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Italiani: egli risorse a Natale
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Originariamente Scritto da _Jamez_ Visualizza Messaggiocerto se lo può permettere e lo potrà fare finché sarà pieno di teste di ca... che si tappano orecchie e occhi di fronte alle schifezze che fa questo omuncolo.
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Ragazzi, io ancora non ho vinto un premio Pulitzer, ma questo articolo è pura spazzatura. Vediamo un po'.
"Così papi Berlusconi
entrò nella vita di Noemi"
NAPOLI - Il 14 maggio Repubblica ha rivolto al presidente del consiglio dieci domande che apparivano necessarie dinanzi alle incoerenze di un "caso politico". Veronica Lario, infatti, ha proposto all'opinione pubblica e alle élites dirigenti del Paese due affermazioni e una domanda che hanno rimosso dal discreto perimetro privato un "affare di famiglia" per farne "affare pubblico". Le due, allarmanti certezze della moglie del premier - lo ricordiamo - descrivono i comportamenti del presidente del Consiglio: "Mio marito frequenta minorenni"; "Mio marito non sta bene".
Al contrario, la domanda posta dalla signora Lario - se ne può convenire - è crudamente politica e mostra le pratiche del "potere" di Silvio Berlusconi, pericolosamente degradate quando a rappresentare la sovranità popolare vengono chiamate "veline" senza altro merito che un bell'aspetto e l'amicizia con il premier, legami nati non si sa quando, non si sa come. "Ciarpame politico" dice la moglie del premier.
Silvio Berlusconi non ha ritenuto di rispondere ad alcuna delle domande di Repubblica.
E, dopo dieci giorni, Repubblica prova qui a offrire qualche traccia e testimonianza per risolvere almeno alcuni dei quesiti proposti. Per farlo bisogna raggiungere Napoli, una piccola fabbrica di corso San Giovanni e poi un appartamento, allegramente affollato di amici, nel popolare quartiere del Vasto a ridosso dei grattacieli del Centro Direzionale. Sono i luoghi di vita e di lavoro di Gino Flaminio.
1. Qua cominciamo a delineare la vita ridente di questo gaio scugnizzo, circondato di amici poveri ma veri, in contrapposizione al laido mondo decadente di Berlusconi.
Gino, 22 anni, operaio, una passione per la kickboxing, è stato per sedici mesi (dal 28 agosto del 2007 al 10 gennaio del 2009) l'"amore" di Noemi Letizia, la minorenne di cui il premier ha voluto festeggiare il diciottesimo anno in un ristorante di Casoria, il 26 aprile. Gino e Noemi si sono divisi, per quel breve, intenso, felice periodo le ore, i sogni, il fiato, le promesse. "Quando non dormivo da lei a Portici - è capitato una ventina di volte - o quando lei non dormiva qui da me, il sabato che non lavoravo mi tiravo su alle sei del mattino per portarle la colazione a letto; poi l'accompagnavo a scuola e ci tornavo poi per riportarla indietro con la mia Yamaha. Lei qualche volta veniva a prendermi in fabbrica, la sera, quando poteva".
2. ma pensa, una minorenne - sottolineiamolo casomai qualcuno dimenticasse - a una festa dei diciotto anni. Pedofilo.
3. non sentivo una storia così lacrimevole dai tempi di Bam. Vista anche la foto di questo giovane, lo invito ufficialmente tra gli immondi di BW, non può mancare alla collezione.
Gino Flaminio è in grado di dire quando e come Silvio Berlusconi è entrato nella vita di Noemi. Come quel "miracolo" (così Gino definisce l'inatteso irrompere del premier) ha cambiato - di Noemi - la vita, i desideri, le ambizioni e più tangibilmente anche il corpo, il volto, le labbra, gli zigomi; in una parola, dice Gino, "i valori". Il ragazzo può raccontare come quell'ospite inaspettato dal nome così importante che faceva paura anche soltanto a pronunciarlo nel piccolo mondo di gente che duramente si fatica la giornata e un piatto caldo, ha deviato anche la sua di vita. Quieto come chi si è ormai pacificato con quanto è avvenuto, Gino ricorda: "Mi è stato quasi subito chiaro che tra me e la mia memi non poteva andare avanti. Era come pretendere che Britney Spears stesse con il macellaio giù all'angolo...".
4. Gino Flaminio, che nessuno sa da dove sbuchi, SA. Mica vogliamo dubitare della parola di Gino Flaminio, eh, ragazzi? E' scontato: lui sa, i genitori di Noemi inventano panzane. Ma Gino SA, e ora li sbugiarda.
5. continua il pittoresco affresco partenopeo (vedi punto 1), la gente che si affaccia alla finestra a chiacchierare e schiamazzare con i vicini, la gente dai valori forti che conosce sudore e fame. Mi commuovo sempre più.
È utile ricordare, a questo punto, che il primo degli enigmi del "caso politico" è proprio questo: come Berlusconi ha conosciuto Noemi, la sua famiglia, il padre Benedetto "Elio" Letizia, la madre Anna Palumbo?
A Berlusconi è capitato di essere inequivocabile con la Stampa (4 maggio): "Io sono amico del padre, punto e basta. Lo giuro!". Con France2 (6 maggio), il capo del governo è stato ancora più definitivo. Ricordando l'antica amicizia di natura politica con il padre Elio, Berlusconi chiarisce: "Ho avuto l'occasione di conoscere [Noemi] tramite i suoi genitori. Questo è tutto".
Un affetto che il presidente del consiglio ha ripetuto ancor più recentemente quando ha presentato Noemi "in società", per così dire, durante la cena che il governo ha offerto alle "grandi firme" del made in Italy a Villa Madama, il 19 novembre 2008: "È la figlia di miei cari amici di Napoli, è qui a Roma per uno stage" (Repubblica, 21 maggio). All'antico vincolo politico, accenna anche la madre di Noemi, Anna: "[Berlusconi] ha conosciuto mio marito ai tempi del partito socialista".
Berlusconi, qualche giorno dopo (e prima di essere smentito da Bobo Craxi), conferma. "[Elio] lo conosco da anni, è un vecchio socialista ed era l'autista di Craxi". (Ansa, 29 aprile, ore 16,34). Più evasiva Noemi: "[Di come è nato il contatto familiare] non ricordo i particolari, queste cose ai miei genitori non le ho chieste". (Repubblica, 29 aprile). Decisamente inafferrabile e chiuso come un riccio, il padre Elio (ha rifiutato di prendere visione di quest'ultima ricostruzione di Repubblica). Chiedono a Letizia: ci spiega come ha conosciuto Berlusconi? "Non ho alcuna intenzione di farlo" (Oggi, 13 maggio).
Gino ascolta questa noiosa tiritera con un sorriso storto sulle labbra, che non si sa se definire avvilito o sardonico. C'è un attimo di silenzio nella stanza al Vasto, un silenzio lungo, pesante come d'ovatta, rispettato dagli amici che gli stanno accanto; dalla sorella Arianna; dal padre Antonio; dalla madre Anna. È un silenzio che si fa opprimente in quella cucina, fino a un attimo prima rumorosa di risate e grida. La madre, Anna, si incarica di spezzarlo: "Quando un giorno Gino tornò a casa e mi disse che Noemi aveva conosciuto Berlusconi, lo presi in giro, non volli chiedergli nemmeno perché e per come. Mi sembrava ridicolo. Berlusconi dalle nostre parti? E che ci faceva, Berlusconi qui? Ripetevo a Gino: Berlusconi, Berlusconi! (gonfia le guance con sarcasmo). Un po' ne ridevo, mi sembrava una buffonata di ragazzi".
6. e sai che noia per Gino, lui sa. Altro "artificio" (o meglio mongolata) retorica per dare a intendere al lettore più ritardato quanto Gino sia sincero - Gino SA - e affranto. Questi sono fatti incontrovertibili, Gino docet.
7. la gioia degli scugnizzi che corrono in cortile calciando la palla di stracci è offuscata, i nobili e puri sogni di una vita felice con una ragazza pulita sono infranti per sempre: negli onesti rioni di Napoli è penetrata nefasta la decadenza e l'immoralità, è passato Berlusconi.
Gino la guarda, l'ascolta paziente e finalmente si decide a raccontare:
"I genitori di Noemi non c'entrano niente. Il legame era proprio con lei. È nato tra Berlusconi e Noemi. Mai Noemi mi ha detto che lui, papi Silvio parlava di politica con suo padre, Elio. Non mi risulta proprio. Mai, assolutamente. Vi dico come è cominciata questa storia e dovete sapere che almeno per l'inizio - perché poi quattro, cinque volte ho ascoltato anch'io le telefonate - vi dirò quel che mi ha raccontato Noemi. Il rapporto tra Noemi e il presidente comincia più o meno intorno all'ottobre 2008. Noemi mi ha raccontato di aver fatto alcune foto per un "book" di moda. Lo aveva consegnato a un'agenzia romana, importante - no, il nome non me lo ricordo - di quelle che fanno lavorare le modelle, le ballerine, insomma le agenzie a cui si devono rivolgere le ragazze che vogliono fare spettacolo. Noemi mi dice che, in quell'agenzia di Roma, va Emilio Fede e si porta via questi "book", mica soltanto quello di Noemi. Non lo so, forse gli servono per i casting delle meteorine. Il fatto è - ripeto, è quello che mi dice Noemi - che, proprio quel giorno, Emilio Fede è a pranzo o a cena - non me lo ricordo - da Berlusconi. Finisce che Fede dimentica quelle foto sul tavolo del presidente. È così che Berlusconi chiama Noemi. Quattro, cinque mesi dopo che il "book" era nelle mani dell'agenzia, dice Noemi. È stato un miracolo, dico sempre. Dunque, dice Noemi che Berlusconi la chiama al telefono. Proprio lui, direttamente. Nessuna segretaria. Nessun centralino. Lui, direttamente. Era pomeriggio, le cinque o le sei del pomeriggio, Noemi stava studiando. Berlusconi le dice che ha visto le foto; le dice che è stato colpito dal suo "viso angelico", dalla sua "purezza"; le dice che deve conservarsi così com'è, "pura". Questa fu la prima telefonata, io non c'ero e vi sto dicendo quel che poi mi riferì Noemi, ma le credo. Le cose andarono così perché in altre occasioni io c'ero e Noemi, così per gioco o per convincermi che davvero parlava con Berlusconi, m'allungava il cellulare all'orecchio e anch'io sentii dalla sua voce quella cosa della "purezza", della "faccia d'angelo". E poi, una volta, ha aggiunto un'altra cosa del tipo: "Sei una ragazza divina". Berlusconi, all'inizio, non ha detto a Noemi chi era. In quella prima telefonata, le ha fatto tante domande: quanti anni hai, cosa ti piacerebbe fare, che cosa fanno tua madre e tuo padre? Studi? Che scuola fai? Una lunga telefonata. Ma normale, tranquilla. E poi, quando Noemi si è decisa a chiedergli: "Scusi, ma con tutte queste domande, lei chi è?", lui prima le ha risposto: "Se te lo dico, non ci credi". E poi: "Ma non si sente chi sono?". Quando Noemi me lo raccontò, vi dico la verità, io non ci credevo. Poi, quando ho sentito le altre telefonate e ho potuto ascoltare la sua voce, proprio la sua, di Berlusconi, come potevo non crederci? Noemi mi diceva che era sempre il presidente a chiamarla. Poi, non so se chiamava anche di suo, non me lo diceva e io non lo so. Lei al telefono lo chiamava papi tranquillamente. Anche davanti a me. Magari stavamo insieme, Noemi rispondeva, diceva papi e io capivo che si trattava del presidente. Quando ho assistito ad alcune telefonate tra Berlusconi e Noemi, ho pensato che fosse un rapporto come tra padre e figlia. Una sera, Emilio Fede e Berlusconi - insieme - hanno chiamato Noemi. Lo so perché ero accanto a lei, in auto. Ora non saprei dire perché il presidente le ha passato Emilio Fede, non lo so. Pensai che Fede dovesse preparare dei "provini" per le meteorine, quelle robe lì". (Ieri, a tarda sera, durante Studio Aperto, Fede ha affermato di aver conosciuto la nonna di Noemi. Repubblica ha chiesto a Gino se, in qualche occasione, Noemi avesse fatto cenno a questa circostanza. "Mai, assolutamente", è stata la risposta del ragazzo).
8. ma come, Noemi non era casta e pura prima di farsi traviare da Silvio il satiro? Oh Gino, che scivolata.
9. sottolineo quel "non lo so". Come a dire, ragazzi lo sappiamo tutti cosa cercava Fede, aumma aumma: altro che meteorine, il vecchio laido cercava ragazzine da scopare.
10. Noemi è anche stupida, poverina, pronta a farsi traviare: racconta vita morte e miracoli allo sconosciuto nella notte prima di chiedere chi sia. Il livello di credibiltà della storia sale ulteriormente.
"Comunque, quella sera, sentii prima la voce del presidente e poi quella di Emilio Fede - continua Gino - Non voglio essere frainteso o creare confusione in questa tarantella, da cui voglio star lontano. Nelle telefonate che ho sentito io, Berlusconi aveva con Noemi un atteggiamento paterno. Le chiedeva come era andata a scuola, se studiava con impegno, questa roba qui. Io però ho cominciato a fuggire da questa situazione. Non mi piaceva. Non mi piaceva più tutto l'andazzo. Non vedevo più le cose alla luce del giorno, come piacevano a me. Mi sentivo il macellaio giù all'angolo che si era fidanzato con Britney Spears. Come potevo pensare di farcela? Gliel'ho detto a Noemi: questo mondo non mi piace, non credo che da quelle parti ci sia una grande pulizia o rispetto. Mi dispiaceva dirglielo perché io so che Noemi è una ragazza sana, ancora infantile che non si separa mai dal suo orsacchiotto, piccolo, blu, con una croce al collo, "il suo teddy". Una ragazza tranquilla, semplice, con dei valori. Con i miei stessi valori, almeno fino a un certo punto della nostra storia".
11. no comment...
12. una ragazza con dei valori: ecco di nuovo i valori già descritti in precedenza. Una ragazza che vuole sposare un operaio è una brava tipa, una che vuole fare l'attrice è una prostituta. Berlusconi ha trasformato Pollyanna che dorme con l'orsetto blu in una donnaccia.
Intorno a Gino, questo racconto devono averlo già sentito più d'una volta perché ora che il ragazzo ha deciso di raccontare a degli estranei la storia, la tensione è caduta come se la famiglia, i vicini di casa, gli amici già l'avessero sentita in altre occasioni o magari a spizzichi e bocconi. C'è chi si distrae, chi parlotta d'altro, chi parla al telefono, chi si prepara a uscire per il venerdì notte. Gino sembra non accorgersene. Non perde il filo e a tratti pare ricordare, ancora una volta, a se stesso come sono andate le cose.
13. di nuovo un rinforzo, per sottolinare che Gino sta dicendo la più pura delle verità.
eccetera eccetera.
Questo non è giornalismo. E non mi è chiaro perchè questo articolo e la testimonianza di Gino sbucato dal nulla Flaminio debba essere vera e quella dei genitori di Noemi falsa.Last edited by Bob Terwilliger; 25-05-2009, 22:02:24.Originariamente Scritto da SeanBob è pure un fervente cattolico.
E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.
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Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza Messaggio
Questo non è giornalismo. E non mi è chiaro perchè questo articolo e la testimonianza di Gino sbucato dal nulla Flaminio debba essere vera e quella dei genitori di Noemi falsa.
Mente? Lo si quereli, così ciascuno dovrà esibire le prove a sostegno di quello che afferma.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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sto articolo è una buffonata. se vogliono far pesare sta storia che non facessero sti articoli trash, non fanno che dare credito a berlusconi che dice " i giornali di sinistra , la sinistra , i comunisti " e via dicendo. manco si facessero furbi quando lo hanno per le palle.Originariamente Scritto da modgallaghergandhi invece di giocarsi il libretto della macchina si gioca la cartella clinica
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Originariamente Scritto da Noodles Visualizza MessaggioSbucato dal nulla?! Da dove avrebbe dovuto sbucare? I giornalisti l'hanno cercato!Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioTanto dal nulla non direi, era il fidanzato della ragazza per 16 mesi
Mente? Lo si quereli, così ciascuno dovrà esibire le prove a sostegno di quello che afferma.
I due giornalisti poi dovrebbero guardare meno commedie di Eduardo: fantastico il quadretto della Napoli proletaria, depositaria di onesta e virtù, corrotta dall'irruzione del Cavaliere oscuro. Ma come fantascienza io preferisco Blade Runner.
Giampaolo Pansa questa mattina osservava correttamente che della vicenda Gino non gli interessa nulla, mancando anche il minimo sindacale di affidabilità della fonte. Questo è un articolo da Chi, da Eva 3000, non da Repubblica - volendo pensare a quello che Repubblica dovrebbe essere, ovvero una testata giornalistica seria e non una rivista di gossip.Originariamente Scritto da SeanBob è pure un fervente cattolico.
E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.
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Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza MessaggioAh sì? E che prove? Intercettazioni telefoniche del cellulare di Noemi che parla con papi magari, oppure facciamo la macchina della verità a Gino. Bella la foto, una prova schiacciante: che il premier si dimetta.
I due giornalisti poi dovrebbero guardare meno commedie di Eduardo: fantastico il quadretto della Napoli proletaria, depositaria di onesta e virtù, corrotta dall'irruzione del Cavaliere oscuro. Ma come fantascienza io preferisco Blade Runner.
Giampaolo Pansa questa mattina osservava correttamente che della vicenda Gino non gli interessa nulla, mancando anche il minimo sindacale di affidabilità della fonte. Questo è un articolo da Chi, da Eva 3000, non da Repubblica - volendo pensare a quello che Repubblica dovrebbe essere, ovvero una testata giornalistica seria e non una rivista di gossip.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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ma perche se non v'è la prova divina della flagranza di reato penale niente si muove? è una considerazione generale. il limitie della sopportabilità si sposta sempre più in là, fin dove non possiamo ricostruire come in csi la certezza del delitto. la presunzione d' innocenza viene reinterpretata come una sorta di positivismo penale ai limiti dello più sfrenato scetticismo: sospendo il giudizio perche nulla si può conoscere, epokè, niente sacciu.miinchia!Originariamente Scritto da gorgoneè plotino la chiave universale per le vagineOriginariamente Scritto da gorgonesecondo me sono pazzi.
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioRipeto. Berlusconi o chi per lui denunci questo Gino calunniatore. Non credo gli manchino gli avvocati. Però, sai, se magari questo ragazzo avesse ragione, basterebbe, che so, verificare i tabulati dei cellulari e sapere se, effettivamente, come lui dice, lei si tratteneva nella villa di Berlusconi in costa smeralda e senza mamma e papà una settimana a cavallo di capodanno.
Originariamente Scritto da Leonida Visualizza Messaggioma perche se non v'è la prova divina della flagranza di reato penale niente si muove? è una considerazione generale. il limitie della sopportabilità si sposta sempre più in là, fin dove non possiamo ricostruire come in csi la certezza del delitto. la presunzione d' innocenza viene reinterpretata come una sorta di positivismo penale ai limiti dello più sfrenato scetticismo: sospendo il giudizio perche nulla si può conoscere, epokè, niente sacciu.miinchia!Originariamente Scritto da SeanBob è pure un fervente cattolico.
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Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza MessaggioL'onere della prova spetta ai prodi giornalisti d'assalto. Altrimenti è gossip. E stai sicuro che lo resterà.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Io non capisco che scaldate a fare il sangue,se tutte l'oscenità viste fino ad ora hanno solo rafforzato Berlusconi (Mills è stata solo l'ultima in odine cronologico d'una lunga serie ma di certo non l'ultima che vedremo) non vedo come l'ennesimo scandalo,che ha più del gossip che altro,possa minare la fiducia di chi lo voterà che non vedrà mai cadere il novello superman e che in Italia di certo cryptonite non troverà.E' la terra toa,amala e difendila!De cine?
De ci ole specula e corrompe,difendila
De ci ole sfrutta l’ignoranza,difendila
Pe ci nu tene chiù speranza,difendila
Pe ci ha rimastu senza forza,difendila
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza MessaggioStrano però...se mi sento diffamato io querelo, non so tu.Originariamente Scritto da SeanBob è pure un fervente cattolico.
E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.
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Bob la tua correttezza non fa onore al tuo berlusconismo. l' unica difesa coerente è la ripetizione delle dichiarazioni e delle fiabe cosi come fanno tutti gli altri organi di stampa, non possiamo adottare un punto di vista critico acriticamente, cioè solo quando ci serve.paradossalmente le posizioni di fede pura sono più lineari, vedi Il giornale o simili che non vanno mica a cercare il pelo nell' uomo(sic!)," si ma peò non è vero ma chi è? chi me lo dice? e le intercettazioni?", anche perche in alcuni casi le intercettazioni poi ci sono davvero e quindi meglio evitarle a prescindere, sempre.Mai stare alle prove concrete, altimenti dovremmo fare affidamento anche a quelle scritte nelle sentenze, le prove giudiziarie. quindi la linea è un' altra: credere, obbedire,stare fermi.Originariamente Scritto da gorgoneè plotino la chiave universale per le vagineOriginariamente Scritto da gorgonesecondo me sono pazzi.
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