Italiani: egli risorse a Natale

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  • Sean
    Csar
    • Sep 2007
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    • In piedi tra le rovine
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    Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggio
    vero, di un neoministro pare non si trovasse la moglie. sarà ministro, ma ha scoperto le corna, temo.
    per decenza non facciamo il nome.
    Leggo che la signora Passera era presente al giuramento del marito, ed anche in dolce attesa: una la escludiamo subito
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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    • greenday2
      Bodyweb Senior
      • Aug 2005
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      Credo che dipenda sempre dalle situazioni.

      Un governo tecnico ad oltranza è ovviamente un qualcosa di nemmeno concepibile, però bisogna ricordare che lo stesso concetto di politica, in particolare dal 2008 in poi è venuto meno a qualsiasi concezione storico-statista. Insomma, si può giustamente dibattere su ruolo di un politico o di un tecnico in un esecutivo parlamentare, ma credo non si possa discutere poi piu di tanto sul fatto che il precedente esecutivo fosse nè politico e nemmeno tecnico.

      Cmq a parte questo, concordo solo in parte riguardo al cosidetto "fare politica". Certamente il ruolo politico è importante per avere una base democratica per poter esercitare l'esecutivo...meno quando si tratta di compiere azioni cosidette straordinarie, in cui i politici, per quanto virtuosi, si trovano a cozzare contro l'elettorato.

      Non per niente, quando il gioco diventa pericoloso ( e torno al 2008), in america chi decide è la FED con Bernanke (ma potremmo citare anche la crisi del 1997 con un Greenspan in gran spolvero) e non certo il seppur titolatissimo Obama. in Inghilterra, quando c'è stato da monetizzare il debito, è intervenuta la BoE, cosi come chi realmente sta bloccando qualsiasi risoluzione del Euro-Debito è la BundesBank ancor prima del Bundestag. Tra l'altro, vorrei far notare che i ministri americani hanno tutti un background squisitamente tecnico, affinato ovviamente da una esperienza politica.

      A parte questo, ritengo che per fare "il politico" ci voglia in ogni caso un CV ed una rettitudine etica di altissimo livello.
      E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!

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      • ma_75
        Super Moderator
        • Sep 2006
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        Il governo tecnico credo nasca per fare quello che i politici, di tutte le parti, non hanno (avuto) il coraggio di fare. E' un governo che non ha orizzonti elettorali e questo dovrebbe fornire garanzie in relazione a misure non demagogiche. Il punto è che queste misure devono necessariamente essere equamente divise tra la (presunta) base elettorale del PDL e quella del PD, pena la perdita del sostegno di una delle due parti. Non è un caso che si senta parlare di provvedimenti che dovranno viaggiare ed essere approvati in parallelo, come patrimoniale e riforma delle pensioni perchè se il governo Monti è tecnico, la sua base parlamentare è la stessa che si è scannata per gli ultimi 17 anni. La politica ha ceduto larga parte della sua sovranità, bisogna vedere quanto e come cercherà di influenzare Monti.
        In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
        ma_75@bodyweb.com

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        • Sean
          Csar
          • Sep 2007
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          Originariamente Scritto da naoto Visualizza Messaggio
          E Berlusconi se la ride...

          Secondo te/voi, cosa farà mentre il governo dei cyborg salverà il paese (a spese di tutti noi)... ?

          La butto lì, ricompattare la sua compagine e far leva sull'impopolarità e le sicure dispute in merito alle manovre stesse, che per motivi POLITICI saranno (e meno male, aggiungo), inevitabili.
          In bocca al lupo a tutti noi.
          Berlusconi fa quello che ama fare: legge i sondaggi

          20:31 Berlusconi: "Siamo oltre il 27 per cento" – Il premier, durante l'ufficio di presidenza del Pdl, ha invitato i suoi a non mollare: "Ci sono i margini per recuperare e questo tempo dobbiamo utilizzarlo per riorganizzare il partito e rinsaldare il rapporto con gli elettori". Poi ha citato i sondaggi: "Il Pdl è oltre il 27 per cento, la fiducia nei miei confronti oltre il 35 per cento"


          Repubblica.it

          Contento lui...
          Last edited by Sean; 16-11-2011, 22:35:25.
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
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          forse, tra mille inverni
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          • Sean
            Csar
            • Sep 2007
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            Originariamente Scritto da greenday2 Visualizza Messaggio
            ed una rettitudine etica di altissimo livello.
            Bisognerebbe sottrarre il politico dalle contingenze elettorali, ovvero da quel consenso che qua da noi si traduce in malaffare, favoritismi, piccole e grandi mafie, comportamenti aberranti nei confronti delle istituzioni, interessi privati, ricerca del successo e dell'utile per sè. Il suffragio universale non è che ha sempre retto i destini del mondo, anzi è comparso da poco nella scena della storia. Per quale principio assoluto noi dobbiamo sostenere che la democrazia rappresentativa a suffragio universale è il bene del popolo italiano (parlo per noi)? E se questo specifico popolo si adattasse meglio ad altre forme di governo? Ricordiamoci che per l'Italia questa forma di regime democratico è recentissima e neppure scelta da noi, ma venuta qua in conseguenza di una guerra malamente perduta. Non abbiamo come popolo difatti la maturità necessaria per gestire (con questa forma di regime) la cosa pubblica, perchè, come popolo, non siamo evidentemente migliori dei rappresentanti che mandiamo al parlamento e che poi sostengono un governo (60 anni di storia democratico-repubblicana stanno lì a dimostrarlo). Evidentemente questo popolo è incline (troppo incline) al malaffare, ai favoritismi, alle piccole e grandi mafie, ai comportamenti aberranti nei confronti delle istituzioni, agli interessi privati, alla ricerca del successo e dell'utile per sè.

            Un popolo immaturo che una classe politica immatura non ha potuto e saputo disciplinare e far progredire. L'italiano come entità civica non esiste, non c'è, non è ancora formato. Ogni tanto, dopo i disastri della politica democratica, devono arrivare i professori a mettere le cose a posto. Il sistema partitico e parlamentare certifica la sua inadeguatezza, si ritira, delega ad altri; c'è da sudare freddo al pensiero che tra poco (2013 al massimo) si ritornerà alla commedia elettorale con questa classe politica e con un ricominciare da capo a distruggere o, al meglio, a non fare. In 60 anni non si è stati capaci di fare una riforma delle istituzioni che sia una: questo ci dice che qua noi siamo pieni di mummie e di ragnatele (la Francia nello stesso periodo è passata - con cambio radicale della costituzione - dalla Terza alla Quarta e alla Quinta Repubblica!) di immobilismo, di conservatorismo, di vecchiume. Che senso ha chiamare in innumerevoli campagne elettorali i cittadini, mettere loro quella matita in mano e poi - come risultato di questa "partecipazione" universale - avere lo status quo che si traduce in una Nazione sempre più vecchia, in uno Stato sempre più inadeguato, in una classe politica che fa davvero venire la voglia di rovesciare il tavolo, tanto è manifesta la sua incapacità (se non quella di preservare se stessa)?

            La classe politica non deve prendere per mano un popolo come il nostro: lo deve guidare. Non lo deve blandire: gli deve mostrare la via. Non lo deve ascoltare: ne deve rappresentare l'esempio, il nume da seguire: solo così puoi sperare di far crescere la massa, di creare l'italiano. Impossibile, nelle attuali condizioni. La democrazia a suffragio universale è un lusso che noi, ancora coi caratteri dell'infante, non possiamo permetterci. I professori a vita non li vogliamo, perchè non sono eletti. I pochi esempi luminosi di politica dalla schiena dritta (vedi un Moro) li lasciamo morire prima e poi li cristallizziamo nelle celebrazioni, dimentichi un minuto dopo della loro lezione morale. I duci li appendiamo (eppure, mi ripeto, se solo non fossimo entrati in guerra noi oggi lo avremmo avuto non più il Fascismo, ma certo un nuovo tipo di italiano, e dunque una classe politica che non possiamo immaginarci: che tragica, irripetibile occasione perduta e che ancora adesso ci perde...). I giusti li ammazziamo (quanti eroi civili sono morti come Falcone e Borsellino?) non prima di averli lasciati soli, e, senza vergogna alcuna, ci permettiamo di avere il loro nome sulle labbra da spendere magari in una campagna elettorale o in televisione. Siamo spergiuri, traditori, profittatori: siamo tutti figli legittimi dell'8 Settembre (credete forse che per quanto accaduto quel giorno gli anglo-americani ci stimino come coloro che hanno fatto la "scelta giusta"? O non hanno forse pena per noi come popolo incapace di mantenere i patti?).

            La fiducia (mi si dice che qua c'è una crisi di fiducia nel nostro paese...), come la si costruisce la fiducia? Dandone prova in faccia al mondo. Meglio, mille volte meglio che ci fosse toccato un muro come quello che divise Berlino e la Germania, che non essere tacciati dalle nazioni come coloro che tradiscono i patti, come un popolo di inaffidabili che pensa a salvare il suo misero interesse particolare, la sua poltrona appunto. Da qui la barzelletta-Italia, da qui la crisi che non ci investe oggi ma che ci sovrasta almeno da questi ultimi sei decenni. Se è vero che "la storia del mondo è il tribunale del mondo" allora è facile certificare per noi la sconfitta per l'oggi che diventa medesimo e certo oroscopo per il domani. Servirebbe salvifica solo una conversione, da intendersi nel suo più radicale etimo: può emergere da una democrazia, da questa democrazia il polo attrattivo che permetta all'italiano di spogliarsi e poi rivestirsi di un abito nuovo? In questo orizzonte è fantasia, utopia: qua un uomo siffatto verrebbe soffocato nella culla. Guai a fare ombra agli gnomi sorridenti, quelli che ti vengono a chiedere il voto.
            Last edited by Sean; 17-11-2011, 00:05:19.
            ...ma di noi
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            • TheSandman
              Ex Presidente
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              Due riflessioni veloci:

              - sono generalmente contrario a governi tecnici, e in questo caso non nego che il "come" si è arrivati al Governo Monti (si dice l'operazione fosse viva nemmeno troppo sotto traccia già da diversi mesi..) mi abbia dato fastidio, ma in questo caso di fatto non me ne dispiaccio affatto perchè la viltà dei politici eletti è stata tale che nessuno avrebbe potuto prendere i provvedimenti necessari.
              Convergo con quanto diceva Mauro o Sean: un politico non può essere un comandante solo in caso di mare placido...se non si ha il coraggio di prendere provvedimenti duri in caso di emergenza meglio non candidarsi nemmeno.

              - La luna di miele di Monti con l'elettorato durerà pochissimo: per quanto mi riguarda più sarà odiato e più avrà colto nel segno.


              Tessera N° 6

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              • salsa
                Bodyweb Zenior
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                Scusa Sean, pur condividendo alcuni tuoi punti, la tua idea di democrazia sembrerebbe una dittatura diciamo moderata, dove il cittadino deve esser praticamente guidato in tutto o quasi.
                I guai da pignàta i sapa a cucchijàra chi i manìja.

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                • Liam & Me
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                  Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio

                  Un popolo immaturo che una classe politica immatura non ha potuto e saputo disciplinare e far progredire. L'italiano come entità civica non esiste, non c'è, non è ancora formato. Ogni tanto, dopo i disastri della politica democratica, devono arrivare i professori a mettere le cose a posto. Il sistema partitico e parlamentare certifica la sua inadeguatezza, si ritira, delega ad altri; c'è da sudare freddo al pensiero che tra poco (2013 al massimo) si ritornerà alla commedia elettorale con questa classe politica e con un ricominciare da capo a distruggere o, al meglio, a non fare. In 60 anni non si è stati capaci di fare una riforma delle istituzioni che sia una: questo ci dice che qua noi siamo pieni di mummie e di ragnatele (la Francia nello stesso periodo è passata - con cambio radicale della costituzione - dalla Terza alla Quarta e alla Quinta Repubblica!) di immobilismo, di conservatorismo, di vecchiume. Che senso ha chiamare in innumerevoli campagne elettorali i cittadini, mettere loro quella matita in mano e poi - come risultato di questa "partecipazione" universale - avere lo status quo che si traduce in una Nazione sempre più vecchia, in uno Stato sempre più inadeguato, in una classe politica che fa davvero venire la voglia di rovesciare il tavolo, tanto è manifesta la sua incapacità (se non quella di preservare se stessa)?

                  La classe politica non deve prendere per mano un popolo come il nostro: lo deve guidare. Non lo deve blandire: gli deve mostrare la via. Non lo deve ascoltare: ne deve rappresentare l'esempio, il nume da seguire: solo così puoi sperare di far crescere la massa, di creare l'italiano. Impossibile, nelle attuali condizioni. La democrazia a suffragio universale è un lusso che noi, ancora coi caratteri dell'infante, non possiamo permetterci. I professori a vita non li vogliamo, perchè non sono eletti. I pochi esempi luminosi di politica dalla schiena dritta (vedi un Moro) li lasciamo morire prima e poi li cristallizziamo nelle celebrazioni, dimentichi un minuto dopo della loro lezione morale. I duci li appendiamo (eppure, mi ripeto, se solo non fossimo entrati in guerra noi oggi lo avremmo avuto non più il Fascismo, ma certo un nuovo tipo di italiano, e dunque una classe politica che non possiamo immaginarci: che tragica, irripetibile occasione perduta e che ancora adesso ci perde...). I giusti li ammazziamo (quanti eroi civili sono morti come Falcone e Borsellino?) non prima di averli lasciati soli, e, senza vergogna alcuna, ci permettiamo di avere il loro nome sulle labbra da spendere magari in una campagna elettorale o in televisione. Siamo spergiuri, traditori, profittatori: siamo tutti figli legittimi dell'8 Settembre (credete forse che per quanto accaduto quel giorno gli anglo-americani ci stimino come coloro che hanno fatto la "scelta giusta"? O non hanno forse pena per noi come popolo incapace di mantenere i patti?).
                  Sono d'accordo, siamo davvero tutto questo.

                  Ne aggiungo una: non abbiamo memoria, non l'abbiamo mai avuta.

                  La classe politica che ci ha portato a questo punto intende usare questa pausa tecnica come sosta purificatrice, per poi tornare alla carica non appena il popolo bue muggira' contro i tecnici.
                  A quel punto chi avra' le trombe piu' potenti vincera': le pecore lo seguiranno.
                  B & B with a little weed










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                    Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
                    Sono d'accordo, siamo davvero tutto questo.

                    Ne aggiungo una: non abbiamo memoria, non l'abbiamo mai avuta.

                    La classe politica che ci ha portato a questo punto intende usare questa pausa tecnica come sosta purificatrice, per poi tornare alla carica non appena il popolo bue muggira' contro i tecnici.
                    A quel punto chi avra' le trombe piu' potenti vincera': le pecore lo seguiranno.
                    infatti, quale occasione migliore per assistere gaudenti alla promulgazione di leggi impopolari da parte di altri per poi additarle come male assoluto nella prossima campagna elettorale.

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                    • gorgone
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                      • nel cuore di chi è nel mio cuore
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                      Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
                      Ne aggiungo una: non abbiamo memoria, non l'abbiamo mai avuta.
                      .
                      eh, ma l'ho detto appena una decina di post fa.. diamine, la nostra memoria è sempre peggiore.

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                      • odisseo
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                        Alleluja Alleluja
                        "
                        Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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                        • Liam & Me
                          Bad Blake
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                          Originariamente Scritto da gorgone Visualizza Messaggio
                          eh, ma l'ho detto appena una decina di post fa.. diamine, la nostra memoria è sempre peggiore.
                          ammetto di avere una sclerosi galoppante, ma in questo caso non avevo proprio letto i commenti precedenti.
                          Poi fortuna che mi sono trattenuto allora, volevo citare Predappio e le camicie nere romagnole diventate poi tutte camicie rosse in un battere di ciglio.

                          Almeno siamo d'accordo.
                          B & B with a little weed










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                          • greenday2
                            Bodyweb Senior
                            • Aug 2005
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                            Non so se avete sentito il discorso di Monti in Senato.

                            Mamma mia ragazzi, non dico che sarà oro tutto quel che luccica, ma non sentivo un discorso in Senato cosi intelligente,pacato,semplice e diretto...credo dal 1951 con De Gasperi.
                            E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!

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                              Ex Presidente
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                              Originariamente Scritto da greenday2 Visualizza Messaggio
                              Non so se avete sentito il discorso di Monti in Senato.

                              Mamma mia ragazzi, non dico che sarà oro tutto quel che luccica, ma non sentivo un discorso in Senato cosi intelligente,pacato,semplice e diretto...credo dal 1951 con De Gasperi.
                              Un discorso da democristiani. A ciascuno il suo...


                              Tessera N° 6

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                              • luigi_ego
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                                • Feb 2007
                                • 10464
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                                per la prima volta da anni sento fare un discorso lucido.. poi si può essere più o meno d' accordo.. ma sono colpito..
                                le cose più belle della vita, o sono illegali, o sono immorali..o fanno ingrassare! "George Bernard Shaw"

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