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Caro Bersani,
come sai, avevamo fissato un incontro per il prossimo 12 gennaio per discutere di elezioni regionali. Mi dispiace ma dobbiamo prima chiarire un punto fondamentale del nostro “stare insieme”: voi del PD volete allearvi o no con l’Italia dei Valori per costruire una valida alternativa al Governo delle destre berlusconiane? Sia chiaro, noi lo vogliamo perchè crediamo nel modello bipolare di rappresentare la democrazia parlamentare (ed in tale modello noi ci collochiamo nel centrosinistra, a prescindere da Berlusconi) e perché non ci piace la politica del “doppio forno”, un po’ di qua un po’ di là, portata avanti da altre forze politiche al cui capezzale tutti i giorni voi del PD vi prostrate.
A noi di IDV invece mal ci sopportate. Tutti i giorni ci trattate come appestati, utili sì solo per motivi elettorali ma da criminalizzare e denigrare con la stessa foga e supponenza dei vari Bondi, Cicchitto e prezzemolino Capezzone del PDL.
L’ultima goccia (che, se non ritrattata, rischia di rompere il vaso) è l’attacco che ci ha rivolto ieri il vicesegretario del PD Enrico Letta. Mi ero permesso di avvertire gli elettori del mio partito (attraverso il mio blog personale) del rischio che la democrazia corre nell’affidarsi all’attuale maggioranza parlamentare del centrodestra per fare le riforme e citavo come esempio il maldestro tentativo di un Ministro in carica (Brunetta) di voler modificare, in nome delle riforme, anche l’art. 1 della Costituzione (quello che garantisce il “diritto al lavoro”: come a dire che, siccome nel nostro paese non si trova lavoro tanto vale abrogarlo dalla Costituzione).
Per dare maggiore spessore al mio grido di allarme ho anche segnalato che quelli del PDL stanno strumentalizzando le giuste parole del Capo dello Stato – ripeto, giuste come ho già avuto modo di chiarire sin dal primo momento –per creare un clima di “complicità posticcia” fra maggioranza ed opposizione. Il PDL, ribadisco, parla di riforme ma non pensa a quelle che servono al paese ed agli italiani ma solo a quelle utili per uso personale (di Berlusconi, in testa, ma non solo).
Ho anche aggiunto – è vero e lo ripeto anche ora – che le parole dette a fin di bene dal Presidente Napolitano “forse sono state un po’ incaute, considerati gli interlocutori”. Esattamente così ho detto e non vedo proprio cosa ci sia di così offensivo nei confronti del Presidente della Repubblica in questa mia presa di posizione. Non ho criticato Napolitano come persona e nemmeno il suo discorso di buon senso (che anzi ho apprezzato) ma ho solo fatto rilevare come purtroppo questa maggioranza ora ne approfitterà per strumentalizzare - come sempre ha fatto finora – le aperture di credito del Presidente della Repubblica nei confronti del Governo Berlusconi. Solo per questa ragione oggettiva ho definito “forse incaute” (nel senso di speranze azzardate e mal riposte) le parole del Capo dello Stato. In un paese democratico non vedo proprio cosa ci sia di eversivo dall’esprimere le proprie idee, a meno che non si voglia sostenere che nel nostro paese alle forze di opposizione non sia nemmeno più possibile parlare (manco fossimo in Iran!).
Mi sono apparse subito scontate le “critiche interessate” dei mestieranti del PDL (che non mi hanno fatto né caldo né freddo per quanto mi sono indifferenti) ma che l’amico Letta fecesse da grancassa, da sparring partner e da raccattapalle dei vari Cicchitto e Capezzone proprio no, questo non me lo sarei proprio aspettato e non posso accettarlo.
Soprattutto noi di IDV non possiamo più aspettare il tuo silenzio, rispetto alle mille richieste che ti vengono da più parti circa il ruolo e la costruzione della coalizione del centrosinistra che hai in mente. E’ una coalizione che vuoi realizzare o no anche con Italia dei Valori? O pensi che siamo buoni solo in occasione delle varie elezioni per poi continuare a trattarci come appestati? Davvero anche tu pensi che il tipo di opposizione che fa IDV al Governo – opposizione che noi intendiamo continuare a fare con parole chiare ed in modo determinato ed inequivocabile – aiuti Berlusconi? Se è così, ebbene sappi che noi di IDV siamo invece convinti che siano le continue accondiscendenze ed i continui tentennamenti del vostro modo di fare opposizione (da signorini primi della classe che solo loro capiscono tutto) a creare sconcerto ed incertezze nell’elettorato.
Luigi, mi appello alla tua intelligenza (e tu sai quanto io ti stimi sul piano personale): non cadere anche tu nel tranello di chi vuole a tutti i costi far passare l’Italia dei Valori come una forza estremista ed eversiva. E’ il disegno dettato da Berlusconi: l’isolamento ed il massacro mediatico di una forza come l’Italia dei Valori perché ha scoperto e denunciato, sin dal primo giorno di questa legislatura, il gioco sporco di chi utilizza le istituzioni per tutelare gli interessi di una sola persona. E’ il disegno del centrodestra che - per potersi garantire la sempiterna permanenza al governo - vuole dividere l’opposizione, criminalizzando e denigrando la parte più agguerrita di essa, grazie ai potenti mezzi di informazione che possiede o con cui ha fatto comunella (mi riferisco soprattutto alla stampa di proprietà delle solite potenti caste economiche).
Luigi, non cadere anche tu nella provocazione di chi vuole dividere l’opposizione per continuare ad imperare e soprattutto non cadere nel tranello di chi ti invita al tavolo del dialogo e poi - dopo che tu gli hai dato la mano - ti frega il braccio utilizzando quel tavolo solo per farsi i cavoli suoi. Non prestare il fianco - almeno tu che sei una persona concreta e con i piedi per terra – ai tanti soloni del tuo partito che ti invitano a duellare con Berlusconi con un fiore in mano quando quello usa la scimitarra. E ricordati che non è attaccando l’Italia dei Valori che sconfiggi Berlusconi ma solo alleandoti seriamente e strutturalmente con chi sta dalla parte dei cittadini ed in difesa della Costituzione che puoi sperare di farcela.
Dopo – ma solo dopo che hai deciso cosa fare - fatti risentire che parliamo di elezioni regionali.
Ciao, spero a presto,
Antonio Di Pietro
Presidente Italia dei Valori
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Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
Mi sembra una lettere molto chiara, davanti alla quale mi aspetto dal PD una risposta altrettanto netta. Devono decidere una volta per tutte se, come hanno fatto per 15 anni, sedersi alla tavola di Berlusconi e spartirsi con lui quel poco che rimane dello stato legalitario, oppure, una volta per tutte, dichiararsi inconciliabili con il sistema di potere berlusconiano. Devono decidere se la storia dovrà parlare di loro in termini di collaborazionisti o di oppositori fino all'ultimo uomo.
Ma non mi faccio illusioni: troppo figure, nel PD, sono degne di militare nel PDL: stessa indegnità morale, stesse colpe nello sfascio del paese Italia.
In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte. ma_75@bodyweb.com
Mi sembra una lettere molto chiara, davanti alla quale mi aspetto dal PD una risposta altrettanto netta. Devono decidere una volta per tutte se, come hanno fatto per 15 anni, sedersi alla tavola di Berlusconi e spartirsi con lui quel poco che rimane dello stato legalitario, oppure, una volta per tutte, dichiararsi inconciliabili con il sistema di potere berlusconiano. Devono decidere se la storia dovrà parlare di loro in termini di collaborazionisti o di oppositori fino all'ultimo uomo.
Ma non mi faccio illusioni: troppo figure, nel PD, sono degne di militare nel PDL: stessa indegnità morale, stesse colpe nello sfascio del paese Italia.
quoto tutto
cmq se scrivo bodyweb su google come 3° risultato riporta la discussione:Esclusivo per Bodyweb: IL DECALOGO DEL PERFETTO FORZAITALIOTA
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Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
Mi sembra una lettere molto chiara, davanti alla quale mi aspetto dal PD una risposta altrettanto netta. Devono decidere una volta per tutte se, come hanno fatto per 15 anni, sedersi alla tavola di Berlusconi e spartirsi con lui quel poco che rimane dello stato legalitario, oppure, una volta per tutte, dichiararsi inconciliabili con il sistema di potere berlusconiano. Devono decidere se la storia dovrà parlare di loro in termini di collaborazionisti o di oppositori fino all'ultimo uomo. Ma non mi faccio illusioni: troppo figure, nel PD, sono degne di militare nel PDL: stessa indegnità morale, stesse colpe nello sfascio del paese Italia.
dubito fortemente sulla prima parte della tua riflessione, il problema anche con Bersani che mi pare una persona seria e concreta è che il PD è un'accozzaglia di sopravvissuti che non sanne bene cosa vogliono e ultimamente non sanno più nemmeno cosa non vogliono
L’esordio è perentorio: "Gianfranco avrebbe fatto meglio a restare a casa sua, in via della Scrofa 39, nel suo partito. Che cosa c’ha guadagnato a svendere il partito a Berlusconi? Nulla, solo di diventare suo subalterno”.
Donna Assunta Almirante, nel giorno dell’Epifania, sfoglia i giornali con rabbia. Ce l’ha con "questa classe politica che sta portando l’Italia ad un livello di degrado morale mai visto perché è incompetente e inadeguata al ruolo". “Sono tutti dei nominati – tuona dal divano del suo appartamento ai Parioli, a Roma – pieni di presunzione e minacciano pure di cambiare la Costituzione come se loro fossero in grado di scriverne una migliore. Ma mi facciano il piacere!"
I soliti comunisti, donna Assunta?
"Macché! Ce l’ho con i miei. E con i loro. Con i miei che adesso non rispondono neanche al telefono se li chiami (a parte La Russa, che per me c’è sempre) perché chissà chi si credono di essere diventati. E anche con i loro. Perché Bersani e Franceschini, mi si consenta, non sono proprio all’altezza.
Ma pensi che sono due giorni che provo a chiamare Matteoli e non risponde. Ma le pare normale? Io arrivo al Papa e non arrivo a loro? Ma andiamo! E lo sa perché questo succede? Perché sono dei nominati, perché nessuno si è mai dovuto sudare nulla, mentre io cittadina devo aver diritto a scegliere i miei rappresentanti e di votarli, invece questo diritto non ce l’ho per cui dico agli italiani: non andate più a votare, non legittimate più questa classe politica che ci ha tolto ogni valore e che sta portando il paese allo sfascio anche dal punto di vista economico".
Siamo senza scampo? Governano i suoi…
"Alt! Diciamo le cose come stanno. Il Pdl è un partito senz’anima. E io mi auguro che Gianfranco se ne renda conto e torni indietro. Deve avere il coraggio di farlo, tanto è chiaro che non potrà essere il successore di Berlusconi e che non avrà mai voce in capitolo; lui è un monarca, comanda solo lui. Gianfranco ha sbagliato a chiudere il partito, doveva fare come la Lega, dare l’appoggio esterno, e questo non gli avrebbe certo impedito di fare il presidente della Camera. Ma con bel altro potere".
Alla scissione, dunque!
"Siamo tutti delusi, soprattutto i militanti. Lei non sa quanta gente mi chiama o mi ferma per strada e mi chiede: quando ce ne andiamo? Io rispondo che non posso saperlo, che conto solo sul coraggio di Gianfranco di ammettere un errore e di tornare sui suoi passi; ?Almirante gli ha lasciato un partito vero, ricco di valori morali ed economicamente solido. Mi creda, la gente lo voterebbe eccome il ritorno di An!".
I sondaggi dicono di no.
"I sondaggi sono solo porcherie. Solo Berlusconi ci crede. Meglio ognuno per la sua strada, perché An, invece, ha sempre fatto politica vera, in mezzo alla gente e per la gente quando Berlusconi vendeva mattoni. Dobbiamo tornare indietro. Posso dirle un’ultima cosa?"
Prego…
"Leggo tutti i giorni Il Fatto Quotidiano…"
Non ci posso credere.
"E’ un bellissimo giornale, faccia i complimenti al direttore Padellaro. E gli dica anche di controllare la diffusione ai Parioli, che ogni tanto l’edicolante me lo nasconde…"
Da Il Fatto Quotidiano del 7 gennaio
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Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"
Sondaggio sull'elettorato berlusconiano del 2004:
ETA':
18-29 anni (17,1%)
30-39 anni (13,5%)
40-49 anni (17,8%)
50-59 anni (15,8%)
60 e oltre (35,8%)
Da questo quesito appare evidente la correlazione tra età e comunanza al berlusconismo. Quasi il 52% dell'elettorato dell'allora Forza Italia contava su uno zoccolo duro composto da ultracinquantenni. Gli stessi che tutt'oggi in larga parte non hanno accesso a Internet e si informano solo attraverso la tv.
TITOLO DI STUDIO:
Senza titolo/licenza elementare (52,9%)
Licenza media inferiore (25,4%)
Diploma di media superiore (18,5%)
Laurea (3,2%)
Questo è senza ombra di dubbio il dato più clamoroso. Quasi l'80% dell'elettorato berlusconiano ha interrotto la propria carriera scolastica estremamente presto. In pratica in Italia tutti gli analfabeti, semianalfabeti o analfabeti di ritorno (attenzione non c'è nessun tipo di condanna a questo status, ma è la presa di coscienza di un dato di fatto) votano per Silvio Berlusconi. Plagiati dalla televisione, questi elettori non hanno un substrato culturale (ripetiamo, non per colpa loro) sufficiente a schermare ed interpretare i messaggi che giungono loro.
E' sufficiente per dire che finché ci sarà ignoranza (e non è un'offesa) ci sarà Berlusconi?
Articolo completo: Sondaggio ufficiale di pochi anni fa. Il profilo dell'elettorato berlusconiano | Approfondimenti
Può essere sufficiente per capire che la strada per il rinnovamento è lunga e tortuosa?
Proprio per questo dobbiamo COSTRUIRE un ponte tra noi (che non abbiamo la verità in tasca, ma siamo critici e propositivi) ed i teledipendenti!
Quindi sotto con genitori, nonni, zii e soprattutto figli!
Originariamente Scritto da SPANATEMELA
parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
Originariamente Scritto da GoodBoy!
ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?
Se non sbaglio lui stesso aveva detto che l'italiano medio è un vecchietto con l'intelligenza da ragazzo e la licenza da scuola media...o qualcosa del genere...
Non ci sarebbe da stupirsi se l'elettorato fosse quello.
Always the beautiful answer who asks a more beautiful question
Sondaggio sull'elettorato berlusconiano del 2004:
ETA':
18-29 anni (17,1%)
30-39 anni (13,5%)
40-49 anni (17,8%)
50-59 anni (15,8%)
60 e oltre (35,8%)
Da questo quesito appare evidente la correlazione tra età e comunanza al berlusconismo. Quasi il 52% dell'elettorato dell'allora Forza Italia contava su uno zoccolo duro composto da ultracinquantenni. Gli stessi che tutt'oggi in larga parte non hanno accesso a Internet e si informano solo attraverso la tv.
TITOLO DI STUDIO:
Senza titolo/licenza elementare (52,9%)
Licenza media inferiore (25,4%)
Diploma di media superiore (18,5%)
Laurea (3,2%)
Questo è senza ombra di dubbio il dato più clamoroso. Quasi l'80% dell'elettorato berlusconiano ha interrotto la propria carriera scolastica estremamente presto. In pratica in Italia tutti gli analfabeti, semianalfabeti o analfabeti di ritorno (attenzione non c'è nessun tipo di condanna a questo status, ma è la presa di coscienza di un dato di fatto) votano per Silvio Berlusconi. Plagiati dalla televisione, questi elettori non hanno un substrato culturale (ripetiamo, non per colpa loro) sufficiente a schermare ed interpretare i messaggi che giungono loro.
E' sufficiente per dire che finché ci sarà ignoranza (e non è un'offesa) ci sarà Berlusconi?
Articolo completo: Sondaggio ufficiale di pochi anni fa. Il profilo dell'elettorato berlusconiano | Approfondimenti
Può essere sufficiente per capire che la strada per il rinnovamento è lunga e tortuosa?
Proprio per questo dobbiamo COSTRUIRE un ponte tra noi (che non abbiamo la verità in tasca, ma siamo critici e propositivi) ed i teledipendenti!
Quindi sotto con genitori, nonni, zii e soprattutto figli!
Sarebbe interessante sapere le percentuali di diplomati, laureati ecc.. sul totale della popolazione, cosi' si potrebbe fare un confronto un po' piu' accurato.
E ancora meglio, sarebbe bene vedere i dati degli altri partiti e di chi non vota.
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