Originariamente Scritto da ikuape86
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Italiani: egli risorse a Natale
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Contribuenti: metà dichiara meno di 15 mila euro, solo l'1% oltre 100 mila
Ma un bel controllino incrociato, fisco/motorizzazione civile? Sia mai che i Cayenne si comprano con 15.000 annui?In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Cominciano le purghe
edit: è gia stato postato dietro.
cmq Giorgino è quanto di + antiprofessionale possa esistere tra i mezzi busti.Last edited by odisseo; 31-03-2010, 21:03:21."Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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Il più amato dalla minoranza
Se il PDL dello psiconano raccoglie il 29,6% dei voti alle elezioni regionali 2010, quanti voti ha al netto? Si detrae il 12% di AN (il minimo sindacale) confluita nel PDL che però sconfluirà a breve insieme a Fini. Si arriva così al 17,6% (29,6-12). Il 17,6% si applica solo al 64,2% dei votanti, gli altri sono schede bianche, nulle, ecc. Si raggiunge così l'11,30% della popolazione elettorale italiana che vota Forza Italia, un partito minore del peso del vecchio PSI di Craxi. Un risultato raggiunto però attraverso uno sforzo disumano, con il controllo di 6 televisioni nazionali su 7, una quarantina di giornali e la peggiore opposizione d'Europa. Non male per il più amato dalla minoranza assoluta degli italiani."Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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Originariamente Scritto da odisseo Visualizza MessaggioIl più amato dalla minoranza
Se il PDL dello psiconano raccoglie il 29,6% dei voti alle elezioni regionali 2010, quanti voti ha al netto? Si detrae il 12% di AN (il minimo sindacale) confluita nel PDL che però sconfluirà a breve insieme a Fini. Si arriva così al 17,6% (29,6-12). Il 17,6% si applica solo al 64,2% dei votanti, gli altri sono schede bianche, nulle, ecc. Si raggiunge così l'11,30% della popolazione elettorale italiana che vota Forza Italia, un partito minore del peso del vecchio PSI di Craxi. Un risultato raggiunto però attraverso uno sforzo disumano, con il controllo di 6 televisioni nazionali su 7, una quarantina di giornali e la peggiore opposizione d'Europa. Non male per il più amato dalla minoranza assoluta degli italiani.
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioQuesta è una rosicata
in effetti sì, ma fa riflettereB & B with a little weed
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"INVIATO A VENEZIA. Massimo Cacciari è a Ca' Farsetti, dove sta facendo gli scatoloni; giovedì lascia l'ufficio a Giorgio Orsoni, l'avvocato sul quale aveva puntato per non consegnare la città alla destra e a Renato Brunetta. E' felice per il voto a Venezia, ma "atterrito per lo scenario nazionale. E' stato uno choc soprattutto il Piemonte; ci vorranno anni per riprendere il nord a una Lega populista, demagogica, fondamentalista. E a chi dobbiamo dire grazie di questo capolavoro? A quelle teste di ***** dei grillini". Il filosofo è arrabbiatissimo, "gli darei fuoco a quelli lì, sono degli sciagurati, si rendono conto di cosa hanno combinato?".
Ecco qui raffigurati, in poche parole, tutti vizi del PD che lo renderanno perdente in eterno.
1) La supponenza con cui Cacciari tratta i grillini, gente che, evidentemente, non capisce chi dovrebbe votare realmente. Poveri stupidi superficiali! D'altra parte lui è un filosofo, saprà più di me chi debbo votare, no?
2) La concezione PDcentrica del mondo, per cui sono gli elettori che debbono andare dal partito e non il contrario. Ma come vi permettete voi che non apprezzate Berlusconi di non votare per noi? Non siamo noi l'unica alternativa. No, evidentemente. Almeno non per chi non vi ha votato. Essere alternativi a Berlusconi e non votare per loro non è un suicidio politico, ma una operazione di coerenza intellettuale per chi detesta Berlusconi ma non si riconosce in loro.
3) La totale incapacità di comprendere il quadro politico. Grillo è considerato un idiota, un fenomeno di costume passeggero, non diversamente da come venne trattato Di Pietro, salvo recuperarlo quando ci si rese conto che il suo 8% faceva comodo e che il fenomeno non era così temporaneo come lo si credeva. Grillo oggi è il Di Pietro di 10 anni fa. Il PD non impara dai proprio errori, irride Grillo in netta ascesa e corteggia Casini che ormai votano solo i novantenni orbi che scambiano il simbolo dell'UDC per quello della DC e Casini per Forlani.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioAnalisi perfetta Ma
Peccato perchè Cacciari sulla situazione e sulle prospettive del pd è sempre stato di una lucidità imbarazzante
«Nel Lazio Zingaretti e altri si sono tirati indietro, Bonino un ripiego»
Renzi: tutta colpa dei fifoni del Pd
Il sindaco di Firenze: «Ora Bersani apra all'esterno
e la smetta con i caminetti»
MILANO — «Che si perdeva in Piemonte io lo sapevo già». Davvero?
«Sì, qualche settimana prima delle candidature ero a Torino per il congresso Anci, e mi trovai a pranzo con Chiamparino, Cota e altri a Eataly. All’improvviso Cota fece a Chiamparino: "Chiampa, ma tu ti candidi? Perché se accetti io non scendo in campo: tanto si sa che con te non ce n’è per nessuno". Insomma, persino a Cota era chiaro che il nome per vincere in Piemonte c’era, ed era quello del sindaco di Torino». Il giorno dopo le elezioni regionali Matteo Renzi, giovane sindaco di Firenze ed esponente della nuova generazione del Pd, ha un tono più rassegnato che polemico. Anche se ieri è stato obbligato a occuparsi di tattiche calcistiche e non politiche: «Abbiamo il caso Fiorentina, qui: bella gatta da pelare».
Peggio delle Regionali?
«Mah, dipende dai punti di vista. Però sulle elezioni c’è poco da fare filosofia. Alcuni risultati come il Piemonte e il Lazio, ripeto, erano prevedibili. Chiamparino doveva correre e scegliere Emma Bonino è stato un errore. Per fortuna in Puglia siamo riusciti a fare le primarie, altrimenti anche lì finivamo suonati. Insomma, qualche problema di candidature c’è stato».
In Lazio errore strategico, dunque, secondo lei.
«Abbiamo perso contro una candidata senza lista... Valuti lei. Siamo stati proprio bravi, vero? Spero che qualcuno oggi, tra i dirigenti chiamati in causa durante le candidature e che si sono tirati indietro per viltà, oggi faccia autocritica».
Si riferisce a Nicola Zingaretti?
«Certo. Ma non solo a lui. I nomi sono noti. Alla fine Emma Bonino è stata un ripiego. Ma anche lei: si preoccupava più delle sue liste a Brescia che di quelle nel Lazio».
Mi faccia qualche esempio vincente, allora.
«Lodi, Mantova, Faenza, Venezia, Lecco, Lodi... Perché? Perché abbiamo messo in campo storie credibili. Come quella del mio amico Pippo Civati a Monza».
E adesso? Bersani dice di voler ripartire dal modello Liguria, che prevede un allargamento a Sinistra, Idv e Udc.
«Modello Liguria? Io direi invece modello Monza... Guardi, qui dobbiamo prima di tutto capirci su che tipo di partito vogliamo. Io sono per dire basta alle riunioni di caminetto e ai giochi di coalizione. Il mondo intorno a noi sta cambiando. L’astensionismo e il successo di Grillo dimostrano che la gente è arrabbiata con noi. Perché la politica non riesce più a emozionare. A Bersani dico che a me interessano poche idee ma chiare. E non i compagni di viaggio, perché le coalizioni non ci salvano. Se così fosse, in Piemonte avremmo vinto... Se Bersani riparte col dibattito sulle coalizioni saremo condannati al pecoraroscanismo. Con Di Pietro al posto di Mastella e Grillo al posto di Pecoraro Scanio. Ecco, se cominciamo così, mi prende male».
Il segretario pd teme però adesso una resa dei conti interna.
«Io sono contrario. Non serve a niente sostituire ogni sei mesi un segretario, ma è evidente che è necessario un cambio di passo. Faccia uno scatto, si tiri fuori dal pastone politico, e torni a dialogare con i cittadini. E basta con l’antiberlusconismo improduttivo. Anche perché il premier ha dimostrato che quando ci mette la faccia lui, e solo lui, vince. Vedi che miracolo ha fatto con la Polverini».
Ma esiste una questione Nord?
«Sì, certo. Però la verità è che se cominciamo a contestare questo governo sulle promesse mancate, forse i cittadini ci apprezzeranno di più. Ad esempio, dov’è la tanto decantata riforma fiscale? E la semplificazione? Io ho una città bloccata da procedimenti giudiziari e amministrativi. Allora dico, facendo sì il leghista: lasciateci lavorare senza imbrigliarci più nella vostre beghe romane».
Lei rappresenta la nuova generazione del Pd. E spesso ha parlato di un modello Toscana esportabile anche a livello nazionale. Ci crede ancora?
«Certo. La mia esperienza, ma anche quella del governatore Enrico Rossi, è più che esportabile. Da noi abbiamo ottenuto risultati significativi. Vedi il recupero di Prato. O i numeri del Pd toscano, che è il primo d’Italia. O il caso di Pontassieve, dove abito: percentuali bulgare. Insomma, abbiamo superato persino l’Emilia Romagna, dove secondo me hanno scontato l’effetto dello scandalo Delbono a Bologna. Noi giovani del Pd, dunque, siamo pronti a dare una mano. Ma basta coi caminetti. Parliamo di praterie».
Angela Frenda
31 marzo 2010"Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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Originariamente Scritto da Barone Bizzio Visualizza MessaggioMi riferivo all' analisi fatta da MA e non da Cacciari
Ho letto anche l' intervista a renzi, e mi è sembrato il più lucido tra quelli del pd
il PD come ha detto Gomez poteva vincere solo per una botta di culo con i candidati che ha presentato."Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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"I cristiani rifiutino di fare ciò che negli ordinamenti giuridici non è diritto ma ingiustizia"
Il Papa contro l'aborto
"Non accettare leggi ingiuste"
Credo che tecnicamente sia eversione non accettare le leggi che lo stato promulga e incitare a non applicarle. Quando poi questo proclama viene dal rappresentante di uno stato straniero credo sia ancora più illegittimo. Ma qui in Italia, al confine Vaticano, ce ne freghiamo..o magari traiamo spunto per iniziare anche noi nel nostro piccolo, pur senza lo scudo vaticano, arespingere e non applicare le leggi che non ci piacciono.In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
ma_75@bodyweb.com
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ah quindi è questa la giustificazione ufficiale per cui non hanno mai denunciato alle autorità competenti i preti pedofili? bhe almeno è stata fatta chiarezza.Originariamente Scritto da gorgoneè plotino la chiave universale per le vagineOriginariamente Scritto da gorgonesecondo me sono pazzi.
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Originariamente Scritto da ma_75 Visualizza Messaggio"Non accettare leggi ingiuste"[/B][/B]
Credo che tecnicamente sia eversione non accettare le leggi che lo stato promulga e incitare a non applicarle. Quando poi questo proclama viene dal rappresentante di uno stato straniero credo sia ancora più illegittimo. Ma qui in Italia, al confine Vaticano, ce ne freghiamo..o magari traiamo spunto per iniziare anche noi nel nostro piccolo, pur senza lo scudo vaticano, arespingere e non applicare le leggi che non ci piacciono.
tutt'altra, perché le parole sono importanti e quasi quasi linko di nuovo "palombella rossa" di nanni moretti così sean ha un fremito.
il papa non ha detto di rifutare la legge ingiusta, ma che i cattolici non possono accettare le ingiustizie elevate a diritto e, quindi, in buona sostanza, anche se la legge lo permette il cattolico non può abortire:
"rifiutarsi di fare ciò che negli ordinamenti giuridici non è diritto, ma ingiustizia".
niente di nuovo sotto il sole e, francamente, un papa che dice: uè abortite pure in libertà sarebbe, quantomeno, bizzarro.
lo dico in difesa non del papa, ma dell'uso distorto della parole, c'è un abisso tra i due concetti espressi.
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Ha vinto lui?
In onda giovedì 1 aprile 2010
Dopo la manifestazione - trasmissione Raiperunanotte, torna in onda Annozero con "Ha vinto lui?", un'analisi originale dei risultati delle ultime elezioni regionali.
Dalla lettura dei dati dell’Istituto di Ricerca Carlo Cattaneo risulta “una forte crescita della Lega Nord e dell’Idv, con un conseguente riequilibrio dei rapporti di forza dentro le due coalizioni. Il Pdl perde un milione e sessantanovemila voti rispetto alle regionali del 2005, mentre il Pd ne perde due milioni”.
A partire da questi dati che fotografia del Paese ci restituisce il voto delle Regionali?
Ospiti in studio i giornalisti Lucia Annunziata, Enrico Mentana, Nicola Porro, Emilio Fede, Gianantonio Stella e Norma Rangeri; il costituzionalista Michele Ainis e il comico Antonio Cornacchione."Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
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