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Italiani: egli risorse a Natale

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    Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
    5) Verificato dagli Uffici di A.N. che l'offerta di acquisto era superiore al valore stimato (trecentomila Euro a fronte di quattrocentocinquanta milioni di lire) e in ragione del fatto che il bene rappresentava unicamente un onere per A.N. (spese di condominio ed altro), autorizzai il Sen. Pontone alla vendita come accaduto altre volte in casi analoghi.
    7) La vendita dell'appartamento è avvenuta il 15 ottobre 2008 dinanzi al Notaio Aureglia Caruso e sulla natura giudica della societa» acquirente e sui successivi trasferimenti non so assolutamente nulla.
    8) Qualche tempo dopo la vendita ho appreso da Elisabetta Tulliani che il fratello Giancarlo aveva in locazione l'appartamento. La mia sorpresa ed il mio disappunto possono essere facilmente intuite.
    Partendo dal presupposto che voglio credere alla buona fede di G. Fini e che in ogni caso non si tratterebbe certo di un reato nell'ambito della pubblica amministrazione, il minimo che mi viene in mente è quanto meno la sua leggerezza quasi al limite dell'ingenuità. Non può dire che l'offerta ricevuta dall'agenzia fosse congrua anzi superiore alla stima. Primo perché la stima era vecchia di diversi anni e anche un bambino sa che il mercato immobiliare cambia anche in lassi di tempo brevi; secondo perché la sostituzione della lira con l'euro ha portato un incremento notevole del costo e del valore di tutto, in Italia. Io ho venduto una casa l'anno precedente all'entrata in vigore dell'euro e ho scoperto che se avessi aspettato l'ingresso della nuova moneta avrei preso un 30 per cento in più...
    In secondo luogo, non posso credere ad una semplice coincidenza, quando il Tulliani, pochi mesi dopo avergli procurato un presunto compratore, si trasferisce nell'appartamento in questione. Dunque verrebbe da pensare che dietro le presunte finanziarie ci potesse essere qualche "Amico" di tulliani. E' possibile che Fini sia in buona fede e che il "Papocchio" sia stato fatto tutto dal tulliani stesso. Oppure ancora che Fini ne fosse stato a conoscenza; ad oggi non possiamo escludere nemmeno questo.
    Ad ogni modo, non vedo perché se ne debba parlare tanto, c'è un'indagine e ancora non è in vigore la legge bavaglio. Quindi se ci saranno novità, le sapremo.
    Paradossalmente il giornale di Berlusca sta facendo una cosa che Berlusconi stesso ritiene (a parole) inammissibile e che presto tenterà di regolamentare con la legge bavaglio. Se fosse coerente, dovrebbe subito impedire ai suoi subalterni giornalisti di parlarne, palesandone, ancora una volta, l'intento "Personale" secondo il quale si costruisce le leggi su misura.
    Last edited by VINICIUS; 08-08-2010, 23:17:14.
    Ciao.

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      Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
      Ora, lasciamo perdere la comunione, un sacramento che amministrato da mani lorde di ogni sozzura come quelle del pretame contemporaneo vale quanto una bestemmia. Quel che mi incuriosisce è come preti di questo genere non trovino mai nulla da dire su Berlusconi e le sue troie, su Berlusconi pluiridivorziato, su Berlusconi e il suo senso di fraternità per gli ultimi, su Berlusconi e la massoneria, su Berlusconi e la corruzione. E, ovviamente, non una parola sui preti che sodomizzano i bambini, non una parola sui preti che scopano e fanno figli, non una parola sui seminari ridotti a bordelli omosessuali, non una parola sulla chiesa che ha spalleggiato i regimi più brutali del secolo scorso, non una parola sulla chiesa scandalosamente ricca.
      Ecco, riacquistano la parola solo per attaccare Vendola. Certo l'essere finocchio, avere l'orecchino, sono facili bersagli, ma, non ci fosse stato questo, sarebbe stato individuato qualche altro punto debole. Perchè la verità è che c'è una parte della chiesa, quella che si avvolge nei mantelli di porpora, non quella che pulisce il culo ai vecchi non autosufficienti, quella che ha anelli di diamanti e non mani piagate dal lavoro nel terzo mondo, quella che conosce il fruscio delle banconote e non il pianto dei bambini orfani, che è legata con un cordone ombelicale al berlusconismo. Che condivide con lui il culto idolatra del dio denaro, del potere fine a se stesso, della perversione e dell'abiezione morale che fanno di loro esseri ben più corrotti di un Vendola ricchione.
      Questa chiesa, braccio secolare del berlusconismo, deve essere sradicata dalle fondamenta come residuo di un sistema che non deve avere più diritto di parola nel nostro paese. Deve essere ributtata oltretevere, chiusa nelle mura del Vaticano ad amministrarlo come meglio vuole. Ma, al primo tentativo di intromissione nelle cose di casa nostra, le si deve chiudere la bocca, una volta per sempre.
      Mi rallegra sapere le chiese sempre più vuote, sapere che sempre meno giovani daranno retta alle farneticazioni di individui come il vescovo di cui sopra, generali senza un esercito.
      Sai, quest'inverno è morto mio zio, una persona speciale, un sacerdote e un gesuita, un pastore e un missionario, che ha passato tutta la sua vita (dopo gli studi) nel Madagascar. E' partito ancora giovane nel primo villaggio, in mezzo a miseria e povertà. Ha portato manodopera, sostentamento, si è messo in mezzo agli ultimi e ha costruito una piccola chiesa, ha costruito il sistema di tubazioni per portare l'acqua alla gente che soffriva la sete, ha portato la parola di Dio, ha insegnato l'amore per gli altri; poi ha fatto la scuola, ha spiegato ai bambini perché frequentarla, ha ordinato nuovi sacerdoti locali, ha fatto il primo campanile...
      Ogni 4-5 anni tornava in Italia, ma non restava per più di due-tre mesi: si trovava male qui, in mezzo all'ipocrisia, alla politica, agli interessi economici, ai giochi di potere, alla vita di molti altri religiosi a tutto dedita tranne che allo spirito e alla solidarietà cristiana.
      Lui si trovava bene li, con quella gente, con i suoi chierichetti, i bambini di colore per cui io stesso avevo preparato le tesserine qui in italia.
      Sapevo che in cuor suo sarebbe voluto morire li, quello era il suo posto. E così per gli altri uomini più bisognosi ha trascurato la sua salute, negli ultimi anni un poco precaria. Credeva nella volontà di Dio; e Dio se l'è preso quest'inverno e li è sepolto, nella sua terra rossa, in mezzo alla gente che tanto lo amava.

      Non aggiungo altro.
      Last edited by VINICIUS; 08-08-2010, 23:13:42.
      Ciao.

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        Come caso Boffo?

        Fini, giorni di tensione in famiglia
        E incalza il cognato: "Ora chiarisci"


        La sorpresa del presidente della Camera per la vendita della casa a Montecarlo della quale lui era del tutto all'oscuro. La collera verso Berlusconi. E l'ultimatum a Giancarlo Tulliani: "Adesso torni e mi spieghi che cosa hai combinato"

        di LIANA MILELLA

        Fini, giorni di tensione in famiglia E incalza il cognato: "Ora chiarisci" - Repubblica.it

        Ciao.

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          Si stanno dando proprio da fare i servi... e il gregge... firma

          In migliaia hanno già firmato - Interni - ilGiornale.it del 10-08-2010

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            Originariamente Scritto da black_hawk Visualizza Messaggio
            Si stanno dando proprio da fare i servi... e il gregge... firma

            In migliaia hanno già firmato - Interni - ilGiornale.it del 10-08-2010

            Ma che spudoratezza, che sfacciataggine... Perché Fini dovrebbe rispondere di un fatto privato se il loro (di questi giornalisti) padrone non ha mai risposto alle innumerevoli domande che gli sono state poste da tutti i lati e su numerosi e gravissimi fronti? Ne Basterebbero un paio: capitali iniziali? Rapporti con Dell'Utri e con Mangano? Rapporti con Previti e caso Mondadori? Ha mai posseduto società off-shore? Ha mai dichiarato il falso nel bilancio delle sue aziende danneggiando gli azionisti? Ha mentito sul fatto di Noemi Letizia? Va a prostitute? E' vero, come dichiarano alcuni test che ha avuto rapporti con i fratelli Graviano? Che rapporti ha avuto con Putin? E quelli con Saddam?
            Ciao.

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              Originariamente Scritto da VINICIUS Visualizza Messaggio
              Ma che spudoratezza, che sfacciataggine... Perché Fini dovrebbe rispondere di un fatto privato se il loro (di questi giornalisti) padrone non ha mai risposto alle innumerevoli domande che gli sono state poste da tutti i lati e su numerosi e gravissimi fronti? Ne Basterebbero un paio: capitali iniziali? Rapporti con Dell'Utri e con Mangano? Rapporti con Previti e caso Mondadori? Ha mai posseduto società off-shore? Ha mai dichiarato il falso nel bilancio delle sue aziende danneggiando gli azionisti? Ha mentito sul fatto di Noemi Letizia? Va a prostitute? E' vero, come dichiarano alcuni test che ha avuto rapporti con i fratelli Graviano? Che rapporti ha avuto con Putin? E quelli con Saddam?

              Gli elettori di Berlusca non smentiscono mai di essere dei mentecatti
              In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
              ma_75@bodyweb.com

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                Comunque io non dico che queste domande a Fini non bisogna farle; certo che si devono fare. Ma le si devono fare ad ogni politico con qualcosa di poco chiaro in corso; e pretendere che essi diano una risposta senza dover aspettare la magistratura.
                Io posso credere alla bona fede di Fini ma, come suggerito da Di Pietro, messo che davvero non sapesse allora chi ci stava dietro alla società Off-Shore, di sicuro adesso lo sa, perché Tulliani Junior avrà dovuto dirglielo. E ora perché lui non lo dice agli italiani?
                Vi immaginate se dietro questa società ci stesse Tulliani stesso, il casino che si alzerebbe? Non sarebbe un fatto penalmente rilevante per Fini, ma la sua figura ne uscirebbe compromessa. E potrebbe scordarsi di fare il leader ancora prima di iniziare. E come ha detto oggi Donna Almirante, "Fini è bruciato ora tocca a La Russa". E non sarebbe la stessa cosa...
                Last edited by VINICIUS; 10-08-2010, 22:26:03.
                Ciao.

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                  Il portavoce del Pdl e il suo pensiero sul premier E se Daniele Capezzone
                  avesse (avuto) ragione?


                  «In nessun paese al mondo avremmo un premier così. Per essere chiaro, voglio prescindere dall’esito dei processi di ieri e di oggi, e perfino, se possibile, dalla rilevanza penale dei fatti che sono emersi. Ma è però incontrovertibile che Silvio Berlusconi (prescrizione o no) abbia pagato o fatto pagare magistrati; così come da Palermo (ripeto: quale che sia la qualificazione giuridica di questi fatti) emergono fatti e comportamenti oscuri, di cui qualcuno (Berlusconi in testa) dovrà assumersi la responsabilità politica». È Daniele Capezzone che parla, lui il portavoce di questo pensiero tranchant. Capezzone che, di natura più prodigo di parole che no, anche in questo caso non ne risparmia per spiegarsi meglio: «Per capirci – aggiunge – : ve lo immaginate, non dico il presidente, ma un qualunque uomo politico americano di cui fosse provata una attività corrutrice? Avrebbe dovuto o dovrebbe trarne immediate e gravi conseguenze. Oppure: ve li immaginate inquisitori così negli Stati Uniti?» «Neanche a parlarne» sembra dunque concludere. Ma poi ci ripensa e aggiunge, rincarando: «Il vero dolore di queste ore è che si conferma una convinzione e constatazione antica: Berlusconi e i suoi avversari, inquisiti e inquisitori, pm e imputati costituiscono altrettanti capitoli di uno stesso libro, il libro nero del “caso Italia”. Un paese libero, liberale, liberato si sarebbe già – appunto – liberato insieme degli uni e degli altri».Cambia, invece, decisamente il registro, ma abbastanza poco la sostanza in quest’altra affermazione, ugualmente di Daniele Capezzone: «Berlusconi si paragona a Napoleone e Churchill. Mi ricorda la barzelletta dei due matti: uno dice “Io sono Mosè e Iddio mi ha dato le tavole della legge” e l’altro, offeso: “Ma guarda che io non ti ho dato niente!”. Ecco, lui potrebbe essere il secondo matto, mentre per il novello Mosè bisogna scegliere tra Bondi e Fede». Toni frivoli da sotto l’ombrellone che ben si confanno alla leggerezza estiva, ma parole effettivamente piuttosto sprezzanti nei confronti del premier. Offensive verrebbe quasi da dire, se non si avesse in dote una spiccata dose di senso umorismo.Argomenti, poi, nuovamente seri: «Le dichiarazioni di Silvio Berlusconi contro l’Italia multietnica sono preoccupanti e gravi. Rischiano di spostare la Cdl su un terreno rischioso e sdrucciolevole e dimenticano – ad esempio – che anche all’apertura sull’immigrazione paesi come gli Stati Uniti devono una parte importante della loro grandezza». Copyright anche in questo caso del prolifico Capezzone.Nel prendere con decisione le distanze dalle pesanti dichiarazioni del portavoce del Pdl sul premier, da lui addirittura fastidiosamente appellato «lo sciancato di Arcore», chiediamo scusa per l’imbarazzante errore informatico in cui siamo incorsi, che ha fatto sì che, al posto delle più recenti affermazioni di Capezzone, siano andate inopportunamente online quelle evidentemente superate risalenti al 2004 e al 2006.

                  Ffwebmagazine - E se Daniele Capezzone avesse (avuto) ragione?
                  "
                  Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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                    ma questi si sono accorti del venduto capezzone nel 2010?

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                      Originariamente Scritto da VINICIUS Visualizza Messaggio
                      Ma che spudoratezza, che sfacciataggine... Perché Fini dovrebbe rispondere di un fatto privato se il loro (di questi giornalisti) padrone non ha mai risposto alle innumerevoli domande che gli sono state poste da tutti i lati e su numerosi e gravissimi fronti? Ne Basterebbero un paio: capitali iniziali? Rapporti con Dell'Utri e con Mangano? Rapporti con Previti e caso Mondadori? Ha mai posseduto società off-shore? Ha mai dichiarato il falso nel bilancio delle sue aziende danneggiando gli azionisti? Ha mentito sul fatto di Noemi Letizia? Va a prostitute? E' vero, come dichiarano alcuni test che ha avuto rapporti con i fratelli Graviano? Che rapporti ha avuto con Putin? E quelli con Saddam?
                      tra l'altro basterebbe che queste pecore di elettori si prendessero la briga di informarsi il minimo indispensabile sui suoi processi per scoprire che effettivamente è risultato colpevole, per diversi reati, ma si è salvato grazie all'amnistia (ben due volte se non sbaglio), per insussistenza di reato (due volte per falso in bilancio), diverse prescrizioni e tutti gli altri procedimenti archiviati per insufficienza di prove che se non lo rendono colpevole, lasciano se non altro il dubbio di colpevolezza...

                      questi elettori hanno una presunzione di innocenza verso Berlusconi e una presunzione di colpevolezza verso tutti gli altri avversari politici... preferiscono credere alla presenza di fantomatiche toghe rosse che cospirano contro berlusca dalla sua ascesa in campo, quando, sempre informandosi si scoprirebbe che mister B era già nella letame fino al collo tra droga e problemi finanziari. Senza scavare nel passato basterebbe leggersi la sentenza del processo in cui B aveva denunciato i "giudici rossi di milano che lo perseguitavano"

                      Risulta dall'esame degli atti che, contrariamente a quanto si desume dalle prospettazioni del denunciante, le iniziative giudiziarie [...] avevano preceduto e non seguito la decisione di "scendere in campo
                      Carlo Bianchetti, giudice per le udienze preliminari di Brescia, ordinanza di archiviazione della denuncia, 15.5.2010


                      Che affondi il più presto possibile questo paese, sperando che gli stronzi dei piani alti non galleggino

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                        Berlusconi, finiani all'attacco
                        «Chiarisca su Arcore e sulle sue società»


                        Affondo del finiano Briguglio. Bocchino a Bondi: «Fini deve lasciare? Dica che pensa del premier plurimputato»

                        Berlusconi, finiani all'attacco «Chiarisca su Arcore e sulle sue società» - Corriere della Sera

                        “Noi finiani spiati dai servizi deviati”
                        Denuncia del deputato del Copasir Carmelo Briguglio “I dissidenti di B. sono stati pedinati e filmati” Chiara Moroni: “Perché non ne posso più di Berlusconi-Papi”

                        da Il fatto quotidiano
                        "
                        Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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                          Ma sì, parliamo della casa di Montecarlo

                          Quei 100 milioni da Berlusconi alla mafia
                          Il quotidiano di via Solferino rivela: Massimo Ciancimino ha consegnato ai giudici un 'pizzino' del 2001 del padre Vito che documenterebbe passaggi di contante da distribuire ai vertici di Cosa Nostra


                          Cento milioni di vecchie lire versati da Silvio Berlusconi alla mafia nel 2001. La relazione pericolosa per il premier sarebbe documentata in un pizzino consegnato da Massimo Ciancimino ai magistrati, secondo quanto rivelato oggi dal Corriere della Sera. Nel foglio dattiloscritto ma accompagnato da annotazioni autografe di don Vito che si riferisce al boss Bernardo Provenzano con l’appellativo di ragioniere, si fa esplicitamente il nome del presidente del Consiglio.

                          Scrive l’inviato Felice Cavallaro: il testo è top secret ma chi lo ha letto così sintetizza evocando conteggi in vecchie lire: ‘dei 100 milioni ricevuti da Berlusconi, 75 a Benedetto Spera e 25 a mio figlio Massimo’. E poi: ‘Caro rag. Bisogna dire ai nostri amici di non continuare a fare minchiate … e di risolvere i problemi giudiziari”. Il pizzino sarebbe stato scritto dal padre, secondo Massimo Ciancimino, nella seconda metà del 2001, dopo il voto del 13 maggio per le elezioni nazionali e del 24 giugno per la Regione siciliana con la doppia vittoria schiacciante di Silvio Berlusconi e di Totò Cuffaro. Don Vito chiede al capo della mafia di intervenire sui politici usciti vittoriosi dalle elezioni chiedendo di “non fare minchiate” ingiustificate alla luce dei “numeri” della vittoria: 61 seggi a zero per il centrodestra in Sicilia.
                          In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                          ma_75@bodyweb.com

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                            Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio
                            Don Vito chiede al capo della mafia di intervenire sui politici usciti vittoriosi dalle elezioni chiedendo di “non fare minchiate” ingiustificate alla luce dei “numeri” della vittoria: 61 seggi a zero per il centrodestra in Sicilia.


                            Se le cose stessero davvero così, si potrebbe spiegare come mai la Sicilia è il baludardo di Forza Italia prima e del PDL poi...
                            Ciao.

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                              ...e della DC prima ancora...
                              "
                              Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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                                E si sa che i delusi possono essere i peggiori nemici... Ecco perché può nascere
                                una destra anti-berlusconiana


                                di Filippo Rossi Accade spesso: quella che è solo una possibilità della storia, diventa – per abitudine, per pigrizia, per comodità, per forza d’inerzia - l’unica, la sola possibilità. La sola prospettiva immaginabile. Ecco cosa è successo per il centrodestra italiano, ecco l’illusione: oltre Berlusconi, il nulla. Senza Berlusconi, il vuoto.

                                Eppure la destra c’era prima di Berlusconi e ci sarà dopo di lui, su questo non ci piove. Una destra non-berlusconiana, insomma, esiste. Una destra che non vive di chiamate alle armi, di “scelte di campo”, di spettri “comunisti”. Una destra che non confonde la politica con l’imprenditoria, che non affonda nel populismo, che accetta la divisione dei poteri, che non brama l’onnipotenza e non adotta categorie feudali come la “fedeltà al capo” e il “tradimento”. Una destra serena, libera, democratica, laica. Una destra che si è accorta che il Muro di Berlino non c’è più. Una destra che naviga in mare aperto. Una destra – per riprendere la provocazione di Fabio Granata – non ha nemmeno paura di immaginarsi pronta a parlare, per il bene del paese, con la tanto odiata “sinistra”. Esiste. E abbiamo provato a darle voce, in questi lunghi mesi.

                                Ma c’è un passaggio successivo. Un passaggio che pesa dover fare. Un passaggio che forse si poteva evitare, limitandosi appunto a scrivere la storia di una destra non-berlusconiana. Ed è il passaggio verso una destra anti-berlusconiana. Questo sì che sarebbe un trauma, a suo modo. Eppure la deriva cui assistiamo in questi giorni, la stampa di famiglia che diventa il fuoco di fila utile a massacrare il nemico, lo svilimento della Costituzione, il fango e gli insulti personali che arrivano dai cortigiani delle ultime file, le continue intimidazioni contro i “congiurati”, i dossier, le compravendite parlamentari, le velate minacce al capo dello Stato, i tristi e pericolosi richiami alla piazza, ecco, tutto questo rischia di portare proprio lì. Perché quel “sistema”– che pure abbiamo sentito vicino, a tratti – ora lo sentiamo sulla nostra pelle. Ne odoriamo i veleni. Lo vediamo per quel che è: un sistema di potere senza contenuto, fine a se stesso.

                                C’è chi lo aveva già capito un po’ di tempo fa. Indro Montanelli, per esempio. Ma in tempi più recenti, i toni e i contenuti espressi da alcuni esponenti “berlusconiani” nel corso della vicenda Englaro, hanno segnato, per qualcuno, l’inizio di questo passaggio. E di esempi se ne potrebbero fare tanti: dalla legge bavaglio alle amicizie con Putin e Gheddafi. Senza dimenticare le leggi ad personam e ad aziendam. Ma ora quel passo è sempre più vicino. Sta diventando inevitabile. L’illusione – come ricordava ieri sul nostro web magazine Domenico Naso – di baciare il rospo e vederlo trasformarsi in principe, si è dissolta drammaticamente. E i delusi, si sa, possono diventare i nemici peggiori. Insomma, la nascita di una destra orgogliosamente e rigorosamente anti-berlusconiana rientra sempre di più nel novero delle possibilità della storia, adesso.

                                Ffwebmagazine - Ecco perché può nascere una destra anti-berlusconiana
                                "
                                Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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