Travaglio da passaparola:
[...] Il contraddittorio non è: ti racconto lo scandalo della protezione civile, risposta: sì ma tu vai in vacanza con, sarebbe come se uno finito di dare le pagelle ai giocatori dopo la partita, si sentisse rispondere: sì, però lei gioca male a pallone, ma potrei anche non avere mai giocato a pallone, ma ti sto dicendo cosa ne penso io della partita di pallone, cosa c’entra come gioco io a pallone rispetto a quello che hai fatto tu, sto giudicando quello che stai facendo tu perché sono un critico, perché sono un giornalista, perché do dei fatti e dei documenti, delle banalissimi, chi se ne frega… mica chi fa la critica delle corse ippiche deve essere un cavallo!Quindi l’idea che dicano a me che sarei inadeguato a fare il capo della protezione civile perché sono andato in vacanza, secondo loro, con le persone sbagliate, è semplicemente folle, perché? Perché non faccio, né voglio fare il capo della protezione civile, non ho mai dato nomine pubbliche perché non ho incarichi pubblici, non ho mai distribuito soldi pubblici perché non mi occupo di queste cose, faccio il giornalista, stiamo parlando della protezione civile, di cosa vogliamo parlare? Quindi in quel momento non sai cosa devi fare, dice: ti sei incazzato, certo, perché è la quarantesima volta in due anni che spiego come sono andate le mie vacanze, guardate che dicono: ah non vuole che gli si ricordino certe sue faccenduole? Come non voglio, sono due anni che me le ricordano e guardate che sono due anni che me le ricordano e io sono due anni che rispondo, e mi dicono: non rispondere più perché tanto si sa che sei una persona per bene, e no, perché ogni volta che non rispondi ci sarà sempre qualcuno che non ha seguito quello che è successo prima, purtroppo in rete non ci vanno tutti gli italiani, in televisione ci vanno molti di più e quindi non sanno che io di quelle vacanze ho documentato fino all'ultimo centesimo e me le sono pagate io e quindi era falla la notizia che era stata ripresa da Davanzo e quelle ferie le avesse pagate quell’Aiello quel costruttore che poi è stato condannato per concorso esterno, credo in appello in associazione mafiosa, che ho frequentato una persona che quando l’ho frequentata io, era un ufficiale, anzi un sott’ufficiale della Guardia di Finanza Ciuro dell’antimafia che faceva le indagini antimafia, dopo si è scoperto che si vendeva le notizie.
Lo dico perché naturalmente lo conosco l’obiezione, dice: ah va beh, ma allora tu perché hai detto di Schifani che aveva frequentato delle persone che poi sono state condannate per mafia? Attenzione, se fossero stati degli ufficiali dell’antimafia che poi sono state beccate a vendere delle informazioni a questo o a quell’imputato, uno dovrebbe dire: beh, come faceva quello a sospettarlo, erano degli ufficiali dell’antimafia, ma stiamo parlando invece di imprenditori piuttosto opachi che Schifani non ha incontrato, che Schifani non ha conosciuto, che erano soci in affari di Schifani, non sono mai stato socio di nessuna persona che abbia avuto delle disavventure, perché? Perché probabilmente prima di mettermi in società con qualcuno mi informo, poi può sempre capitare, ma possibile che a Schifani abbiano arrestato un sacco di soci e un sacco di clienti? Non sto parlando del fatto che Schifani ha commesso dei reati e non ho neanche detto che non dovrebbe fare il Presidente del Senato, mi ero limitato da Fabio Fazio a ricordare una notizia che stava nei libri di Lirio Abbate e Peter Gomez negli articoli di Marco Lillo e che non era mai uscita proprio nei giorni in cui Schifani era diventato Presidente del Senato, l’avevano cancellata dalle sue biografie, per questo ne avevo parlato, dopodiché avevo detto: l’importante è che lo si sappia, dopodiché lo decideranno i cittadini se abbiamo un Presidente del Senato degno o non degno, per come la vedo io, un Avvocato, personalmente anche onestissimo, faccio un caso generale di scuola, che abbia assistito dei mafiosi nei processi, non può fare il Presidente del Senato, non lo può fare secondo me!
Siamo liberissimi, non ci può essere una legge che impedisce all’Avvocato dei mafiosi di fare il Presidente del Senato, deve essere il costume dei partiti che dice: no, se ha dei clienti o ha avuto dei clienti mafiosi, è giusto che i mafiosi abbiano un Avvocato difensore, ci mancherebbe altro, ma quell’Avvocato difensore nessun partito lo deve nominare Presidente del Senato o Presidente della Camera, o della Repubblica, così la vedo io, ma dopodiché non ho mai detto né che Schifani avesse fatto dei reati, né che Schifani dovesse dimettersi da Presidente del Senato, avevo semplicemente raccontato da Fazio per quale motivo la stampa asservita alla politica, aveva omesso quel capitolo spiacevole della vita di Schifani che non era neanche paragonabile, non c’entrava niente con il fatto che mi sono ritrovato a conoscere per ragioni professionali, perché faccio il giornalista e mi occupo di processi di mafia, quindi conosco centinaia di poliziotti, un finanziere che poi è finito in galera e è stato poi condannato perché passava notizie, attenzione non alla mafia, non a Provenzano, come leggete sui giornali dei falsari, passava notizie a un certo Aiello che non era mai stato condannato per mafia e Ciuro non è stato condannato per favoreggiamento della mafia, perché? Perché si è riconosciuto passare delle informazioni sulle indagini a un indagato, ma gliele passava perché era amico suo, non perché intendesse, questa è l’aggravante mafiosa del favoreggiamento, favorire l’organizzazione mafiosa, mentre Cuffaro è stato recentemente condannato proprio per Art. 7, dopodiché penso che sarebbe giusto se diventassi Presidente del Senato, cosa che vi assicuro non capiterà mai, che qualche giornalista ricordi che nella mia vita avevo conosciuto una volta un tizio che poi etc., etc., ma l’importante è scrivere la verità e cioè che l’ho conosciuto in quanto ufficiale dell’antimafia, assolutamente insospettabile, non imprenditore trafficone che poi si è scoperto, pure, essere mafioso come invece è quell’altro caso.
Vedete come si fa, il risultato è che per due giorni questi signori hanno potuto espellere dalle loro prime pagine la vicenda Bertolaso e occuparsi di altro, di demolire chi si occupa della vicenda Bertolaso, dando addirittura a me, delle lezioni di buona frequentazione e stiamo parlando di un giornale edito da Paolo Berlusconi, due volte arrestato, pregiudicato per lo scandalo della discarica di Cerro e questi signori continuano a frequentarlo e a prendere lo stipendio da questo pregiudicato, dopo che è stato arrestato e è stato condannato e questi altri signori, quelli di Libero, continuano a fare i direttori etc, di un editore, Angelucci che è stato arrestato due volte pure lui, per gli scandali della sanità, con l’accusa di avere corrotto Fitto, di avere truffato la Regione Lazio e che sono protagonisti di quelle meravigliose imprese che avete visto a Report e due settimane fa a Annozero e vengono a dire a me che devo vergognarmi per avere frequentato uno che quando l’ho frequentato io, frequentato vuole dire che mi ha detto che c’era un villaggio turistico e sono andato a affittarmi una casetta, dove tra varie decine e decine di persone c’era anche la sua, perché questa è la mia frequentazione.
Mi dovrei vergognare di queste cose, dopo che addirittura ho documentato con tutti gli assegni e li trovate sul blog “voglio scendere su antefatto.it” tutti i pagamenti? Questi sono i signori con i quali noi dovremmo fare il contraddittorio in televisione, non ho mai scritto su Il Fatto, la lettera per fortuna è pubblica, la mia lettera ma Santoro che dovrebbe rispondere domani sul nostro giornale, su Il Fatto quotidiano, non ho mai detto di epurare questi signori, ho semplicemente detto: cosa devo fare io per evitare di rovinare una trasmissione perfettamente riuscita come quella dell’altra sera, con una delle 3 reazioni che vi ho detto, cosa faccio, li insulto? Gli rinfaccio qualche loro magagna? Non lo posso fare, passerei dalla parte del torto e io sono lì per parlare del tema della puntata, cosa faccio, racconto la rava e la fava della mia vacanza per la quarantesima volta? No, perché? Perché stiamo parlando di un altro argomento, allora cosa faccio? Mi alzo e vado a fumarmi una sigaretta? Questo era il senso, perché penso che questo modo di impedire agli altri di parlare, non sia contraddittorio, contraddittorio è venire lì e parlare del tema della puntata che conosci prima e sulla quale ti prepari, mi preparo ogni settimana sul tema della puntata, altri si preparano sempre su di me e tirano fuori sempre queste cose, peraltro false e poi il giorno dopo scrivono ancora il falso, che li vorrei epurare, figuratevi se io ho il potere o anche soltanto l’intenzione di mandare via qualcuno, semplicemente vorrei confrontarmi con delle persone che se si parla di protezione civile, parlano di protezione civile e poi quando si parlerà, facciamo una bella puntata interessantissima, credo, sulle mie vacanze, allora si parlerà delle mie vacanze e poi magari si parlerà anche delle frequentazioni di tutti gli altri giornalisti e da dove prendono i soldi e allora ci sarà da ridere.
[...] Il contraddittorio non è: ti racconto lo scandalo della protezione civile, risposta: sì ma tu vai in vacanza con, sarebbe come se uno finito di dare le pagelle ai giocatori dopo la partita, si sentisse rispondere: sì, però lei gioca male a pallone, ma potrei anche non avere mai giocato a pallone, ma ti sto dicendo cosa ne penso io della partita di pallone, cosa c’entra come gioco io a pallone rispetto a quello che hai fatto tu, sto giudicando quello che stai facendo tu perché sono un critico, perché sono un giornalista, perché do dei fatti e dei documenti, delle banalissimi, chi se ne frega… mica chi fa la critica delle corse ippiche deve essere un cavallo!Quindi l’idea che dicano a me che sarei inadeguato a fare il capo della protezione civile perché sono andato in vacanza, secondo loro, con le persone sbagliate, è semplicemente folle, perché? Perché non faccio, né voglio fare il capo della protezione civile, non ho mai dato nomine pubbliche perché non ho incarichi pubblici, non ho mai distribuito soldi pubblici perché non mi occupo di queste cose, faccio il giornalista, stiamo parlando della protezione civile, di cosa vogliamo parlare? Quindi in quel momento non sai cosa devi fare, dice: ti sei incazzato, certo, perché è la quarantesima volta in due anni che spiego come sono andate le mie vacanze, guardate che dicono: ah non vuole che gli si ricordino certe sue faccenduole? Come non voglio, sono due anni che me le ricordano e guardate che sono due anni che me le ricordano e io sono due anni che rispondo, e mi dicono: non rispondere più perché tanto si sa che sei una persona per bene, e no, perché ogni volta che non rispondi ci sarà sempre qualcuno che non ha seguito quello che è successo prima, purtroppo in rete non ci vanno tutti gli italiani, in televisione ci vanno molti di più e quindi non sanno che io di quelle vacanze ho documentato fino all'ultimo centesimo e me le sono pagate io e quindi era falla la notizia che era stata ripresa da Davanzo e quelle ferie le avesse pagate quell’Aiello quel costruttore che poi è stato condannato per concorso esterno, credo in appello in associazione mafiosa, che ho frequentato una persona che quando l’ho frequentata io, era un ufficiale, anzi un sott’ufficiale della Guardia di Finanza Ciuro dell’antimafia che faceva le indagini antimafia, dopo si è scoperto che si vendeva le notizie.
Lo dico perché naturalmente lo conosco l’obiezione, dice: ah va beh, ma allora tu perché hai detto di Schifani che aveva frequentato delle persone che poi sono state condannate per mafia? Attenzione, se fossero stati degli ufficiali dell’antimafia che poi sono state beccate a vendere delle informazioni a questo o a quell’imputato, uno dovrebbe dire: beh, come faceva quello a sospettarlo, erano degli ufficiali dell’antimafia, ma stiamo parlando invece di imprenditori piuttosto opachi che Schifani non ha incontrato, che Schifani non ha conosciuto, che erano soci in affari di Schifani, non sono mai stato socio di nessuna persona che abbia avuto delle disavventure, perché? Perché probabilmente prima di mettermi in società con qualcuno mi informo, poi può sempre capitare, ma possibile che a Schifani abbiano arrestato un sacco di soci e un sacco di clienti? Non sto parlando del fatto che Schifani ha commesso dei reati e non ho neanche detto che non dovrebbe fare il Presidente del Senato, mi ero limitato da Fabio Fazio a ricordare una notizia che stava nei libri di Lirio Abbate e Peter Gomez negli articoli di Marco Lillo e che non era mai uscita proprio nei giorni in cui Schifani era diventato Presidente del Senato, l’avevano cancellata dalle sue biografie, per questo ne avevo parlato, dopodiché avevo detto: l’importante è che lo si sappia, dopodiché lo decideranno i cittadini se abbiamo un Presidente del Senato degno o non degno, per come la vedo io, un Avvocato, personalmente anche onestissimo, faccio un caso generale di scuola, che abbia assistito dei mafiosi nei processi, non può fare il Presidente del Senato, non lo può fare secondo me!
Siamo liberissimi, non ci può essere una legge che impedisce all’Avvocato dei mafiosi di fare il Presidente del Senato, deve essere il costume dei partiti che dice: no, se ha dei clienti o ha avuto dei clienti mafiosi, è giusto che i mafiosi abbiano un Avvocato difensore, ci mancherebbe altro, ma quell’Avvocato difensore nessun partito lo deve nominare Presidente del Senato o Presidente della Camera, o della Repubblica, così la vedo io, ma dopodiché non ho mai detto né che Schifani avesse fatto dei reati, né che Schifani dovesse dimettersi da Presidente del Senato, avevo semplicemente raccontato da Fazio per quale motivo la stampa asservita alla politica, aveva omesso quel capitolo spiacevole della vita di Schifani che non era neanche paragonabile, non c’entrava niente con il fatto che mi sono ritrovato a conoscere per ragioni professionali, perché faccio il giornalista e mi occupo di processi di mafia, quindi conosco centinaia di poliziotti, un finanziere che poi è finito in galera e è stato poi condannato perché passava notizie, attenzione non alla mafia, non a Provenzano, come leggete sui giornali dei falsari, passava notizie a un certo Aiello che non era mai stato condannato per mafia e Ciuro non è stato condannato per favoreggiamento della mafia, perché? Perché si è riconosciuto passare delle informazioni sulle indagini a un indagato, ma gliele passava perché era amico suo, non perché intendesse, questa è l’aggravante mafiosa del favoreggiamento, favorire l’organizzazione mafiosa, mentre Cuffaro è stato recentemente condannato proprio per Art. 7, dopodiché penso che sarebbe giusto se diventassi Presidente del Senato, cosa che vi assicuro non capiterà mai, che qualche giornalista ricordi che nella mia vita avevo conosciuto una volta un tizio che poi etc., etc., ma l’importante è scrivere la verità e cioè che l’ho conosciuto in quanto ufficiale dell’antimafia, assolutamente insospettabile, non imprenditore trafficone che poi si è scoperto, pure, essere mafioso come invece è quell’altro caso.
Vedete come si fa, il risultato è che per due giorni questi signori hanno potuto espellere dalle loro prime pagine la vicenda Bertolaso e occuparsi di altro, di demolire chi si occupa della vicenda Bertolaso, dando addirittura a me, delle lezioni di buona frequentazione e stiamo parlando di un giornale edito da Paolo Berlusconi, due volte arrestato, pregiudicato per lo scandalo della discarica di Cerro e questi signori continuano a frequentarlo e a prendere lo stipendio da questo pregiudicato, dopo che è stato arrestato e è stato condannato e questi altri signori, quelli di Libero, continuano a fare i direttori etc, di un editore, Angelucci che è stato arrestato due volte pure lui, per gli scandali della sanità, con l’accusa di avere corrotto Fitto, di avere truffato la Regione Lazio e che sono protagonisti di quelle meravigliose imprese che avete visto a Report e due settimane fa a Annozero e vengono a dire a me che devo vergognarmi per avere frequentato uno che quando l’ho frequentato io, frequentato vuole dire che mi ha detto che c’era un villaggio turistico e sono andato a affittarmi una casetta, dove tra varie decine e decine di persone c’era anche la sua, perché questa è la mia frequentazione.
Mi dovrei vergognare di queste cose, dopo che addirittura ho documentato con tutti gli assegni e li trovate sul blog “voglio scendere su antefatto.it” tutti i pagamenti? Questi sono i signori con i quali noi dovremmo fare il contraddittorio in televisione, non ho mai scritto su Il Fatto, la lettera per fortuna è pubblica, la mia lettera ma Santoro che dovrebbe rispondere domani sul nostro giornale, su Il Fatto quotidiano, non ho mai detto di epurare questi signori, ho semplicemente detto: cosa devo fare io per evitare di rovinare una trasmissione perfettamente riuscita come quella dell’altra sera, con una delle 3 reazioni che vi ho detto, cosa faccio, li insulto? Gli rinfaccio qualche loro magagna? Non lo posso fare, passerei dalla parte del torto e io sono lì per parlare del tema della puntata, cosa faccio, racconto la rava e la fava della mia vacanza per la quarantesima volta? No, perché? Perché stiamo parlando di un altro argomento, allora cosa faccio? Mi alzo e vado a fumarmi una sigaretta? Questo era il senso, perché penso che questo modo di impedire agli altri di parlare, non sia contraddittorio, contraddittorio è venire lì e parlare del tema della puntata che conosci prima e sulla quale ti prepari, mi preparo ogni settimana sul tema della puntata, altri si preparano sempre su di me e tirano fuori sempre queste cose, peraltro false e poi il giorno dopo scrivono ancora il falso, che li vorrei epurare, figuratevi se io ho il potere o anche soltanto l’intenzione di mandare via qualcuno, semplicemente vorrei confrontarmi con delle persone che se si parla di protezione civile, parlano di protezione civile e poi quando si parlerà, facciamo una bella puntata interessantissima, credo, sulle mie vacanze, allora si parlerà delle mie vacanze e poi magari si parlerà anche delle frequentazioni di tutti gli altri giornalisti e da dove prendono i soldi e allora ci sarà da ridere.
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