Italiani: egli risorse a Natale

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts
  • ma_75
    Super Moderator
    • Sep 2006
    • 52669
    • 1,388
    • 775
    • Send PM

    Il nano si è giocato anche fimatutto Napolitano

    Napolitano risponde alle accuse del Pdl
    "Tradisco Carta? Chiedano impeachment"
    In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
    ma_75@bodyweb.com

    Commenta

    • odisseo
      Bodyweb Senior
      • Oct 2008
      • 4878
      • 248
      • 161
      • Send PM

      Il testimone del Giornale smentisce se stesso: ‘virgolettati non veri’

      “Quanto riportato dal giornalista ed in particolare le dichiarazioni attribuitemi in virgolettato non corrispondono a quanto da me dichiarato alla presenza di testimoni”.

      Giorgio Mereto, il ‘testimone’ che, secondo quanto pubblicato oggi da “Il Giornale”, avrebbe visto Gianfranco Fini ed Elisabetta Tulliani a Montecarlo in dicembre, smentisce la ricostruzione del quotidiano diretto da Feltri. E annuncia: “Ho dato mandato ai legali di fiducia di intraprendere ogni azione a tutela della mia immagine”. La resa dei conti, più volte annunciata, è arrivata in serata a mezzo stampa, così come a mezzo stampa era stata montata la polemica su Gianfranco Fini.

      Mereto spiega che l’intervista a Guido Mattioni, inviato del quotidiano, ha avuto luogo ieri pomeriggio nel suo “ufficio, a porta aperta quindi con altri colleghi che ascoltavano tranquillamente facendo il loro lavoro”. Il “testimone” riporta integralmente il testo delle domande e delle risposte. In particolare, al cronista che gli chiede se conosce Fini o la sua compagna, l’ingegnere risponde “no, l’unica cosa una volta degli inquilini dello stabile sono venuti a suonare il citofono euforicamente, dicendo che c’era Fini sulle scale; anch’io sono uscito a vedere, ho visto parecchia gente che guardava da tutte le parti, donne e uomini, di cui mi ricordo una bella donna bionda, magari c’era anche Fini; ho richiuso la porta e sono tornato al mio lavoro. Penso fosse Natale – continua – solo dieci giorni fa, tornando dalla pausa pranzo, entrando nell’atrio c’erano dei poliziotti monegaschi che mi hanno chiesto cosa facevo ed io ho risposto che andavo a lavorare; in quel mentre uscivano delle persone dall’appartamento di cui si parla; ho visto una ragazza giovane con i capelli lunghi e biondi”. “Era la Tulliani” chiede Mattioni e Mereto risponde “non lo so, non conosco la persona pero’ da quanto pubblicato sui giornali questa era decisamente piu’ giovane e non aveva i capelli mossi come dalle fotografie da voi stampate”.

      Già stamattina, in una nota, il portavoce del presidente della Camera, Fabrizio Alfano, aveva replicato e smentito alle parole di Mereto: Nessuna ‘trasferta’ a Montecarlo, aveva detto. Anzi, sia Vittorio Feltri a rendere conto di quanto pubblica: “La violenta campagna diffamatoria lanciata da Il Giornale contro il presidente della Camera, Gianfranco Fini, si arricchisce oggi di nuove, presunte rivelazioni da parte di un ennesimo testimone chiave: il signor Giorgio Mereto dichiara infatti di ricordare nitidamente la presenza del presidente Fini nel noto appartamento di Montecarlo, perché il presidente sarebbe arrivato scatenando “una gran confusione fuori dal palazzo, in strada e subito dopo fin dentro, nell’androne e sulle scale, con un notevole spiegamento della polizia monegasca a sirene accese”. L’episodio sarebbe rimasto ben impresso nella memoria del signor Mereto proprio per l’imponente schieramento della polizia locale. Ebbene, un semplice accertamento presso le autorità monegasche e italiane che registrano i movimenti delle scorte sarebbe stato sufficiente a dimostrare che la trasferta a Montecarlo del presidente Fini è frutto unicamente della fervida fantasia del signor Mereto”.

      Ma il quotidiano di Feltri conferma tutto e rilancia: “Il Giornale conferma parola per parola quanto attribuito tra virgolette all’ingegner Giorgio Mereto – si legge in una nota – la conversazione e’ stata registrata e siamo pronti a metterla a disposizione dei legali dello stesso Mereto e dell’autorita’ giudiziaria”.
      "
      Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

      Commenta

      • ma_75
        Super Moderator
        • Sep 2006
        • 52669
        • 1,388
        • 775
        • Send PM

        già da giorni girano voci, ad esempio su Libero, che fanno capire che non sono poi così certi dei fatti che raccontano e dei presunti testimoni. Alla fine si sta materializzando il boomerang di cui parlava Fini. Uno scandalo di questo genere distruggerebbe la carriera di un giornalista. Ma Feltri potrà tranquillamente continuare a fare il cane da riporto del nano con grande gaudio dei suoi tristi lettori.
        In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
        ma_75@bodyweb.com

        Commenta

        • odisseo
          Bodyweb Senior
          • Oct 2008
          • 4878
          • 248
          • 161
          • Send PM

          Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
          già da giorni girano voci, ad esempio su Libero, che fanno capire che non sono poi così certi dei fatti che raccontano e dei presunti testimoni. Alla fine si sta materializzando il boomerang di cui parlava Fini. Uno scandalo di questo genere distruggerebbe la carriera di un giornalista. Ma Feltri potrà tranquillamente continuare a fare il cane da riporto del nano con grande gaudio dei suoi tristi lettori.
          [...]Del resto chi seguita ad acquistare il Giornale, riuscendo a leggerlo e addirittura a restare serio dopo le balle su Telekom Serbia, Mitrokhin, Di Pietro, Ariosto, Veronica, Boffo, dev’essere dotato di stomaco forte e squisito sense of humour. Ora dovrà bersi le storia della cucina che vaga per l’Europa in cerca di approdo sicuro e del supertestimone che si licenzia per amore di verità.

          Poi, con comodo, Fini passerà alla cassa dal povero Paolo B., che peraltro è abituato. Quando Feltri dipinse per due anni Di Pietro come un tangentaro e poi gli chiese scusa perché non era vero niente (“Caro Di Pietro, ti stimavo e non ho cambiato idea”), Paolo gli staccò un assegno da 700 milioni. Poi il Geniale ricominciò, accusando l’ex pm di trafficare con case e finanziamenti pubblici. Balle pure quelle: altro assegno da 244 mila euro. Appena Littorio lancia una campagna, Paolo si fa il segno della croce e prepara i contanti. E’ il momento di stringersi con un comitato di solidarietà intorno al pover’ometto, al quale, quando la portinaia voleva sapere di sua madre, domandava: “Dottor Paolo, come sta la mamma del dottor Silvio?”. E’ una vita che, quando gli va male, finisce in galera al posto del fratello e, quando gli va bene, scuce. Ora basta. Nessuno tocchi Paolino.

          Tirate lo sciacquone | Il Fatto Quotidiano
          "
          Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

          Commenta

          • Cl4ud
            Bodyweb Senior
            • Mar 2008
            • 2531
            • 573
            • 1,077
            • Ceppaloni
            • Send PM

            ahaha grandissimo pezzo
            Cl4ud

            Commenta

            • salsa
              Bodyweb Zenior
              • Jun 2008
              • 1742
              • 619
              • 630
              • .
              • Send PM

              Dimissioni e garanzie



              Gianfranco Fini dovrebbe dimettersi. Sarebbe utile per sé stesso e per quanti hanno creduto alle sue parole, ma sarebbe inutile all’etica collettiva, perché, ancora una volta, si dimostrerebbe che cade il perdente, non l’ingiusto. O, per dirlo in modo diverso, che l’etica vale solo per chi non ha il potere di resistere agli assalti e continuare a fare il comodo proprio. In generale, non solo il politico indagato, ma anche solo scoperto in condotte poco commendevoli dovrebbe dimettersi. Solo che questa regola presuppone l’esistenza della giustizia, che da noi manca. Vedo, in giro, tonnellate d’incoerenza e vagonate di doppiopesismo, sicché vale la pena tornare a fissare i paletti del diritto e del garantismo.
              Sono stato il primo a scrivere che l’appartamento di Montecarlo non è un bene pubblico. Non ho atteso gli otto, imbarazzati e imbarazzanti, punti dell’autodifesa finiana (e, un consiglio ai suoi amici: non dite che la questione è chiarita, perché esiste un limite anche al ridicolo). Quell’appartanento, però ha rilievo pubblico, per due ragioni. La prima è che apparteneva al patrimonio di un partito, il che, nei sistemi sani (da noi manca una legge specifica), presuppone che non venga gestito come un affare privato. La seconda è che se anche fosse un affare privato comunque sarebbe dubbio e produttore d’illecito, perché il proponente la vendita (ovvero l’aspirante cognato, secondo quanto dice lo stesso Fini) è anche l’inquilino, e siccome l’acquirente è una società off shore, per giunta ad un prezzo decisamente basso, derivano due conseguenze: a. un vantaggio patrimoniale per anonimi, che è ragionevole sospettare possano essere riconducibili all’abitante, oltre che al venditore; b. l’esportazione di valuta con frode fiscale, visto che pagando l’affitto si costituisce un capitale all’estero.
              Messe così le cose, non si tratta di aspettare che la magistratura trovi il reato, e possibilmente il reo, ma di prendere atto che un governante, la terza carica dello Stato, un politico di lungo corso, un interprete del moralismo, s’è prestato ad un’operazione che, nel migliore e più generoso dei casi, è opaca. Un’operazione che, se messa in atto da un normale cittadino, lo porta ad essere spellato dal fisco. Quindi, deve dimettersi.
              Fini non è riuscito nemmeno a dire che non c’entra niente, ma, almeno, ha detto di considerarsi innocente. E questo porta alla questione più generale: se il sospettato dovesse sempre dimettersi ne deriverebbe che la magistratura sceglierebbe, al posto degli elettori, governanti e cariche istituzionali. Vero, ma Fini dovrebbe dirlo prima di tutto a se stesso, visto che due settimane fa sosteneva il contrario. Il fatto è che io, garantista totale, perché totalmente convinto delle ragioni del diritto, ritengo avesse ragione: l’indagato si dimette, si difende, fa valere la propria innocenza e torna sulla scena. Così vuole il galantomismo e la pubblica decenza. Salvo che, in Italia, non esiste la giustizia e le indagini sono speso condotte da gente che aspira a diventare famosa e prendere il posto di quelli che indaga, magari fondando un partito dopo avere distrutto gli altri partiti. Tale stortura autorizza alla tesi opposta: mai dimettersi e continuare la battaglia, altrimenti salta lo Stato di diritto e la divisione dei poteri.
              Non occorre essere giuristi per comprendere il cortocircuito. Ma da questo pantano non si esce se non risolvendo il problema vero, quello della giustizia. Ed è proprio questo il motivo per cui chiunque abbia a cuore la buona sorte delle istituzioni dovrebbe scartare ogni ipotesi di governo “istituzionale”. Perché incapace di affrontare il problema vero, incapace di azioni nette, retto con lo sputo del far diga alla maggioranza dei voti.
              Il momento in cui ci si avvicinò maggiormente a quel che poteva essere una soluzione coincise con l’elaborazione della “bozza Boato”, all’interno della commissione bicamerale presieduta da Massimo D’Alema. Bozza, è bene non dimenticarlo, disconosciuta dalla sinistra e non afferrata dalla destra. Da allora in poi s’è proceduto con provvedimenti parziali e talora inutili, figli della miopia istituzionale e di una politica appecoronata e intimidita dal potere togato. Questa situazione genera una miscela micidiale, fatta di scandali continui, uno in successione all’altro, accompagnati da uno scandalismo ipocrita e retti dall’inesistenza delle sentenze. I verdetti, difatti, o non arrivano mai o arrivano fuori tempo massimo, quando il colpevole fa pernacchie alla corte e l’innocente è già stato civilmente assassinato. Ecco, allora, che in un quadro come questo il politico, indagato o sospettato, la cui condotta è forse criminale o più semplicemente riprovevole, resistendo e non dimettendosi può ben appartenere a una delle due categoria: quella nobile, che non si piega ad un potere divenuto illegittimo, o quella ignobile, che fa marameo all’etica pubblica e punta a sfangarla.
              Vedremo il Paese affondare nella palata, se non saremo capaci, riformando la giustizia e facendola essere realmente tale, di distinguere gli uni dagli altri

              Davide Giacalone
              I guai da pignàta i sapa a cucchijàra chi i manìja.

              Commenta

              • Liam & Me
                Bad Blake
                • Dec 2006
                • 5562
                • 784
                • 848
                • high as a kite
                • Send PM

                Originariamente Scritto da salsa Visualizza Messaggio

                Davide Giacalone


                "Coinvolto in Tangentopoli con l'accusa di avere smistato tangenti per il Partito Repubblicano Italiano,[1] fu arrestato e confessò di avere ricevuto denaro da Giuseppe Parrella, direttore dell' azienda di Stato per i servizi telefonici, e di averle consegnate a Giorgio Medri, chiamando in causa anche Oscar Mammì e Giorgio La Malfa.[2] Nel 2001 fu prosciolto per prescrizione.[3]" (wikipedia)
                B & B with a little weed










                Commenta

                • ma_75
                  Super Moderator
                  • Sep 2006
                  • 52669
                  • 1,388
                  • 775
                  • Send PM

                  non dirmelo, scrive su Libero e sul Giornale? Santiddio, un covo di pregiudicati, dall'editore all'ultimo dei tipografi.
                  In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                  ma_75@bodyweb.com

                  Commenta

                  • Liam & Me
                    Bad Blake
                    • Dec 2006
                    • 5562
                    • 784
                    • 848
                    • high as a kite
                    • Send PM

                    Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                    non dirmelo, scrive su Libero e sul Giornale? Santiddio, un covo di pregiudicati, dall'editore all'ultimo dei tipografi.

                    Su libero di sicuro, sul giornale non saprei.

                    Era un nome che suonava familiare, lo ricordavo dai tempi di tangentopoli.
                    B & B with a little weed










                    Commenta

                    • odisseo
                      Bodyweb Senior
                      • Oct 2008
                      • 4878
                      • 248
                      • 161
                      • Send PM

                      Fini e l'appartamento a Montecarlo, ecco l'audio dell'intervista al testimone - Interni - ilGiornale.it del 18-08-2010
                      "
                      Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

                      Commenta

                      • salsa
                        Bodyweb Zenior
                        • Jun 2008
                        • 1742
                        • 619
                        • 630
                        • .
                        • Send PM

                        Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
                        "Coinvolto in Tangentopoli con l'accusa di avere smistato tangenti per il Partito Repubblicano Italiano,[1] fu arrestato e confessò di avere ricevuto denaro da Giuseppe Parrella, direttore dell' azienda di Stato per i servizi telefonici, e di averle consegnate a Giorgio Medri, chiamando in causa anche Oscar Mammì e Giorgio La Malfa.[2] Nel 2001 fu prosciolto per prescrizione.[3]" (wikipedia)
                        Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                        non dirmelo, scrive su Libero e sul Giornale? Santiddio, un covo di pregiudicati, dall'editore all'ultimo dei tipografi.
                        Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
                        Su libero di sicuro, sul giornale non saprei.

                        Era un nome che suonava familiare, lo ricordavo dai tempi di tangentopoli.
                        attenzione sapevo bene chi fosse (ho postato gia in passato un altro articolo sempre qui).....io al mattino lo ascolto su rtl e vi posso dire che la merda (passatemi il temine)la dà un po a tutti, in primis al nano. Che poi era il porta bustarelle, bè potrei dire anche che è stato assolto.......per prescrizione......
                        Last edited by salsa; 19-08-2010, 00:09:04.
                        I guai da pignàta i sapa a cucchijàra chi i manìja.

                        Commenta

                        • black_hawk
                          Bodyweb Advanced
                          • Apr 2006
                          • 1232
                          • 75
                          • 39
                          • Send PM

                          Mondadori salvata dal Fisco scandalo "ad aziendam" per il Cavaliere - Repubblica.it

                          la love story tra fini, l'appartamento e feltri dovremo sorbircela ancora per un po' di tempo.. giusto per non attirare troppo l'attenzione

                          Commenta

                          • Cl4ud
                            Bodyweb Senior
                            • Mar 2008
                            • 2531
                            • 573
                            • 1,077
                            • Ceppaloni
                            • Send PM

                            e' una notizia da voltastomaco, mi auguro la morte del nano ogni giorno di piu' (non solo politica,quella soltanto sarebbe un atto di indulgenza troppo grande)
                            Cl4ud

                            Commenta

                            • odisseo
                              Bodyweb Senior
                              • Oct 2008
                              • 4878
                              • 248
                              • 161
                              • Send PM

                              Fare Futuro: Berlusconismo sinonimo di dossieraggio e ricatto

                              ”Nessuno ci potrà più convincere che il berlusconismo non coincida con il dossieraggio e con i ricatti, con la menzogna che diventa strumento per attaccare l’avversario e distruggerlo”. E’ l’affondo di Farefuturo, che sul suo periodico online accusa il berlusconismo anche di nutrirsi “di propaganda stupida e intontita, di slogan, di signorsì e di canzoncine ebeti da spot pubblicitario”.

                              “Eravamo convinti – scrive il direttore Filippo Rossi – che fosse un semplice dibattito politico, il confronto tra due idee di centrodestra, e che tutto potesse scorrere nei canali della democrazia interna a un partito”. Certezze in base alle quali, spiega la fondazione vicina a Gianfranco Fini, “abbiamo difeso per anni Berlusconi, sperando nella sua capacità di spiccare il volo e diventare un grande politico, uno statista”.

                              Per questo motivo, “il pensiero corre ai sensi di colpa per non aver capito prima – prosegue l’editoriale – per non aver saputo e voluto alzare la testa. E oggi che gli editti toccano da vicino, è fin troppo facile cambiare idea. Oggi ha ragione chi dice: perché non ci avete pensato prima? Non c’è una risposta che non contempli un pizzico di vergogna. Un vergogna che, però, non prevede ora il silenzio, il ripetersi di un errore”.

                              Per Farefuturo, dunque, la questione, non è più soltanto politica: “E’ una questione di civiltà. Di democrazia. E di libertà”, si legge sul suo periodico online. “Questioni forse più grandi di noi – continua l’articolo – che impongono una scelta difficile. Intendiamoci, tutto questo poi non impedisce la politica, non impedisce di trovare accordi per governare il paese. Si parla d’altro. Si parla di qualcosa di più. Perché quello che abbiamo visto in questi ultimi tempi, tra documenti di espulsione e attacchi sguaiati alle istituzioni che sembrano concepite come proprietà privata e non come bene pubblico, relazioni internazionali di dubbio gusto e killeraggi mediatici, per non parlare delle questioni etiche trasformate in propaganda di partito, ecco, tutto questo dimostra che c’è una distanza culturale prima di tutto. E che la scelta a questo punto – conclude Rossi – è se stare o meno dalla parte di una politica che si possa dire davvero laica e liberale”.
                              "
                              Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

                              Commenta

                              • TheSandman
                                Ex Presidente
                                • Jun 2008
                                • 4902
                                • 579
                                • 729
                                • Send PM

                                Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                                già da giorni girano voci, ad esempio su Libero, che fanno capire che non sono poi così certi dei fatti che raccontano e dei presunti testimoni. Alla fine si sta materializzando il boomerang di cui parlava Fini. Uno scandalo di questo genere distruggerebbe la carriera di un giornalista. Ma Feltri potrà tranquillamente continuare a fare il cane da riporto del nano con grande gaudio dei suoi tristi lettori.

                                Alla fine Mauro rovinerebbe la carriera di un giornalista che possiede dignità.

                                Chi non ce l'ha, chi ha un compito da assolvere e non la passione nel dare una corretta informazione e la volontà di preservare la propria dignità, può scrivere quello che gli pare, daltronde già l'avere alzato un polverone su Fini ha "macchiato" anche se solo virtualmente il Presidente della Camera.

                                Ricordati che da che mondo e mondo, fa sempre più notizia una notizia della sua smentita....

                                Il suo compito l'ha assolto a dovere...


                                Tessera N° 6

                                Commenta

                                Working...
                                X