poco trasparenti procurati all'ospedale San Raffaele fondato da don Luigi Verzé e alle sue fondazioni tramite la Commissione del Senato sui Diritti umani presieduta tra il 2001 e il 2006 da Enrico Pianetta, il parlamentare di cui la Genovesi è stata assistente.
«Mi disse che sia Berlusconi che don Verzé gli dovevano la candidatura - ha dichiarato la donna riferendo le parole di Pianetta, oggi deputato del Pdl -, gli chiesi il perché e mi disse che erano stati dati parecchi soldi al San Raffaele, o meglio a Don Verzé, destinati alla costruzione di ospedali e non solo, anche nel Terzo mondo. Questi soldi erano dello Stato, e non erano stati utilizzati interamente per queste cose». Pianetta si sarebbe confidato con la Genovesi nella primavera del 2006, quando erano in discussione le ricandidature per le elezioni politiche, e per questo - secondo la «pentita» - il senatore pretendeva la riconferma che poi ottenne; aveva agevolato, tramite la commissione che presiedeva, questi stanziamenti.
«Gli chiesi quanti soldi più o meno si erano intascati grazie a lui, e mi disse che era il valore di una finanziaria». Cioè di una legge finanziaria. La donna Genovesi parla, genericamente, di «miliardi»; lei stessa, stando al suo racconto, credeva che il senatore esagerasse, ma lui le avrebbe confermato che si trattava di somme molto ingenti: «La fetta più grossa, oltre a don Verzé, era stata assicurata, non so sotto quale forma, sicuramente non in maniera diretta, al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Lì io rimasi di stucco».
Queste dichiarazioni dell'indagata-testimone (che ora si trova agli arresti domiciliari) dovranno essere valutate per controllare se possano configurare ipotesi di reato a carico di qualcuno, e poi eventualmente verificate e riscontrate. Perla Genovesi infatti, in maniera a volte confusa e comunque in termini sempre piuttosto generici, riferisce ciò che le avrebbe detto una terza persona, il senatore Pianetti. Al quale pure, secondo il racconto della «pentita», erano state garantite erogazioni di denaro: «Mi disse che gli avevano promesso sui centocinquantamila euro, che erano briciole in confronto a quelli che avevano preso loro e Berlusconi, che gliene avevano dati sono una piccola parte, non ricordo se venti, trenta, quaranta o cinquantamila. Mi disse che il resto non gliel'avevano più dato, e che lo stava ancora aspettando».
Gli inquirenti hanno cercato di saperne di più, ma la donna ha saputo spiegare solo che attraverso alcune delibere della commissione Diritti umani di Palazzo Madama guidata da Pianetta erano stati finanziati progetti «per costruire ospedali in Brasile, mi sa anche in altri posti», ma che «le cose che andavano a fare non erano che una piccola parte. Erano gonfiate». Secondo la donna le opere sarebbero state realizzate solo in parte: «Da quello che so usavano ditte proprie, così i soldi rimanevano in casa. Ditte loro che sembravano ditte esterne, invece erano loro, sempre con prestanome».
Il racconto della «pentita» contiene pochi riscontri. Uno potrebbe derivare da un particolare che sembrerebbe collegato ai rapporti fra il parlamentare di Forza Italia di cui era collaboratrice e l'ospedale fondato da don Verzé, il sacerdote novantenne molto vicino a Silvio Berlusconi. Per farle avere un compenso, l'allora senatore Pianetta inviò Perla Genovesi proprio al San Raffaele: «Mi disse che avrei preso cinquemila euro al mese per due mesi, in totale diecimila euro». Agli inquirenti la donna, diplomata «come tecnico dei sevizi sociali», ha mostrato una pagina del contratto di consulenza che sostiene di aver firmato.
Su quel foglio sono indicate «analisi», studi relativi «al metabolismo regionale di glucosio in oncologia» e «traduzione di testi dall'italiano all'inglese». Ma a specifiche domande dei pubblici ministeri la Genovesi dice di conoscere l'inglese senza essere in grado di tradurre testi, e di non sapere alcunché del metabolismo in oncologia. Si accorse delle mansioni che le erano state teoricamente affidate al momento della firma, nell'aprile del 2006, subito dopo la rielezione di Pianetta: «Rimasi un po' basita. Ma cos'è il glucosio?». Afferma di aver pensato che comunque le stavano dando una possibilità che avrebbe voluto sfruttare: «Chiesi all'impiegato che mi stava facendo firmare il contratto quando avrei iniziato, e dove sarei dovuta andare. L'impiegato mi sembrava alquanto imbarazzato alla mia domanda. Non rispose, abbassò la testa e lì capii che non sarei mai andata a fare quel lavoro». Però i soldi li prese - tramite bonifici sul suo conto corrente, racconta - e aggiunge in maniera non molto chiara che il senatore Pianetta gliene chiese una parte, ma lei aveva già speso quasi tutto. Dunque avrebbe intascato dall'ospedale di don Verzé diecimila euro netti. E a specifica domanda degli inquirenti se sia mai andata a lavorare al San Raffaele, la «pentita» risponde: «No, mai».
Don VerzèIn un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioL'ex collaboratrice di Pianetta (Pdl): «Ebbi un incarico sul glucosio, ma non so cos'è»
Troppo assurdo per non essere anche una presa per il culo.
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e poi si tagliano i fondi a scuole e universita'...Originariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioBerlusconi, pacco in fiamme.
Presto una pompa!
Altro che pacco bomba, dovrebbero spedirgli una battona con la sifilide. Una cavalla di ***** insomma. Per un po' avrebbe cose più serie a cui pensare.
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Intanto Fini rimanda al mittente il discorso di Berlusconi di oggi, quello che la corte aveva definito "storico", "di grande respiro"...FLI lo tiene per le palle e credo intenda stringere la presa nei prossimi mesi, altro che pace. Hanno capito che è cotto, l'errore più grave sarebbe permettergli di tornare a respirare. Speriamo solo che non ci pensi il PD a dargli la solita scialuppa di salvataggio.
Fini boccia Berlusconi
"Discorso tardivo e deludente"
Il presidente della Camera: "Parole senza prospettiva". Bocchino avverte: "C'è una maggioranza alternativa per le riforme sul ricorso alle urne decide il capo dello Stato e non il Cavaliere". MIlle circoli della libertà traslocano in Fli.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Non capisco Fini cosa aspetti; fa dichiarazioni di strappo ma non stacca la spina. Se esiste anche questa maggioranza alternativa che attende?...ma di noi
sopra una sola teca di cristallo
popoli studiosi scriveranno
forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
C. Campo - Moriremo Lontani
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Originariamente Scritto da ikuape86 Visualizza Messaggiose fini è l'uomo nuovo (imposto dagli amici a stelle e striscie) siamo messi parecchio male
dai lo sai bene che quei rapporti non cambieranno mai...anche se il prossimo premier fosse un estraneo alla politica ( montez) o uno del pd....Originariamente Scritto da SPANATEMELAparliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentusOriginariamente Scritto da GoodBoy!ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
grazie.
PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
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