Originariamente Scritto da Leonida
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Citi Il Giornale, Il Foglio, Panorama e Il Messaggero. Non mi sembra che queste testate, anche sommate, costituiscano una fetta maggioritaria della stampa nazionale. Io poi preferisco leggere Libero, sin da quando Feltri ha lasciato il Giornale a Cervi per fondare la propria testata.
Sulla storia delle TV, il commento più interessante lo ha fatto qualche settimana fa Piroso, ed è un commento di una semplicità sorprendente.
Come mai Berlusconi negli ultimi quindici anni è riuscito a perdere metà delle elezioni contro l'Armata Brancaleone, se disponeva di questo formidabile apparato di propaganda?
E poi di nuovo, la stampa estera. La stampa è più o meno orientata politicamente, anche all'estero. All'estero piace citare Berlusconi, che è una figura carismatica, e le citazioni sono in accordo con le idee propagandate. Basti vedere i recenti manifesti elettorali del partito di Zapatero: alcuni personaggi biechi e cattivissimi, tra cui Bush e Chirac, e in mezzo a loro, al posto d'onore, troneggia Berlusconi come peggiore tra i peggiori. Ovviamente solo gli elettori di Zapatero (che in Italia voterebbero PD) condividono l'idea espressa dal manifesto.
In Inghilterra si accorgono ora di Berlusconi? Visto l'esordio del Times, facevano una figura migliore continuando a ignorarlo. E i maggiori quotidiani citati dal tuo post hanno già in passato scritto su Berlusconi, perlopiù le stesse cose dei nostri quotidiani di sinistra. Con un interesse accentuato per le storie più gossippare.
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