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Italiani: egli risorse a Natale

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    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
    Gli Imperatori romani giravano come meno gente armata attorno. D'altra parte che si sia in piena età sardanapalesca, immersi in una satrapia orientale, ce lo dice episodi come questo:

    Tutta la sconcertante storia del "bunga bunga" è ricostuita qua:
    http://www.repubblica.it/politica/20..._ruby-8503315/

    La guardia del pretorio però era dotata di un certo intuito politico. Quando il personaggio che doveva proteggere era una nullità non esitava ad usare la spada per tagliargli la gola.
    In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
    ma_75@bodyweb.com

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      ahahah tutto ciò è fantastico, la nipote di mubarak, il bunga bunga , emilio fede ahahah
      Originariamente Scritto da gorgone
      è plotino la chiave universale per le vagine
      Originariamente Scritto da gorgone
      secondo me sono pazzi.

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        Originariamente Scritto da Leonida Visualizza Messaggio
        ahahah tutto ciò è fantastico, la nipote di mubarak, il bunga bunga , emilio fede ahahah
        Mi vado a documentare, ho da che leggere al cesso stamattina ;-)
        Ciao.

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          Prima volta in questo thread... Ragazzi, ok che potete odiare il Presidente, ma attaccarlo con un articolo di repubblica fa quantomeno sorridere.

          Infatti sul corriere di oggi c'era una cronaca molto più asettica e imparziale, priva di particolari pruriginosi e "bunga bunga"

          Sarò démodé, ma il corsera è l'unico giornale a cui do un filo di credito...


          PS: mi chiedo invece come faccia il fatto quotidiano a ricevere sempre per primo le notizie dalle procure, quando c'è di mezzo una certa persona(anche non in veste di imputato)

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            fuori
            Originariamente Scritto da gorgone
            è plotino la chiave universale per le vagine
            Originariamente Scritto da gorgone
            secondo me sono pazzi.

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              Originariamente Scritto da BF36 Visualizza Messaggio
              Prima volta in questo thread... Ragazzi, ok che potete odiare il Presidente, ma attaccarlo con un articolo di repubblica fa quantomeno sorridere.

              Infatti sul corriere di oggi c'era una cronaca molto più asettica e imparziale, priva di particolari pruriginosi e "bunga bunga"
              Beh... chiamalo come vuoi ma non credo che Berlusconi si circondi di giovani sgualdrine per raccontare barzellette sugli ebrei.
              Umanamente fa bene, ci mancherebbe. Pagare le tasse per far divertire lui e i suoi amici, con servizio taxi offerto dalle auto blu, da anche una certa gioia.
              Ma come Presidente del Consiglio può essere molto pericoloso.

              Spiega bene Repubblica:

              Il capo del governo è ritornato a uno stile di vita che rende vulnerabile la sua funzione pubblica. Le sue ossessioni personali possono esporlo a pressioni incontrollabili.

              Qualsiasi ragazzina o giovane donna che ha frequentato i suoi palazzi e ville e osservato le sue abitudini può, se scontenta, aggredirlo con ricatti che il capo del governo è ormai palesemente incapace di prevedere. Dove finiscono o dove possono finire le informazioni e magari le registrazioni e le immagini in loro possesso (Ruby racconta che spesso "le ragazze" fotografavano con i telefonini gli interni di Villa San Martino)? Quante sono le ragazze che possono umiliare pubblicamente il capo del nostro governo? È responsabile esporre il presidente del Consiglio italiano in situazioni così vulnerabili e pericolose per la sicurezza dell'istituzione che rappresenta?


              mi chiedo invece come faccia il fatto quotidiano a ricevere sempre per primo le notizie dalle procure, quando c'è di mezzo una certa persona(anche non in veste di imputato)
              Probabilmente è solo l'unico che le pubblica.
              Last edited by blackbart; 28-10-2010, 12:06:47.

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                Ruby, le feste e il Cavaliere
                "La mia verità sulle notti ad Arcore"


                La minorenne marocchina fu fermata per un furto, mentre era in Questura intervenne Palazzo Chigi: "Rilasciatela, è la nipote di Mubarak". La ragazza racconta il rituale del "bunga bunga", esclude di aver fatto sesso con il premier. Indagati Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti



                di PIERO COLAPRICO e GIUSEPPE D'AVANZO


                MILANO - Alla questura di Milano, nello stanzone del "Fotosegnalamento", c'è solo Ruby R., marocchina. Dire "solo" è un errore, perché Ruby è molto bella e non si può non guardarla. Se ne sta sulla soglia, accanto alla porta, e attende che i due agenti in camice bianco eseguano il loro lavoro, ma è come se occupasse l'intera stanza. E' il 27 maggio di quest'anno, è passata la mezzanotte e i poliziotti hanno già fatto una prova: la luce bianca, accecante, funziona alla perfezione. La procedura è rigorosa, nei casi in cui un minorenne straniero viene trovato senza documenti: finiti gli accertamenti sull'identità, se non ha una casa o una famiglia, sarà inviato, dopo aver informato la procura dei minori, in una comunità. È quel che gli agenti si preparano a fare, perché Ruby ha diciassette anni e sei mesi (è nata l'11 novembre del 1992) e all'indirizzo che ha dato, in via V., non ha risposto nessuno. Era anche prevedibile: ci abita un'amica che, dice Ruby, è una escort e se ne sta spesso in giro. All'improvviso, il silenzio dello stanzone si rompe. Una voce si alza nel corridoio. E, alquanto trafelata, appare una funzionaria. Chiudete tutto e mandatela via!, è il suo ordine categorico. Gli agenti sono stupiti. L'altra, la funzionaria, è costretta a ripetere: basta così, la lasciamo andare, fuori c'è chi l'aspetta!

                Non è che le cose vanno sempre in questo modo, in una questura. La ragazza non ha i documenti. Per di più, il computer ha sputato la sua sentenza: l'anno prima Ruby si è allontanata - era il maggio del 2009 - da una casa famiglia a Messina, dove vivono i suoi. Anche il motivo per cui è finita in questura non è una bazzecola: è accusata di un furto che vale i due stipendi mensili dei poliziotti.

                Le cose sono andate così. Qualche sera prima, una ragazza che ama la discoteca, Caterina P., va in un locale con due amiche. Ballano sino a tardi. Quando lasciano il "privé", si ritrovano insieme a Ruby R. e tutt'e quattro s'arrangiano a casa di Caterina. La mattina dopo, mentre Ruby dorme come un sasso, o così sembra, le tre amiche vanno a fare colazione al bar sotto casa. Al rientro, Ruby non c'è più, e chi se ne importa. Ma mancano anche tremila euro da un cassetto e qualche gioiello. Caterina maledice se stessa. Non sa da dove sia piovuta quella ragazzina, non sa dove abita, non sa dove cercarla. Il caso l'aiuta. Il 27 maggio il sole è tramontato da un pezzo e Caterina passeggia in corso Buenos Aires, quando intravede Ruby in un centro benessere. Chiama subito il 113 e accusa la ladra. La volante Monforte è la più vicina e la centrale operativa la spedisce sul posto. Ruby viene presa e accompagnata al "Fotosegnalamento". Con una storia come questa, ancora tutta da chiarire, come si fa a lasciarla andare?

                Gli agenti lo chiedono alla funzionaria. La funzionaria scuote il capo. Dice: di sopra (dove sono gli uffici del questore) c'è il macello, Pietro Ostuni (è il capo di gabinetto) ha già chiamato un paio di volte e vedete (il telefono squilla) ancora chiama. E' la presidenza del Consiglio da Roma. Dicono di lasciare andare subito la ragazza, pare che questa qui sia la nipote di Mubarak, non ci vogliono né fotografie, né relazioni di servizio. Tutti adesso guardano la ragazza. "E chi è Mubarak?", chiede un agente(). Il presidente egiziano, spiega con pazienza la funzionaria. Che intanto risponde all'ennesima telefonata del capo di gabinetto, per poi dire: forza ragazzi, facciamo presto, Ostuni ha detto a Palazzo Chigi che la ragazza è già stata mandata via.

                L'ultimo affaire o scandalo che investe Silvio Berlusconi nasce dunque tra il primo piano e il piano terra di via Fatebenefratelli 11, in una notte di fine maggio. Ha come protagonista una minorenne, senza documenti, accusata di furto. E come canovaccio ha una stravaganza: la ragazza viene liberata per l'energica pressione di Palazzo Chigi, che sostiene sia "la nipote di Hosni Mubarak". Che cosa c'entra la presidenza del Consiglio con una "ladra"? E perché qualcuno a nome del governo mente sulla sua identità? Quali sono stati gli argomenti che hanno convinto la questura di Milano a insabbiare un'identificazione, in ogni caso a fare un passo storto? Le anomalie di quella notte non finiscono, perché ora entra in scena un nuovo personaggio. Attende Ruby all'ingresso della questura.

                E' Nicole Minetti e ha avuto il suo momento di notorietà quando, igienista dentale di Silvio Berlusconi, a 25 anni è stata candidata con successo al Consiglio regionale della Lombardia. Nicole sa del "fermo" di Ruby in tempo reale da un'amica comune. Fa un po' di telefonate, anche a Roma, e si precipita all'ufficio denunzie. Chiede di vedere la ragazza. Pretende di portarsela via. Dice che Ruby ha dei problemi e lei se ne sta occupando come una sorella maggiore, ma non riesce a superare il primo cortile della questura. Soltanto quando Palazzo Chigi chiamerà il capo di gabinetto, la situazione si farà fluida e il procuratore dei minori di turno, interpellato al telefono, autorizzerà l'affidamento di Ruby a Nicole e - ora sono quasi le tre del mattino del 28 maggio - le due amiche si possono finalmente allontanare.

                Che cosa succede dopo lo spiegherà Ruby, ma in un interrogatorio che avviene due mesi più tardi: a luglio, quando l'affaire sminuzzato in questura si materializza. Prima al tribunale dei minori e, subito dopo, alla procura di Milano, dinanzi al pool per i reati sessuali. Una volta in strada Nicole, sostiene Ruby, chiama Silvio Berlusconi: è stato Silvio a dirle di correre in questura; è stato Silvio a raccomandarsi di tenerlo informato e di chiamare appena la cosa si fosse chiarita. Ora che è finita l'emergenza, Nicole spiega, ride alle carinerie del premier e poi passa il telefono direttamente a Ruby. Silvio mi dice così: non sei egiziana, non sei maggiorenne, ma io ti voglio bene lo stesso. Da allora non l'ho più visto, ma in questi mesi ci siamo sentiti ancora per telefono.

                Ora bisogna spiegare quali sono i rapporti di Ruby con Silvio Berlusconi e non è facile, perché il loro legame viene ricostruito in un'indagine giudiziaria che deve chiarire (lo ha fatto finora soltanto parzialmente e in modo non esaustivo o definitivo) quando la giovanissima Ruby dice il vero e quando il falso. E' un'inchiesta (l'ipotesi di reato è favoreggiamento della prostituzione) in cui il premier non è indagato, anche se gli indagati ci sono e sono tre: Lele Mora, Nicole Minetti, Emilio Fede. Anzi, il premier potrebbe diventare addirittura parte lesa, perché prigioniero di un ricatto, vittima di una calunnia o addirittura perseguitato da un'estorsione.

                Per evitare gli equivoci molesti disseminati in questi giorni, conviene dire subito che dinanzi ai pubblici ministeri Ruby esclude di aver fatto sesso con il capo del governo. Come confessa di aver mentito a Berlusconi: gli ho detto di avere ventiquattro anni e non diciassette. Nicole sapeva che ero minorenne e poi anche Lele, Lele Mora, lo ha saputo. Ruby però racconta delle sue tre visite ad Arcore, delle feste in villa e delle decine di giovani donne famose o prive di fama - molte escort - che vi partecipano. La minorenne fa entrare negli atti giudiziari un'espressione inedita, il "bunga bunga". Viene chiamata in questo modo l'abitudine del padrone di casa d'invitare alcune ospiti, le più disponibili, a un dopo-cena erotico. "Silvio (lo chiamo Silvio e non Papi come gli piacerebbe essere chiamato) mi disse che quella formula - "bunga bunga" - l'aveva copiata da Gheddafi: è un rito del suo harem africano".

                Ruby è stata interrogata un paio di volte a luglio, è però in un interrogatorio in agosto che esplicitamente comincia a raccontare meglio i suoi rapporti con Berlusconi, Fede, Mora e Nicole Minetti. Conviene darle la parola. Sostiene Ruby che poco più di un anno fa - era ancora in Sicilia - conosce il direttore del Tg4. Emilio Fede è il presidente e il protagonista della giuria di un concorso di bellezza. Come già è accaduto nell'autunno del 2008 con Noemi Letizia, il giornalista, 79 anni, è amichevole e affettuoso con Ruby. Si dà da fare per il suo futuro, presentandole Lele Mora. Le dice che Lele l'avrebbe potuta aiutare, se avesse avuto voglia di lavorare nel mondo dello spettacolo. Non è che la minorenne rimugini più di tanto quest'idea che estenua e tormenta quante ragazzine senz'arte né parte. E' un'opportunità, non vuole perderla. Taglia la corda. Arriva a Milano. Cerca subito Lele.

                Per cominciare, Mora la indirizza in un disco-bar etnico, ospitato in un sotterraneo sulla via per Linate. Ruby è una cubista. Dice: niente di trascendentale, anzi, la cosa più eccentrica che faccio è la danza del ventre, che ho imparato da mia madre. Dal quel cubo colorato, Milano è ancora più magnifica e scintillante. Manca tanto così alla trasformazione di Ruby R.. Ancora uno o due passi e la sua vita può farsi concretamente fortunatissima, soprattutto se c'è di mezzo il frenetico attivismo di Emilio Fede.

                E' il 14 febbraio, giorno di San Valentino. Ruby ha 17 anni e novantacinque giorni. Arriva a Milano dalla povertà e dalle minestre della comunità. In quel giorno, dedicato agli innamorati, entra ad Arcore, a Villa San Martino: è un bel colpaccio, per chi a tutti gli effetti può essere definita una "scappata di casa". La minorenne la racconta, più o meno, così: mi chiama Emilio e, dice, ti porto fuori. Non so dove, non mi dice con chi o da chi. Passa a prendermi con un auto blu. Salgo, filiamo via scortati da un gazzella dei carabinieri verso Arcore. Non entriamo dal cancello principale, dove c'erano altri carabinieri, ma da un varco laterale. Vengo presentata a Silvio. E' molto cortese. Ci sono una ventina di ragazze e - uomini - soltanto loro due, Silvio ed Emilio.
                (Ruby fa i nomi delle ospiti. C'è intero il catalogo del mondo femminile di Silvio Berlusconi: conduttrici televisive celebri o meno note, star in ascesa, qualcuna celeberrima, starlet in declino, qualche velina, più di una escort, due ministre, ragazze single e ragazze in apparenza fidanzatissime, e Repubblica non intende dar conto dei nomi).

                A Ruby quel mondo da favola resta impresso, anche per un piccolo dettaglio davvero degno di Cenerentola. Cenammo, ricorda, ma non rimasi a dormire. Dopo cena, andai via. Alle due e mezza ero già a casa. Con un abito bianco e nero di Valentino, con cristalli Swarovski, me l'aveva regalato Silvio. La seconda volta, continua il racconto di Ruby, vado ad Arcore il mese successivo. Andai con una limousine sino a Milano due, da Emilio Fede, e da lì, con un'Audi, raggiungemmo Villa San Martino. Silvio mi dice subito che gli sarebbe piaciuto se fossi rimasta lì per la notte. Lele mi aveva anticipato che me lo avrebbe chiesto. Mi aveva anche rassicurato: non ti preoccupare, non avrai avance sessuali, nessuno ti metterà in imbarazzo. E così fu. Cenammo e dopo partecipai per la prima volta al "bunga bunga". (Questo "gioco", onomatopeico e al di là del senso del grottesco, viene descritto da Ruby agli esterrefatti pubblici ministeri milanesi con molta vivezza, addirittura con troppa concreta vivezza. Si diffonde nelle modalità del sexy e maschilista cerimoniale che è stato raccontato da Mu'ammar Gheddafi e importato tra le risate ad Arcore. Ruby indica che cosa si faceva e chi lo faceva - un lungo elenco di nomi celebrati e popolari, in televisione o in Parlamento).

                Io, continua Ruby, ero la sola vestita. Guardavo mentre servivo da bere (un Sanbitter) a Silvio, l'unico uomo. Dopo, tutte fecero il bagno nella piscina coperta, io indossai pantaloncino e top bianchi che Silvio mi cercò, e mi immersi nella vasca dell'idromassaggio. La terza volta che andai ad Arcore fu per una cena, una cosa molto ma molto più tranquilla. Quando arrivai Silvio mi disse che mi avrebbe presentata come la nipote di Mubarak. A tavola c'erano - sostiene - Daniela Santanché, George Clooney, Elisabetta Canalis.

                Dice il vero, Ruby? O mente? E' il rovello degli investigatori. Che hanno un quadro appena abbozzato sotto gli occhi: giovani donne, che Ruby definisce escort, sono contattate dal trio Lele, Emilio e Nicole per partecipare alle feste di Villa San Martino, dove qualche volta i party si concludono con riti sessuali che sono adeguatamente ricompensati dal capo del governo, con denaro contante o gioielli. Quanto è credibile il racconto di Ruby? Per venirne a capo, l'inchiesta deve innanzitutto dimostrare che la minorenne abbia davvero conosciuto Silvio Berlusconi e sia stata davvero ad Arcore. Ruby offre quel che le appaiono incontrovertibili conferme.
                Mostra i gioielli avuti in regalo da Silvio Berlusconi: croci d'oro, collane, orecchini, orologi e orologi con brillanti (Rolex, Bulgari, Dolce&Gabbana, ma anche altri dozzinali con la scritta "Meno male che Silvio c'è" o con lo stemma del Milan), haute couture, un'auto tedesca. Ruby sostiene di aver ricevuto dal capo del governo più di 150mila euro (in contanti e in tre mesi) e soprattutto una promessa: Silvio assicurò che mi avrebbe comprato un centro benessere e mi invitò a dire in giro che ero la nipote di Mubarak( genio) . Così avrei potuto giustificare le risorse che non mi avrebbe fatto mancare.

                Non c'è dubbio che ci sia un'incongruenza: nonostante la leggendaria generosità di Berlusconi, tanto denaro contante, tanti gioielli e promesse appaiono sproporzionati all'impegno di tre soli incontri. Ma qualche riscontro diretto alle parole di Ruby é stato afferrato. Il suo telefonino cellulare il 14 febbraio è "posizionato" nella "cella satellitare" di Arcore. Un paio di gioielli in suo possesso - è vero anche questo - sono stati acquistati da Silvio Berlusconi. Le indagini hanno accertato anche quanto rasentava l'incredibile: e cioè che le giovani donne ospiti di Villa San Martino, come alcuni degli indagati, usano, nei loro colloqui, l'espressione gergale e arcoriana del "bunga bunga". ()

                Sono conferme ancora insufficienti? Il capo del governo e gli indagati sono a conoscenza dell'indagine fin da quella prima notte di maggio in questura e la monitorano passo passo. Il premier, descritto molto inquieto, ha affidato a Nicolò Ghedini la controffensiva. Da settimane accade questo. Una segretaria di Palazzo Chigi convoca le giovani ospiti del premier in un importante studio legale di via Visconti di Modrone per affrontare, con Ghedini, la questione delle "serate del presidente". Le ospiti di Villa San Martino non si sorprendono dell'invito, prendono nota con diligenza dell'ora e dell'indirizzo. Sono indagini difensive che, come è accaduto in altre occasioni - per il caso d'Addario, ad esempio - vorranno dimostrare che Silvio Berlusconi non ha nulla di cui vergognarsi; che quelle serate non hanno nulla di indecente o peccaminoso; che quella ragazza, la Ruby, è soltanto una matta o, forse peggio, una malandrina che sta ricattando il premier, magari delusa nel suo avido sogno di facile ricchezza.

                Nonostante la sua contraddittoria provvisorietà, questa storia non ha solo a che fare con l'inchiesta giudiziaria, forse già compromessa da un'accorta fuga di notizie. Sembra più importante osservare ciò che si scorge di politicamente interessante: Berlusconi c'è "ricascato". E qui incrociamo una questione che non ha nulla a che fare con il giudizio morale (ognuno avrà il suo), ma con la responsabilità politica. Dopo la festa di Casoria e le rivelazioni degli incontri con Noemi Letizia allora minorenne, dopo la scoperta della cerchia di prosseneti che gli riempie palazzi e ville di donne a pagamento, come Patrizia D'Addario, questo nuovo progressivo disvelamento della vita disordinata del premier, e della sua fragilità privata, ripropone la debolezza del Cavaliere. Il tema interpella, oggi come ieri, la credibilità delle istituzioni. Il capo del governo è ritornato a uno stile di vita che rende vulnerabile la sua funzione pubblica. Le sue ossessioni personali possono esporlo a pressioni incontrollabili.

                Qualsiasi ragazzina o giovane donna che ha frequentato i suoi palazzi e ville e osservato le sue abitudini può, se scontenta, aggredirlo con ricatti che il capo del governo è ormai palesemente incapace di prevedere. Dove finiscono o dove possono finire le informazioni e magari le registrazioni e le immagini in loro possesso (Ruby racconta che spesso "le ragazze" fotografavano con i telefonini gli interni di Villa San Martino)? Quante sono le ragazze che possono umiliare pubblicamente il capo del nostro governo? È responsabile esporre il presidente del Consiglio italiano in situazioni così vulnerabili e pericolose per la sicurezza dell'istituzione che rappresenta?
                Originariamente Scritto da gorgone
                è plotino la chiave universale per le vagine
                Originariamente Scritto da gorgone
                secondo me sono pazzi.

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                  Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                  La guardia del pretorio però era dotata di un certo intuito politico. Quando il personaggio che doveva proteggere era una nullità non esitava ad usare la spada per tagliargli la gola.
                  Già...Per il bene dello Stato li accoppavano.
                  ...ma di noi
                  sopra una sola teca di cristallo
                  popoli studiosi scriveranno
                  forse, tra mille inverni
                  «nessun vincolo univa questi morti
                  nella necropoli deserta»

                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                    Babba bia, d' avanzo non ha perso il vizio e dopo aver perso tutta la dignità che aveva con il caso Noemi ora ci riprova.
                    Ovviamente è molto più importante per la nostra democrazia parlare di gossip e di cose delle quali non frega una ceppa a nessuno piuttosto che dei problemi più gravi del paese...

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                      Onestamente pensavo che il fondo si fosse giù toccato, ma qui ce ne abbastanza per le dimissioni.

                      Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
                      Babba bia, d' avanzo non ha perso il vizio e dopo aver perso tutta la dignità che aveva con il caso Noemi ora ci riprova.
                      Ah, quindi D'Avanzo ne è uscito a pezzi, mentre B. immacolato ?
                      Last edited by Elitemember; 28-10-2010, 12:29:38.

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                        Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza Messaggio
                        Ovviamente è molto più importante per la nostra democrazia parlare di gossip e di cose delle quali non frega una ceppa a nessuno piuttosto che dei problemi più gravi del paese...
                        Ecco... questo è il problema grave del Paese: il disinteresse su come il Premier, è il caso di dirlo, s******* i soldi pubblici e assegna cariche istituzionali a giovani baldracche.

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                          No no... Già ieri il corriere riprendeva la notizia. Solo che il fatto ne parlava già il giorno precedente. Che abbia contatti quanto meno buoni in certi ambiento è un'evidenza.

                          Comunque anche il corriere ora riporta qualcosina... Vediamo se scadrà tanto nel pruriginoso.

                          Infine non vedo la ricattabilità del presidente del consiglio... Con la ragazza in questione(minorenne) non ha fatto nulla.
                          Se qualche pirla paga delle troie per fare il figo alle feste altolocate... Sarà il pirla ad avere guai giudiziari.

                          La "ricattabilità" è limitata, almeno dal punto di vista legale. Su quello morale/politico, non credo che perda voti perché è un donnaiolo

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                            Ho letto l'articolo. La notizia in effetti c'è. Non è solo gossip. Ci sono Fede e Mora indagati per induzione alla prostituzione. Non è poco. Il premier tanto per cambiare ne esce illeso; anzi, può costituire la parte lesa della faccenda. Se poi usa pratiche sessuali imparate dagli amici putin e gheddafi nel suo harem, son fatti suoi, a me non importa. I suoi soldi li può spendere come gli pare, anche con le più troie del pianeta. Nessuno è mai riuscito a dimostrare che abbia usato aerei di stato, auto blu, guardie del corpo e via discorrendo per usi personali.
                            C'è anche il riferimento a due ministre, che avrebbero partecipato nude a dei giochi erotici. Come al solito la cosa si rivelerà un buco nell'acqua. Non è faccenda che può impensierire il premier più di tanto.
                            Al momento, l'unica prospettiva che ci rimane, è ancora FLI e la possibile crisi sulla giustizia.
                            Ciao.

                            Commenta


                              Originariamente Scritto da blackbart Visualizza Messaggio
                              Ecco... questo è il problema grave del Paese: il disinteresse su come il Premier, è il caso di dirlo, s******* i soldi pubblici e assegna cariche istituzionali a giovani baldracche.
                              Non hai letto bene, mi riferivo al caso Letizia, in cui si partiva dal presupposto che Berlusconi si fosse bombato una minorenne ed era quindi "malato"
                              Molto probabilmente se Berlusconi è andato alla festa di una 18 enne e si è fatto riprendere da chi - che è il suo house organ più importante, altro che il Giornale - non era certo per farsi "s*******re" dai suoi sfigatissimi nemici di Repubblica. Piuttosto c'era da indagare molto sul fatto che il padre di Noemi fosse un uomo con molti contatti con i Bidognetti ( che dal poco che ne so sono un gruppo criminale attivo soprattutto a Casoria, dove Noemi viveva), piuttosto che cercar di far leva - su 4 mesi - sulla inesistente e mai esistita moralità italiana per spingere berlusconi alle dimissioni: insomma, una strategia editoriale e politica incapace di capire la realtà e completamente sbagliata da parte di repubblica, debenedetti e del pd

                              Comunque, anche il fatto che usi fondi pubblici e che candidi escort ai posti di potere è molto grave, ma è - oggettivamente - al 50 esimo posto tra le cose che ha fatto e che ha in mente di fare, quindi per me passa in secondo piano e se gli si da troppo risalto sui giornali si fa un errore: sempre per il fatto che agli italiani non gli interessa molto, preferiscono sapere che Berlusconi non li ha arricchiti. Infatti tutti i cali di consenso di berlusconi non derivano dai suoi ca**i personali, ma dalla sua cattiva gestione delle crisi, da quella economica fino a quella dell' Aquila

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                                Originariamente Scritto da BF36 Visualizza Messaggio
                                Infine non vedo la ricattabilità del presidente del consiglio...
                                Stai scherzando. Le cose vanno oltre l'andare con minorenni (fatto già gravissimo): qualunque cosa dica o faccia il premier può essere registrata con un cellulare e diventare oggetto di ricatto. Una battuta sopra le righe, magari dopo un bicchiere di troppo, può provocare reazioni gravissime. Anche in ambito internazionale.
                                Non è pensabile che in casa del Presidente del Consiglio (sia quella privata o quella istituzionale) entrino ciurme di puttanelle senza neanche sapere chi siano... inclusa questa new entry, priva di documenti e a quanto pare già avvezza al furto in casa d'altri.

                                Originariamente Scritto da barone_bizzio
                                Non hai letto bene, mi riferivo al caso Letizia, in cui si partiva dal presupposto che Berlusconi si fosse bombato una minorenne ed era quindi "malato"
                                Molto probabilmente se Berlusconi è andato alla festa di una 18 enne e si è fatto riprendere da chi - che è il suo house organ più importante, altro che il Giornale - non era certo per farsi "s*******re" dai suoi sfigatissimi nemici di Repubblica. Piuttosto c'era da indagare molto sul fatto che il padre di Noemi fosse un uomo con molti contatti con i Bidognetti ( che dal poco che ne so sono un gruppo criminale attivo soprattutto a Casoria, dove Noemi viveva), piuttosto che cercar di far leva - su 4 mesi - sulla inesistente e mai esistita moralità italiana per spingere berlusconi alle dimissioni: insomma, una strategia editoriale e politica incapace di capire la realtà e completamente sbagliata da parte di repubblica, debenedetti e del pd
                                Naturalmente il "caso Noemi" fu probabilmente un esempio di ricatto da parte della Camorra. Venuto alla luce.

                                Infatti tutti i cali di consenso di berlusconi non derivano dai suoi ca**i personali, ma dalla sua cattiva gestione delle crisi, da quella economica fino a quella dell' Aquila
                                Sarà ma gli organi di informazione ufficiali, a parte i meno allineati, si guardano bene dal fornire i dettagli della faccenda. Segno che forse qualche impatto sull'opinione publica c'è.
                                D'altro canto bisognerebbe sapere cosa ci facesse, lo stesso Fede ha oramai confermato ufficialmente, una straniera priva di documenti a casa del Premier.
                                La storia, se vera, che la mariuola sia stata spacciata come la "nipote di Mubarak" è semplicemente folle! Per salvarsi il culo di fronte all'opinione pubblica, Berlusconi non esita a esporre il Paese intero a crisi diplomatiche di livello internazionale. Quale peso e credibilità si può avere in ambito globale proprio in un momento in cui è fondamentale rilanciare le esportazioni? E qualcuno ancora pensa che Berlusconi non sia ricattabile!
                                E' ricattabile. E noi con lui.

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