Italiani: egli risorse a Natale

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    Originariamente Scritto da TheSandman Visualizza Messaggio
    La Puglia è autonoma????

    Hai presente quali sono le percentuali che producono REALMENTE eolico e fotovoltaico in quella regione?

    Guarda che i dati di cui parli tu sono la Potenza Installata, non quella reale

    C'è una differenza immane...

    Levagli l'energia da centrali convenzionali e vedrai come sono autonomi....devono utilizzare gli accendini e usare il fiato del bue e dell'asinello...
    Sono 192 i comuni che teoricamente Legambiente definisce “autosufficienti” dal punto di vista elettrico, cioè che producono più energia elettrica di quella che viene consumata dalle famiglie residenti. Questa caratteristica riguarda sia piccoli comuni che realtà più grandi come Lecce e Agrigento rispettivamente con 54.619 e 83.303 abitanti. A Lecce i 36 Mw di impianti eolici e 3,5 megawatt di fotovoltaico permettono di produrre energia elettrica per il fabbisogno di circa 31mila famiglie, pari al 111%

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    • TheSandman
      Ex Presidente
      • Jun 2008
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      Originariamente Scritto da Elitemember Visualizza Messaggio
      Sono 192 i comuni che teoricamente Legambiente definisce “autosufficienti” dal punto di vista elettrico, cioè che producono grazie più energia elettrica di quella che viene consumata dalle famiglie residenti. Questa caratteristica riguarda sia piccoli comuni che realtà più grandi come Lecce e Agrigento rispettivamente con 54.619 e 83.303 abitanti. A Lecce i 36 Mw di impianti eolici e 3,5 megawatt di fotovoltaico permettono di produrre energia elettrica per il fabbisogno di circa 31mila famiglie, pari al 111%
      Amico mio, non volertene a male, ma ripeto: non sai di cosa parli...

      Mi stai parlando di potenza installata, che non vuole dire assolutamente nulla...

      Anche il più grande scienziato pro-energie rinnovabili ti dirà che dire che la puglia è autosufficiente è roba da mani fra i capelli....

      Quella è roba da propaganda....

      Lascia perdere, credimi...

      Tra l'altro ti dico solo che grazie anche agli investimenti di Vendola in Puglia e il Conto Energia (che è una truffa legalizzata...) la bolletta energetica aumenta ulteriormente per via degli incentivi che ci finiscono sopra...

      Chi paga sono le aziende più energivore che devono lasciare a casa operai per gli alti costi della bolletta che rendono fuori mercato le imprese...
      Last edited by TheSandman; 04-10-2010, 20:16:03.


      Tessera N° 6

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        Originariamente Scritto da TheSandman Visualizza Messaggio
        Amico mio, non volertene a male, ma ripeto: non sai di cosa parli...


        Tra l'altro non sono uno che ritiene l'energia derivata dall'atomo il male assoluto, nessuno nega che serve anche quella...

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        • ma_75
          Super Moderator
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          A me Renzi non piace. Lo trovo di una supponenza spropositata che, peraltro, non sis a ben da quali grandi meriti gli derivi. Al di là di questo, però, c'è da dire che un ipotetico governo con dentro il PD non può che essere allargato al famoso terzo polo. Sono abbastanza convinto che il leader di questa alleanza non possa che essere un uomo di centro. Un po' come lo era Prodi.
          In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
          ma_75@bodyweb.com

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          • TheSandman
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            Originariamente Scritto da Elitemember Visualizza Messaggio


            Tra l'altro non sono uno che ritiene l'energia derivata dall'atomo il male assoluto, nessuno nega che serve anche quella...
            Il fatto che tu sia anche pro nucleare non toglie che ciò che hai detto della Puglia non corrisponde a realtà


            Tessera N° 6

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            • Elitemember
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              Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
              A me Renzi non piace. Lo trovo di una supponenza spropositata che, peraltro, non sis a ben da quali grandi meriti gli derivi. Al di là di questo, però, c'è da dire che un ipotetico governo con dentro il PD non può che essere allargato al famoso terzo polo. Sono abbastanza convinto che il leader di questa alleanza non possa che essere un uomo di centro. Un po' come lo era Prodi.
              ah, il professore, un gentil'uomo prestato alla politica.
              Anche lui logorato dalla frammentazione politica...

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              • Barone Bizzio
                Bodyweb Senior
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                Cacciari: sindaco di Venezia, filosofo, ci ha sempre visto giusto da anni sul PD e s'è pure bombato la moglie di Berlusconi.

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                • Sean
                  Csar
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                  • In piedi tra le rovine
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                  Intanto è arrivato il nuovo ministro per lo sviluppo economico...Uno, guarda caso, che si intende di televisioni:

                  Paolo Romani è il nuovo ministro dello Sviluppo economico - Corriere della Sera
                  ...ma di noi
                  sopra una sola teca di cristallo
                  popoli studiosi scriveranno
                  forse, tra mille inverni
                  «nessun vincolo univa questi morti
                  nella necropoli deserta»

                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                  • ma_75
                    Super Moderator
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                    Potrebbe essere il ministro più breve della storia. Rischia di battere anche Brancher
                    In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                    ma_75@bodyweb.com

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                    • Liam & Me
                      Bad Blake
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                      • high as a kite
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                      Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                      A me Renzi non piace. Lo trovo di una supponenza spropositata che, peraltro, non sis a ben da quali grandi meriti gli derivi. Al di là di questo, però, c'è da dire che un ipotetico governo con dentro il PD non può che essere allargato al famoso terzo polo. Sono abbastanza convinto che il leader di questa alleanza non possa che essere un uomo di centro. Un po' come lo era Prodi.

                      quoto
                      B & B with a little weed










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                      • VINICIUS
                        Lo Sbloccafemmine
                        • Jun 2005
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                        Sondaggio:

                        Come cadrà il governo?

                        1- Finiani
                        2- Lega che stacca la spina
                        3- Suicidio politico del pdl stesso.
                        3- Magistratura e sentenza Mills
                        4- Non cadrà, ancora 3 anni di stillicidio+
                        5- Esporre la propria idea
                        Ciao.

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                        • TheSandman
                          Ex Presidente
                          • Jun 2008
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                          Originariamente Scritto da VINICIUS Visualizza Messaggio
                          Sondaggio:

                          Come cadrà il governo?

                          1- Finiani
                          2- Lega che stacca la spina
                          3- Suicidio politico del pdl stesso.
                          3- Magistratura e sentenza Mills
                          4- Non cadrà, ancora 3 anni di stillicidio+
                          5- Esporre la propria idea
                          Un mix tra 1 e 3, che sono strettamente legati....


                          Tessera N° 6

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                          • Leonida
                            Filosofo del *****
                            • Nov 2006
                            • 12672
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                            Lodo Lega, la banda armata non è più reato


                            Dopo tante leggi ad personam/s per Silvio B., eccone una per i fedelissimi di Umberto B., in nome della par condicio. La norma è ben nascosta in un decreto omnibus che entra in vigore fra pochi giorni, il 9 ottobre: il Dl 15.3.2010 n. 66 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l’8 maggio col titolo “Codice dell’Ordinamento Militare”. Il decreto comprende la bellezza di 1085 norme e, fra queste, la numero 297, che abolisce il “Dl 14.2.1948 n. 43”: quello che puniva col carcere da 1 a 10 anni “chiunque promuove, costituisce, organizza o dirige associazioni di carattere militare, le quali perseguono, anche indirettamente, scopi politici” e si organizzano per compiere “azioni di violenza o minaccia”.



                            Il trucco c’è e si vede: un provvedimento che abroga una miriade di vecchie norme inutili viene usato per camuffare la depenalizzazione di un reato gravissimo e, purtroppo, attualissimo. Chissà se il capo dello Stato, che ha regolarmente firmato anche questo decreto, se n’è accorto. L’idea si deve, oltreché al ministro della Difesa Ignazio La Russa, anche al titolare della Semplificazione normativa, il leghista Roberto Calderoli. Che cos’è venuto in mente a questi signori, fra l’altro nel pieno dei nuovi allarmi su un possibile ritorno del terrorismo, di depenalizzare le bande militari e paramilitari di stampo politico? Forse l’esistenza di un processo in corso da 14 anni a Verona a carico di politici e attivisti della Lega Nord sparsi fra il Piemonte, la Liguria, la Lombardia e il Veneto, accusati di aver organizzato nel 1996 una formazione paramilitare denominata “Guardia Nazionale Padana”, con tanto di divisa: le celebri Camicie Verdi, i guardiani della secessione. Processo che fino a qualche mese fa vedeva imputati anche Bossi, Maroni, Borghezio, Speroni e altri cinque alti dirigenti che erano parlamentari all’epoca dei fatti, fra i quali naturalmente Calderoli.

                            In origine, i capi di imputazione formulati dal procuratore Guido Papalia sulla scorta di indagini della Digos e di copiose intercettazioni telefoniche, in cui molti protagonisti parlavano di fucili e armi varie, erano tre: attentato alla Costituzione, attentato all’unità e all’integrità dello Stato, costituzione di una struttura paramilitare fuorilegge. Ma i primi due, con un’altra “legge ad Legam”, furono di fatto depenalizzati (restano soltanto in caso di effettivo uso della violenza) nel 2005 dal centrodestra ai tempi del secondo governo Berlusconi. Restava in piedi il terzo, quello cancellato dal decreto La Russa-Calderoli. I leader leghisti rinviati a giudizio si erano già salvati dal processo grazie al solito voto impunitario del Parlamento, che li aveva dichiarati “insindacabili”, come se costituire una banda paramilitare rientrasse fra i reati di opinione degli eletti dal popolo. Papalia ricorse alla Corte costituzionale con due conflitti di attribuzioni fra poteri dello Stato contro la Camera, ma non riuscì a ottenere ragione. Restavano imputate 36 persone, fra le quali Giampaolo Gobbo, segretario della Liga Veneta e sindaco di Treviso e il deputato Matteo Bragantini. Ma ieri, nella prima udienza del processo al Tribunale di Verona, si è alzata l’avvocatessa Patrizia Esposito segnalando ai giudici che anche il reato superstite sta per evaporare: basta aspettare il 9 ottobre e tutti gli imputati dovranno essere assolti per legge. Stupore generale: nessuno se n’era accorto. Al Tribunale non è rimasto che prenderne atto e rinviare il dibattimento al 19 novembre, in attesa dell’entrata in vigore del decreto. Dopodiché il processo riposerà in pace per sempre. Le camicie verdi e i loro mandanti possono dormire sonni tranquilli. Il Partito dell’Amore, sempre pronto a denunciare il “clima di odio che può degenerare in violenza”, ha depenalizzato la banda armata. Per l’“associazione a delinquere dei magistrati” denunciata da B., invece, si procederà quanto prima alla fucilazione.
                            Originariamente Scritto da gorgone
                            è plotino la chiave universale per le vagine
                            Originariamente Scritto da gorgone
                            secondo me sono pazzi.

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                            • _Jamez_
                              Pappagani user
                              • Mar 2007
                              • 5542
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                              l premier straripa nei tg
                              mille minuti in nove mesi


                              Come l'intera opposizione. I dati Vidierre: Bersani presente solo un terzo rispetto al capo del governo. Solo a settembre Berlusconi ha parlato per tre ore e sei minuti, di cui due ore e 29 da Fede. Per Fini solo spiccioli sulla Rai

                              ROMA - Una presenza straripante. In nove mesi sedici ore e mezza di invasione televisiva. Silvio Berlusconi supera tutti i record di apparizione nei principali telegiornali italiani: Tg1, Tg2, Tg3, Tg4, Tg5, Studio Aperto, TgLa7. Non stupisce che il capo del governo abbia più spazio degli altri. Stupiscono le distanze abissali degli inseguitori. Con i suoi 997 minuti e 49 secondi, il Cavaliere da solo sfiora il dato complessivo delle tre opposizioni. Pd, Idv e Udc, con tutti i loro rappresentanti, toccano i 1051 minuti e 89 secondi. Solo lo sbarco in video di Enrico Mentana ha riequilibrato in parte le facce in tv. A vantaggio però non della minoranza ma di Gianfranco Fini e dei finiani.

                              La società Vidierre ha studiato il minutaggio nei tg, stilando la classifica dei primi 100 personaggi televisivi per tempo di parola. Solo a settembre Berlusconi ha parlato per tre ore e sei minuti, con la tribuna privilegiata di Emilio Fede (2 ore e 29 minuti sul Tg4). Ha recuperato qualcosa Fini ma su un pubblico di numeri "piccoli". Grazie all'intervista di Mentana sulle polemiche politiche e la casa di Montecarlo. E grazie a uno spazio altrettanto importante offerto a Italo Bocchino, capogruppo di Futuro e libertà: 14 minuti e 15 sul tgLa7, spiccioli sugli altri notiziari. Per Fini l'ultimo mese è stato avaro su Tg1 (4 minuti e 33) e Tg2 (6' e 7 secondi), più generoso sul Tg3 (10 minuti e mezzo). Nella classifica complessiva Pier Luigi Bersani, sui nove mesi, ha totalizzato 346 minuti piazzandosi al secondo posto assoluto. Quasi due terzi meno del premier. Lo segue Giorgio Napolitano con 300 minuti. Poi Casini. E Fini, tallonato dal suo ex colonnello Maurizio Gasparri e da Gaetano Qaugliariello.

                              Se è vero che l'opinione pubblica si forma attraverso i tg più seguiti (Vidierre ha scelto come campione le edizioni serali e quelle dell'ora di pranzo), gli italiani hanno visto Berlusconi in tutte le salse, anche in veste negativa forse. Ma onnipresente, protagonista assoluto della scena. È tutta la voce del centrodestra (con l'eccezione del ribelle presidente della Camera) ad aver echeggiato nelle orecchie dei telespettatori. In forme persino nuove. La campagna mediatica scatenata dai giornali vicini alle posizioni del premier ha fatto conquistare spazi ai direttori nei talk show, sì, ma anche nei telegiornali. Vittorio Feltri, direttore del Giornale, si piazza 19° posto complessivo sui 9 mesi. Prima di Epifani, di Bossi, del vicesegretario Pd Enrico Letta. E sul Tg4, nell'ultimo mese, ha avuto la parola per ben 22 minuti e 40 secondi. Maurizio Belpietro, direttore di Libero, è 38° nella classifica generale, sette posizioni sopra D'Alema, 14 sopra Franceschini. La presidente del Partito democratico Rosi Bindi è superata di una lunghezza da Fabrizio Corona, il fotografo dei vip, che ha avuto 40 minuti di dichiarazioni in 9 mesi. Il doppio di Sergio Marchionne. Colpisce lo spazio offerto ai meteorologi. Senza contare la presenza nelle canoniche previsioni del tempo. Complice l'estate torrida e un'informazione che privilegia le notizie soft, Giampiero Maracchi, direttore dell'istituto Cnr di Firenze, batte Schifani, Alfano, Maroni e si colloca subito alle spalle di Benedetto XVI. Non è l'unico esperto del clima ad aver furoreggiato. Altri 7 sono tra i primi 100 personaggi da Tg nel 2010. Naturalmente, a luglio e agosto, c'è stato il boom. In quel periodo Maracchi ha avuto il doppio del tempo rispetto a Fini, quattro volte Pannella (offrendo sponde alla battaglia radicale sul bavaglio televisivo).

                              Un po' di spazio lo trovano anche giornalisti anti-governativi. Per compensare lo strapotere di Feltri e Belpietro. Antonio Padellaro, direttore del Fatto, finisce in classifica. In zona retrocessione, però. Lo studio di Vidierre smaschera un conflitto d'interessi che tutti vedono, ma che potrebbe assumere aspetti più preoccupanti nelle prossime settimane. Con questi numeri il voto anticipato auspicato dalla Lega e cullato dal Cavaliere ha già un vincitore mediatico. Lo spazio debordante, magari alimentato dai successi del Milan che porterebbero Berlusconi in video anche come presidente del club, è in grado di tirare la volata al più stanco dei concorrenti. E se non basta il premier, i dati raccontano una realtà evidente: Alfano, La Russa, Maroni, Frattini, Lupi, Capezzone e Bossi sono tutti nei primi 25 posti della graduatoria. Dove sono presenti anche Bersani, Casini e Di Pietro. Circondati dal plotone Pdl-Lega.




                              Un applauso al giornalismo libero...di leccare

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                              • ma_75
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                                • Sep 2006
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                                Solo per dire che ho goduto come un pig mentre Urso umiliava Bondi per tutta la durata del programma dalla gruber.
                                In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                                ma_75@bodyweb.com

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