Italiani: egli risorse a Natale

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  • TheSandman
    Ex Presidente
    • Jun 2008
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    Originariamente Scritto da 600 Visualizza Messaggio
    E se uno non lo facesse (tipo, guardacaso, l'attuale esecutivo) saresti pronto a dire che sono delle merdacce inutili?
    già detto più volte.

    Ma ho anche detto più volte che i sinistroidi lo sono ancora di più.


    Tessera N° 6

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    • Sean
      Csar
      • Sep 2007
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      • Italy [IT]
      • In piedi tra le rovine
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      Secondo Repubblica, siamo alle battute finali per il governo:

      Letta, Alfano e Verdini uniti
      "Silvio, la maggioranza non c'è più"


      CANNES - Alle otto di sera, nel salotto di palazzo Grazioli, la bandiera bianca viene alzata dall'ultimo uomo da cui il Cavaliere si aspetterebbe il colpo: Gianni Letta. "Silvio, i numeri sono questi, forse è arrivato il momento di farsene una ragione". Berlusconi è stanco, fissa i suoi interlocutori. Ha davanti a sé Denis Verdini, Letta, Angelino Alfano e Paolo Bonaiuti. Li guarda senza davvero capire quello che gli stanno dicendo. È finita. Ha passato la notte precedente a trattare con Obama e Sarkozy, ora gli stanno dicendo che la fine della sua stagione politica è stata decisa da Stracquadanio e Bertolini. Ma è così.

      Denis Verdini, l'uomo che ha garantito nell'ombra tutte le trattative con i parlamentari, stavolta ammette che i numeri non ci sono più. Se si votasse domani sul rendiconto dello Stato i numeri si fermerebbero a 306 deputati. Ma il coordinatore stavolta è anche più pessimista: oltre a quelli che sono già andati via c'è anche un'altra area di dissenso, un'area grigia di una quindicina di deputati pronti a staccarsi dalla maggioranza, portando così la conta finale a 300. Sarebbe la fine. Sono ore drammatiche, il premier incassa questi numeri ma non ci sta. Si ribella, alza la voce. E prova a resistere. "Non ci credo. Li chiamerò uno ad uno personalmente. È tutta gente mia, mi devono guardare negli occhi e dirmi che mi vogliono tradire. Io lo so che sono arrabbiati, è gente frustrata, si rompono le palle a pigiare tutti i giorni
      un pulsante, ma non hanno un disegno politico. Ci parlerò". Verdini e Alfano non condividono l'ottimismo del Cavaliere e stavolta non hanno paura a dirlo: "Ci abbiamo già parlato noi, è stato inutile".

      Berlusconi li ascolta, a volte sospira e sembra rendersi conto della gravità della situazione. Per la prima volta le sue certezze traballano, inizia a prendere in considerazione l'impensabile. "Io potrei anche lasciare il posto a qualcun altro, come dite voi. Se vedessi un nuovo governo potrei fare un passo indietro, il problema è che non lo vedo". E tuttavia i suoi uomini insistono. La pressione per allargare la maggioranza all'Udc è sempre più forte. Nel governo, nella componente dei forzisti, ormai è un coro. E non resta molto tempo, le lancette corrono veloci. Martedì si voterà il Rendiconto dello Stato, poi probabilmente partirà una mozione di sfiducia. A quel punto sarà troppo tardi. Così, nella lunga notte di palazzo Grazioli, viene elaborata una strategia per affrontare i prossimi passaggi. Prendendo in considerazione i numeri ma anche l'insistenza del Cavaliere nel provare a resistere. Viene studiato un possibile atterraggio morbido. Da oggi a lunedì Berlusconi farà le sue telefonate ai ribelli e le sue convocazioni. Prima del voto alla Camera verrà fatto un ultimo controllo, un check nome per nome, tracciando il bilancio definitivo. Sarà in quel momento che verrà presa la decisione finale perché, se i numeri saranno ancora negativi, al Cavaliere hanno consigliato di andarsi a dimettere senza passare per un voto di sfiducia.

      "Possiamo anche andare allo scontro - gli hanno spiegato Alfano e Letta - ma se perdiamo, e stavolta è probabile che perdiamo, la palla passa agli altri. A quel punto possiamo solo subire". Al contrario, se Berlusconi si decidesse a pilotare il passaggio con delle dimissioni volontarie, continuerebbe a essere il regista dell'operazione. Spianando così la strada a un nuovo governo, a maggioranza Pdl, a cui il Terzo polo non potrebbe dire di no. Un governo guidato da Gianni Letta o Mario Monti. A quel punto la vera incognita sarebbe la Lega. Anche di questo si è discusso a via del Plebiscito, ipotizzando che Roberto Maroni possa restare al Viminale. La strada del voto anticipato, il mantra ripetuto fino a ieri da Berlusconi e dallo stato maggiore del Pdl fin dentro lo studio del capo dello Stato, non viene nemmeno preso in considerazione. Serve alla propaganda, ma i sondaggi sono impietosi. Per il Pdl andare alle urne in questa situazione sarebbe un naufragio rovinoso.

      Al contrario, nel caso il Cavaliere accettasse di favorire il passaggio a un governo diverso, per il centrodestra si aprirebbero opportunità vantaggiose. "Con Gianni Letta a palazzo Chigi - hanno spiegato al premier - allarghiamo l'alleanza a Casini e possiamo decidere noi se andare al voto tra sei mesi o tra un anno. Quando ci conviene di più". Ma anche se Napolitano incaricasse Mario Monti per un governo di "salvezza nazionale", con una dura agenda di sacrifici - quella tracciata ieri a Cannes con l'Ue e il Fondo monetario - per il Pdl e Berlusconi ci sarebbero vantaggi. "Avremmo tutto il tempo di riorganizzarci e preparare la candidatura di Alfano nel 2013". Inoltre si alleggerirebbe la responsabilità per il micidiali tagli che dovranno essere approvati. E resterebbe solo Mario Monti come artefice della purga.

      Altre strade, nonostante Berlusconi resista, non ci sono. "Oggi siamo a 306, ma potremmo finire a 300", gli hanno ripetuto in coro. L'unica incognita a questo punto resta la data dell'attacco che sarà scelta dall'opposizione. C'è chi pensa martedì, chi punta alla settimana successiva. Tra il Pd e l'Udc su questo punto non c'è identità di vedute. Bersani vorrebbe assestare subito il colpo, sul Rendiconto dello Stato (lasciando che ad approvarlo sia un nuovo governo). Al contrario Pier Ferdinando Casini ormai è convinto che la partita sia già vinta. E tanto vale far passare il Rendiconto con un'astensione, portando l'assalto finale qualche giorno più tardi. Sempre che Berlusconi, come lo imploravano ieri i suoi, non decida di anticiparli e gettare la spugna da solo.

      Drammatico vertice a Palazzo Grazioli dopo il ritorno in Italia di Berlusconi reduce dal G20. "Meglio fare subito un passo indietro". Ma il premier r…
      ...ma di noi
      sopra una sola teca di cristallo
      popoli studiosi scriveranno
      forse, tra mille inverni
      «nessun vincolo univa questi morti
      nella necropoli deserta»

      C. Campo - Moriremo Lontani


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      • odisseo
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        • Oct 2008
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        anche secondo il corriere...
        "
        Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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        • greenday2
          Bodyweb Senior
          • Aug 2005
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          Ma, metti il millesimato in frigo
          E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!

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          • ma_75
            Super Moderator
            • Sep 2006
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            Ho sperato talmente tante volte che non voglio più illudermi, non scherzate con me, ho la mia età
            In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
            ma_75@bodyweb.com

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            • odisseo
              Bodyweb Senior
              • Oct 2008
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              Il Pdl e i traditori... i Giuda hanno paura



              Un passo indietro, due in avanti, ancora uno indietro. E poi i se e i ma. Nella pattuglia dei possibili traditori della maggioranza le idee sono poche e confuse. Soprattutto prevale la paura di aver sbagliato i calcoli e la tempistica. Perché il governo Berlusconi è come i gatti, ha sette vite e ancora non le ha esaurite. E più passano le ore dalla famosa lettera dei dissidenti Pdl che annunciano il passaggio all’opposizione, più l’esito del golpe sembra incerto. Chi ha inventato e innescato questa crisi in coincidenza con il vertice dei grandi del mondo ha già raggiunto lo scopo:innescare sfiducia nei confronti dell’-Italia, creare altre difficoltà alla delegazione che stava trattando con alleati e Banca centrale. Berlusconi ha cercato di tranquillizzare i partner europei a modo suo, cioè dicendo verità banali tipo che l’Italia non è sull’orlo del baratro tanto che i ristoranti e gli aerei sono sempre pieni. Apriti cielo, le opposizioni sono insorte. Come se l’unica Italia che ha diritto di esistere sia quella raccontata da Santoro e soci e l’altra,quella reale e maggioritaria, dovesse scomparire. A fatica, ma l’Europa crede ancora in questo Paese e nel suo governo. Abbiamo dato disponibilità a far vedere al Fondo monetario i nostri conti. Non abbiamo nulla da nascondere. Anzi. La scaletta degli interventi da fare ora ha scadenze precise (le pubblichiamo all’interno) e altri, non il governo, dovranno prendersi la responsabilità di non rispettarli.

              Questi «altri» hanno nomi e cognomi. Sono i leader dell’opposizione che ogni giorno piangono miseria ma non muovono un dito. Sono quei deputati del Pdl che minacciano di fare saltare il banco sapendo che non c’è alcuna alternativa percorribile se non quella di un tornaconto personale ( la promessa di essere piazzato in lista alle prossime elezioni da qualche altro partito). E sono quei giornali che continuano a negare l’evidenza che gli impegni esistono e che sono sufficienti e fattibili. Il clima che sta creando sfiducia e sospetti passa proprio per i mass media e nel «tanto peggio tanto meglio » che si propaga tra una classe politica impazzita, desiderosa soltanto di vedere Berlusconi fuori da Palazzo Chigi. Nell’ultimo anno ci hanno provato più volte: gli attacchi della magistratura, la scissione di Fini, gli agguati ai voti di fiducia,l’ultimo con un ridicolo Aventino dell’opposizione. È questo,l’Italia dei giudici all’Ingroia (quello che si è dichiarato partigiano), dei Bersani che fuggono dal confronto in aula, del presidente della Camera che invece dell’arbitro fa il giocatore, lo spettacolo che crea discredito. Noi stiamo dall’altra parte, tra quelli che lavorano,prendono l’aereo e a volte cenano al ristorante. Perché è soltanto così che si può crescere.






              primi accenni di rappresaglia


              Casini e Fini guidano le grandi manovre: poltrone ai dissidenti Pdl


              Un gioco di squadra perfetto: in attacco i deputati di Fini, che passano la palla al presidente della Camera dietro cui c’è Casini, contenitore dei delusi Pdl. Si gioca sui numeri, ne bastano due, forse anche uno solo e salta il banco. Il terzo polo si è messo d’impegno, il mercato apre presto la mattina e non chiude nel weekend. Ogni pidiellino traballante ha il suo marcatore a uomo, un amico nell’opposizione c’è sempre, quello che può avere più influenza nella decisione finale. Per Alessio Bonciani, da due giorni nuovo acquisto Udc, il «traghettatore» è stato Daniele Toto, deputato e vicecoordinatore Fli, nonchè coinquilino di Bonciani a Roma. Ma anche per lui l’ultimo passaggio è stato Pierferdy, incontrato la sera stessa della famosa riunione dei berlusconiani delusi all’Hassler Hotel, da lui lasciata frettolosamente per un «altro incontro» (col leader Udc appunto). Il duo Casini-Fini non offre posti di governo per il semplice motivo che, come opposizione, non ne ha. Ma le promette. A Giancarlo Mazzuca, malpancista Pdl, i centristi hanno fatto balenare un «importante ruolo in un esecutivo di salvezza nazionale», da varare subito dopo l’accoltellamento del Cavaliere. E anche ad Antonione è stato prefigurato un posto da ministro, o giù di lì, in un esecutivo di larghe intese.

              Il manovratore è Pier Ferdinando Casini, perché l’Udc è l’approdo naturale degli scontenti Pdl. Ma Fini è altrettanto attivo dietro le quinte, malgrado il suo ruolo di presidente della Camera. «Mi hanno chiamato diverse volte, offrendomi una dignità politica nel terzo polo - racconta un deputato Pdl - mi hanno chiesto se volevo parlare col presidente Fini». Il colloquio con il leader Fli è l’anticamera del tradimento.
              Gli ex democristiani di Casini hanno un lavoro facilitato dal fatto che nella maggioranza gli ex democristiani abbondano, specie tra i traballanti. Un ex della Balena Bianca è Arturo Iannaccone, mentre Vincenzo Scotti è stato ministro Dc. Entrambi fanno parte di Noi sud che l’altro giorno è passato dal gruppo dei Responsabili al Misto. Ufficialmente non per togliere l’appoggio alla maggioranza, ma regna il caos. Da una parte c’è Iannaccone, il chirurgo di Avellino, che promette fedeltà solo ad un esecutivo Berlusconi e parla di transfughi dell’altro fronte: «Penso che potranno venir fuori nei prossimi giorni, i conti dunque si potrebbero pareggiare» assicura. Dall’altro ci sono Sardelli, Milo e Scotti che chiedono apertamente al premier, con una lettera (si sprecano in questi giorni), «di dichiarare la propria disponibilità a favorire l’immediata formazione di un nuovo esecutivo politico di ampia convergenza». Insomma un passo indietro, preludio - a ragion di logica - di un voto negativo alla prima fiducia. Ma la logica in questo caso può giocare brutti scherzi.
              E gli altri ex balenotteri bianchi? Quelli di Scajola? Molti nel Pdl temono lo sgambetto dal gruppo di fedeli dell’ex ministro di Imperia (Abrignani, Cicu, Scandroglio, De Camillis, Paolo Russo, Testoni, Berruti, Tortoli, Orsini), ma Verdini ha dato rassicurazioni: «Con loro è tutto sistemato». La posizione di quest’ala del Pdl la sintetizza Roberto Tortoli: «L’ho detto a Berlusconi che le cose non vanno, che c’è disagio, ma gli ho anche detto che sono con lui da sempre, che fino all’ultimo criticherò se c’è da criticare. Non mi posso permettere, né per la mia storia politica né per il rapporto con il presidente, di accoltellarlo alla schiena».
              Partita aperta con i restanti della lettera, la prima. Cioè Stracquadanio, Bertolini e Pittelli (Gava già non ha votato l’ultima fiducia, mentre la Destro è ormai «montezemoliana»). L’ex falco berlusconiano del Predellino invita il Cavaliere non ad un passo indietro ma «passi avanti chiari» per evitare il suicidio politico «facendo un’offerta politicamente seria» all’Udc. Le cui sirene sono sempre accese, giorno e notte. La Bertolini è stata contattata dai casiniani, come molti altri pidiellini che nel Pdl stanno male. Ma perché? «Non possiamo parlare, non c’è spazio» spiega uno di loro. Al segretario Alfano è stato spiegato il motivo di tanto scontento, e lui è convenuto sul fatto che «si dovranno creare spazi di discussione», ma non adesso, «non è il momento», piuttosto è il momento di serrare i ranghi. «Tutto si risolverà positivamente» garantisce Alfano. Basta aspettare qualche giorno per vedere se è vero.

              Last edited by odisseo; 05-11-2011, 12:37:48.
              "
              Voi potete mentire a voi stesso, a quei servi che stanno con voi. Ma scappare, però, non potrete giammai, perché là, vi sta guardando Notre Dame"

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              • catastrophy
                catabolic,modest&notturno
                • Jan 2004
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                ahahah, non sono in grado di leggere quegli "articoli"... però il giornale che si scandalizza per eventuali poltrone ai dissidenti è proprio il massimo.... ahahahah, mai capitato che lo facesse il pdl con vari "responsabili"...

                signore iddio...

                la cosa peggiore in italia rimane però che uno come me si metta a sperare in un governo tecnico che possa mettere a posto alcune cose per farci tirare avanti... perché io spero tanto che crolli sto governo... ma spero anche tanto che non vadan su bersani o casini, perché di fatto non c'è un'opposizione in italia e soprattutto non c'è un'opposizione in grado di fare le riforme necessarie, avrebbero troppa paura della gente... solo un governo tecnico lo potrebbe fare e verrebbe insultato negli anni a venire un po' da tutti per il "ribaltone" ecc., ma alla fine sono gli unici che possono non pensare soltanto a raccontare le fiabe agli italiani...
                la democrazia era qualcosa di diverso... ma al momento da noi non funziona...
                Originariamente Scritto da Mizard
                ...io ho parlato con tutti in questo forum,persino coi Laziali...
                Originariamente Scritto da Barone Bizzio
                Quindi...in poche parole, sono tutti comunisti tranne Silvio?
                Originariamente Scritto da TheSandman
                Silvio compreso.
                Originariamente Scritto da TheSandman
                Diciamo che i comunisti che insulta lui sono ancora più comunisti di lui.

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                • greenday2
                  Bodyweb Senior
                  • Aug 2005
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                  sul golgota ci dobbiamo andare.

                  Rimanere da decidere se vogliamo anche essere crocifissi o meno
                  E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!

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                  • PrinceRiky
                    Bodyweb Senior
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                    in financial times ha pubblicato un editoriale di fuoco in cui praticamente prega Dio che berlusconi si dimetta

                    in grecia probabilmente vanno al governo tecnico

                    sembra che la maggioranza non ci sia più (intorno a 305) e che quindi di nuovo diventino fondamentali i voti radicali che fondamentalmente vogliono solo l'amnistia, quindi sarebbero disposti a votare qualsiasi cosa pur di ottenerla. la Bonino sembra non entusiasta della linea del partito.
                    Last edited by PrinceRiky; 05-11-2011, 17:44:40.

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                    • germanomosconi
                      Bodyweb Senior
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                      • pordenone
                      • Send PM

                      Quel mafioso di merda è sfiduciato dal mondo intero.... basta!!
                      ogni giorno di permanenza è un ulteriore danno per il nostro paese...

                      ---------- Post added at 16:37:55 ---------- Previous post was at 16:37:20 ----------

                      Quel mafioso di merda è sfiduciato dal mondo intero.... basta!!
                      ogni giorno di permanenza è un ulteriore danno per il nostro paese...

                      ---------- Post added at 16:38:28 ---------- Previous post was at 16:37:55 ----------

                      Quel mafioso di merda è sfiduciato dal mondo intero.... basta!!
                      ogni giorno di permanenza è un ulteriore danno per il nostro paese...
                      Originariamente Scritto da Marco pl
                      i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                      Originariamente Scritto da master wallace
                      IO? Mai masturbato.
                      Originariamente Scritto da master wallace
                      Io sono drogato..

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                      • greenday2
                        Bodyweb Senior
                        • Aug 2005
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                        Originariamente Scritto da PrinceRiky Visualizza Messaggio
                        in financial times ha pubblicato un editoriale di fuoco in cui praticamente prega Dio che berlusconi si dimetta

                        in grecia probabilmente vanno al governo tecnico

                        sembra che la maggioranza non ci sia più (intorno a 305) e che quindi di nuovo diventino fondamentali i voti radicali che fondamentalmente vogliono solo l'amnistia, quindi sarebbero disposti a votare qualsiasi cosa pur di ottenerla. la Bonino sembra non entusiasta della linea del partito.
                        In realtà tutte le testate giornalistiche pregano le sue dimissioni.

                        In pratica c'è un mondo intero che sta sperando nella resa di questo schifoso, e noi ancora qua a contare le monetine.
                        E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!

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                        • ma_75
                          Super Moderator
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                          «Dichiarazione del presidente Silvio Berlusconi» diffusa nel tardo pomeriggio di sabato: «Girano nei palazzi romani chiacchiere e pettegolezzi su un argomento: le dimissioni di questo governo - si legge - Mi spiace di deludere i nostalgici della Prima Repubblica quando i governi duravano in media 11 mesi, ma la responsabilità nei confronti degli elettori e del Paese impongono a noi e al nostro governo di continuare nella battaglia di civiltà che stiamo conducendo in questo difficile momento di crisi».

                          Si sacrifica per noi, lo capite?
                          In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                          ma_75@bodyweb.com

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                          • ma_75
                            Super Moderator
                            • Sep 2006
                            • 52669
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                            • Send PM

                            Se il governo ha i numeri per andare avanti e fare le riforme bene "diversamente non resta che il voto". Lo afferma il leghista Roberto Calderoli. "Governi tecnici, di coesione o come diavolo li si voglia chiamare, o peggio ancora maggioranze allargate, sarebbero un colpo di Stato e i colpi di Stato si combattono con la rivoluzione".


                            Ce lo vedo proprio quel sacco di lardo (e sono generoso) che fa la rivoluzione; dovrebbe rinunciare a quanto si è magnato in questi anni di governo.
                            In un sistema finito, con un tempo infinito, ogni combinazione può ripetersi infinite volte.
                            ma_75@bodyweb.com

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                            • greenday2
                              Bodyweb Senior
                              • Aug 2005
                              • 5921
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                              • Send PM

                              Il declino della Lega è un qualcosa da case study (non che prima fossero dei forbiti filosofi). Sembra che, per adeguarsi al grande capo, abbiano tutti quanti subito un'asportazione volontaria del lobo temporale destro.
                              E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!

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                              • PrinceRiky
                                Bodyweb Senior
                                • Apr 2008
                                • 40284
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                                • 895
                                • Send PM

                                più che altro se fanno un governo tecnico sto ammasso di mentecatti viene completamente escluso dalla vita politica

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