Italiani: egli risorse a Natale

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  • greenday2
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    Originariamente Scritto da Niko853 Visualizza Messaggio
    non è necessario sviluppare nulla. Immagina il panorama attuale senza gli interventi degli attuali Stati. Cosa sarebbe rimasto dell'economia europea e non solo?
    Eh ma invece da sviluppare c'è ne sarebbe parecchio. Anche perchè parlare di "longa manus" risulta anacronistico di un secolo scarso. Lo Stato è ente partecipante (e ci mancherebbe altro) perfino nella corrente "monetarista", che è quanto piu vicino in termini reali, al liberismo "puro" Smithiano, che esista al giorno d'oggi.
    E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!

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    • Niko853
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      • May 2008
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      Originariamente Scritto da greenday2 Visualizza Messaggio
      Eh ma invece da sviluppare c'è ne sarebbe parecchio. Anche perchè parlare di "longa manus" risulta anacronistico di un secolo scarso. Lo Stato è ente partecipante (e ci mancherebbe altro) perfino nella corrente "monetarista", che è quanto piu vicino in termini reali, al liberismo "puro" Smithiano, che esista al giorno d'oggi.
      un conto è lo Stato concorrente con i privati, un conto è lo Stato che interviene da Stato per salvare capra e cavoli. Non mi pare che nella crisi mondiale lo Stato abbia operato in termini di pareteticità con i privati. Se poi per salvare il liberismo bisogna dire che esso prevede anche l'intervento dello Stato quale salvatore di ultima istanza, allora è un altro discorso. Non capisco questa difficoltà ad ammettere il fallimento di un modello di sviluppo.
      sigpic

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      • Sartorio
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        • Dec 2004
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        • Società Civile
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        Originariamente Scritto da Niko853 Visualizza Messaggio
        non è necessario sviluppare nulla. Immagina il panorama attuale senza gli interventi degli attuali Stati. Cosa sarebbe rimasto dell'economia europea e non solo?
        Credo ci sia un fraintendimento, il liberismo non è mai stato così bene come adesso, solo che i capitali seguono il lavoro, ed al momento qui non si lavora.
        In Cina/India/Russia/Brasile/Messico, ma anche in Francia e Germania per restare nell'ambito europeo, le cose vanno diversamente.

        Diciamo che non siamo più i beneficiari di quella ricchezza che pretendiamo, e che per mantenere lo stesso livello di consumi abbiamo bisogno di interventi dall'alto sempre più massicci. Se ci pensi nessuno vuole tornare ai soviet, tutti vogliono più soldi, meno tasse, e si chiedono perché non sia semplicemente possibile stampare più banconote.
        Originariamente Scritto da gorgone
        il capitalismo vive delle proprie crisi.

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        • Niko853
          Bodyweb Senior
          • May 2008
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          • Cava de' Tirreni
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          Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza Messaggio
          Credo ci sia un fraintendimento, il liberismo non è mai stato così bene come adesso, solo che i capitali seguono il lavoro, ed al momento qui non si lavora.
          In Cina/India/Russia/Brasile/Messico, ma anche in Francia e Germania per restare nell'ambito europeo, le cose vanno diversamente.

          Diciamo che non siamo più i beneficiari di quella ricchezza che pretendiamo, e che per mantenere lo stesso livello di consumi abbiamo bisogno di interventi dall'alto sempre più massicci. Se ci pensi nessuno vuole tornare ai soviet, tutti vogliono più soldi, meno tasse, e si chiedono perché non sia semplicemente possibile stampare più banconote.
          sì infatti in Francia e Germania lo stato, in tempi di crisi, è rimasto a guardare. Non è una questione di distribuzione di ricchezza. Il mio discorso è un altro.
          sigpic

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          • Sartorio
            Non utente di Bodyweb
            • Dec 2004
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            • Società Civile
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            Il rapporto tra stati e banche è ormai indissolubile, non si ricapitalizzano le banche per bontà d'animo, o per tutelare i cittadini, si salvano perché sono ripiene di titoli del debito.
            Un sistema bancario al collasso porta il paese via con se.

            L'intervento statale prevede sempre la spesa di denaro pubblico, che quando manca deve essere garantito dall'emissione di un debito, che ci fa tornare alle banche.
            Il nocciolo del problema è che gli istituti di credito trovano più interessante comprare titoli pubblici, perché generalmente ritenuti più sicuri e con rendimento garantito, piuttosto che prestare soldi a privati.
            Originariamente Scritto da gorgone
            il capitalismo vive delle proprie crisi.

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            • greenday2
              Bodyweb Senior
              • Aug 2005
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              Originariamente Scritto da Niko853 Visualizza Messaggio
              un conto è lo Stato concorrente con i privati, un conto è lo Stato che interviene da Stato per salvare capra e cavoli. Non mi pare che nella crisi mondiale lo Stato abbia operato in termini di pareteticità con i privati. Se poi per salvare il liberismo bisogna dire che esso prevede anche l'intervento dello Stato quale salvatore di ultima istanza, allora è un altro discorso. Non capisco questa difficoltà ad ammettere il fallimento di un modello di sviluppo.
              Si ma se stai parlando di modello per cosi dire capitalista..sinceramente basta guardare l'ultimo report del WEF per capire come mai come negli ultimi anni si è creata una distribuzione planetaria di ricchezza che non ha eguali in tutte le serie storiche dall'Uomo di Cro-Magnon fino al crollo dell'unione sovietica.

              Nella crisi mondiale (immagino tu ti riferisca al 2008), lo Stato+BancaCentrale (tra l'altro come Stato ti riferisci a chi? agli USA? ) per la verità ha utilizzato politiche fiscali e monetarie proprio per evitare il collasso del sistema privato (che è logica conseguenza di un collasso del sistema bancario), intervenendo nella cosidetta "G" dell'equazione canonica del GDP.

              Proprio per questo mi viene da sorridere quando si parla di liberismo italiano (di Cavour forse). Semmai è vero il contrario; il modello che ha "fallito" è quello del sud-europa...ossia un capitalismo clientelare con una fortissima componente socialista.

              Il capitalismo in salsa yankee non solo non è fallito..ma attualmente gode di ottima salute. Chiedere a paesi come turchia, svezia, sud korea, brasile o india per la conferma
              E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!

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              • Niko853
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                Originariamente Scritto da greenday2 Visualizza Messaggio
                Si ma se stai parlando di modello per cosi dire capitalista..sinceramente basta guardare l'ultimo report del WEF per capire come mai come negli ultimi anni si è creata una distribuzione planetaria di ricchezza che non ha eguali in tutte le serie storiche dall'Uomo di Cro-Magnon fino al crollo dell'unione sovietica.

                Nella crisi mondiale (immagino tu ti riferisca al 2008), lo Stato+BancaCentrale (tra l'altro come Stato ti riferisci a chi? agli USA? ) per la verità ha utilizzato politiche fiscali e monetarie proprio per evitare il collasso del sistema privato (che è logica conseguenza di un collasso del sistema bancario), intervenendo nella cosidetta "G" dell'equazione canonica del GDP.

                in tutto ciò anche non mi è stato spiegato cosa sarebbe successo senza l'intervento dello Stato.

                Proprio per questo mi viene da sorridere quando si parla di liberismo italiano (di Cavour forse). Semmai è vero il contrario; il modello che ha "fallito" è quello del sud-europa...ossia un capitalismo clientelare con una fortissima componente socialista.

                Il capitalismo in salsa yankee non solo non è fallito..ma attualmente gode di ottima salute. Chiedere a paesi come turchia, svezia, sud korea, brasile o india per la conferma
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                • greenday2
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                  eh...ma quindi? Lo Stato interviene attivamente ad ogni fase anticiclica dal 1933 circa.
                  E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!

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                  • Sartorio
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                    Non esiste qualcosa "too big to fail" secondo i canoni del liberismo.
                    Le distorsioni nel sistema si creano quando qualcuno pesta un merdone e poi pretende che sia il denaro pubblico a metterci una pezza, ma a questo punto possiamo tranquillamente girare la frittata: è il modello statalista in crisi, in una economia globalizzata le nazioni hanno una dimensione economica troppo piccola rapportata alle multinazionali che ospitano.

                    In un futuro non troppo lontano assisteremo alla fusione di stati sovrani ed alla nascita di macro-aree economico-finanziarie.
                    La famosa ed auspicata unione politica dell'eurozona va in questa direzione.
                    Originariamente Scritto da gorgone
                    il capitalismo vive delle proprie crisi.

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                    • Niko853
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                      Originariamente Scritto da greenday2 Visualizza Messaggio
                      eh...ma quindi? Lo Stato interviene attivamente ad ogni fase anticiclica dal 1933 circa.
                      Originariamente Scritto da Sartorio Visualizza Messaggio
                      Non esiste qualcosa "too big to fail" secondo i canoni del liberismo.
                      Le distorsioni nel sistema si creano quando qualcuno pesta un merdone e poi pretende che sia il denaro pubblico a metterci una pezza, ma a questo punto possiamo tranquillamente girare la frittata: è il modello statalista in crisi, in una economia globalizzata le nazioni hanno una dimensione economica troppo piccola rapportata alle multinazionali che ospitano.

                      In un futuro non troppo lontano assisteremo alla fusione di stati sovrani ed alla nascita di macro-aree economico-finanziarie.
                      La famosa ed auspicata unione politica dell'eurozona va in questa direzione.
                      ripeto: tutto ciò, per me, di liberista ha ben poco.
                      sigpic

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                      • Sartorio
                        Non utente di Bodyweb
                        • Dec 2004
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                        Infatti qui parliamo d'altro: di commistioni tra pubblico e privato in ottica affaristica, secondo il neoliberismo i fallimenti sono sentenze negative del mercato, che lasciano spazio a nuovi attori, più accorti.

                        Inoltre stiamo dando per scontato che lo Stato abbia sempre potere di intervento, cosa che non risponde a verità, prendi l'esempio spagnolo, la Spagna non ha possibilità di ricapitalizzare il proprio sistema bancario.
                        Originariamente Scritto da gorgone
                        il capitalismo vive delle proprie crisi.

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                        • TheSandman
                          Ex Presidente
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                          Originariamente Scritto da odisseo Visualizza Messaggio
                          TORNA IL PROGRAMMA DEL '94
                          Un Silvio d'assalto: "Via Imu ed Equitalia"

                          Il Cav agli imprenditori: "La prima casa non si tocca, le tasse vanno abbassate. Bisogna chiudere l'esattoria di Stato". Poi sulle riforem...

                          http://www.liberoquotidiano.it/news/...quitalia-.html


                          Tessera N° 6

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                          • odisseo
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                            • Oct 2008
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                            Originariamente Scritto da TheSandman Visualizza Messaggio

                            IL MOVIMENTO DELL'ECONOMISTA
                            Il manifesto di Giannino: "Ecco come farò guerra alle tasse"

                            "Meno tasse, meno stato". Uno slogan, un grido di battaglia che l'economista Oscar Giannino urla da tempo, alla radio come ai suoi comizi. Questa è la ricetta che, a suo parere, deve essere seguita, perché come spiega su un articolo pubblicato su Tempi in edicola oggi, giovedì 19 luglio, This is the end, Questa è la fine, un modo per affermare, parafrasando i Doors, che l'Italia sta per esplodere, schiacciata da debito, tasse e spread. This is the end, Giannino lo ripete ogni giorno aprendo il programma su Radio 24. "Ora che si è chiarito che anche il salva-spread per l’Italia non c’è - scrive Giannino su Tempi - e ragionevolmente nel breve non ci sarà, mentre la Corte costituzionale tedesca si prende fino a settembre per esaminare se l’Esm in quanto tale non violi la Grundgesetz accollando al contribuente tedesco oneri non esplicitamente autorizzati ex ante, è sempre più evidente che si avvicina l’ombra dei men in black del Fondo monetario internazionale. L’ipotesi esiste davvero...". Ossia l'Italia sta per essere commissariata. E Giannino si oppone e rilancia. Manifesto tagliatasse - "Per affrontare questa minaccia incombente, con tanti altri non politici che condividono la ricetta, abbiamo deciso di pubblicare tra poco un manifesto, che rinvia a un sito e un programma più articolato - rivela Giannino, di fatto gettando la maschera alla sua creatura politica -. Siamo infatti convinti che nell’offerta politica attuale non ci sia niente di adeguato alla portata di questa minaccia, al nuovo patto con gli italiani che serve per affrontarlo". L'economista dice di non sentirsi "un salvatore della patria", ma avverte sui rischi che corre il Belpaese: "Arrivo personalmente a dire che, insieme ad altri, penso che se dovessimo finire sotto il tallone di un’ulteriore repressione fiscale, per colpa della vecchia politica, vincolo costituzionale o meno chiederei un referendum perché fossero gli italiani a scegliere se assoggettarsi a una tenaglia fiscale amazzafuturo, o se invece scegliere la strada autonoma del tagliadebito e del tagliaspese". Il concetto è chiaro: sia che si tratti di una lista, di un movimento o di un referendum, il cavallo di battaglia di Giannino è "meno tasse, meno tasse, meno tasse".Verso il commissariamento - Il gironalista, nell'articolo, mette in guardia dall'incubo fiscale che potrebbe portare con sè il commissariamento dell'Italia, paese lanciato verso la bancarotta come la Spagna: una bella patrimoniale per una persona su due. Nell'articolo si sottolinea il peso della spada di Damocle del debuto pubblico, giunto alla cifra record di 1.966,303 miliardi di euro. Un abisso che non accenna a diminuire, anzi. L'incredibile "pressione fiscale record scambiata per rigore da centrodestra e tecnici", ironizza Giannino, non può porre rimedio a decenni di sprechi e dissennatezze. Lo sa l'Unione europea, lo sanno la Germania e Angela Merkel, lo sa il Fondo monetario internazionale. E con lo spread galoppante verso i 500 punti, le contromosse sono già pronte. Come detto, vogliono commissariare l'Italia, per farle mandar giù la medicina amarissima che da sola non riuscirebbe nemmeno a versare nel cucchiaio.Tassa sul mattone - Il piano di "salvataggio", scrive il giornalista ed opinionista di Radio24, lo ha studiato l'istituto economico tedesco Diwe a confronto le manovre di Monti sembrano carezze al pancino degli italiani. Qui si parla di ceffoni sonori dritti in faccia. "All'Italia - inizia Giannino - verrebbe destinato un fondo straordinario di redenzione del debito, al quale asservire ogni anno per un decennio di punti di Pil di gettito fiscale tra interessi dovuti sui vecchi titoli e riduzione del loro stock". Non basta: servirà una patrimoniale sui privati, un "prestito forzoso". Secondo il Diw, sarebbe a carico di tutti gli italiani dotati di patrimonio superiore ai 230 o 250mila euro. I ricchi? No, perché nella stima sono comprese le proprietà immobiliari a valore di mercato. Cioè più del 50% degli italiani.

                            http://www.liberoquotidiano.it/news/...rimoniale.html
                            "
                            Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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                            • Sartorio
                              Non utente di Bodyweb
                              • Dec 2004
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                              Giannino dimentica che prima c'è la guerra civile, ed un posto sulla forca si trova sempre.
                              Originariamente Scritto da gorgone
                              il capitalismo vive delle proprie crisi.

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                              • odisseo
                                Bodyweb Senior
                                • Oct 2008
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                                su rai 3 ora c'è Blu notte sul G8 di Genova (è una replica ma racconta bene i fatti)
                                "
                                Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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